Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Introduzione Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

METAPLASIA:

- squamosa: dovuta a stimoli stressanti (es. fumo sull’epitelio bronchiale; traumi, come l’effetto dei

calcoli vescicali sugli ureteri), determina la formazione di cellule cheratinizzate più resistenti nello

strato corneo (placche biancastre); - connettivale: si formano delle piccole strutture ossee o di

tessuto adiposo (il termine “controide” significa che appartiene al tessuto cartilagineo) (es. il

tessuto fibroso, dopo dei traumi, può diventare tessuto osseo);

- ghiandolare: un epitelio non secernente diventa secernente/ghiandolare (es. l’epitelio

dell’esofago, dopo il reflusso gastrico, diventa simil - ghiandolare e quindi più resistente).

ACCUMULI INTRACELLULARI: questi accumuli non sono dovuti a “elevati livelli di” o qualcosa di

solubile in circolo, ma si tratta di qualcosa di tangibile che si va ad accumulare (es. se la quantità di

lipidi nel fegato aumenta, determina la degenerazione grassa epatica). Queste alterazioni possono

essere acquisite (es. sostanze tossiche, funghi), intrinseche (glicogeno, il cui accumulo porta a una

morte giovanile), si possono avere componenti cellulari anomale oppure problemi di trasporto (es.

amianto) o di pigmenti (es. carbone). A volte si possono avere alterazioni che portano a situazioni

gravi.

- fegato grasso: detto “steatosico”; se la causa persiste (es. abuso di alcol), si ha sofferenza e

innesco di un meccanismo irreversibile, cioè il fegato fibrotico che porterà a cirrosi. Altre cause

possono essere: carenza proteica, tossine o sovraccarico alimentare, dove si ha accumulo di

trigliceridi, esterificati dagli acidi grassi, convertiti in colesterolo e fosfolipidi e poi ossidati a corpi

chetonici).

- aterosclerosi: accumulo di colesterolo e suoi esteri alla base delle arterie; è la causa principale di

morte;

- il glicogeno nel fegato e nei muscoli è fonte di energia per cuore e cellule, ma può determinare

delle patologie genetiche da accumulo; nel diabete si ha difficoltà ad utilizzare il glucosio partendo

dal glicogeno.

IALINOSI: i vasi diventano più permeabili, permettendo una continua fuoriuscita di proteine che

formano un deposito e vanno ad inspessire il vaso.

FIBROSI: irreversibile; difficile da degradare; avviene in risposta a processi infiammatori dove si

creano delle cicatrici; può avere effetto locale o diffuso, nel qual caso si determinerebbe stress,

atrofia e quindi un’altra infiammazione. Questo processo è progressivo ed è quindi alla base

dell’insufficienza d’organo; la sintesi delle citochine che attivano la deposizione del collagene, può

essere cronica o meno.

CALCIFICAZIONE: si determina irrigidimento del vaso e un conseguente flusso elevato sulle pareti

calcificate del vaso provoca danno e quindi rottura, dando trombosi, infarto; il danno all’osso può

svilupparsi a causa di tumori ossei o metastasi, nel qual caso si va a liberare Ca(2+) e quindi si

instaura ipercalcemia; si possono avere anche delle alterazioni della vitamina D a causare questa

situazione.

DANNO CELLULARE: può essere di due tipi:

- reversibile o subletale: le cellule sono alterate ma sopravvivono (stimolo lieve o di breve durata);

- irreversibile: la cellula è troppo stressata e quindi va incontro a morte cellulare (stimolo lesivo

persistente o massivo). Non si può scoprire quando il danno diventa irreversibile ma si può solo

determinare se le cellule sono vive o morte (per necrosi o apoptosi); in particolare, nella cellula

viva la membrana è continua, mentre in quella morta ci sono delle interruzioni. L’agente lesivo ha

come bersagli lipidi, proteine e DNA; la risposta cellulare varia a seconda del tipo di danno, della

durata e della gravità dello stimolo lesivo, quindi le conseguenze variano in base alla suscettibilità

dell’organo/tessuto. A volte ci sono delle interazioni tra vari tipi molecolari.

Tra le cause si trova l’IPOSSIA, la quale può essere ischemica (minore apporto di sangue ai

tessuti) o ipossica (minore quantità di ossigeno nel plasma); queste comportano un citoplasma più

diluito, un rigonfiamento (compresi tutti gli organuli cellulari) e quindi un’alterazione della

membrana. La deplezione dell’ATP è la principale causa di danno poiché serve a tutte le

fosforilazioni, in quanto in una cellula con elevata attività metabolica, questa sarà più sensibile a

una carenza di questo fattore.

Lo stress ossidativo è determinato dai RADICALI LIBERI o ROS, i quali però sono sia dannosi sia

fondamentali (es. uccisione batterica); vengono prodotti nelle normali reazioni metaboliche e i

principali (dal più forte al meno ossidante) sono:

- anione superossido (O ), molecola anionica e radicalica prodotta nelle infiammazioni;

- perossido di idrogeno ( );

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Biuli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Miglietta Antonella.