Anteprima
Vedrai una selezione di 19 pagine su 87
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 1 Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 2
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 6
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 11
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 16
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 21
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 26
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 31
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 36
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 41
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 46
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 51
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 56
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 61
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 66
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 71
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 76
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 81
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Risposte multiple e aperte Pag. 86
1 su 87
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INDUSTRIALE

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Docente: Micozzi Alessandra

Lezione 009

01. Cosa si intende per organizzazioni no profit?

Una organizzazione rappresenta una entità sociale volta alla realizzazione di determinati obiettivi

impiegando strutture ben coordinate e con forte interazione con l’ambiente esterno. Si tratta di entità

che creano valore per dipendenti, clienti ed azionisti. Esistono differenti tipologie di organizzazione, tra

cui quelle no profit. In questo caso le entrate derivano da stanziamenti pubblici e donazioni e quindi

tutti i servizi sono offerti a clienti non paganti. La continuità è garantita da un apporto costante di fondi

e dalla mediazione fra diversi stakeholders che saranno manager, finanziatori, comunità locali, volontari

e beneficiari. Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)

© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/01/2017 12:25:20 - 14/78

lOMoARcPSD|43445555

Set Domande: STRATEGIA D'IMPRESA E ORGANIZZAZIONE

INDUSTRIALE

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Docente: Micozzi Alessandra

Lezione 010

01. Quali sono gli stakeholders di una impresa?

stakeholder, o portatore d’interesse, si intende qualsiasi soggetto che eserciti

Con il termine

un’influenza nei confronti di una società. In termini pratici sono stakeholder i clienti, i

fornitori, i finanziatori, i collaboratori, i dipendenti oltre che gruppi di interesse locale o

esterni, siano essi residenti sul territorio ove sorge un’azienda o le sue istituzioni pubbliche di

Un insieme di soggetti quindi, di cui un’azienda dovrà valutare le caratteristiche

riferimento.

in ordine al migliore raggiungimento degli obiettivi prefissati. La prima definizione di

stakeholder risale al 1963, elaborata presso il Reserach Insitute di Stanford e citata in

“Strategic Management: A Stakeholder Approach” di Edward Freeman: “Soggetti senza il cui

supporto l’impresa non è in grado di sopravvivere”. Secondo questa teoria, il processo

produttivo di un’azienda generica deve soddisfare delle soglie critiche di costo, servizio e

qualità diverse e specifiche per ogni stakeholder. Al di sotto di una prestazione minima, il

cliente cambia fornitore, i dipendenti si dimettono e i processi materialmente non possono

continuare. Ne discende l’importanza per l’imprenditore, e in senso lato per qualunque

progettualità, di valutare e monitorare nel tempo l’apporto dei vari stakeholder coinvolti.

02. Descrivere le dimensioni contestuali dell'organizzazione

Nell’ambito delle caratteristiche di una organizzazione, è possibile individuare due differenti

dimensioni della progettazione organizzativa indicate con dimensioni strutturali e contestuali. Di

seguito si riportano le dimensioni contestuali:

grandezza dell’organizzazione in termini di numero di dipendenti.

- Dimensione->

- Tecnologia→ tecniche e strumenti utilizzati per garantire la trasformazione di input in

output. elementi esterni all’organizzazione che includono fornitori, clienti, pubblica

- Ambiente→

amministrazione ed altre imprese del settore.

scopo dell’organizzazione e modalità competitive.

- Obiettivi e strategia→

- Cultura→ insieme dei valori fondamentali condivise dal complesso dei membri

dell’organizzazione.

03. Descrivere le dimensioni strutturali dell'organizzazione

Nell’ambito delle caratteristiche di una organizzazione, è possibile individuare due differenti

dimensioni della progettazione organizzativa indicate con dimensioni strutturali e contestuali. Di

seguito si riportano le dimensioni strutturali:

- Formalizzazione, intesa come la quantità di documentazione scritta riguardante

l’organizzazione, incluse procedure e regolamenti.

- Specializzazione, intesa come il grado di divisione del lavoro fra i membri

dell’organizzazione a chi e l’ambito del controllo, ossia il numero di sottoposti

- Gerarchia: descrive chi riporta

per ogni superiore. La gerarchia è ben rappresentata dall’organigramma

l’individuazione dei livelli gerarchici che hanno autorità di

- intesa come

Centralizzazione→ di organizzazione centralizzata quando l’attività decisione è

prendere decisioni. Si parla

ristretta ai livelli superiori.

- Professionalità, intesa come il livello di formazione ed addestramento formale di tutti i

membri di una organizzazione

- Indicatori del personale, intesi come la quota del personale occupato nelle differenti

funzioni dell’organizzazione.

Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)

© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/01/2017 12:25:20 - 15/78

lOMoARcPSD|43445555

Set Domande: STRATEGIA D'IMPRESA E ORGANIZZAZIONE

INDUSTRIALE

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Docente: Micozzi Alessandra

Lezione 011

01. Che differenza c'è tra il modello organizzativo meccanico e organico?

I modelli organizzativi possono essere distinti in meccanico ed organico. Si tratta di due approcci

completamente differenti. In particolare, nel caso di modello organizzativo meccanico si ha una

definizione rigida dei compiti che sono suddivisi in parti specialistiche separate. Il modello è basato su

una rigida gerarchia di autorità e controllo, con tale regole da seguire. Si tratta di un modello basato su

una comunicazione verticale, in cui la conoscenza ed il controllo di tutti i compiti sono accentrati ai

vertici dell’organizzazione, Di contro, nel modello organico i compiti sono adattati e ridefiniti attraverso

il lavoro di gruppi di dipendenti e ciascuno di essi contribuisce a compiti comuni dell’unità. La gerarchia

di autorità e controllo è meno rigida e si ha una comunicazione orizzontale, in cui conoscenza e controllo

sono localizzati in ogni punto dell’organizzazione.

Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)

© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/01/2017 12:25:20 - 16/78

lOMoARcPSD|43445555

Set Domande: STRATEGIA D'IMPRESA E ORGANIZZAZIONE

INDUSTRIALE

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Docente: Micozzi Alessandra

Lezione 012

01. Cosa si intende per istituzionalismo?

Quando l'ambiente istituzionale delle organizzazioni è costituito da norme e valori degli stakeholders e quando per sopravvivere e crescere le organizzazioni hanno

bisogno di legittimità da parte degli stakeholders

quando esiste legittimazione da parte degli stakeholders aziendali

Quando l'ambiente istituzionale delle organizzazioni è costituito da norme e valori degli stakeholders

quando si verifica una situazione nella quale le azioni di un'organizzazione sono desiderabili, opportune e appropriate nel sistema di riferimento

02. Cosa si intende per network?

Lavorare in coordinamento con fornitori e clienti

essere in partnership con altre aziende

Lavorare per progetti

organizzare le attività economiche attraverso il coordinamento e la cooperazione interorganizzativa

Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)

© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/01/2017 12:25:20 - 17/78

lOMoARcPSD|43445555

Set Domande: STRATEGIA D'IMPRESA E ORGANIZZAZIONE

INDUSTRIALE

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Docente: Micozzi Alessandra

Lezione 013

01. Descrivere la teoria dell'ecologia delle popolazioni organizzative (PEO)

La PEO è una teoria recente riportata per la prima volta in un articolo nel 1977 che adatta e rielabora la

teoria evolutiva e le ipotesi sulla selezione naturale di Darwin. Secondo tale teoria, le organizzazioni

come gli esseri viventi non sono in gradi di adattarsi con sufficiente velocità a tutte le variazioni

dell’ambiente economico a causa della loro inerzia strutturale. Per tale ragione si determina una

che non sono più adatte a sopravvivere nell’ambiente

dissoluzione di tutte le organizzazioni

modificatori. Tuttavia, finché le condizioni non mutano, le organizzazioni dotate di inerzie maggiori,

ossia quelle che si riproducono meglio sopravvivono e si sviluppano. Tale teoria propone inoltre un

modello positivo di sviluppo, poiché da attenzione ai tassi vitali delle popolazioni organizzative,

affermando che essi sono fortemente dipendenti dalla densità. Ogni organizzazione vive all’interno di

risorse e vincoli, ed all’interno di tali nicchie si sviluppano

una nicchia, intesa come un insieme di

meccanismi di competizione. Oltre alla competizione agiscono anche relazioni con le altre

organizzazioni. Il cambiamento di natura competitiva ed istituzionale rappresenta il fulcro dei fenomeni

studiati dall’approccio PEO. La varietà delle forme organizzative esistenti è spiegata da tale prospettiva

in relazione al ricombinarsi di tali forze all’interno di una popolazione di organizzazioni o tra

popolazioni di organizzazioni che operano su nicchie ambientali in parziale sovrapposizione. Il concetto

di flessibilità di sistema è quindi tradotto in termini di modalità con le quali le forme organizzative si

avvicendano per rispondere alle esigenze mutevoli dell’ambiente economico e sociale. La dinamica

delle organizzazioni che si rileva su archi temporali prolungati è un prodotto dell’interazione tra le

azioni delle stesse e complessi movimenti di partizione di risorse economiche e sociali. In tale dinamica

hanno origine relazioni complesse tra forma organizzativa e identità sociale che rappresentano nel

contempo una rigidità e un’opportunità. Rigidità in quanto sottopongono le organizzazioni a pressioni

al conformismo, opportunità in quanto possono essere oggetto di strategie di differenziazione.

Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)

© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/01/2017 12:25:20 - 18/78

lOMoARcPSD|43445555

Set Domande: STRATEGIA D'IMPRESA E ORGANIZZAZIONE

INDUSTRIALE

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Docente: Micozzi Alessandra

Lezione 014

01. Cosa guida le attività economiche nella teoria della mano invisibile del mercato?

il libero mercato

il meccanismo dei prezzi dei prodotti finali

il meccanismo dei prezzi per l'allocazione dei fattori produttivi

le leggi istituzionali

02. Descrivere la teoria della razionalità limitata di Simon (1947)

La teoria della razionalità limitata è stata ideata nel 1947 da Simon. In questa teoria si assume che

l’oggetto dell’analisi organizzativa non siano i fini e le funzioni svolte dalle organizzazione ma i

concreti comportamenti umani nelle organizzazioni. Questo suggerisce che il punto di partenza deve

essere rappresentato da uomini che agiscono e decidono prima ancora di definire la struttura che

dei ruoli. Altro principio alla base di tale teoria è che l

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
87 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dominikks di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategia d' impresa e organizzazione industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Micozzi Alessandra.