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KIPLING - il libro della giungla: l'uomo ritorna

Mowgly torna al popolo degli umani dopo essere cresciuto dagli animali, assunta l'unità della persona come vincolo valore. Non la si non va dignità, parcellizza annullata valore assoluto nella scelta di intervento è vincolante. La persona è più cose insieme, "problema uomo" si vede la persona come un oggetto, come se fosse tutto prestabilito, come se ci fosse un padrone e un sottomesso.

SANNA - uomo sostituito da ciò che rappresenta la sua specificità, prima oggi "chi è", cosa significa l'uomo essere uomo? Inserito in un processo produttivo consumistico, persone creano la loro dignità sulla base della loro capacità di produzione e consumo, essere figli del proprio tempo, conoscere il contesto in cui si è nati e cresciuti non è scontata con dimensione come cosa culturale storica politica economica.

BAUMAN - non si può

scegliere dove nascerela dimensione culturale/storica/politica/socialedetermina ciò che sono e penso nel mio agire educativo. La riconosco sicuramente senza giudizio. C'è la necessità di riconoscerci coscientemente nel suo contesto (16). GIDDENS riflette molto sul moderno e post-ninetemoderno. Prima facevamo oggi di i fondamentivalutazioni fronte a valori. Li sono mutabili, fondavamo base scientifica valori ragioni e scelte inattendibile irriconoscibili come concetto di valore. Ci troppo incertezza orientavamo cambiatidìci dava in continuo certezza mutamento. Siamo in un processo che disgrega/spacca/frammenta individui/gruppi/società. La nostra storia è frantumata, ricominciamo da individuo a persona educare = accompagnare chi ha smesso di essere soggetto. Stiamo tornando da attivo persona a individuo perché l'uomo viene nella costruzione costruito con processo di un'identità etero-indotto. Così riconosco la 17= processo.dignità di una persona passiva Mucci scelta di non imporre domande e non ascoltare risposte non si pone la domanda non si accetta la "perché stai qui? Chi te l'ha fatto fare?" non si guarda il punto di vista dell'altro esegue a prescindere perché gli diciamo di fare/non fare una cosa spesso non ci chiediamo il perché le persone fanno/non fanno determinare cose dal punto di vista educativo bisognerebbe far esplicitare le motivazioni degli atteggiamenti 18 CORETH il sapere che acquisiamo entra a far parte di noi scuola determina mondo interiore mass- azione media COLOZZI esplicita il concetto di uomo che la società ha in mente funzionalismo utilitarista uomo ha valore in relazione alle sue capacità prestazionali società chiede una prestazione -> tu la sai dare limitante non tutti siamo prestanti 19 BERTI quando si parla di certe persone anziani dementi mentali in stato quanto sono capaci comatoso di prestazioni? embrioni a cosaservono?A niente?!bambini sotto età della ragione non sono uomini?Progetto T4sigla per indicare indirizzo dove c'era la sede di gruppo di lavoro che ha teorizzato eliminazione di tutti gli inutili peso per la società per es. alienati Ausmerzen: vite indegne di essere vissute mentali 20Corpo punto di = oggi incontro con l'altro presenza ricerca personale = libera frontiera tra scelta di chi ha deciso di interno e "vivere" esterno linguaggio continuo appello per chi ha smesso di farlo strumento spesso è importante l'esserci senza troppe strutturazioni importante il e progettazioni valore di servono all'educatore per il sostegno alla persona corresponsabilità condivisione se non sono adatte alla persona che ha bisogno di altro non servono 21RAHERlietà e consapevolezza sono punti cardine di educatore aiuta le persone libertà consapevolezza ad essere libere e consapevoli della loro storia persone per costruirsi un percorso/unastradal'educazione non libera l'uomo ma aiuta l'uomo a liberarsi, permette all'uomo di essere consapevole delle scelte che ha fatto, che deve fare 22 LIMITI educatore non può confrontarsi con limiti suoi della persona non ci confrontiamo con un essere perfetto vanno riconosciuti superati se no idealtipo possibile se no integrati pedagogia della realtà "vivere la mediocrità di una vita più vasta dei nostri progetti e più opaca dei nostri sogni" non vuol dire una si tratta di guardare dignità minore alla realtà delle cose accompagnare le persone perché colgano il dato di 23 realtà 1° limite = limite fisico/mentale siamo limitati non possiamo la sofferenza perché siamo mirare fisica umani all'idealtipo espressione di un dolore noi siamo profondolimitati l'altro è limitato 2° limite = limite valoriale ognuno ha valori importanti nella propria vita incomunicabilità indice di incapacità di

Esprimere perfettamente quello che si contesta sbagliato ha dentro relazione che deve per la relazione ancora nascere perché mi impongono non è una scelta è una direttiva di valore condizione che devo seguire anche se anche se dall'altro non da un lato vogliamo dare il frammento non sono diverse riusciamo massimo del contributo la persona da quelle che ho io viene 24 trattata come oggetto 3° limite= obiettivi e desideri spinti a desiderare delle correlazione tra relazioni i nostri obiettivi libertà responsabilità sono vincolati non li viviamo da soli ma con gli altri= intenzionalità pedagogica abbiamo anche bisogno di un riscontro ci permette di cercare tenere la qualcos'altro a cui prospettiva alta tendere non possiamo determinarlo nonostante non qualcosa da quotidianità riempire possiamo offuscata ci fa indirizzarlo guardare in là = bisogno autorevole autoritaria ma pur sempre imprevedibile 254° limite= relazioni noi viviamo relazioni non definite in

Partenza rischiosa: pensare che la relazione vada solo costruita, poi basta. No, la costruzione non è facile da mantenere. Spesso oscillare. La relazione richiede fiducia, affidarsi. Se la persona ha un vissuto di sofferenza, non si affida subito a occhi chiusi. Il 5° limite è morte. La nostra cultura l'ha eliminata, ma in realtà è oggetto di vita. Chi se ne deve occupare se non i vivi? Tutti ne avremo a che fare... in tutti questi limiti...

Responsabilità, benessere e malessere hanno radice nella storia della persona. È anche prospettare una direzione insieme e indicarne il senso. La malattia/le sofferenze determinano esiti imprevisti, sia per chi è diretta persona sofferente, sia per chi è coinvolto. Fare, farsi "nulla ci univa, eppure tutto ci riuniva". Non siamo indifferenti al bene (Jollien) alla sofferenza. Dobbiamo rielaborare il limite. Quando il limite sembra invaricabile, solo il limite aprirsi all'altro, per l'altro, entrare in.

relazione con storie diverse dalla propria quando strutturiamo intervento educativo porta dolore prepariamo un'accoglienza deliberata scelta perseguita limite sembra insuperabile mette l'uomo alla prova è la possibilità di riemergere dalla disperazione aprendosi all'altro

PEDAGOGIA DEL DISAGIO ADULTO = identità costituita oggi sempre più in là oggi con disagio adulto = identità non stabile abbiamo a che fare con molti sé padre marito non sempre coincidono lavoratore dobbiamo dare più risposte volontario

condizione adulta = recupero da fare perché niente è certo competenze in un sé non danno per scontato competenze in un altro sé si fa fatica a visione quasi mettere insieme schizofrenica questi pezzi noi cerchiamo di mettere insieme i pezzi della persona sta in un contesto che costantemente pone cambia domande può essere fonte di disagio perché non siamo strumenti per rispondere a tutto non riusciamo

astarci dietro a tal punto che da alcuni è gestita subito anche con sofferenza. 30 A pensare a disagio, adulto si sono persi gli ancoraggi che permettevano la costruzione di identità. Messa continuamente in discussione, vivo in incertezza, rischio non scelto. Subito non tutto ciò che è subito è traumatico, patologico, problematico. Se così fosse, tutti quelli che vivono una situazione di transizione sono traumatizzati, patologici, problematici. 31 Accanimento genera perturbazione nella vita della persona, sviluppa risposte compensative. Appello ha risorse volte a equilibrio vitali collegato a esistenziale bagaglio valoriale. Le persone hanno un bagaglio "da spendere". Tutti hanno delle risorse da attivare, bisogna riconoscere le potenzialità della persona per generare risposta esistenziale. 32 Trauma, una piccola parte di esperienze sono traumatiche. In ogni situazione è importante il sostegno protagonismo del soggetto. Nessuno si può sostituire a lui perché.

si rischia di annullare i risultati del percorso educativo, soprattutto in caso di disagio adulto, se mi sostituisco fino a che

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Publisher
A.A. 2020-2021
74 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.grisoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia pedagogica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Gnocchi Raffaele.