INTERDIZIONE E INABILITAZIONE
• Per i soggetti maggiorenni (o minori emancipati) che non hanno la capacità di intendere e di
volere, possono essere emesse delle ordinanze di interdizione o di inabilitazione.
• A seguito di ciò verranno a ancati da un tutore o da un curatore, il quale è tenuto ad esprimere
il consenso per il trattamento che deve subire l’interdetto o inabilitato.
Art. 414 c.c.: persone che devono essere interdette
maggiore di età e il minore emancipato, i quali si trovino in condizione di abituale infermità di
“Il
mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, devono essere interdetti quando ciò è
necessario per assicurare loro un’adeguata protezione.”
• interdetto
Il soggetto perde la capacità di porre in essere atti giuridicamente validi; dunque gli
tutore.
verrà a ancato un
• Si de nisce l’interdizione “morte civile”.
Art. 414 c.c.: persone che possono essere inabilitate
maggiore di età infermo di mente, lo stato del quale non è talmente grave da far luogo
“Il
all’interdizione, può essere inabilitato.
Possono essere inabilitati coloro che, per prodigalità o per abuso di sostanze alcoliche o
6
stupefacenti, espongono se stessi o la famiglia a gravi pregiudizi economici.
Possono essere inabilitati il sordomuto e il cieco dalla nascita o dalla prima infanzia, se non hanno
ricevuto un’educazione su ciente (fatta salva l’applicazione dell’art. 414 nei casi opportuni).”
• In caso di persone maggiorenni (o minorenni emancipate) con una infermità di mente non
inabilitate.
abbastanza grave da dover richiedere l’interdizione, queste possono essere
• Inoltre, possono essere inabilitate le persone che per prodigalità o per abuso di alcol o
6
stupefacenti, mettono a rischio economico se stessi o la propria famiglia.
• Inoltre possono essere inabilitate anche persone sordomute o cieche dalla nascita (o dalla prima
infanzia) che non abbiano ricevuto un’educazione su ciente.
• L’inabilitato perde la capacità di esprimere un valido consenso in tutti gli atti giuridici che
economica
riguardano la straordinaria amministrazione, ovvero la sfera (compravendite,
cessioni, ecc…).
• L’inabilitato tuttavia non perde la capacità di esprimere un valido consenso in ambito sanitario.
• curatore.
Al soggetto inabilitato viene a ancato un
6 Tendenza a spendere (o donare) con eccessiva larghezza e senza ri ettere. Medicina Legale
Pagina 13 di 17
fi ffi ffi ffi ffi ffi fl
AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO
Art. 404 c.c.: amministrazione di sostegno
persona che, per e etto di una infermità ovvero di una menomazione sica o psichica, si trova
“La
nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere
assistita da un amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa
ha la residenza o il domicilio.”
• Se una persona ha una incapacità temporanea o parziale di provvedere ai propri interessi può
amministratore di sostegno,
essere assistita da un il quale deve essere nominato dal giudice
tutelare. Medicina Legale
Pagina 14 di 17
ff fi
Certi cato di morte
• La morte è la privazione di tutte le funzionalità biologiche.
• Ad eccezione dei casi di devastazione sica (maciullamento, decapitazione, disintegrazione) si
tratta di un processo graduale.
• morte clinica,
Inizia con la ovvero con la cessazione delle funzionalità cardiocircolatorie,
di Bichat).
respiratorie e nervose (triade
• biologica).
Termina poi con il degrado del cadavere e la sua dissoluzione (morte
• Il momento del decesso pone ne alla capacità giuridica di una persona.
DECRETO 582 DEL 22 AGOSTO 1994
• decreto 582 del 22 agosto 1994 distinzione tra morte cardiaca e morte encefalica,
Il de nisce la
inoltre esplica i criteri di accertamento di entrambe.
Art. 1: accertamento della morte per arresto cardiaco
• L’accertamento della morte per arresto cardiaco deve essere e ettuato da un medico tramite
rilievo continuo dell’elettrocardiogramma, per non meno di 20 minuti.
Art. 2: requisiti clinico-strumentali per l’accertamento della morte nei soggetti a etti da
lesioni encefaliche e sottoposti a trattamento rianimatorio
• Nei soggetti a etti da lesioni encefaliche e sottoposti a trattamento rianimatorio, le condizioni
che impongono di dare immediata comunicazione alla Direzione Sanitaria dell’esistenza di un
caso di morte per cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo, sono:
Assenza della stato di coscienza e vigilanza, ri essi del tronco encefalico respiro
A. dei e del
spontaneo.
Assenza attività elettrica cerebrale.
B. di
C. Assenza di usso ematico encefalico, in situazioni particolari.
NB: l’assenza di attività elettrica cerebrale deve essere accertata mediante EEG e ettuato
continuativamente per almeno 30 minuti; all’inizio e alla ne del periodo d’osservazione.
Art. 3: accertamento della morte nei soggetti a etti da lesioni encefaliche e sottoposti a
misure rianimatorie
• Nei soggetti di cui all’art. 2 viene accertata la morte encefalica quando venga riscontrata, per il
contemporanea presenza
periodo d’osservazione previsto dall’art. 4, la delle seguenti
condizioni:
1. Stato di incoscienza.
2. Assenza di ri esso corneale, fotomotore, oculocefalico e vestibolare; assenza di reazioni a
stimoli dolorosi portati nell’area innervata dal trigemino, assenza di rilesso carenale.
Assenza di respirazione spontanea dopo la sospensione della ventilazione arti ciale, no al
raggiungimento di ipercapnia documentata da una pCO2 superiore ai 60 mmHG e un pH
inferiore a 7,40. EEG.
3. Silenzio elettrico cerebrale, documentato da
Assenza di usso cerebrale in determinate condizioni
4. previste dall’art. 2.
NB: i ri essi spinali, spontanei o provocati, non hanno rilevanza.
NB : l’accertamento nel neonato può essere fatto solo quando il neonato è nato dopo la 38esima
2
settimana; e dopo una settimana di vita extrauterina.
Art. 4: periodo di osservazione
• La durata dell’osservazione, ai ni dell’accertamento della morte encefalica, non deve essere
inferiore a:
- 6 ore, per adulti e bambini oltre i 5 anni.
- 12 ore per bambini tra 1 e 5 anni.
- 24 ore per bambini con meno di 1 anno. Medicina Legale
Pagina 15 di 17
fl fi fl
fl fl ff fi fi fi fi fl ff fi ff fi ff ff
fi
• danno anossico cerebrale,
Nel caso di un il periodo di osservazione non può iniziare prima di 24
ore dal danno anossico.
• simultaneità rilevata per tre volte,
La delle condizioni dell’art. 3 deve essere dal collegio medico
ovvero ad inizio, metà e ne del periodo di osservazione.
• veri ca dell’assenza di usso non va ripetuta.
La
• momento della morte
Il coincide con il momento in cui si ha la simultaneità delle condizioni
dell’art. 3.
Art. 5: arresto cardiaco irreversibile durante il periodo di osservazione
• Nel caso in cui, durante il periodo di osservazione, si dovesse veri care la cessazione del battito
cardiaco, l’accertamento del decesso segue l’art. 1.
Art. 6: certi cazione di morte
• Le modalità relative alla visita del medico necroscopo e all’emissione della certi cazione di
morte, nel caso di arresto cardiaco accertato secondo l’art. 1, seguono le disposizioni degli
articoli 4, 8 e 9 del regolamento di polizia mortuaria.
• Se il medico necroscopo e ettua l’ECG allora può redigere anche il certi cato.
• Nel caso della morte accertata secondo gli art. 3 e 4, non sono necessari altri accertamenti.
Morte encefalica
• La diagnosi di morte encefalica deve provenire dal medico rianimatore, il quale comunica alla
Direzione Sanitaria la presenza di un caso di morte encefalica.
• Viene successivamente convocata la Commissione Accertamento Morte encefalica (CAM), la
quale deve essere nominata dalla Direzione Sanitaria stessa, ed è composta da:
- Il medico rianimatore che ha posto la diagnosi.
- Il medico legale (in sua assenza un anatomopatologo, oppure un medico della Direzione
Sanitaria).
- Un neuro siopatologo (in sua assenza un neurologo o un neurochirurgo che abbiano
l’abilitazione a leggere gli EEG).
• Tutte le condizioni dell’art. 3 devono essere simultaneamente presenti.
NB: nel momento in cui si ricovera un paziente per un danno anossico cerebrale, il periodo di
osservazione per l’accertamento non può iniziare prima di 24 ore dal danno anossico.
• L’unica prova e ettuata una sola volta è la prova del usso encefalico, ad eccezione di casi
particolari, ovvero:
- Bambini con età inferiore ad 1 anno.
- Disturbi particolari idroelettrolitici.
- Contemporanea somministrazione di oppiacei o benzodiazepine.
• La prova viene e ettuata con doppler transcranico (in sua assenza angio-TC o angio-RMN).
Medicina Legale
Pagina 16 di 17
fi fi fi ff ff fi fl ff fl fi fi fi
CERTIFICATO NECROSCOPICO
• E’ una formalizzazione scritta di un atto tecnico volto ad accertare la realtà della morte.
• Viene redatto dal medico necroscopo, il quale è diverso a seconda dell’ambito in cui avviene il
decesso.
1. Decesso sul territorio:
- In caso di decesso sul territorio (a domicilio è la modalità più frequente), il certi cato deve
medico necroscopo della ASL;
essere redatto dal il quale è normalmente un medico legale
(oppure un medico specialista in igiene).
2. Decesso in ospedale:
- medico del reparto.
Nel caso dei decessi in ospedale il medico necroscopo è il
- Tutti i medici di reparto sono abilitati a redigere i certi cati necroscopici.
3. Decesso per morte encefalica:
- medico legale parte della CAM
In tal caso il certi cato viene redatto dal (oppure dal suo
sostituto se il medico legale non è presente in commissione).
• decesso avviene sul territorio
Se il la visita del medico necroscopo della ASL deve avvenire
entro la 15esima-30esima ora dal decesso.
• decesso avviene in ospedale
Se il la funzione del medico necroscopo è svolta dal direttore
sanitario, oppure da un suo delegato e dunque viene fatta il prima possibile.
• A seguito di un decesso in ospedale il defunto viene collegato all’ECG per almeno 20 minuti,
dopodiché se il riscontro ECG è stato fatto dal medico necroscopo questo provvede a
compilare il certi cato.
Casi particolari
- Nel caso di morte improvvisa, o dubbi di m
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.