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CRITICITA' QUARTA EUROPA-ABUSI

Es. persone che dicono di avere disabilità che non hanno.

CLIENTERALISMO

Privilegiare persone a seconda della rete di appartenenza.

ASSEGNI FAMILIARI BASSI/INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE INESISTENTE

Prima l'indennità di disoccupazione non esisteva perché non esisteva la disoccupazione, ultimamente l'Italia l'ha introdotta.

DISTORSIONI WELFARE ITALIANO-FUNZIONALE

Storicamente la spesa per le pensioni è sbilanciata, si è sempre speso troppo poco per la disoccupazione/assegni familiari.

DISTRIBUTIVA

Squilibrio nella protezione dei lavoratori non più tra pubblico/privato ma tra contratto determinato/indeterminato. Ci sono gruppi sociali più garantiti di altri.

GRUPPI SOCIALI GARANTITI

Lavoratori pubblici e quelli a tempo indeterminato.

GRUPPI SOCIALI SEMI-GARANTITI

Lavoratori autonomi, dipendenti di piccole imprese.

GRUPPI SOCIALI NON GARANTITI

Lavoratori irregolari e quelli a...

tempo determinato. TRENTENNIO GLORIOSO (1945/1973) (anni 50/60 inizio 70) Sono i 30 anni successivi alla seconda guerra mondiale, che sono stati di grande sviluppo. - Costante sviluppo economico, sociale, culturale. - Miglioramento protezione dallo stato → estensione sistema di welfare, lo stato inizia a intervenire per la protezione dei cittadini dai rischi/bisogni. - Affermazione dell'industria, modello capitalista e società salariale → nuovo perché nascono le industrie, i contadini non erano salariati. - Miglioramento alfabetizzazione CRISI DEL WELFARE (metà anni 70 inizio anni 90) Il welfare era nato negli anni 40 per far fronte al problema della modernizzazione, la nascita della società industriale portò al cambiamento degli assetti tradizionali (contadini si spostano nelle città) → alla fine degli anni 60 ci fu la crisi della grande impresa e la società diventa postindustriale (sviluppo terzo settore) ↓ nascono nuovi problemi e il welfare.entra in crisi perché non si trova attrezzato per una nuova società: NUOVE SFIDE - INVECCHIAMENTO POPOLAZIONE → deriva dal miglioramento delle condizioni di vita, le persone iniziano a vivere di più ma non per forza in buona salute, questo necessita di servizi che di solito venivano erogati dalle donne, che però da ora iniziano a lavorare, e quindi non se ne possono più occupare. Si vive di più anche grazie a nuovi vaccini. - IMMIGRAZIONE → l'Italia fino agli anni '60 era un paese di emigrazione, dagli anni '70 inizia ad essere un paese di immigrazione. Anche l'immigrazione necessita di nuovi servizi. L'immigrazione ha compensato le mancanze del nostro welfare. - HIV → aveva sconvolto tutti, era come se fosse una pandemia molto pericolosa. La gente si spaventò molto di questa malattia perché portava alla morte certa. - DISABILITÀ → un grosso problema per le disabilità motorie è che la nostrasocietà non le prevede. Nuova in senso oggettivo perché è sempre esistita ma veniva nascosta, dagli anni '90 si iniziano a integrare nella società.

CRESCITA ASPETTATIVE DEI CITTADINI → i cittadini iniziano ad aspettarsi molto di più dallo stato.

AUMENTO OCCUPAZIONE FEMMINILE → aumenta grazie ai movimenti femministi di seconda ondata. Le donne prima di questi anni lavoravano se povere o se non riuscivano a trovarsi un uomo da sposare. Da questo periodo il lavoro si inizia a guardare come modo di potersi liberare da un matrimonio infelice. Il lavoro per le donne voleva dire indipendenza economica. → da questo nascono nuovi bisogni perché le donne dovevano andare a lavorare e non potevano più occuparsi della famiglia.

VECCHI PROBLEMI

DISOCCUPAZIONE E POVERTÀ → queste due ci sono state sempre negli anni, ma si ripresentano in certi periodi storici.

RIFORMA DEL WELFARE (anni '90)

Negli anni '90 si è risposto alla crisi economica e

Alle nuove sfide grazie ai tagli fatti allaspesa pubblica e all'esternalizzazione dei servizi sociali, non è stata quindi una risoluzione reale ma una medicazione, perché si è tagliato da una parte per rattoppare dall'altra.

Questa riforma consiste nel contenimento dei costi nel settore pensionistico e sanitario.

Se oggi il nostro sistema sanitario è svantaggiato è causato da questi contenimenti dei costi.

PENSIONI: L'età in cui andare in pensione aumentò molto.

SETTORE SANITARIO: vennero introdotte misure di contenimento dei costi come la compartecipazione alla spesa, contribuzione minima, attraverso dei ticket, per fare certe visite.

STORIA ASSISTENZA SOCIALE

ANNI 50/60: gli assistenti sociali lavoravano negli enti assistenziali di categoria, strutturati su base nazionale con sedi decentrate sul territorio. L'assistenza (sociale e sanitaria) in questo periodo era frammentata (la riforma del 2000 la unifica).

L'assistenza sanitaria era frammentata perché esistevano gli enti assistenziali di categoria che si occupavano di diverse categorie (muti, ciechi ecc..). Il welfare era di categoria, a seconda della categoria a cui appartenevi facevi riferimento a un certo ente, questo perché non c'era un servizio sociale omogeneo che operasse sul territorio. In questo periodo si pensava che la soluzione fosse l'istituzionalizzazione, il contenimento/isolamento, il separare queste persone dalla società, l'inserire queste persone all'interno di strutture servivano a contenere più che a educare. Anni '70, questi sono anni di voglia di cambiamento, nascono giovani che hanno l'illusione di poter creare una società migliore e più giusta, queste idee creavano un clima positivo nel paese. Il servizio sociale si è fatto influenzare da questi movimenti, nasce una critica alla dimensione dell'intervento.

individuale, questo perché ci si è resi conto che l'ambiente influenza molto la persona. Il servizio sociale inizia a studiare anche l'ambiente in cui vive l'individuo, e inizia a considerare il disagio come frutto di una società che non funziona. Questo entusiasmo si perse col tempo e i giovani si chiusero in un individualismo rassegnato. Si pensa che le cose non possano cambiare, e si ha la convinzione che se ho delle sfortune sia solo colpa mia.

LEGGE 833/78 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Evento chiave per la riforma dell'intero comparto dei servizi legati alla persona è una riforma che modifica l'assistenza sanitaria, ha creato un servizio sanitario unico, valido per tutti allo stesso modo. La sanità da questo momento non sarà più gestita dai singoli enti, dipendenti tra loro, ma ci sarà un'unica legge che ci dirà come dovrà funzionare la sanità sul

territorio nazionale → l'idea quindi era che ci dovesse essere una legge nazionale, ci si rese poi conto che non era una buona idea, così, sempre nella 833, si decise che i comuni fossero sollecitati a delegare alle usl alcune competenze sociali, questo perché solo a livello locale conosco realmente le esigenze della popolazione → es. tossicodipendenza, minori. questa legge ci interessa perché:

  • presenta le linee guida che ritroveremo intatte nella legge di riforma del servizio sociale 328/2000.
  • questa legge prevede un inizio di integrazione tra il servizio sanitario e il servizio sociale, che verrà mantenuta negli anni successivi.

LINEE GUIDA DELLA 833:

  • LOTTA ALL'EMARGINAZIONE → includere nella società tutte le persone attraverso la deistituzionalizzazione: fare uscire i soggetti considerati marginali dalle istituzioni totali e includerle nella società, attraverso la lotta, cambiamento e abolizione delle istituzioni totali. Fino a quel
momento si confinavano le persone giudicate fastidiose (malati dimente, disabili), venivano reclusi ancora prima che nelle istituzioni, in casa perché ci si vergognava di loro. (tutto questo perché nel '70 c'era quell'aria di cambiamento) - PARTECIPAZIONE → per creare una società più giusta, l'idea era che dovesse essere co-costruita tramite la partecipazione di tutti (linea guida ripresa nella 328 e dal welfare comunitario). In questo periodo le persone partecipavano perché l'aria era positiva e si credeva in un cambiamento. Esempi: assemblee, comitati - PREVENZIONE → sia la sanità che il servizio sociale devono prevenire i problemi e non solo intervenire quando il problema è già presente. Prevenire attraverso la medicina del lavoro, consultori, centri per la lotta alla tossicodipendenza. Ora l'ASL si occupa di prevenzione gratuita (tumore al seno, utero). - PROGRAMMAZIONE → devo quindi programmare l'intervento siaperiferia e si può rispondere in modo più efficace alle specifiche necessità della popolazione.popolazione, un intervento centralizzato non per forza riuscirebbe a rispondere ai bisogni della popolazione locale (linea guida ripresa nella 328). Questa legge trasforma l'assetto del sistema sanitario: le ASL e gli ospedali diventano autonomi sul piano gestionale, amministrativo, patrimoniale e non più dipendenti dal comune. Gli ospedali diventano Aziende Ospedaliere e le USL diventano ASL (aziende sanitarie locali). L'assetto sanitario quindi si autonomizza e assume caratteristiche delle aziende. È una collaborazione tra pubblico e privato. È una strategia che lo stato si inventa negli anni 90 per far fronte alle situazioni di fragilità del welfare: il pubblico da solo non riusciva più a far fronte a un aumento della domanda di servizi, perché nel mentre diminuivano le risorse. Per risolvere le cose si inizia a collaborare con il privato/comunità. Il welfare mix nasce dall'esigenza di far fronte.

a un welfare in crisi per:crisi

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
18 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara381 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti e organizzazione del servizio sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Abbatecola Emanuela.