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fze
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-90 lfz 900
cond & ind
POTENZE fattore
coslfze =
potenza
di
coscfz-IZ.Refzf.at?R=V2.Refyy=V?G
F- VI. Valori efficaci W
cosqzefztfe.R-92vfa.ca
112 Valori massimi
VMIN
F- ]
IVA
patè VI
A- - [ VARI
senqzeptgcqz-x.tt BVZ
VI.
⇐ = -
.tt#=A.eitZIVAIQ--P.tg4z
E- feat
PTJQ ; of
( )
Hearts
[ VARI →
PASSAGGIO TRIANGOLI Ò
XIZ My >
P
R ?
tv
Hz
Hz y B
a
× 9 A
z -7
fly
CFZLÒ >
IIZ G
2
✓
+ Ammettenze
Impedenze Potenze
TEOREMA DI Titti
VIII.
In Ei vale anche per P e Q, ma non per A
BOUCHEROT ltog
Cass .
. ' )
TGY
Pltgcl
de o Rifasamento
' Rifasamento
RIFASAMENTO -
( ←
= parziale
colf totale vive
DEI CARICHI - Vegeta V e R sono
geq geq
Pd
TEOREMA DEL ↳ quelle di Thevenin
MASSIMO Rgeq
4
{ Xg
XL
Egt
È -
-
TRASFERIMENTO - '
Rosi
Ri ftp.opcpg-ZR
Iq; )
-
DI POTENZA ATTIVA y -
= geq
FUNZIONE DI RETE risposta fase al FCJWJI
in focwtqnum
numeratore di qoeen
Ipogeo Mew
) -
) difendi
lcdenoueinatore
FCJW
) Meno
) e
= .
risposta in
ampiezza ¥2
Wi taglio W
pulsazione di M
- o -
-3*3 =
ft attua
= vale sia per serie che //
I CIRCUITI RISONANTI
1 1 Wo
ftp.QIE
bw-iwz-wa-aws.ae
%)
Fljw
) no
- Le
=
- larghezza
{
1+4%2 Ia
± Q >=5 1e
Wo di banda
no a
Circuito risonante serie Circuito risonante parallelo
L c
mm Q-woREI.in
Fatture GL c
a- r
+ a
via Nevio
vi. ttijatg
jatg
te Iii
Ìoejats JQI
Ìàtg
Treves -
- ,
,
, ,
, MA Filtro passa-basso. Circuito
serie con uscita condens
Filtro passa-basso
Mln
) Mcw
) @
1-
1 -
- - -
- - -
- I
Filtro passa-alto 1
W w
) :
Mln elimina banda. Circuito serie passa alto. Circuito
passa-banda
Filtro Mlwi MAI
con uscita la serie fra L e C.
1 serie con uscita L
I 1 Q
1
E 1
Circuito TE 1
//
e
serie sulla
uscita le
÷
resistenza 1
w
1 WI 0 wz
LÌ WT
we 1
Tw no
in M(0) M(inf)
Tipo di filtro Quando ω=ω1,ω2 =>la
" ↳
"
" p K 0
passa-basso
Comportamento potenza si dimezza
resistivo Induttore e condensatore
passa-alto alla risonanza in un
circuito // si comportano
R 0
0
- passa-banda come un circuito aperto
W (Ir=Ig)
Tuo
Comportamento
Comportamento
wo K2
Ns
induttivo elimina-banda
capacitivo - /
YIT YIE llva
frate
-130 EÒO
-130
SISTEMI > Generatori simmetrici ±
In En
TRIFASE VAB =
It Vo
Ie 3 3 e carico equilibrato
- -
Per carichi a triangolo le tensioni di fase (o stellate) sono uguali a quelle concatenate (o di linea)
Per carichi a stella le correnti di linea coincidono con quelle di fase Correnti di linea se ho carico non
È
ÈIÌÌ È I'
E- II. :
: equilibrato senza filo neutro o in
⇐
, , presenza di filo neutro con Zn
PRESENZA FILO NEUTRO IÈOOYZM
Ìn
In
ho
Se KCL
rispettando
equilibrato la
è
il carico
• non ma
o =
, )
Ìs
Ìtzt
Ìn (
ÌLI
In ±
se ho
equilibrato KCL
rispettando
il la
è
• non
carico +
e =
non Èoò
Per In In
equilibrati
carichi filo
assenza →
O 0 senza
e come
• ma
=
=
CONVERSIONE ÈÌÈIIZ
ÈIIÈ ÈIÌÌ
È
E. 3. :*
TRIANGOLO Es
E-
Ei .es .
STELLA ⇐ .
.
.
CONVERSIONE È
.kz?tZs-EZswCxez=
Ese
Ig
ZÌ
STELLA E =
- .
TRIANGOLO
- Se ho generatori simmetrici e due carichi equilibrati, conviene averli entrambi nella configurazione a
stella (0’ e 0’’ sono equipotenziali) e posso sommare le singole impedenze in //.
- Se ho generatori simmetrici e due carichi non equilibrati, conviene averli entrambi nella config a
triangolo e posso sommare le singole impedenze in // perché i loro 2 morsetti sono sulla stessa linea.
RIFASAMENTO DEI CARICHI TRIFASE Collegamento a triangolo
Collegamento a stella §
9%
9¥
È § !
Ca
Ca =
che va
→ → =
=
wc ,
conviene rifasare usando 3 condensatori a
§
C
raga = triangolo (maggior ΔV a parità di cosφ’)
Se il carico non è equilibrato o il gen non è simm:
POTENZE NEI SISTEMI TRIFASE Ii
F- costei
Ei Iei Carico stella
simm equil
Ie
3. coste
F- E carico a stella Zi
pe Vi costei
Ifi Carico triangolo
simm equil carico
VIF
F- 3 cosa a triangolo Valida sempre
VIE
F- coslz
3 simm equil of
( )
tgllz
=P YZ
@
valida sempre aretg
=
→
.
A- V. Ie
3. componente reattivo con memoria
INDUTTORI MUTUAMENTE ACCOPPIATI
iz
i. M dipende da come sono avvolte le spire sul
mia
→
{ ←
molta
vi t
t nucleo e dal verso scelto per la corrente
= §
§
zia
in • M = 0 no flussi concatenati, solo dispersi
va
= - vi • M > 0 φc1 si somma a φ2 e viceversa
- . • M < 0 φc1 si sottrae a φ2 e viceversa
Mattia
%
{ # kr-jf-kz-YK-kn.kz
ieltlt
le
unite mfzii.lt/-LzfizlH
rialti Kayla
- OEKEI
{ È s-wmI-itwlzt.am
Junta
La Ia m
JW is
t
= ia
a • K = 1 NO flusso disperso
- C-
-7 . •
t
+
= gli
E ¥ È ¥
!
↳ va = n
= -
Loi
f- ,
. : :
K dipende dalla quantità di flussi dispersi e quindi da quanto è il μ del nucleo; maggiore è μ e minori
sono le linee di flusso disperso. Se k = 0 ho solo flussi dispersi.
INDUTTORE MUTUAMENTE ACCOPPIATO + K—>1 + μ—>inf = TRASFORMATORE IDEALE
μ -> inf —> riluttanza tende a 0, quindi L1 (e anche L2) tende a infinito ovvero ad un circuito aperto
R1 ed R2 -> 0 —> la sezione dei conduttori (gli avvolgimenti) tende a infinito -> cortocircuito
• K ≠ 1 —> introduco Ld1 in serie sul primario e Ld2 sul secondario in serie
• μ ≠ inf—> introduco Lm1 in // sul primario oppure Lm2 = Lm1/n^2 sul secondario sempre in //.
• Effetto Joule sugli avvolg —> introduco R1 sul primario ed R2 sul secondario (entrambi in serie)
• Perdita di P attiva sul nucleo (correnti parassite + cicli di isteresi) —> introduco Rm in // al
primario È È
Juilda Ra
ma
M
C h i
Mr
•
- • •
/ +
Rn Jwldz
}
Gomma }
} .
- Rm Va
V. /
i. ÷
. .
-
frà
FÈ
ldni-lmnhz-ldai-lmzlma-fffp.me
↳
ne ; =
Un buon trasformatore deve avere Rm, Xm >> R1, Xd1 perché gli elementi in serie devono tendere
a 0 (cortocircuito), quelli in // devono tendere a infinito (circuito aperto).
• con la prova a vuoto (o del circuito aperto) si misura Rm ed Xm e si fa a tensione nominale.
• con la prova in cortocircuito si misura Xd1, R1, Xd2, R2 e si fa a corrente nominale.
IÌ LEÌ
Se progettato correttamente (densità di corrente uguale sui due avvolgimenti):
È RI Ritz
|
Rea Ri Izn
Iea
= -
Xdi-XIXdz-f.IE OASI
Rete
Zeta
Xea = -
vzat-2ncoslzq-FI%17-P.pe?pvzIrcosYztPttRea.II
1 Vztzcoslfz = vzat-zncoslztpftReii.sn?Isin
=
"
0 trasformatore ideale
Si nota che il rendimento è massimo:
• se il carico che collego al trasformat è di tipo resistivo, in quanto in tal caso cos(φz) =1 e φz = 0.
• quando la potenza persa sul ferro è uguale alla quella persa per effetto Joule sugli avvolgimenti.
Se il trasformatore è costruito in maniera tale che:
• Pf = Pj, il rendimento massimo si avrà per α = 1, ovvero I2 = I2n.
È il caso dei trasformatori di potenza che lavorano solo in determinati momenti della giornata
• Pf < Pj, il rendimento massimo si avrà per α < 1, ovvero per una corrente I2 < I2n.
È il caso dei trasformatori di distribuzione che lavorano 24h/24.