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Stati (tramite il trattato gli stati autolimitano la propria libertà). Dal
carattere consensuale deriva il principio secondo il quale i trattati
internazionali hanno efficacia solo tra gli Stati che hanno prestato il
consenso a vincolarsi al trattato (principio di relatività dei trattati)
- Nell’ord internazionale manca un procedimento tipico di formazione dei
trattati
- Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati 1979: dà le regole basilari
di funzionamento del trattato e dunque stabilisce il procedimento sul
diritto dei trattati, ma questo procedimento può essere derogato dagli
Stati quando decidono di convocare una conferenza internazionale ->
stati possono liberamente derogare alle norme minime che sono
contenute nella convenzione di Vienna in quanto fluida
- Affinché si formi trattato, deve emergere volontà di 2 o più stati di
vincolarsi al rispetto di determinati accordi giuridici
2. Consuetudine: è una norma non scritta, che si forma nell’ord
internazionale quando la maggior parte degli stati tengono un
determinato comportamento ripetuto nel tempo nella convinzione che
questo comportamento sia dovuto sulla base dell’esistenza di una
norma giuridica (opinion iuris) -> es. divieto di tortura e di
discriminazione + norma tecnica dell’immunità nella giurisdizione
civile
- Meccanismo di accertamento dell’esistenza di una norma
consuetudinaria spetta generalmente ai giudici internazionali, tuttavia
tale meccanismo è incerto: talvolta si dà più peso alla prassi
- Qualsiasi organo dello stato può porre in essere dei comportamenti
rilevanti al fine di costituire l’esistenza di una norma consuetudinaria
- Caratteristica che distingue consuetudine dal trattato: consuetudine ha
carattere non scritto, ha carattere generico, vincola tutti gli stati
dell’ordinamento nazionale nel momento in cui essa è adottata
indipendentemente dal fatto che gli stati l’abbiano accettata e abbiano
manifestato la propria volontà/prescindendo dalla manifestazione di
volontà dello stato
- Una delle consuetudini più importanti è il divieto di uso della forza
armata nelle relazioni internazionali (divieto guerra) contenuta nell’art
2, par 4 della carta delle nazioni unite (trattato) -> rapporto tra
consuetudine e trattato non è un rapporto gerarchico, ma tra genere e
specie
Nell’ord internazionale il sistema delle fonti è un sistema aperto perché anche
dopo aver adottato un trattato, gli stati con i loro comportamenti, se tenuti nel
tempo, possono modificare trattato, dando vita a una consuetudine derogatoria
del trattato
3. Atti delle organizzazioni internazionali qualora essi siano
vincolanti
- Non sempre vincolanti
- Delle volte gli organi delle organizzazioni internazionali hanno la
competenza ad adottare norme vincolanti per gli stati: Stati
attribuiscono all’organizzazione la facoltà di adottare atti vincolanti
(principio consensualistico – manifestazione di volontà) -> es.
regolamenti comunitari
C’è un nucleo ristretto di norme consuetudinarie che hanno valore cogente
perché che non possono essere derogate da qualsiasi altra norma -> si tratta di
un elenco aperto di norme di cui all’art 53 della convenzione di Vienna: trattato
è invalido se contrario a una norma di diritto cogente (es. divieto di attacco
armato)
- Tale impostazione ha fatto molta difficoltà ad affermarsi nell’ord
internazionale -> coste internazionale di giustizia non si è mai
pronunciata sull’esistenza di determinate norme consuetudinarie di
carattere cogente
Differenza tra ord internazionale vs interno: RISOLUZIONE CONTROVERSIE
Ordinamento interno -> accesso alla giustizia è unilaterale
Ordinamento internazionale -> è un ordinamento decentrato, anorganico
(non esistono organi fissi e stabili che decidono in merito alle
controversie). Gli stati sono liberi di risolvere le controversie con i mezzi
che loro ritengono più opportuni
- I mezzi devono essere pacifici:
a. possono essere negoziati, trattative oppure
b. gli stati possono accordarsi di sottoporre la controversia a un
giudice internazionale: nell’ord internazionale la risoluzione
controversia ha tratti di natura arbitrale -> si va dal giudice
solo se entrambi gli stati sono concordi nel far insorgere la
controversia al giudice: ci vuole il consenso di entrambi gli
stati
- Il giudice internazionale può essere adito tramite 2 modalità:
a. parti (gli Stati) possono deperire controversia a un giudice
internazionale precostituito (creato prima dell’insorgere della
controversia); o
b. gli stati possono nominare il giudice attraverso un accordo
con cui gli stati creano un tribunale ad hoc per risolvere la
controversia e dettano le regole per risolvere la controversia
-> giudice internazionale quando è scelto dalle parti per
risolvere la controversia può occuparsi solo della specifica
controversia che le parti gli hanno deperito: giudice
internazionale ha competenza limitata ratione-materiae
- se nella controversia è coinvolto l’interesse di un terzo stato, giudice
internazionale non può pronunciarsi perché la controversia può essere
decisa solo con l’accordo di tutte le parti di quella controversia
Essendo il sistema internazionale anorganico, se uno stato viola una norma
internazionale lo stato che subisce la violazione ha diritto di violare un’altra
norma giudica nei confronti dello stato che ha posto in essere la violazione -> si
contromisure
tratta di che servono allo stato vittima dell’illecito per spingere lo
stato autore dell’illecito a obbedire alla norma violata
Come capire chi ha ragione o torto se gli stati decidono di non risolvere
controversia dinnanzi al giudice?
Ogni stato fa un accertamento unilaterale della violazione dei diritti e degli
obblighi quindi la contrapposizione può rimanere perenne
Spesso manca il consenso degli stati in merito a determinati temi (es
terrorismo) -> in questo caso ogni stato interpreta le norme internazionali
Norme di diritto internazionale privato sono il mezzo con cui stato si apre a
norme straniere, che vengono applicate qualora una fattispecie concreta
presenti elementi di estraneità rispetto al proprio ordinamento, quali la
cittadinanza, la residenza abituale
Superiorità del diritto internazionale sul diritto interno
CARATTERISTICHE TIPICHE DEI SOGGETTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE
il soggetto principale dell’ord internazionale è lo Stato -> la soggettività
dello Stato:
- lo Stato (ius tractatus) può porre in essere norme giuridiche vincolanti
nell’ord internazionale
- solo gli Stati possono violare le norme internazionali in quanto titolari di
diritti e destinatari di obblighi: l’individuo non può violare una norma
internazionale, tuttavia talvolta gli individui sono direttamente
destinatari di divieti di crimini internazionali
- solo lo Stato ha il diritto di invocare la responsabilità internazionale di
un altro Stato e dunque di adottare delle contromisure
- l’assenza di queste caratteristiche contraddistingue gli altri soggetti di
diritto internazionale: gli individui non possono creare norme
internazionali e non possono invocare la responsabilità internazionale
degli stati, a meno che gli stati non conferiscano loro tale diritto tramite
Organizzazioni internazionali
un trattato. possono creare norme
internazionali nelle sole materie che sono state attribuite loro dagli stati
(competenza limitata) -> org internazionali non possono invocare
responsabilità internazionale degli stati se non è loro concesso dagli
stessi stati (se non lo prevede dunque il trattato istitutivo dell’org
internaz)
LO STATO è UN ENTE A FINI GENERALI (numero illimitato di funzioni che
possono svolgere), L’ORG INTERNAZIONALE PUÒ AGIRE SOLO NEI LIMITI DELLE
ATTRIBUZIONI CONFERITE DAGLI STATI (PRINCIPIO CONSENSUALISTICO)
I popoli possono essere titolari diretti di organi internazionali? In casi
eccezionali, ad es. quando i popoli sono titolari del diritto
all’autodeterminazione (in questo caso popolo è entità non statale e ha il diritto
a creare uno stato)
7.10
Convenzione di Montevideo (1933)
Stato come soggetto di diritto internazionale dovrebbe avere le seguenti
caratteristiche: popolazione permanente, territorio definito, governo e capacità
di stabilire relazioni con altri stati
- stato (nel dir internazionale esiste solo se è sovrano) = soggetto di
diritto internazionale
- sovranità si declina in 2 dimensioni:
interna:
a. sussistenza di un governo che esercita potere effettivo sul
territorio e sulla popolazione che vi è stanziata -> il governo ha
potere di far rispettare in questo territorio i comandi e governo non
deve essere esclusivo (deve essere l’unico soggetto che detiene il
potere di imperio sul territorio)
esterna:
b. stato esiste se è indipendente dagli altri stati, ossia se gli
altri stati non si devono ingerire nella gestione del potere che il
governo ha sul proprio territorio. Se c’è un gruppo ribelle in uno
stato (movimento secessionista) che mira a creare uno stato
all’interno di uno stato, deve dimostrare alla comunità
internazionale di essere indipendente dallo stato nel quale esso si
trova e anche rispetto agli altri stati
Nel diritto internazionale si presume che lo stato mantenga la propria
indipendenza anche qualora sia oggetto di un’occupazione militare: si presume
che gli stati siano indipendenti -> si preserva lo status quo
Nel dir internaz quando uno stato viene all’esistenza, si ha uno stato di diritto
internazionale
Modalità attraverso le quali uno stato può nascere nell’ord internaz: secessione
e diritto all’autodeterminazione, ossia il diritto di determinati corpi dello stato
Quando uno stato viene all’esistenza come stato indipendente, ad esso si
applicano le norme consuetudinarie internazionali, che al fine di tutelare lo
status quo proteggono la sua statualità. Queste norme prevedono che ciascuno
stato è libero di agire come meglio crede nell’ord internaz, ad es. stipulando dei
trattati, e di determinare la propria politica internazionale quindi ogni stato è
libero di vincolarsi a un trattato, che rappresenta una limitazione della propria
sovranità/autonomia
- altra norma consuetudinaria che si applica quando uno stato nasce è il
divieto degli altri stati di ingerirsi negli affari interni di questo nuovo
stato e degli altri stati: gli stati hanno la faco