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REQUISITI DELL IOT
l’affidabilità di un sistema IoT indica la capacità di un
dispositivo o di un’intera rete di dispositivi connessi di
funzionare correttamente e fornire i dati richiesti per un periodo
di tempo prolungato. In altre parole è la misura della sua
affidabilità nel tempo
L'affidabilità viene spesso espressa come una percentuale. Indica la massima
percentuale di tempo durante il quale il sistema soddisfa tutti i requisiti per cui è
stato progettato.
Negli ambienti "mission critical", come ad esempio quelli industriali o sanitari,
dove un guasto può avere conseguenze gravi, l'affidabilità è un requisito
fondamentale. In questi casi, si richiede che il sistema funzioni in modo
praticamente ininterrotto, con una percentuale di downtime (cioè di tempo in cui il
sistema non funziona) estremamente bassa, spesso inferiore allo 0,001%.
Per aumentare l'affidabilità di un sistema IoT, si può ricorrere alla ridondanza.
Questo significa duplicare o triplicare alcuni componenti critici del sistema, come
sensori, server o nodi di rete. In questo modo, se un componente dovesse
guastarsi, gli altri possono subentrare garantendo la continuità del servizio.
La latenza, in termini semplici, rappresenta il ritardo temporale
che intercorre tra l'invio di un dato e la sua ricezione da parte
del destinatario. Nell'ambito dei sistemi IoT, la latenza indica il
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tempo che impiega un dispositivo a ricevere un comando o a
inviare dei dati ad un altro dispositivo o ad un server.
un sistema IoT può essere definito "real-time" quando la latenza massima tra
qualsiasi coppia di componenti è inferiore a 100 millisecondi (0,1 secondi). Questo
significa che le comunicazioni tra i dispositivi avvengono in modo estremamente
rapido, consentendo una risposta quasi immediata.
Per ridurre la latenza in un sistema IoT, è possibile adottare diverse strategie:
Aumentare le risorse di calcolo e trasmissione: Utilizzare processori più
veloci, aumentare la banda passante della rete e ottimizzare gli algoritmi di
comunicazione.
Evitare colli di bottiglia: Identificare e risolvere i punti del sistema in cui si
verificano rallentamenti nella trasmissione dei dati.
La scala di un sistema IoT si riferisce alle sue dimensioni
complessive. In pratica, indica quanti nodi (dispositivi), moduli
software, applicazioni sono presenti nel sistema, quante
operazioni vengono eseguite in un determinato periodo di
tempo e quanta quantità di dati viene raccolta e
immagazzinata. In altre parole, la scala ci dà un'idea della
grandezza e della complessità del sistema.
Un sistema IoT è definito scalabile quando è in grado di funzionare correttamente
e soddisfare i requisiti anche quando le sue dimensioni aumentano. In altre parole,
se aggiungiamo nuovi dispositivi, nuove applicazioni o se la quantità di dati
generati cresce, il sistema deve essere in grado di adattarsi a queste nuove
condizioni senza perdere in performance o affidabilità.
Per rendere un sistema IoT scalabile, una delle strategie più comuni è l'utilizzo di
architetture gerarchiche. Queste architetture suddividono il sistema in livelli,
ciascuno con specifiche responsabilità. Ad esempio, si può avere un livello di
sensori che raccolgono i dati, un livello intermedio che elabora i dati e un livello
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superiore che si occupa della visualizzazione e dell'analisi dei dati. Questa
suddivisione in livelli permette di gestire in modo più efficiente l'aumento delle
dimensioni del sistema, poiché è possibile aggiungere nuovi dispositivi o moduli a
un livello specifico senza influenzare gli altri livelli.
L'integrazione in tempo reale, o run time integration, indica la
capacità di un sistema IoT di incorporare nuovi componenti o
nuove informazioni durante il suo funzionamento, senza la
necessità di una programmazione o una configurazione
preventiva. In altre parole, il sistema è in grado di "imparare" e
adattarsi a nuove situazioni in modo dinamico.
One-to-one: Indica una comunicazione diretta tra due
dispositivi. Un dispositivo invia un messaggio ad un altro
dispositivo e riceve una risposta diretta. È come una
conversazione telefonica tra due persone.
Many-to-one: In questo caso, molti dispositivi inviano
informazioni ad un singolo dispositivo centrale. È come se molti
studenti inviassero i loro compiti ad un unico professore.
One-to-many: Qui un singolo dispositivo invia informazioni a
molti altri dispositivi. È come un'emittente radio che trasmette
un segnale a molti ricevitori.
Nell'Internet of Things, questi modelli di comunicazione sono fondamentali per
capire come i dispositivi interagiscono tra loro.
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Many-to-one: Questo è il modello più comune. Immagina un sensore di
temperatura in una casa che invia regolarmente i dati alla centralina di
controllo. O tanti sensori in una fabbrica che inviano dati ad un server centrale
per l'analisi.
One-to-one: Potrebbe essere utilizzato per configurare un singolo dispositivo
o per richiedere informazioni specifiche ad un altro dispositivo.
One-to-many: Questo modello è utile quando si vuole inviare un comando a
tutti i dispositivi contemporaneamente, come accendere tutte le luci di una
casa.
IoT WIRELESS TECHNOLOGIES
L’IoT come gia spiegato non è altro che una grande rete di dispositivi che
comunicano tra loro. Per comunicare, questi dispositivi, hanno necessita di una
rete rete wireless
Ad oggi esistono diverse tecnologie wireless. Le più sputtanate sono:
Wi-Fi: È la tecnologia più diffusa e conosciuta, utilizzata per connettere
dispositivi a internet. Nel contesto IoT, viene spesso utilizzata per dispositivi
che richiedono una banda larga e una velocità elevata, come ad esempio le
telecamere di sorveglianza o i sistemi di domotica avanzati.
LPWA (Low Power Wide Area Networks): Questo acronimo indica una serie di
tecnologie caratterizzate da un basso consumo energetico e da una lunga
portata. Sono ideali per dispositivi che devono trasmettere piccole quantità di
dati a bassa frequenza, come ad esempio i sensori per il monitoraggio
ambientale o i contatori intelligenti. All'interno di questa categoria troviamo
tecnologie come LoRaWAN, Sigfox e NB-IoT.
Bluetooth: È una tecnologia a corto raggio, molto utilizzata per connettere
dispositivi tra loro, come ad esempio gli smartphone con gli auricolari o i
sensori indossabili. Nel mondo IoT, viene spesso utilizzata per creare reti
mesh locali, dove i dispositivi comunicano tra loro in modo diretto.
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Cellulari (GSM, LTE): Sono le tecnologie utilizzate dai telefoni cellulari
tradizionali. Nell'IoT, vengono utilizzate per dispositivi che richiedono una
copertura molto ampia e una connessione affidabile, come ad esempio i
tracker GPS o i sistemi di telemetria per veicoli.
Oltre queste appena elencata, ce ne sono altre. La varietà di tecnologie IoT
wireless è dovuta alle diverse esigenze delle applicazioni. Ogni tecnologia ha i
suoi punti di forza e di debolezza, e la scelta della tecnologia più adatta dipende
da fattori come:
Distanza di comunicazione: Alcune tecnologie sono più adatte per brevi
distanze (Bluetooth), altre per lunghe distanze (LPWA, cellulari).
Consumo energetico: Alcuni dispositivi devono funzionare con batterie per
molti anni, quindi è fondamentale scegliere una tecnologia a basso consumo.
Banda passante: La quantità di dati che devono essere trasmessi varia a
seconda dell'applicazione.
Costo: Il costo dei moduli wireless e dei servizi associati può variare
significativamente tra le diverse tecnologie.
Sicurezza: La sicurezza dei dati è un aspetto fondamentale, soprattutto per
applicazioni critiche.
Molto rilevanti sono le connessioni a corto raggio. Le tecnologie IoT a corto
raggio sono quelle che permettono la comunicazione wireless tra dispositivi su
distanze relativamente brevi, tipicamente all'interno di un edificio o di un ambiente
circoscritto. Sono fondamentali per creare reti di sensori, attuatori e altri dispositivi
intelligenti che interagiscono tra loro per automatizzare e ottimizzare vari processi.
Le principali tecnologie a corto raggio sono:
Zigbee: È una tecnologia a basso consumo energetico, progettata
specificamente per creare reti mesh di dispositivi IoT. Questo significa che i
dispositivi Zigbee possono comunicare tra loro in modo diretto, senza la
necessità di un punto di accesso centrale. Zigbee è ideale per applicazioni che
richiedono una bassa velocità di trasmissione dati e una lunga durata della
batteria, come ad esempio le reti di sensori wireless per la domotica.
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Bluetooth: È una tecnologia molto diffusa e versatile, utilizzata per collegare
una vasta gamma di dispositivi, dagli smartphone agli auricolari wireless.
Bluetooth offre una velocità di trasmissione dati maggiore rispetto a Zigbee e
può supportare sia connessioni punto-punto che reti piconet. È ideale per
applicazioni che richiedono una maggiore flessibilità e una velocità di
trasmissione dati più elevata.
IEEE 802.11b (Wi-Fi): È la tecnologia wireless più diffusa per la connessione a
Internet. Sebbene sia principalmente utilizzata per collegare dispositivi a reti
più ampie, può essere utilizzata anche per creare reti locali a corto raggio. Wi-
Fi offre la più alta velocità di trasmissione dati tra le tre tecnologie presentate,
ma ha anche il maggior consumo energetico.
Ci sono due tipologie principali di reti Iot:
rete a stella
rete mesh
Nelle reti a stella tutti i dispositivi sono collegati a un nodo centrale, chiamato hub
o gateway. Questo nodo funge da punto di raccolta e distribuzione dei dati.
Esempio: Una rete Wi-Fi domestica, dove un router (l'hub) collega tutti i dispositivi
wireless (computer, smartphone, smart TV, ecc.).
In questo casi la rete dipende fortemente dal nodo centrale. Se questo si guasta
l’intera rete va a puttane. La configurazione però e relativamente semplice in
quanto tutti i dispositivi comunicano con l’hub.
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NOTA: L’aggiunta o la rimozione di dispositivi richiede spesso modifiche alla
configurazione dell’hub
Nelle reti mesh i dispositivi sono collegati tra loro formando una rete
interconnessa. Ogni dispositivo può fungere sia da nodo che da router,
trasmettendo i dati ad altri nodi fino a raggiungere la destinazione.
Esempio: Una rete di sensori wireless in un ambiente industriale, dove i sensori
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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