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PORFIRIE

Patologie caratterizzate da alterazione genetica di uno degli enzimi della via che porta alla formazione di enzima non funzionante o funzionante in piccole quantità. Le porfirie possono essere epatiche, manifestandosi clinicamente con segni e sintomi che coinvolgono il fegato, o eritropoietiche, esplicitandosi maggiormente a livello del sangue. Alcune porfirie possono presentare segni neurologici, mentre altre possono presentare segni dermatologici. Le porfirine, sostanze fotosensibilizzanti, si accumulano nella pelle e tendono a determinare patologie cutanee importanti. Alcune porfirie sono acute, altre croniche. Un famoso caso di porfiria è quello di Giorgio III d'Inghilterra, che visse nella metà del 700 e si dice che sia morto pazzo a causa dei segni neurologici importanti causati dalla malattia.

Esempi di reazioni: il perossido di idrogeno strappa un elettrone al Fe2+ e diventa radicale ossidrile. Questa reazione è nota come REAZIONE DI FENTON.

  1. Reazione non catalizzata
  2. Ferritina → proteina importante: lega gli ioni ferro bloccando trasferimenti elettronici
  3. REAZIONE DI HABER WEISS
  4. FONTI METABOLICHE DELLE ROS
  5. catena di trasporto degli elettroni: Ubichinone nel complesso 3 può accettare 1➢ elettrone per volta → viene perso e catturato dall'ossigeno → superossidoxantina ossidasi
  6. sistemi di idrossilazione
  7. effetti:
    • lipidi e strutture lipidiche: danneggiamento membrane
    • proteine: alterazioni e denaturazione → perdita funzione
    • acidi nucleici: modificazione basi e rottura filamenti
  8. radicale ossidrile può distruggere tutto ciò che è all'interno della cellula, causando morte
    • necrosi = danni estesi, riversamento enzimi litici e insorgenza processo infiammatorio
    • apoptosi = danni di minore entità, morte programmata (cellule vacuolizzano), no infiammazione
  9. DIFESE ANTIOSSIDANTI
    • sistemi enzimatici che rimuovono i radicali
    • superoossido dismutasi (SOD) più isoforme:
      1. ...
citosolica → rame e zinco 2. extracellulare → rame e zinco 3. mitocondriale → ione manganese dimero con due ioni metallici (zinco e rame) → rame funzione catalitica perché ↳può modificare il suo stato di ossidazione substrati: 2 ioni superossido catalizza reazione di dismutazione (cambiamento di ossidazione dei due atomi) → uno ↳aumenta il suo numero di ossidazione l'altro lo diminuisce prodotti: ossigeno e perossido eliminazione ione superossido ↳ - catalasi perossisomi dismutazione perossido di idrogeno (perossido di idrogeno dismutasi) ↳ 2 molecole di perossido trasformate in 2 acqua e 2 ossigeno ↳ - perossidasi Glutatione perossidasi→ glutatione: legame peptidico tra gruppo amminico della cisteina e gruppo carbossile in γ del glutammato (γ-glutammil-cisteinil-glicina) → contiene sulfidrile (-SH): può formare ponti disolfuro funge da molecola sacrificale: glutatione si ossida e perossido di idrogeno si riduce ↳ ilglutatione ossidato viene poi ridotto da Glutatione reduttasi e viene ossidato NADPH
HIFvanno a formare respirasomi
CARBOSSILASIbiotina dipentidenti (B8)
Caratterizzate da bracci mobilipiruvato carbossilasi (Gluconeogenesi e Ciclo di Krebs)
nel sito attivo → biotina come coenzima, legata covalentemente all'enzima tramite legame trail suo gruppo carbossilico e l'NH2 terminale della Lisina dell'enzima → costituisce bracciomobile, che sposta il gruppo prostetico implicato nella catalisi da un punto all'altro, dalcontatto con un substrato al contatto con un altro substrato
1. biotina nel sito attivo, arriva ione bicarbonato, fosforilato in presenza di ATP →carbossil fosfato
2. si lega all'anello della biotina → carbossibiotina
3. arriva il substrato (piruvato) nel sito 3 e la CO2 passa dalla carbossibiotina al piruvato→ ossalacetato
Acetil-CoA carbossilasi (sintesi acidi grassi)
→ lega uno ione bicarbonato si consuma energia

forma malonil-CoA a partire Acetil-CoA

Presenta 3 domini:

  1. Biotina carbossilasi: lega il bicarbonato alla biotina formando carbossifosfato (con consumo di ATP)
  2. Polipeptide che lega la biotina con il suo braccio mobile che permette il movimento → braccio mobile = porzione di valerato legato alla catena laterale di lisina, che può legare la proteina da trasportare
  3. Transcarbossilasi: carbossibiotina viene a contatto con Acetil-CoA e trasferisce CO2 a formare Malonil-CoA

Propionil-CoA carbossilasi (β-ossidazione acidi grassi a catena dispari)

➔ Substrato: propionil-CoA a cui viene legato dalla carbossilasi uno ione bicarbonato sul Cα → si forma D-metilmalonil-CoA

Altri bracci mobili li troviamo

  • ACP nella sintesi degli acidi grassi
  • Complesso E2 della piruvato deidrogenasi → dominio contenente lipoamide, distaccato dal dominio transacetilasico che entra nel sito attivo di E1 e stacca il frammento idrossietilico dalla TPP (step 2)

B12 dipendenti-

la coagulazione del sangue. Le piastrine si aggregano per formare un tappo bianco nella zona dell'lesione per evitare la fuoriuscita di sangue. Successivamente, gli eritrociti si aggregano al tappo, che diventa rosso. Nel frattempo, l'epitelio viene ricostruito. Il fibrinogeno si trasforma in fibrina, una proteina che crea un deposito di molecole che formeranno le maglie per la coagulazione del sangue.

imbrigliare le cellule (piastrine ed eritrociti) e si formerà il tappo→ reazione finemente regolata per proteolisi limitata sequenziale: sistema di regolazione dieventi a cascata- protrombina (trombina inattiva) → idrolizzata dal fattore X a trombina- Tombina taglia fibrinogeno in fibrina (evolve da tappo bianco a rosso)attivazione protrombina → facilitata da vitamina K, coadiuvante diuna carbossilasi (NADH↳dipendente) che carbossila su glutammato determinando l’attivazione calcio-dipendentedella protrombina→ doppia carbossilazione: ingresso di due cariche negative che legano due cariche positive diuno ione calcio →carbossilazione del glutammatoporta alla formazione di duecarbossili che legano il calcioche determina attivazione dellaprotrombina in trombina chetaglia il fibrinogenoFAS 1 = animali e funghi→ complesso multienzimatico→ due subunità identiche ognuna con 7 domini distinti con funzione precisa→ produce solo

palmitato (16C)FAS 2 = piante e batteri

Catene del complesso:

  • ACP: -SH come funzione attiva, si può legare a qualcosa→ lega le catene carboniose durante tutti i processi di modificazione (braccio mobile)→ navetta che tiene unito il sistema→ 4’-fosfopanteteina agisce come braccio mobile e sposta la catena nascente da un sito attivo all’altro
  • Enzima condensante (KS)→ mette insieme i gruppi acile in accrescimento
  • MAT→ trasferimento gruppi malonile e acetile dal CoA all’ACP
  • Reduttasi (KR) NADPH dipendente→ agisce sul gruppo chetonico
  • Deidratasi (DH)→ sottrae acqua
  • Reduttasi (ER) NADPH dipendente→ agisce sul doppio legame
  • Tioesterasi→ ultimo enzima che stacca l’acido grasso completo dall’ACP

FAS1) Ingresso di un Acetil-CoA (unico del processo)

2) Gruppo acetile traferito all’ACP grazie alla MAT

3) Acetile trasferito poi da ACP a enzima condensante (con SH libero) → si forma legame tioestere con

l'acetilee viene liberato CoA

4) MAT prende malonile del Malonil-CoA→ liberato CoA

5) Malonile attaccato all'ACP (legame tioestere)acetile sull'enzima condensante e malonile↳sull'ACP→ Si mette in moto sequenza di reazion i che siripete:

I. CONDENSAZIONE- enzima condensante lega frammento acetileche porta al malonile- Malonile perde CO2 e si ricava energia per formare legame tra il carbonio dell' acetilee CH2 dell'ex malonile- Si forma β-chetobutirrile su ACPil carbonile sul Cβ dev'essere ridotto↳

II. RIDUZIONE NADPH DIPENDENTE (KR)- ACP porta via il gruppo chetonico all'enzima condensante con il suo braccio mobile elo posizione su KR (reduttasi)- Entra NADPH- Gruppo chetonico diventa alcolico secondario- Si forma D-β-idrossibutirril-ACP

III. DEIDRATAZIONE- ACP si sposta a DH- Deidratasi sottrae acqua (OHdel Cβ e l'H del Cα)- Si forma un doppio legametra Cα e Cβ

IV. RIDUZIONE NADPH

DIPENDENTE (ER)- Doppio legame riceve 2H dal NADPH e diventa CH2-CH2 = completa ossidazionedella catena- Si forma butirril-ACP su ER- Traslocazine del butirrile da ACP a KS (enzima condensante)- ACP torna libero con fosfopanteteina liberaqueste reazioni si ripetono fino ad arrivare ad una catena a 16C (acido palmitico) dopo 7↳cicli delle 4 reazioniuna tioesterasi idrolisi il legame tra il gruppo carbossile dell’addio palmitico e l’ACP →↳liberazione di acido palmiticoRegolazione avviene a carico dell’Acetil-CoA carbossilasi

LIPOPROTEINEComponente proteica = apolipoproteine (lipoproteina plasmatica privata della parte lipidica)caratteristiche di ogni classe↳ Chilomicroni➔- composizione 98% lipidi (trigliceridi, pochi fosfolipidi e colesterolo) e 2% proteine- Si formano a livello intestinale e contengono trigliceridi di origine esogena(alimentazione)- Apo B-48- Apo C-II- Apo-EVLDL➔- Esternamente presenta Apolipoproteina B-100e strato fosfolipidico con

teste polari

Componente proteica: 5-10%

Trigliceridi 50-65% + molti esteri del colesterolo

Si formano nel fegato, origine endogena (metabolica)

Apo B-100

Apo C-II

Apo EIDL

componente proteica: 15-20%

Meno trigliceridi molto colesterolo

Apo B-100

Apo C-II

Apo-ELDL

componente proteica 20-25%

Pochi trigliceridi, colesterolo rilevante

Apo B-100

HDL

componente proteica 50%

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
28 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sodia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Taddei Niccolò.