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DOMANDE APERTE STRATEGIA E GOVERNO D'AZIENDA

1. COSA SI INTENDE PER AZIENDA? Secondo l’articolo 2555, l’azienda è il complesso dei beni e

servizi organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa. Nel sistema aziendale sono

presenti 3 variabili: persone beni e organizzazione. L’azienda è un sistema: Aperto cioè

interagisce con l’esternio, riceve input che porta all’interno e produce output da portare

nell’ambiente esterno; Complesso cioè composto da molteplici elementi che interagiscono fra

loro; , Dinamico cioè tende a cambiare, subisce trasformazioni aziendali ed ha interazioni con

l’esterno; Divisibile e scomponibile cioè può essere diviso e scomposto in vari sottosistemi;

Indirizzato e governato dall’uomo verso un fine cioè è l’uomo che gestisce l’azienda per scopi

economici e non economici; Probabilistico cioè è caratterizzata dalla presenza di fattori endogeni

e esogeni che influenzano e che attribuiscono una probabilità di realizzazione agli eventi della

vita aziendale.

2. QUALI SONO GLI SCOPI DELL'AZIENDA? Gli scopi dell’azienda sono: scopo di lucro, cioè orientato

verso il profitto cioè la differenza positiva fra ricavi e costi; senza scopo di lucro cioè ente non

commerciale formato da più persone che perseguono un fine comune di natura ideale, solidale o

di utilità sociale; e miste.

3. COSA SI INTENDE PER ANALISI DELLO SCOPO COMPETITIVO? L’analisi competitiva è il processo

di identificazione e ricerca dei tuoi concorrenti per ottenere le informazioni di cui hai bisogno per

raggiungere un vantaggio competitivo. Con il modello modello di Porter, economista

statunitense nato nel 1947, che vede come le 5 forze essenziali competitive i fornitori, i clienti, i

concorrenti, Produttori di beni e servizi sostitutivi e Entrata di nuovi concorrenti, l’azienda può

analizzare il settore e l’attrattività nell’ambiente in cui opera, affinché possa definire le proprie

strategie e prendere determinate decisioni.

4. QUALI SONO LE CRITICITà DEL MODELLO DELLE 5 FORZE DI POTTER? Partendo dal presupposto

che il modello delle 5 forze di potter si basa su i fornitori, i clienti, i concorrenti, Produttori di

beni e servizi sostitutivi e Entrata di nuovi concorrenti, le criticità riscontrate sono : Attribuisce la

stessa importanza ai clienti rispetto alle altre forze, Non considera l’adattamento die prodotti e la

personalizzazione, Non considera l’influenza statale, Non considera l’innovazione e la creatività,

Non sono adeguatamente considerate le interazioni, Non considera adeguatamente la variabile

della domanda.

5. COSA SI INTENDE PER INTEGRAZIONE ORIZZONTALE? Fa parte delle strategie di crescita

aziendale, insieme all’integrazione verticale e la diversificazione. Per integrazione orizzontale si

intende lo sviluppo d’origine dell’attività aziendale incrementando la produzione e la rete

commerciale. L’integrazione orizzontale è il raggruppamento di imprese che operano nello stesso

settore al fine di espandere la quota di mercato. Consente di sfruttare tutte le risorse disponibili

ma soprattutto di beneficiare delle economie di scala. I vantaggi dell’integrazione orizzontale

sono: aumento della redditività, riduzione del rischio grazie alla diversificazione di prodotti e

servizi e la crescita aziendale grazie all’accesso a nuovi mercati.

6. COSA SI INTENDE PER INTEGRAZIONE VERTICALE? Fa parte delle strategie di crescita aziendale,

insieme all’integrazione orizzontale e la diversificazione. L’integrazione verticale si attua nelle

aziende di grandi dimensioni, è lintegrazione della produzione con altre aree aziendali della

stessa impresa, a livello più alto, come ad esempio acquisti, controllo qualità, progettazione, ecc.

le aziende dovrebbero prendere in considerazione l’integrazione verticale quando i loro fornitori

hanno eccessivo potere su di loro, poiché l’integrazione verticale riduce il potere dei fornitori

durante le trattative. Lo stesso vale anche quando i clienti hanno lo stesso potere.

7. COSA SI INTENDE PER DIVERSIFICAZIONE? Fa parte delle strategie di crescita aziendale, insieme

all’integrazione orizzontale e all’integrazione verticale. Questa strategia si applica a settori dove il

margine di crescita è limitato o nullo. Gli obbiettivi della diversificazione sono: l’attuazione

dell’espansione fuori dal mercato saturo, rendere stabile la redditività, variare i rischi dati dal

mercato. Può essere correlata o non correlata: con la prima l’azienda opera in un’area simile alla

propria, nella seconda opera in un mercato diverso dal proprio. Può anche essere orizzontale o

verticale: in quella orizzontale l’azienda vuole incrementare la quota di mercato aumentando la

varietà dei propri prodotti o servizi; in quella verticale incrementa la quota di mercato con un

nuovo prodotto

8. QUALE FUNZIONE HA LA CATENA DEL VALORE? La catena del valore di Porter ha lo scopo di

capire i costi e l’apporto dato in ogni fase processuale, il posizionamento , le fasi di

differenziazione del prodotto o servizio ed il miglioramento che apporta. Essendo l’impresa

concepita come una serie di attività connesse fra di loro, ogni attività produce valore. Il valore

sarà dato dalla differenza fra valore prodotto e dai costi sostenuti per produrlo. Le attività della

catena del valoro di distinguono in primarie e ausiliarie: le prime sono fondamentali per la

creazione del valore, le seconde consentono di attuare le prime.

9. Cosa si intende per alleanze strategiche? Pariamo dal presupposto che le alleanze fra aziende

possono essere tattiche o strategiche. In questo caso, le alleanze strategiche sono: alleanze di

lunga/ media durata. Le aziende alleate impiegano un quantitativo considerevole di risorse per

l’attuazione di strategie nel medio lungo termine. I soggetti alleati sono legati dalla presenza

dello stesso prodotto/servizio. Questo tipo di strategia serve a evitare possibili conflitti e

migliorare il posizionamento sul mercato. Esempi di alleanze strategiche sono: il francising, i

consorzi, joint ventures, licensing, outsourcing.

10. Quali effetti determinano le barriere all’entrata e all’uscita per le aziende : Le barriere d’entrata

ed uscita rappresentano un blocco economico ed amministrativo nelle varie fasi di vita di un

azienda: creazione, sviluppo, trasformazione e cessazione. Le barriere d’entrata ostacola la

concorrenza in un mercato, rende difficoltosa l’entrata nel mercato di una nuova impresa, questo

per tutelare le aziende già presenti sul mercato. Le barriere d’uscita rappresentano i costi che

l’azienda deve sostenere per uscire dal mercato in cui è: si tratta di costi fissi irrecuperabili che

vincolano l’imprese a restare in un mecato anche se non ha più interesse nel farlo.

11. Che cosa è l'internazionalizzazione? Negli anni 70 l’interazionalizzazione era intesa come

l’espansione nei mercati esteri delle risorse. Grazie alla globalizzazione ed alla riduzione delle

barriere alle libere circolazione, le aziende intraprendono sempre di più processi di

interazionalizzazione, grazie anche allo sviluppo del mondo digitale.

12. Quali sono le fasi dell'internazionalizzazione? La prima fase è fissare lobiettivo e le risorse di

investire; individuare la nazione ed il mercato estero dove operare; individuare il modo in cui

deve entrare nel nuovo mercato, valutare i costi ed i benefici.

13. Che cosa è l'internazionalizzazione indiretta? L’azienda commercializza i propri prodotti / servizi

all’estero, tramite intermediari.

14. Che cosa è l'internazionalizzazione diretta? L’azienda commercializza i propri prodotti/ servizi

all’estero personalmente, tramite vendite online e/o punti di vendita direttamente presenti nul

luogo estero scelto

15. Quali sono i vantaggi dell'internazionalizzazione?I vantaggi dell’Internazionalizzazione sono:

l’aumento dei volumi produttivi e riduzione dei costi con incremento della competitività,

l’aumento e trasferimento delle risorse disponibili e delle competenze, la ripartizione dei rischi

sul mercato geografico e lo fruttamento della localizzazione

16. Quali sono gli svantaggi dell'internazionalizzazione? Gli svantaggi dellinternazionalizzazione

sono dati dai rischi presenti in ambito politico/geografico, dalle barriere, dalle diverse leggi e

normative, dalle poche se non nulle informazioni sul nuovo business, ecc.

17. Che cosa è l'internazionalizzazione cooperativa? L’azienda usa i punti vendita di altre aziende

per vendere il proprio prodotto o servizio all’estero, cooperando con queste aziende tramite

contratti come il francising, joiny venture, licensing.

18. Quali sono le strategie innovative? Le strategia innovative sono : incremetali e radicali. Le

strategie radicali rappresentano il nuovo totale, qualcosa di impensato rispetto ai precedenti

prodotti/servizi. È quel cambio che crea un nuovo settore di mercato. Le strategie incrementali

arricchiscono un prodotto/servizio già presente sul mercato, lo rendo più utile e interessante;

l’obbiettivo solitamente è raggiungere nuove nicchie di mercato.

19. Cosa si intende per strategie conservative? Le strategie conservative mirano al consolidamento

del prodotto /servizio, evitando l’attuazione di strategie di stravolgimento del prodotto. Mirano

alla conservazione del posizionamento aziendale. ell

20. Cosa si intende per heritage? Il termine heritage fu definito da Herbert nel 1987: per heritage si

intende il patrimonio che le nuove generazioni ricevono in eredità da quelle passate,

perfettamente conservato e protetto, al fine di preservarlo dal passare degli anni».

21. Cosa si intende per strategie di heritage: questo tipo di strategia punta al patrimonio storico e

culturale di un’azienda per avere un riscontro competitivo. Questa strategia rafforza la qualità del

marchio e consente al marchio dell’azienda di essere facilmente riconoscibile sul mercato.

Esempi di strategie di heritage: Istituzione di archivi, biblioteche e musei d’impresa.

22. Che cosa rappresentano i clienti del mercato nel modello di Abell? Rappresentano gli acquirenti

del prodotto e/o servizio da individuare con analisi e quindi il particolare segmento di mercato

destinatario dell’output.

23. Che cosa rappresentano le funzioni d'uso nel modello di Abell? Rappresentano i bisogni dei

clienti. I clienti acquisteranno il prodotto o il servizio per differenti motivazioni. Le funzioni d’uso

consentiranno di rispondere al quesito «Che cosa».

24. Che cosa rappresenta la tecnologia nel modello di Abell? Rappr

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Publisher
A.A. 2024-2025
8 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlocatanese di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di strategia e governo d'azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Imperio Marco.