NOME COMPOSTO DA COSA è FORMATO NOME TRADIZIONALE
Perossidi Metallo + ossigeno (n.o.=- Perossido + nome metallo
1)
Ossido basico Metallo + ossigeno (n.o.=- Ossido + nome metallo
2) Se sono presenti due n.o.
del metallo:
- OSO (più basso)
- ICO (più alto)
Ossido acido o anidride Non metallo (più di un n.o.) Anidride + nome non
+ ossigeno metallo stesse regole
degli ossidi basici: i non
metalli presentano più di 2
n.o. (no fluoro)
- IPO + OSA (più
basso)
- OSA (intermedio)
- ICA (intermedio)
- PER + ICA (più alto)
Idruro Idrogeno + metallo Idruro + nome metallo (se
Uguale agli ossidi presenta due n.o.:
- OSO
- ICO
Idracidi Idrogeno + non metallo Acido + nome non metallo
(generalmente alogeni): F, + -idrico
Cl, Br, I + S
Sali binari Metallo + non metallo Nome non metallo – URO +
Sali corrispondenti degli idracidi (deriva da un idracido) nome metallo. Se
-a
H X X
presentano due n.o.:
a - OSO
- ICO
COMPOSTI TERNARI
NOME COMPOSTO DA COSA è FORMATO NOME TRADIZIONALE
Idrossidi Metallo + ossigeno + Idrossido di + nome metallo
idrogeno (OH – gruppo Se il metallo presenta due
ossidrile) ossido basico + n.o.:
- OSO
acqua. Ione ossidrile carica - ICO
sempre -1.
Ossiacidi Idrogeno + non metallo + Acido + nome anidride al
ossigeno (H X O ) ossido maschile
a b c Eccezioni: gli acidi
acido + acqua fosforici! Per avere l’acido
fosforico bisogna
aggiungere 3 molecole
d’acqua all’anidride
fosforica.
Meta- (una molecola di
acqua) HPO 3
Piro- (due molecola di
acqua) H P O
4 2 4
Orto- (acido fosforico): (tre
molecola di acqua) H PO
3 4
Sali ternari Metallo + non metallo + Per - ……. – ato più alto
ossigeno (deriva da un ……. – ato
ossiacido) ……. – ito
Aggiungo anione Ipo - ……. – ito più
basso
I sali sono generalmente dati dalla combinazione di un
acido con una base, ad esempio un idrossido. Per
scrivere la formula chimica di un sale basta combinare
l’anione dell’acido considerato con un catione metallico. Dal momento
che l’anione di un acido si comporta come un gruppo unico, la
combinazione con il catione metallico può essere eseguita in modo
semplice semplificando la struttura del sale a quella di un composto binario. Il nome del
catione viene assegnato come per gli idrossidi.
STRUTTURE DI LEWIS
Come scrivere le formule di struttura
1. Si conta il numero totale di elettroni di valenza presenti:
2 3 2 4 1
⟹ N: 2s 2p ; O: 2s 2p ; H: 1s = 5 + (6 x 3) +1 =24
2. Si scrive un unico legame covalente tra l'atomo centrale e ciascuno degli atomi
circostanti
Ho così utilizzato 8 e- dei 24 totali
3. Si completa l’ottetto iniziando dagli atomi più elettronegativi fino a raggiungere il
numero di e- di valenza
4. Si verifica se tutti gli atomi hanno ottetto completo
Come disegnare una formula di struttura?
REGOLA DELL’OTTETTO: ogni elemento raggiunge la stabilità completando il guscio di
valenza con otto elettroni, pertanto condivide, cede o acquista elettroni fino all’ottenimento
dell’ottetto completo. H ed He, invece, possono ospitare al massimo due elettroni nel guscio
di valenza. non è rappresentare la vera geometria nello spazio;
Eccezioni:
Regole base:
- L’atomo centrale è in genere l’atomo singolo o il meno elettronegativo o quello con
valenza più alta.
- Per scrivere un acido, al non metallo o al semimetallo si uniscono tanti ossidrili quanti
sono gli idrogeni presenti e solo dopo si legano gli elementi restanti.
- Per scrivere un idrossido, si uniscono gli ossidrili al metallo.
- Per scrivere un sale, si procede in modo analogo a quanto visto per gli acidi ma
sostituendo gli idrogeni con i metalli.
Suggerimento:
Per capire quando e a chi assegnare doppi legami e legami dativi bisogna ricordare la
struttura di Lewis dei singoli elementi. Ad esempio, un elemento che ha dei doppietti solitari è
molto probabilmente un donatore nel legame dativo.
CARICA FORMALE
Per verificare la correttezza delle formule di struttura si calcola la carica formale per ciascun
componente, cioè la carica assegnata a
ciascun atomo assumendo che gli elettroni di
legame siano equamente condivisi
indipendentemente dall’elettronegatività
degli atomi stessi.
REAZIONI CHIMICHE E BILANCIAMENTI coefficiente stechiometrico
Spesso ogni formula chimica è preceduta da un , il quale
specifica il numero di molecole o moli di ciascuna sostanza e serve a descrivere
quantitativamente il processo.
Se nella reazione sono coinvolte specie che modificano il loro numero di ossidazione (per
ossidazione o per riduzione), non è sufficiente bilanciare le masse ma è necessario bilanciare
reazione redox ossidoriduzione
anche le cariche: si parla di o di .
aumenta
Specie che si ossida (detta anche specie riducente): il suo numero di
ossidazione diminuisce
Specie che si riduce (detta anche specie ossidante): il suo numero di
ossidazione
Regole per il bilanciamento di reazioni redox:
1. Assegnare il numero di ossidazione agli atomi che partecipano alla reazione;
2. Individuare le specie ossidante e riducente;
3. Calcolare il numero di elettroni trasferiti per ogni specie individuata, ricordando di
moltiplicare ognuno dei numeri per il numero di atomi contribuenti;
4. Assegnare i coefficienti stechiometrici alle specie ossidante e riducente in modo tale da
uguagliare il numero di elettroni ceduti e acquistati (bilanciamento delle cariche);
5. Bilanciare gli altri elementi secondo il semplice bilanciamento delle masse.
L’azoto si riduce, il rame si ossida. Tuttavia, dal momento che l’azoto dell’acido nitrico è
coinvolto sia in una reazione redox che in una reazione di scambio semplice, si può
semplificare il bilanciamento considerando la reazione inversa, ovvero bilanciando da destra
verso sinistra:
A questo punto si procede con il bilanciamento delle masse:
CONCENTRAZIONE
Percento in peso (%m/m) Percento in volume (%v/v)
Percento peso/volume (%m/v)
Molarità (M) e Molalità (m)
Frazione molare (Χ)
TEORIE ACIDO-BASE
Gli acidi e le basi sono classi di elettroliti le cui proprietà vengono definite da diverse teorie
che ampliano progressivamente i concetti di acidità e basicità.
➢ Teoria di Arrhenius (Acido specie che in soluzione acquosa libera ioni H+. Base specie che
in soluzione acquosa libera ioni OH)
➢ Teoria di Br ø nsted-Lowry (Acido specie che in soluzione acquosa libera ioni H+. Nella
semireazione riportata nell’esempio, CH COOH si comporta da acido. Analogamente, H O+
3 3
si comporta da acido nella semireazione . Base specie che in soluzione acquosa acquista
ioni H+. Nella semireazione riportata nell’esempio, H O si comporta da base.
2
Analogamente, CH COO- si comporta da base nella semireazione .) Si parla di
3
coppie acido-base coniugate.
➢ Teoria di Lewis (Acido specie in grado di accettare doppietti elettronici. In altre parole
forma legami dativi come accettore. Base specie in grado di donare doppietti elettronici. In
altre parole forma legami dativi come donatore.)
pH E pOH
Anfiprotica: l’acqua è in grado di comportarsi sia da base che da acido.
Reazione di autoionizzazione o autoprotolisi dell’acqua
c d a b
Aa + Bb Cc + Dd Kw= ( [C] + [D] ) / ( [A] + [B] )
Prodotto ionico dell’acqua Kw:
+ -
- [H O ] = [OH ] = 10-7 mol/L. soluzione neutra
3 + -
- [H O ] > [OH ] per una soluzione acida
3 - +
- [OH ] > [H O ] per una soluzione basica
3 +
pH= -log a in soluzioni molto diluite ([H ]<1M) il pH diventa pH = -log [H+ ]
H +
CALCOLO DEL pH DI UNA SOLUZIONE – ACIDI E BASI FORTI si dissociano
completamente
Acidi forti HA
Ma è sempre necessario usare l’equazione rigorosa? No, dipende dalla concentrazione di HA!
-7 -8
a) Ca < 10 - 10 M
-7 -8
Se Ca ≈ 10 il pH si avvicinerà molto a 7, mentre sotto 10 M il pH sarà pari a 7 (a
25°C!).
-7 -6
b) 10 < Ca < 5·10 MIn queste condizioni il contributo in [H O+] da parte di H O non è
3 2
trascurabile se paragonato agli [H+ ] forniti da HA. È necessario utilizzare l’equazione
rigorosa (1) e, risolvendo per [H O +], si ottiene:
3
-6
c) 5·10 M < Ca < 1M
In queste condizioni il contributo dell’acqua è trascurabile, ovvero, in termini
matematici, è possibile trascurare il rapporto K /[H O+]=[OH- ] nell’equazione (2)
w 3
ottenendo Ca = [H O+]: ecco perché, per soluzioni diluite, diciamo che pH = -logCa !
3
d) Ca > 1M
In queste condizioni la soluzione è talmente concentrata da non poter più confondere
aH3O + con [H O+]. Si ha quindi che pH = -log a
3 H3O+
Base forte BOH o B
CALCOLO DEL pH DI UNA SOLUZIONE – ACIDI E BASI DEBOLI
Acidi deboli
in acidi forti la dissociazione è uguale per tutti (negli acidi deboli no)
Base debole
C *V =C *V
in in fin fin
SOLUZIONE TAMPONE
Una soluzione tampone è una miscela di un acido debole con la relativa base
coniugata (oppure una base debole con il relativo acido coniugato) che è in grado di
tamponare variazioni di pH in seguito a piccole aggiunte di un acido o di una base. Il rapporto
tra le specie coniugate, però, non può essere qualsiasi ma deve rispettare la condizione.
1.1 - Ca/Cb<10, o alternativamente 0.1 - Cb/Ca < 10.
Tale condizione permette di
individuare la zona tampone in
una curva di titolazione nel
range di pH = pKa ± 1. Ad
esempio, una soluzione di acido
acetico, il quale ha pKa = 4.74,
si comporterà da tampone se in presenza di una quantità di acetato tale da rispettare la
condizione sopraindicata o, in altre parole, se tale soluzione (acido acetico + acetato) si
troverà ad un pH compreso tra 3.74 e 5.74.
IDROLISI
I sali forti sono completamente dissociati in soluzioni acquose. Un sale come NaCl è costituito
da ioni Na+ e Cl- che derivano da base e acido forti, rispettivamente. Di conseguenza tali ioni
non torneranno mai indietro a formare l’acido o la base di partenza ma resteranno in questa
forma. Questo è il motivo per cui una soluzione di NaCl presenta un pH neutro, cosa che
naturalmente può essere estesa a tutti i sali i cui componenti derivano da acidi e basi forti. Se
però anche uno solo dei due costituenti è la specie coniugata di un acido o una