Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 12
Presentazione ppt tesina fascismo per esame di Diritto del lavoro Pag. 1 Presentazione ppt tesina fascismo per esame di Diritto del lavoro Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Presentazione ppt tesina fascismo per esame di Diritto del lavoro Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Presentazione ppt tesina fascismo per esame di Diritto del lavoro Pag. 11
1 su 12
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Documento chiave del regime regolava i diritti e i doveri di lavoratori

e imprenditori, riguardo a:

• l'accentramento del potere nello Stato Fascista

• l'elevazione del lavoro in tutte le sue manifestazioni

• l'abolizione di ogni forma di associazionismo sindacale diversa da

quella Fascista equiparata ad istituzione pubblica

• Il corporativismo (raggruppamento di ogni associazione

professionale nelle Corporazioni Fasciste, le uniche riconosciute )

• l'intervento dello stato nei rapporti di lavoro (orari di lavoro

,retribuzione)

• la costituzione di Casse mutue per malattia ed il perfezionamento

dell'assicurazione infortuni e maternità in tema di previdenza

• l'istruzione professionale

L'autarchia economica

La «battaglia del grano»

La «ruralizzazione»

• Si promosse l'autosufficienza economica

tramite l'indipendenza assoluta

dell'economia nazionale e la riduzione degli

scambi con altri paesi

• Venne incentivato il settore

agricolo attraverso la

meccanizzazione e la

concimazione chimica

l’aggiornamento professionale

degli agricoltori la

redistribuzione delle proprietà

coltivabili attraverso

espropriazioni forzate

• gli orari di lavoro dei salariati agricoli raggiunsero

anche le tredici/quattordici ore al giorno, senza

alcuna tutela giuridica soprattutto riguardo le

misure di sicurezza essi assistette ad un ritorno

a forme di rapporti compartecipati i che

diminuirono i loro guadagni e le possibilità

Crescita

dell'industria

• Con il R.D. 28 dicembre 1931,

n.1684,venne istituito l'ispettorato

Corporativo che sotto le mentite

spoglie di vigilanza per l’attuazione dei

contratti collettivi, delle attività

previdenziali, assistenziali ed igienico

sanitarie, in realtà era composto da

ispettori fascisti che svolsero funzioni

intimidatorie e di spionaggio

• Critiche condizioni economiche, di

salute e di sicurezza dei lavoratori:

il tetto massimo delle otto ore

lavorative fu deciso con il Regio

Decreto Legge 1923, n. 692, ma

con la legge del 19 maggio 1927,

n .777 le aziende furono autorizzate

ad andare in deroga alla norma del

1923 aumentando, nei fatti, a 9 ore

• Con il R.D. 28 agosto 1924, n. 1422,

furono adottati provvedimenti

previdenziali sull’assicurazione

obbligatoria contro l’invalidità e la

vecchiaia

• Con il R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398 si

introdussero i reati configurabili nelle

ipotesi infortunistiche occorse in

azienda per inosservanza delle

disposizioni sulla sicurezza

• Nel 1933 venne emanata la Legge 22

Previdenz giugno n. 860, che unificò le preesistenti

Casse Infortuni assegnando la tutela

a assicurativa a un unico ente che assunse la

denominazione di Istituto Nazionale

Fascista per l’Assicurazione contro gli

Infortuni sul Lavoro (INFAIL in seguito

divenuto INAIL)

• Con il Regio Decreto 17 agosto 1935,

n. 1765, si estese a tutti i lavoratori

assistiti dall’Infail l’automaticità della

costituzione del rapporto assicurativo e

delle prestazioni e fu adottato il

pagamento degli infortuni più gravi in

Incongruenze

Dai fascicoli ufficiali del regime emerse che:

• nel 1921 il numero degli infortuni sul lavoro nell’industria era di

134.336; nel 1942 diventano 677.049 (+ 542713 )

• gli infortuni mortali vanno dai 422 del 1922 ai 1007 del 1931, fino

ai 2.177 del 1941 (+ 1755 )

• Nel 1931 il senatore Ettore Ciccotti, socialista, durante una

discussione in Senato, osserverà che una pubblicazione fascista

ufficiale ammetteva che il numero di infortuni accaduti

effettivamente fosse dodici volte maggiore della cifra

riportata

• Gaetano Salvemini scrisse che nel 1922 la famiglia di un morto sul

lavoro nel settore industria riceveva una indennità media di lire

24.435; nel 1933 l’indennità era scesa a lire 20.654

• Nel primo quadriennio di gestione assicurativa Infail si erano

registrate 1.693 denunce di malattie professionali ma l’Istituto ne

aveva riconosciute e indennizzate solo 764.

Esclusione delle donne

dal lavoro

• 1919 Legge Sacchi del 17 luglio sancisce il

principio secondo cui le donne non possono

occupare posizioni dirigenziali

nell’amministrazione pubblica.

• regio decreto 1054 del 6 maggio 1923 -

riforma Gentile - vietava alle donne la

direzione delle scuole medie e secondarie

• regio decreto 2480 del

9 dicembre 1926 le

donne saranno escluse

dalle cattedre di

lettere e filosofia nei

• legge del 1934 (legge 221) limiterà

licei

notevolmente le assunzioni femminili,

stabilendo sin dai bandi di concorso

l’esclusione delle donne o riservando loro

pochi posti

• decreto legge del 5 settembre 1938

fisserà un limite del 10% all’impiego di

personale femminile negli uffici pubblici e

privati Leggi sulla

protezione delle

donne e dei minori

• la legge 26 aprile 1934, n.653,

sulla protezione delle donne e dei

fanciulli, nella quale

erano menzionate precise

disposizioni sul trasporto e sul

sollevamento dei pesi

• il R.D. 7 agosto 1936, n. 1720,

con Tabelle indicanti i lavori per

i quali era vietata

l’occupazione dei fanciulli e

delle donne minorenni, con

l’elenco di quelle attività nelle

quali il lavoro era consentito

con le cautele e le condizioni di

Dettagli
A.A. 2024-2025
12 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Scienzeriabilitativepg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Bagianti Emilio.