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3. CANCELLAZIONE DELLA CAUSA DAL RUOLO

ESTINZIONE

- Non si pronuncia sulla domanda -> no sentenza di merito

- Cause: 8 di 19

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1. RINUNCIA AGLI ATTI

Attore rinuncia agli atti (non all’azione che potrà essere riproposta)

• Deve essere accettata dalle parti (se contumace non c’è problema). Chi ha fatto difesa in rito non ha

• interesse, chi ha fatto difesa in merito e difesa mista si (ha chiesto anche accertamento proprio

diritto)

Non è ef cace se contiene riserve o condizioni

2. INATTIVITÀ

A. Mancata riassunzione dopo quiescenza: il processo è in stato di quiescenza e deve essere riassunto

entro tre mesi, che decorrono rispettivamente dalla scadenza del termine per la costituzione del

convenuto o dalla data del provvedimento di cancellazione, davanti allo stesso giudice altrimenti

si estingue. La quiescenza è causata da:

Il giudice ordina la cancellazione dal ruolo perché:

• - Nessuna delle parti si presenta all’udienza di recupero quando la prima udienza è

andata deserta o alcune successive

- Nessuna delle parti ha provveduto alla citazione del terza ordinata dal giudice

- Si sono costituiti in ritardo sia attore che convenuto

Il processo non è mai stato iscritto a ruolo: se dopo la noti cazione della citazione nessuna

• delle parti siasi costituita entro il termine

Se il processo viene riassunto ma nessuna delle parti siasi costituita, ovvero se nei casi previsti

dalla legge il giudice ordini la cancellazione della causa dal ruolo una seconda volta non può

riproporre in quiescenza.

Ci sono due momenti: (1) cancellazione del ruolo e (2) mancata riassunzione.

B. Immediata: il processo si estingue qualora le parti alle quali spetta di rinnovare la citazione o di

proseguire, riassumere o integrare il giudizio, non vi abbiano provveduto entro il termine

perentorio stabilito dalla legge o dal giudice se permesso dalla legge.

Il processo si estingue immediatamente dopo che è scaduto il termine. Un solo momento

- L'estinzione opera di diritto ed è dichiarata, anche d'uf cio, con ordinanza del giudice.

- Il valore dichiarativo della pronuncia retroagisce al momento in cui si è perfezionata la fattispecie estintiva

- Reclamo:

Tribunale in formazione collegiale: se l’ordinanza è emessa dal giudice istruttore è reclamabile al collegio

• -> provvede in camera di consiglio con sentenza (impugnabile in appello) se respinge il reclamo,

ordinanza non impugnabile se l’accoglie.

Tribunale in formazione monocratica: rigetto dell’estinzione viene reso nella forma dell’ordinanza non

• impugnabile, sentenza se dichiara estinzione

- L’estinzione rende inef caci gli atti compiuti tranne quelle che regolano la competenza e le sentenze di

merito (non concludono il giudizio)

- I diritti possono essere ancora azionabili

- Le prove verranno valutate dal giudice, quelle legali sempre ammesse

LE IMPUGNAZIONI 9 di 19

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- Sono:

Appello

• Ricorso per cassazione

• Regolamento per competenza

• Revocazione

• Opposizione di terzi

- Possono essere:

Ordinarie: tutte quelle proponibili prima del passaggio in giudicato della sentenza per impedire il

• passaggio in giudicato -> appello, regolamento di competenza, revocazione numeri 4 e 5 e cassazione

Straordinaria: opposizione di terzo e revocazione numeri 1,2,3, e 6

- È legittimata a impugnare:

Una parte (normalmente, salvo l’opposizione di terzo).

• Con un interesse -> totalmente o parzialmente soccombente (anche l’altra sarà parzialmente

• soccombente). Deve essere concretamente utile il mezzo di impugnazione esperito

- La legge prevede il mezzo di impugnazione per ogni sentenza -> inammissibile

- Se sbaglio giudice competente territorialmente non sarà inammissibile ma potrà essere riassunta di fronte

al giudice competente

- Sono oggetto di impugnazione solo le sentenze. Se un provvedimento doveva essere emesso in forma di

sentenza ma per errore il giudice lo ha emesso con ordinanza o decreto (hanno dei mezzi propri) può

essere ugualmente impugnato -> principio della prevalenza della sostanza sulla forma

- Ricorso straordinario in cassazione se decreto o ordinanza hanno i requisiti della decisorie e della

de nitività.

- Termini:

Termine breve: 30 giorni per appello, revocazione, opposizione di terzo. 60gg per cassazione. Decorrono

• dalla noti cazione della sentenza (atto facoltativo) al procuratore della parte

Termine lungo: sei mesi dalla pubblicazione. Non si applica quando la parte contumace dimostra di non

• avere avuto conoscenza del processo (contumace volontario) e può procedere con un’impugnazione

tardiva.

- Se il noti catario durante il termine breve va incontro a morte, incapacità ed estinzione personalità

giuridica viene interrotto il termine breve che riprenderà dal giorno in cui viene rinnovata la noti cazione.

- Acquiescenza: la parte soccombente esprime la propria volontà di non impugnarla. Può essere;

Espressa

• Tacita: comportamento concludente

• Parziale: acquiescenza ai capi della sentenza non impugnate se queste sono autonome e non dipendenti

• dal caso impugnate perché vige l’effetto espansivo interno

- Noti cazione: in generale presso il procuratore domiciliatario se non indicato nell’atto di noti cazione

della sentenza la propria residenza. Se contumace personalmente.

- Impugnazione incidentale: condanno la controparte a pagare 100.000 ma accolta per 50.000 quindi

entrambi soccombenti. Allora impugno (può farlo anche l’altro). L’impugnazione si fa con l’atto di

citazione e inizia l’impugnazione principale ma anche la controparte si lamenta e fa la comparsa di

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risposta e impugna il capo della sentenza che gli ha dato torto (impugnazione incidentale). Non lo fa con

un altro giudizio di impugnazione separato ma nello stesso atto.

Stessa sentenza, stesso giudizio di impugnazione altrimenti rischio di giudicati contraddittori. Se vengono

impugnate con appello principale da entrambi il giudice riunisce i processi

Presuppone la soccombenza parziale

Se i casi sono scindibili (litconsorzio facoltativo) se la parte non vuole impugnare non pregiudica la

possibilità dell’altra parte.

- Impugnazioni incidentali tardive -> l’attore ha chiesto 100 e il giudice mi condanna a 10 ma io accetto la

sentenza (acquiescenza). L’ultimo giorno l’altro decide di impugnare la sentenza e io rischio di nuovo di

essere condannato a 100. È tardiva rispetto ai termini per impugnare. È ammessa solo per le parti

necessarie.

- Bisogna distinguere:

Mezzi di impugnazione in senso stretto: limitato ai vizi della sentenza e agli errori del giudice precedente

• -> ricorso in cassazione (impugnazione a critica vincolata)

Gravami: appello e opposizione di terzi -> si può contestabile qualsiasi vizio o errore, si può decidere di

• nuovo la controversia.

- Effetto espansivo esterno: la riforma della sentenza estende i suoi effetti anche ai provvedimenti e agli atti

dipendenti:

Atti esecutivi

• Sentenza de nitiva dipendente dalla sentenza non de nitiva riformata

• Procedimenti diversi

• Provvedimenti istruttori

- Impugnazione processo unico con più parti -> la causa è una sola e inscindibile -> l’impugnazione deve

riguardate tutte le parti (es. litisconsorzio necessario) e se non viene fatto il giudice indica l’estensione che

se non viene fatta il procedimento diventa inammissibile

- Impugnazione che decide un processo cumulato possibile senza richiamare tutte le parti se le cause sono

scindibili (ugualmente va noti cata solo per informare)

APPELLO

- Secondo grado di giudizio

- Escluse su:

Pronunce sulla competenza

• Opposizione agli atti esecutivi

• Sentenze in unico grado (dove il giudice a pronunciato asconda equità, sentenze rese direttamente dalla

• corte d’appello che sono ricopribili per cassazione, sentenze contenente accertamento pregiudiziale su

contratti e accordi collettivi, controversie del lavoro)

Se le parti hanno deciso direttamente per il ricorso in cassazione -> accordo processuale

- Appello ad oggetto limitato: sentenze pronunciate secondo quita esclusivamente per violazione di norme

sul procedimento

- Oltre a quelle de nitive sono appellabili anche: 11 di 19

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Sentenze parzialmente de nitive -> decidono solo su alcune delle domande cumulate

• Sentenze non de nitive in senso proprio (es. insussistenza prescrizione)

• Sentenza condanna generica (quando è già accertata la sussistenza di un diritto ma è ancora controversa

• la quantità della prestazione dovuta)

- Riserva d’appello: se è ammessa la riserva di appello (tre casi sopra) il convenuto può aspettare a ricorrere

aspettando la sentenza nale. La parte soccombente ha tre scelte

1. Appellare immediatamente la sentenza (due procedimenti: appello + primo grado su ciò che resta da

decidere)

2. Restare inerte

3. Fare riserva di appello: il passaggio in giudicato della sentenza rimane sospeso nché non è emessa

l’altra sentenza. Viene meno se l’altra parte appella subito la sentenza

- EFFETTO DEVOLUTIVO: trasferimento della sentenza in appello. Mitigazioni:

Possibilità di acquiescenza parziale (ciò che non viene impugnato passa in giudicato)

• Il giudice dell’appello deve riesaminare la vicenda in base a ciò che viene richiesto

- EFFETTO SOSTITUTIVO: si sostituisce anche se viene confermato

- Acquiescenza parziale: i capi che non vengono impunti passano in giudicato

- Le domande e le eccezioni non accolte nella sentenza di primo grado, che non sono espressamente

riproposte in appello, si intendono rinunciate. Sono:

Quelle rigettate

• Quelle su cui il giudice non ha ritenuto pronunciarsi

• Quelle anche assorbite

- Non possono essere poste domande nuove rispetto a quelle del primo grado (dichiarate inammissibili

anche d’uf cio). Eccezione sono le domande consequenziali (tutelano diritti discendenti dalla sentenza in

primo grado).

- Non possono proporsi nuove eccezioni che non siano rilevabili anche d’uf cio

- Non sono ammessi nuovi mezzi di prova tranne se:

viene dimostrato che non si potevano produrli nel giudizio di primo grado per causa ad essa non

• imputabili -> no scelta volontaria o negligenza

se in appello si aprono questioni che non erano state trattate su queste le nuove prove sono

• indispensabili

- È inammissibili per motivi solo di rito -> ci deve essere per forza il merito, si deve

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Publisher
A.A. 2024-2025
19 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gtrewi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Procedura civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Panzarola Andrea.