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VITAMINA A O RETINOLO
(sapere formule)
La vitamina A presenta diverse strutture molecolare:
• NEL REGNO ANIMALE è rappresentata dai RETINOIDI, che sono delle molecole attive e possono
essere 3 molecole ciascuna con una funzione specifica. Tutte e 3 le molecole hanno una struttura
isoprenica, ma:
Il Retinolo (o Vitamina A1) presenta un OH
o Il Retinale presenta un’aldeide
o L’ Acido retinoico presenta un COOH
o
Tali 3 strutture concorrono tutte a formare i RETINOIDI chiamati comunemente vitamina A.
FONTI: Il pesce (pesce azzurro, aringhe, sardine, tonno), il fegato, le uova, il latte e i derivati.
• NEL REGNO VEGETALE abbiamo LE PROVITAMINE ovvero i CAROTENOIDI che una volta assunte
vengono metabolizzate per dare la vitamina A. i carotenoidi sono quei pigmenti responsabili
della colorazione che va dal giallo all’arancio, rosso più o meno intenso nei vegetali.
FONTI: molti frutti come le pesche le albicocche, i vegetali come le carote, la zucca, i pomodori,
gli spinaci (vegetali a foglia verde dove i carotenoidi sono nascosti dalla clorofilla)
Questi carotenoidi strutturalmente assomigliano alle catene isopreniche, ma sicuramente
hanno un PM maggiore e qui troviamo: LICOPENE; ZEAXANTINA; CAROTENE; CANTAXANTINA.
Una volta assunti dagli alimenti vegetali, il nostro organismo li metabolizza a dare la vitamina. In
modo particolare ogni molecola di carotene ne fornisce 2 di vitamina bioattiva. 1
FUNZIONI: ACIDO RETINOICO
La vitamina A, in particolare l’acido retinoico interviene nella differenziazione cellulare di
osteociti, cellule epiteliali, cellule del sistema nervoso e immunitario.
Quindi, attraverso questo meccanismo l’acido retinoico è coinvolto nella spermatogenesi,
sull’embriogenesi e sul concepimento.
FUNZIONI: RETINALE
❖ Il RETINALE costituisce il gruppo prostetico di una proteina che è indispensabile per la visione.
❖ Quando Il 11- CIS RETINALE si lega all’OPSINA formando la RODOPSINA, che permette la visione
notturna e anche la visione diurna. Quando la luce colpisce la RODOPSINA a livello dei
bastoncelli, ho l’isomerizzazione di 11- CIS RETINALE a 11- TRANS RETINALE. Il cambiamento
conformazionale della RODOPSINA forma la TRASDUCINA che è un elemento proteico che
permette la trasmissione dell’impulso nervoso a livello centrale.
Una CARENZA della vitamina A causa:
• Un diminuito adattamento alla luce di bassa intensità (cecità notturna associata spesso a
xeroftalmia che è la secchezza della cornea);
• Una secchezza della cute e atrofia degli annessi cutanei;
• Una aumentata sensibilità alle infezioni;
• Maggior incidenza tumori;
• Arresto della crescita con aumentato rischio di morte nei bambini
TOSSICITA’→ Un’ accumulo di vitamine nell’organismo può portare a tossicità:
➢ ACUTA: si ha quando si assumono 300 mg al giorno e si manifesta con la comparsa rapida di
cefalea, nausea e vomito, seguiti da problemi di visione, sonnolenza, inappetenza e prurito.
Sono dei sintomi che essendo associati a una tossicità acuta, scompaiono nel giro di poco ore
quando interrompo l’assunzione della vitamina.
➢ CRONICA è dovuta ad un accumulo di vitamine nel fegato. È tossicità difficile da diagnosticare
in quanto alcuni disturbi, soprattutto quelli a carico della cute come secchezza e prurito,
vengono scambiati per disturbi da carenza e quindi curati con dosi elevate di vitamina che
peggiorano la situazione. Un apporto eccessivo può dare: epatotossicità, effetti teratogeni,
disfunzioni nella risposta immunitaria ed alterazioni del metabolismo.
• Nella donna in gravidanza dosi > 6 mg/ die potrebbero avere effetti teratogeni sul feto.
• Uso di integratori per la terapia dell’acne deve essere fatta con cautela e sotto sorveglianza
medica
• non si deve nemmeno abusare degli integratori a base di carotene che è molto diffuso come
antiossidante, perché l’uso continuo con questo scopo porta più danno che beneficio.
L’INTEGRAZIONE di questa vitamina avviene con prodotti, dove questa è presente come RETINOLO
PALMITATO e RETINIL ACETATO in soluzione oleosa o in emulsione acquosa o polveri stabilizzate.
In molti integratori ci sono i carotenoidi (beta-carotene) da soli oppure in combinazione con il
retinolo.
Gli apporti giornalieri ammessi del ministero della salute sono:
✓ →1200
Vitamina A microgrammi
✓ Beta- carotene→ 7,5 milligrammi 2
VITAMINA D
La dieta non consente di assumere direttamente la vitamina D, ma PROVITAMINE SPECIFICHE
dalle quali derivano poi la vitamina D2 e D3 che sono molecole che si richiamano alla struttura del
COLESTEROLO. (sapere formule)
VITAMINA D3, la assumiamo con la dieta in forma di provitamina 7-deidro-colesterolo, la quale in
presenza dei raggi solari viene trasformata in Vitamina D3 o COLECALCIFEROLO. Dopodiché
avviene una DOPPIA IDROSSILAZIONE ad opera di particolari citocromi:
• una prima idrossilazione avviene al livello microsomiale e forma (il 25-idrossi-vitaminaD3) il
CALCIDIOLO.
• Una seconda idrossilazione avviene al livello mitocondriale e forma (1a,25 di-idrossi-
vitaminaD3) il CALCITRIOLO, questa è la forma biologicamente attiva della Vitamina D.
Il CALCITRIOLO è importantissimo per:
❖ Il mantenimento della mineralizzazione ossea;
❖ La normale contrazione muscolare;
❖ La conduzione nervosa;
❖ La regolazione delle funzioni cellulari
VITAMINA D2, la assumiamo con la dieta in forma di provitamina ergosterolo, in presenza dei raggi
solari viene trasformata in Vitamina D2 o ERGO-CALCIFEROLO.
LA VITAMINA D è utile anche:
➢ per ridurre l’incidenza di malattie infiammatorie intestinali come la colite ulcerosa e la malattia
di Chron
➢ Per modulare la risposta immunitaria.
➢ Per ridurre la suscettibilità di tumori sito-specifici (polmone, seno e colon)
➢ Per migliorare le condizioni di pazienti affetti da malattie autoimmuni (artrite reumatoide,
diabete tipo I, sclerosi multipla)
➢ Per prevenire le malattie cardiovascolari: ipertensione, insufficienza cardiaca, cardiopatia
ischemica;
➢ Rallentare le malattie neurodegenerative
Domanda: LA VIT D POTREBBE ANCHE CONTRIBUIRE ALLE NORMALI FUNZIONI COGNITIVE? Sì, perché si è visto che
questa potrebbe rallentare l’insorgenza di questi stati di deficit cognitivo, chiaramente dovuto a malattie
neurodegenerative; infatti, in letteratura troviamo parecchi studi che hanno visto l’impiego della vitamina D nel
trattamento e nella prevenzione dell’Alzheimer per eccellenza.
L’UNICA FONTE DELLA VITAMINA D è il regno animale: uova, latte, carne, pesce soprattutto l’Olio
di fegato di pesce ne è particolarmente ricco. L’olio di fegato di pesce oltre ad integrare vitamina
D, integra anche gli acidi grassi omega-3. 3
Una CARENZA può causare:
• nei bambini rachitismo
• negli adulti demineralizzazione ossea associati a debolezza muscolare e dolore articolare. Si
verifica inoltre una maggior incidenza di varie malattie cardiovascolari, tra cui ipertensione,
malattia coronarica, insufficienza cardiaca e ictus.
TOSSICITA’→ in seguito ad elevata integrazione di vitamina D nei soggetti affetti da rachitismo o
osteoporosi si manifesta con anoressia, vomito, debolezza muscolare, ipercalcemia che nei casi più
gravi può portare anche alla calcificazione dei tessuti molli e a calcoli renali.
L’INTEGRAZIONE spesso la vitamina D è formulata insieme a olio di oliva raffinato, oppure può
essere associata a calcio e magnesio, ad acidi grassi della serie omega 3 o anche agli isoflavoni
della soia.
La troviamo in genere in FLACONI o FIALE AMBRATE per tenerla a riparo dalla degradazione.
L’apporto giornaliero ammesso dal ministero della salute è: vitamina D 50 microgrammi.
L’integrazione di vitamina D è necessaria:
• Nel prematuro, lattante: per assicurare una corretta ossificazione e sviluppo dell’apparato
scheletrico; soprattutto se il neonato è nato nei mesi invernali durante i quali c’è scarsa
luminosità.
• Nella donna in gravidanza (specie ultimo trimestre) o in menopausa: per contrastare i
fenomeni di osteoporosi;
• Nell’anziano: per contrastare l’osteoporosi;
• In soggetti in terapia con anticonvulsivanti, corticosteroidi a lungo termine;
• In soggetti con patologie digestive. 4
VITAMINA E
È una molecola antiossidante per eccellenza presenta 8 possibili diverse strutture con un unico
nucleo: IDROSSI-CROMANO. Si distinguono 2 categorie principali: (sapere formule)
• Nel caso di TOCOFEROLI hanno una catena isoprenoide SATURA
• nel caso di TOCOTRIENOLI hanno nella catena isoprenoide 3
diverse INSATURAZIONI.
A seconda poi dei sostituenti sul nucleo idrossi-cromano avrò 4 diversi
TOCOFEROLI o TOCOTRIENOLI (alpha, beta, gamma e delta) che
differiscono tra di loro per i sostituenti CH3 in posizioni diverse.
FUNZIONI VITAMINA E:
• È un ANTIOSSIDANTE, quindi, previene le reazioni di degradazione ossidativa (stress ossidativo)
a carico dei lipidi presenti nel doppio strato fosfolipidico di tutte le membrane cellulari.
La vitamina E è in grado di agire come antiossidante solo nei confronti del radicale perossidico,
mentre risulta inefficace nei confronti dei radicali idrossilici e alcossilici.
• Funge da SCAVENGER di radicali liberi perossidici, per cui è in grado di rallentare e ridurre il
rischio di insorgenza di alcune forme tumorali.
• Può ridurre il rischio di insorgenza di cataratta senile.
• Può ridurre anche il rischio di alcune patologie cardiovascolari, una supplementazione di
vitamine E può avere un effetto preventivo. I risultati ottenuti dagli studi sono incerti.
• Riduce il rischio di diabete come è emerso da studi su animali;
• Riduce il rischio di steatosi epatica non alcolica;
• Protegge dallo sviluppo di malattie neurodegenerative causate spesso da stress ossidativo.
Negli ultimi anni si è però capito che le molecole antiossidanti non hanno un effetto così elevato
contro tali malattie neuro-degenerative.
FONTI DI VITAMINE E
Le principali fonti alimentari della vitamina E sono:
- il mondo animale (uova, latte, carne, pesci)
- oli (di girasole, vinaccioli, sesamo)
- noci, nocciole, mandorle.
CARENZE
• Si verifica solo in casi di malassorbimento;
• Possono verificarsi scarsi livelli ematici di vitamina E in seguito a diarree protratte, fibrosi
cistica, celiachia o epatopatie;
• È importante cercare di introdurre un adeguato quantitativo di vitamina E soprattutto in età
neonatale per evitare danni neurologici (SNC).
• I neonati pretermine