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LA PRESENZA DI INDIVIDUI AVVERSI AL RISCHIO CONSENTE L’ESISTENZA DEL MARCATO

ASSICURATIVO I individuo neutrale rispetto al rischio

(1

( − ) ≥ − ) ∗ ( ) + ∗ ( − ) () =

0 0 0

(1

− ≥ − ) + ( − )

0 0 0 → nessuna compagnia stipulerebbe questo contratto

− ≥ − + − ≤

0 0 0 0

in quanto non soddisfa la condizione CG

z ≥ fM+

EFFETTI DELLA VERIAZIONE DEL PREZZO DI UN BENE

Data la riduzione del prezzo del

bene 2 anche la domanda del

bene 1 è aumentata. Come è

possibile se, considerata la curva

di indifferenza, i due beni sono

sostituti? 1

1

− = effetto sostituzione

1

1

− = effetto redditto

1 1

− = effetto totale

L’effetto totale è in questo

caso positivo perché l’effetto

reddito è maggiore dell’effetto

sostituzione

1 2 (dato che p è diminuito e x è aumentato)

= ∗ < 0 2 1

,

1 2

2 1

Possiamo concludere che x e x , grazie all’effetto reddito, sono beni complementari. La

1 2

domanda di x è aumentata in quanto l’effetto reddito è maggiore dell’effetto sostituzione, i

1

beni x e x non sono perfettamente complementari come nel caso in cui la funzione di

1 2

utilità dell’individuo fosse→ U(x , x )= A min {αx , βx }.

1 2 1 2

SCELTE IN CONDIZIONE DI INCERTEZZA

=1 =1

k= numero di eventi = guadagno

∑ ∑

() = ∗ =probabilità; = 1;

(payoff) associato a un dato evento

Posti di fronte a scommesse alternative, gli individui non scelgono quella che presenta il più

alto valore atteso ma quella con la più alta utilità attesa E[u(Y)]→ valore atteso delle utilità

generate dai guadagni o perdite associate ai possibili risultati, E() avremo un ordinamento

(ranking) delle possibili scommesse che può essere diverso da quello generato se utilizziamo

E[u(Y)], deriva dal fatto che l’utilità non sempre è una funzione lineare della ricchezza. Un

gioco si dice equo se il suo valore atteso è zero es. classico del gioco della moneta: testa

vinci 10, croce perdi 10 oppure una scommessa con vincita di 1000 euro con probabilità 0.6 e

perdita di 1500 euro con probabilità 0.4: 1000*0.6 - 1500*0.4 = 600 – 600 = 0; il gioco

()=

equo ci consente di ragionare sulle caratteristiche degli individui nel confronti del rischio, vale

a dire sull’attitudine al rischio, un individuo avverso al rischio rifiuta di partecipare a un

gioco equo =1 →

∑ [( )] )

[()] = ∗ ( = funzione di utilità rispetto alla ricchezza (o reddito)

=1 = ricchezza iniziale;

∑ [( )]

[()] = ∗ +

0 0

guadagno/perdita

=

Individuo partecipa al gioco (scommessa) se [()] > ( )

0

(Utilità attesa maggiore dell’utilità certa se non partecipa)

Funzione di utilità dell’individuo (gioco equo):

E[u(Y)] = 0.5√3 + 1 + 0.5√3 − 1

3 = 1+ = 1.70,

= Y = 0.5√2

√ 0

utilità certa se non partecipa al gioco è poiché

u = = 1.732

√3

non accetta la scommessa

E[u(Y)] < u(Y ),

0

3

= Y =

0 2 2

(3 (3

E[u(Y)] = 0.5 + 1) + 0.5 − 1) = 8 + 2 = 10 valore più alto

dell’utilità certa accetta la scommessa

2

u = 3 = 9,

SURPLUS DEI CONSUMATORI E DEI PRODUTTORI

SURPLUS SURPLUS PRODUTTORI

CONSUMATORI Area del triangolo gep*

Area del triangolo aep*

∗ ∗ ∗ ∗

(− ) ( −)

SC= SP=

2 Triangolo dec=

BENESSERE SOCIALE (p p )*(Q -Q )/2

A – B * A

BS = SC + SP (area del perdita di benessere sociale

triangolo aeg) rispetto alla situazione di

equilibrio

ECONOMIA DEL BENESSERE

In tutti i mercati: rapporto prezzi (salario/prezzo capitale) = rapporto costi marginali

(produttività marginali)

MASSIMA EFFICIENZA = il sistema concorrenziale, tramite le variazioni dei prezzi che sono

liberi di muoversi rispetto alle eccedenze di domanda e offerta (scambio), riesce a

raggiungere la massima efficienza (nel senso di Wilfredo PARETO) sia nella produzione che

nel consumo

PRIMO TEOREMA DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE= il sistema concorrenziale nel

mercato dei beni e dei fattori produttivi garantisce l’efficienza «paretiana» PARETO: diede

diversi importanti contributi all'economia, in particolare nello studio della distribuzione del

reddito e nell'analisi delle scelte individuali, introdusse il concetto di efficienza paretiana, fu

anche il primo a scoprire che il reddito segue una distribuzione di Pareto, ovvero una

distribuzione di probabilità, il principio di Pareto si basava sull'osservazione che l'80% della

ricchezza apparteneva a circa il 20% della popolazione; EFFICIENZA NON IMPLICA AFFATTO

EQUITÀ la distribuzione del reddito (la capacità di consumo) dipende dalle dotazioni iniziali

degli individui (lavoro e capitale)

SECONDO TEOREMA DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE= modificando le dotazioni iniziali

dei fattori produttivi degli individui qualunque esito efficiente in senso paretiano è possibile;

REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO (imposta progressiva sul reddito), LIVELLAMENTO DELLE

CONDIZIONI DI PARTENZA (tassa di successione), INTERVENTI PRE-REDISTRIBUTIVI (sulla

formazione della ricchezza).

DISCRIMINAZIONE DI PREZZO, BIG DATA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: le principali

imprese che utilizzano vendite on-line (e-commerce) praticano Discriminazioni di Prezzo (DP).

Per fare questo devono avere un certo potere di mercato o almeno la possibilità di applicare

prezzi differenziati. In secondo luogo, poiché i beni vengono venduti a prezzi diversi, la

discriminazione è sostenibile solo se i consumatori non possono effettuare scambi tra loro

(arbitraggio). Nella DP di secondo grado l’impresa propone un menù di opzioni in modo da

separare i consumatori a seconda della loro disponibilità a consumare e, quindi, pagare (ad

esempio: sconti per i consumatori disposti a comperare più quantità; proposta di una tariffa

fissa + prezzo variabile a seconda del consumo). La DP di primo grado o perfetta corrisponde

al caso in cui l’impresa ha accesso a informazioni complete su ciascun consumatore, che le

consentono di dedurre disponibilità a pagare di ognuno e proporre un prezzo personalizzato.

Anche quando dispone di informazioni parziali, l’impresa può comunque utilizzarle per

suddividere i consumatori in base alle caratteristiche osservabili della loro disponibilità a

pagare (ad esempio età e reddito) e applicare prezzi diversi a diversi gruppi di consumatori.

Questa è la DP di terzo grado con mercati o gruppi separati. Ovviamente maggiori

informazioni sui consumatori consentono una segmentazione più precisa dei consumatori.

L’uso di algoritmi, basati su tecnologie di Intelligenza Artificiale può facilitare l’emergere di DP

su una grande molteplicità di mercati separati: in questo modo la DP di terzo grado può

tendere a quella di primo grado. Gli algoritmi svolgono un ruolo importante nella

discriminazione dei prezzi poiché aiutano a raggruppare i clienti in gruppi omogenei e a

stimare la loro disponibilità a pagare. Per ciascun consumatore, l'impresa può avere accesso

ai dati relativi al contesto sociale, economico e demografico, come età, genere, regione,

occupazione, livello di reddito e di istruzione. Più dati e algoritmi più potenti portano a una

segmentazione più dettagliata dei consumatori. In particolare, l’avvento del Web e dei Social

Media ha consentito alle aziende di raccogliere una grande quantità di informazioni

comportamentali dei clienti: ad esempio, il tipo di acquisti online, la frequenza delle visite ai

siti web, il tempo trascorso a navigare, i post inseriti nei social media e l’uso di “mi piace” on

“non mi piace” per quelli altrui. L’incorporazione delle informazioni comportamentali produce

una stima più raffinata della disponibilità a pagare dei consumatori. Shiller e altri (2013)

hanno proposto un modello che stima la probabilità che un individuo si abboni a uno

specifico pacchetto di Netflix. Le probabilità di sottoscrizione vengono dedotte (stimate)

utilizzando un insieme di dati di quasi 5000 variabili, che comprende variabili demografiche e

comportamentali. Con la personalizzazione dei prezzi basata solo su dati demografici

l’aumento stimato dei profitti è dello 0,8% soltanto. Al contrario, quando nei modelli sono

state incluse variabili comportamentali, l’incremento stimato dei profitti è stato del 12%.

TUTELA DELLA CONCORRENZA

ANTITRUST: intese (cartelli)→vietati, abuso di posizione dominante→Google già installato in

un computer, controllo delle operazioni di concentrazione

REGOLAMENTAZIONE: pubblica utilità ovvero servizi essenziali come

elettricità/acqua/gas/telefonia ecc. in cui si sono affermate situazioni di monopolio

La concorrenza non è un fine ma uno strumento per migliorare il benessere sociale (con

particolare riguardo a quello dei consumatori), esistono inoltre delle situazioni in cui una

maggiore concorrenza in termini di numero di imprese non migliora il benessere sociale, i casi

di monopolio naturale (rendimenti crescenti di scala) nella fornitura dei servizi di pubblica

utilità, soluzione: impresa pubblica o impresa privata regolamentata, tutti i cittadini possono

accedervi ad un prezzo ragionevole.

È incompatibile con il mercato comune e vietato lo sfruttamento abusivo da parte di una o più

imprese di una posizione dominante sul mercato comune o su una parte sostanziale di

questo, esempi di abuso: a) nell’imporre direttamente o indirettamente prezzi di acquisto o di

vendita non equi; b) nel limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico a danno dei

consumatori; c) nell’applicare nei rapporti commerciali con altri contraenti condizioni

dissimili per prestazioni equivalenti; d) nel subordinare la conclusione di contratti

all’accettazione da parte degli altri cont

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Teremori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Sterlacchini Alessandro.
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