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COMPORTAMENTI PROBLEMA
comportamento problema: comportamento di tale intensità, frequenza o durata in grado di
mettere a rischio la sicurezza fisica della persona o degli altri (Emerson, 1995)
1. COME ANALIZZARE i COMPORTAMENTI PROBLEMA
due tecniche di matrice cognitivo-comportamentale anche utilizzate insieme per analizzare i
comportamenti problema
Analisi Topografica:
analisi necessaria per:
- discriminare tra diversi comportamenti
- indagare la frequenza di comparsa dei diversi comportamenti
permette di definire chiaramente qual è il comportamento problema in modo operazionale = in
modo che sia osservabile e oggettivamente definito: analisi senza termini ambigui o dal punto di
vista del genitore, senza generalizzazione ma piuttosto descrizione effettiva dei comportamenti e
della loro frequenza
Ester Franzoi 2024/2025 pagina 2
Argomento V Sviluppo Emotivo
esempio di definizione in termini operazionali
Linguaggio generico Linguaggio operazionale
bambino è iperattivo bambino si alza senza permesso
bambino è agitato bambino urla, agita le mani, si morde
analisi operazionale della frequenza
comportamento 1 ora 2 ora 3 ora
bambino si morde 2 volte 0 volte 1 volta
bambino urla 3 volte 1 volta 4 volte
Analisi Funzionale:
consente valutare la funzione del comportamento problema — ogni comportamento avviene
sempre secondo una sua funzionalità:
- accesso al tangibile: ottenere qualcosa
- fuga o evitamento: evitare che accada qualcosa (strategia non sempre conscia ma che
permette di evitare situazioni spiacevoli)
- ricerca di attenzione: catturare l’attenzione dell’adulto
- autostimolazione
studio della relazione tra eventi antecedenti, comportamento e conseguenze per giungere alla
previsione e a controllo di classi di comportamenti: ha l’obiettivo di dare un’efficace griglia di
osservazione dei comportamenti per comprendere meglio le loro relazioni con l'ambiente e per
modificarli
analisi che segue uno schema ABC:
- Antecedents: stimoli che si presentano immediatamente prima del comportamento
- Behaviour: comportamento osservabile (descrizione operazionale del comportamento)
- Consequences: ciò che segue ad un comportamento
2. COME FORNIRE una SOLUZIONE ai COMPORTAMENTI PROBLEMA
seguendo lo schema
- definire il comportamento oggetto dell’intervento educativo in modo operazionale
(behaviour: analisi topografica)
- definire quali stimoli ambientali tendono a far produrre un dato comportamento
(antecedents)
- definire quali stimoli ambientali mantengono un dato comportamento cioè comprendere la
funzione (scopo) del comportamento (analisi funzionale)
Interventi ai comportamenti problema
l’intervento non deve mai mirare al contenimento temporaneo del comportamento ma a dare
all’alunno gli strumenti alternativi per raggiungere lo stesso rinforzo che manteneva il
comportamento inadeguato ma con un comportamento alternativo adeguato:
Ester Franzoi 2024/2025 pagina 3
Argomento V Sviluppo Emotivo
- individuare i comportamenti problematici che richiedono un intervento (tramite analisi
topografica e funzionale)
- prevenire/ridurre i comportamenti problematici
- incrementare i comportamenti positivi
Tipologie di Interventi
Interventi Proattivi Interventi Reattivi
lavorano sugli antecedenti per fornire agiscono sui comportamenti osservabili per
comportamenti alternativi per stessa gestirli nel momento in cui si manifestano
funzione*
*cfr. training assertivo, problem solving, alternativa di soluzione ecc.
Strategie Proattive
basate sul controllo degli antecedenti e dell’ambiente per favorire comportamenti alternativi
funzionali (interventi proattivi) utilizzando tecniche come:
spiegare quale comportamento è più adeguato ad una data
istruzioni, discussioni ed esempi situazione
(cfr. Bandura) esposizione ad un modello positivo
modeling simulazione di un contesto per allenare il bambino a mettere
role-play in atto il comportamento adeguato
contratto comportamentale o token economy
rinforzo soltanto i comportamenti adeguati per incrementare
e decrementare comportamenti disfunzionali tramite
rinforzamento differenziale (rinforzo l’assenza di un
rinforzo positivo comportamento che in quell’occasione sarebbe comparso o i
comportamenti alternativi adeguati)
Strategie Reattive
lavoro sulle conseguenze per ridurre la comparsa di un comportamento tramite:
ignorare sistematicamente e strategicamente
comportamenti lievemente problematici evitando di
estinzione instaurare un contatto oculare con il bambino, di parlargli, di
toccarlo per ridurne la frequenza di comparsa*
token economy con punizione negativa (perdita di qualcosa
contratto comportamentale che per il bambino ha valore)
Ester Franzoi 2024/2025 pagina 4
Argomento V Sviluppo Emotivo
presentare al bambino le conseguenze spiacevoli del suo
comportamento (pagare una
costo della risposta penalità rinunciando ad un privilegio acquisito in
precedenza non facilmente rimpiazzabile)
nel gestire crisi di rabbia o aggressività con intervento
necessario allontanare fisicamente il bambino dalla
time out situazione in cui è coinvolto per un tempo limitato stabilito in
(solo casi gravi) precedenza e sancito da un timer
inibizione motoria del bambino al momento dell’emissione
del comportamento problema in casi estremi e nel lasso di
restrizione fisica
(solo casi gravi) tempo in cui è presente il comportamento problema
*questa strategia è la più efficace ma suo impiego è possibile solo se:
- comportamento indesiderato può essere temporaneamente tollerato (perché non lesivo,
comportamenti oppositivi, provocatori che non abbiano connotati aggressivi auto o
eterodiretti)
- intensificazione del comportamento è tollerabile
- assenza di comportamenti imitativi o di altri rinforzi positive da parte dei compagni
Ester Franzoi 2024/2025 pagina 5
5.3 Attaccamento
Psicologia dello Sviluppo Ginevra & Santilli
SVILUPPO dell’ ATTACCAMENTO
quinto argomento
attaccamento: pietra miliare dello sviluppo durante il primo anno di vita, caratterizzata da un
forte legame emozionale che si instaura fin dalla nascita tra neonato e caregiver e che si
mantiene per tutto l’arco della vita
il bambino dal primo anno di vita inizia a sviluppare una serie di comportamenti di segnalazione
(pianto, sorrisi, vocalizzazione) o avvicinamento (gattonare, aggrapparsi al genitore) al fine di
raggiungere il caregiver e stargli vicino = predisposizione innata a sviluppare una relazione
significativa verso figure che forniscono nutrimento, cura e calore
1. ALTRE TEORIE sull’ ATTACCAMENTO
l’attaccamento è oggetto di studio per i ricercatori per la sua influenza sull’ efficacia genitoriale
nella futura socializzazione dei bambini (= bambini sono motivati ad adottare gli standard di
comportamento dei genitori stessi)
sono state offerte diverse teorie a spiegazione del fenomeno di attaccamento (ogni ipotesi parte
da assunti diversi circa le variabili importanti per lo sviluppo dell’attaccamento e circa i processi
della sua evoluzione) teoria psicoanalitica (Freud)
i bambini sviluppano un legame con la madre in quanto il seno materno offre loro una fonte di
gratificazione orale (cfr. teoria freudiana delle pulsioni e della ricerca innata del piacere)
teoria ha gettato le basi per una ricerca in questo ambito ma non è stata supportata da studi
empirici ad essa successivi
teoria dell’apprendimento sull’attaccamento
il cibo è per il neonato un rinforzatore primario (= rinforzo legato alla sopravvivenza), la madre
che fornisce al figlio una riduzione della pulsione primaria della fame diventa un rinforzatore
secondario (= stimolo che acquista proprietà rinforzanti in virtù della sua ripetuta associazione
con un rinforzatore primario)
gli esperimenti condotti da Harlow e Zimmerman (1959) hanno smentito l’ipotesi che
l’alimentazione sia un fattore fondamentale per lo sviluppo dell’attaccamento*
teoria dello sviluppo cognitivo sull’attaccamento
per poter formare legami di attaccamento i neonati devono distinguere tra caregiver ed
estraneo e capire che le persone esistono indipendentemente dalle loro interazioni con essi
Ester Franzoi 2024/2025 pagina 1
Argomento V Sviluppo Emotivo
TEORIA dell'ATTACCAMENTO di BOWLBY
teoria etologica (Bowlby)
il bambino e i genitori hanno una predisposizione biologica a rispondere a dei reciproci
comportamenti in modo che i genitori forniscono al bambino cure e protezione (ipotizzata
l’esistenza di un legame che implicasse una richiesta di vicinanza che andasse oltre il semplice
bisogno di nutrimento = bisogno innato di legame)
1. INFLUENZE della TEORIA
teoria sviluppata da John Bowlby (1958, 1969, 1973): ricercatore inglese con laurea in medicina e
specializzazione in psichiatria
Bowlby dimostra un interesse per lo sviluppo infantile e amplia l’approccio classico con lo studio di
etologia + psicologia dello sviluppo sulla base della teoria evoluzionista (focus in campo clinico su
interventi precoci e fattori ambientali traumatici)
Influenza di Lorenz (1935)
Bowlby si rifà agli studi e contributi etologici di Lorenz sull’ imprinting (= processo attraverso il
quale gli animali sviluppano una preferenza per la persona od oggetto al quale vengono esposti
per primi in un breve periodo critico successivo alla nascita)
esperimento con gli anatroccoli
i cuccioli di anatroccolo appena nati seguivano la prima cosa in movimento che vedevano =
l’attaccamento ha radici in una serie di risposte infantili istintive importanti per la protezione e la
sopravvivenza
Influenza di Harlow (1959):
*esperimenti sui macachi rhesus
le scimmie neonate preferivano trascorrere il tempo
- con una madre fantoccio in grado di offrire loro
calore piuttosto che con una madre di ferro che
offriva loro cibo = esiste un legame che implica la
sola richiesta di vicinanza che va oltre il semplice
bisogno di nutrimento
- attaccamento che i cuccioli sviluppavano con il
fantoccio era tale da cercare conforto nel pupazzo di
fronte a situazioni spaventose = attaccamento si
attiva nel momento il cui bambino sperimenta una situazione di pericolo o di minaccia e
termina nel momento in cui viene ripristinato il suo stato di sicurezza
Influenza di Freud
Bowlby parte da una base di approccio psicoanalitico freudiano per poi distaccarsi da esso = vi
sono differenze tra le basi delle due teorie sull’attaccamento
il distacco dalla psicologia freudiana avviene nel 1951 quando Bowlby lavora all’OMS come
consulente per la salute mentale e la psicopatologia
studia tramite:
Ester Franzoi 2024/2025 pagina 2
Argomento V Sviluppo Emotivo
psicoanalisi (teoria delle relazioni oggettu