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IV. ALTERNATIVE

Le obbligazioni alternative sono obbligazioni con due o più prestazioni in cui il debitore viene liberato con l'adempimento di una di queste. La scelta tra le due o più prestazioni è affidata di norma al debitore, ma può spettare al creditore se ciò risulta espresso nell'atto.

Con l'impossibilità sopravvenuta di una delle prestazioni, l'obbligazione alternativa cessa di esistere (torna quindi ad essere un'obbligazione semplice) e il debitore sarà tenuto ad adempiere la prestazione ancora possibile. Fa eccezione il caso in cui, spettando la scelta al creditore, l'impossibilità sopravvenuta della prestazione sia imputabile al debitore. In questo caso il creditore può scegliere tra la prestazione ancora possibile e la stima di quella divenuta impossibile.

V. GENERICHE VS DI SPECIE

Obbligazioni generiche: quando l'oggetto della prestazione è identificato per la sua

appartenenza ad una determinata categoria e per la sua quantità.

  • Obbligazioni di specie: quando l'oggetto è ben individuato

I romani distinguevano tre criteri di imputazione della responsabilità:

  1. Dolo. Il debitore volontariamente non adempie.
  2. Colpa. Il debitore compie un atteggiamento di negligenza, imperizia e imprudenza che lo porta all'inadempimento.
  3. Custodia. Abbraccia il dolo e la colpa. È una sorta di responsabilità oggettiva di cui il debitore si libera solo in casi straordinari.

Le obbligazioni, come detto in precedenza, possono nascere da un fatto lecito o da un fatto illecito.

FATTO LECITO

Un fatto lecito è il contratto. Caratteristica fondamentale del contratto è il suo momento perfezionativo, cioè il momento in cui si producono gli effetti del contratto.

Esistono diversi momenti perfezionativi che determinano diverse categorie di contratto:

  • contratti verbali
  • contratti documentali

contratti reali• contratti consensuali

I contratti verbali hanno come momento perfezionativo la pronuncia di determinate parole. Un esempio tipico è la sponsio, un contratto antichissimo che consiste in uno scambio di domanda-risposta. Il nome deriva dal verbo latino spondere (=promettere), verbo sacro che poteva essere pronunciato solo dai cittadini romani. Tale verbo veniva usato sia nella domanda che nella risposta.

Successivamente nasce la stipulatio. Essa aveva lo stesso schema della sponsio, ma questa era accessibile anche agli stranieri in quanto si potevano usare verbi diversi da spondere ma dal significato analogo.

Questi tipi di contratto presentavano dei problemi:

  • bastava promettere per divenire debitore
  • il creditore poteva raggirare il debitore

Esempio: Tizio dice a Caio che gli darà 100 monete se prima si obbligherà alla restituzione della stessa somma. Caio promette e diviene debitore di Tizio. Diviene debitore indipendentemente se Tizio darà o meno.

quelle 100 monete.Tizio quindi potrebbe agire contro Caio con un’azione contrattuale per chiederel’inadempimento.Il pretore, intorno al III secolo a.C. darà un’eccezione al convenuto, prima generalee poi di dolo.I contratti documentali hanno come momento perfezionativo delle appositescritturazioni delle parti.Per riuscire a capirli dobbiamo tornare alla famiglia romana. Il padre di famiglia usavatenere un libro contabile diviso in due colonne:

  • una rappresentava le entrate
  • una rappresentava le uscite

Quando il padre di famiglia prestava una somma di denaro la annotava nella colonnadelle uscite. L’annotazione rappresentava un obbligo per il debitore di restituire quellasomma. Il rapporto si estingueva quando la stessa cifra veniva trascritta nellacolonna delle entrate.Anche questa forma contrattuale pone dei problemi: bastava scrivere nella colonnadelle uscite una qualsiasi cifra per rendere una determinata persona debitrice.Anche qui il pretore

mutuo. Questo permetteva al mutuante di ottenere un vantaggio economico dalla cessione del denaro. 2. Il deposito è un contratto in virtù del quale una persona, chiamata depositante, consegna una cosa mobile a un'altra persona, chiamata depositario, affinché la custodisca gratuitamente. Il deposito può essere volontario o necessario. Nel primo caso, il depositante affida la cosa al depositario per sua volontà, mentre nel secondo caso il deposito è imposto dalla legge, ad esempio quando si lascia un oggetto in un luogo sicuro durante un viaggio. 3. Il comodato è un contratto in base al quale una persona, chiamata comodante, concede gratuitamente a un'altra persona, chiamata comodatario, l'uso di una cosa mobile o immobile per un determinato periodo di tempo. Il comodato si differenzia dal mutuo perché il comodatario non può consumare la cosa, ma solo utilizzarla. Inoltre, il comodante mantiene la proprietà della cosa durante tutto il periodo del contratto. In conclusione, i contratti reali sono quei contratti che si perfezionano con il trasferimento effettivo di un bene da un soggetto ad un altro. Ogni tipo di contratto reale ha le sue caratteristiche specifiche e regole da seguire.mutuo. Qualora il mutuatario non avesse restituito il bene o non avesse pagato gli interessi, il mutuante poteva agire con un'azione di mutuo o con un'azione di stipulatio.

Il deposito è un contratto normalmente tra deponente e depositario in forza del quale il deponente trasferisce al depositario una cosa fungibile affinché costui la custodisca e poi la restituisca al termine del rapporto o quando il deponente ne farà richiesta.

Anche questo contratto è un contratto di buon vicinato.

Le azioni che nascono da questo tipo di contratto sono definite azioni di buona fede. Sono situazioni talmente importanti che il giudice può da solo indagare e rilevare la presenza di comportamenti scorretti senza che intervengano direttamente le parti.

Esistono 3 forme eccezionali di deposito:

  • Deposito irregolare, consta nel trasferimento di una cosa fungibile e consumabile. Ricorda il mutuo ma è diverso perché la causa di
quest'ultimo è quella di consumare il bene, mentre la causa del deposito è quella di custodirlo. Visto che il bene trasferito è un bene consumabile si trasferisce il diritto di proprietà.
  • Deposito necessario, contratto stipulato in casi di estrema urgenza come una calamità naturale o la chiamata alle armi. Per tale natura il depositario acquista il diritto di possesso in quanto dovrà comportarsi con la stessa cura di un vero possessore.
  • Deposito in sequestre, contratto stipulato in caso di lite di proprietà tra più soggetti. Il bene veniva sequestrato e posto nelle mani di una persona di fiducia che lo avrebbe conservato fino alla soluzione della questione. Quando la lite veniva risolta il bene sarebbe stato restituito alla persona che aveva effettuato il deposito, anche se questa non risultava essere il vero proprietario. Spettava a questa poi consegnarla nelle mani di quest'ultimo.
In questo caso si trasferisce il diritto di possesso.

diritto di detenzione, in quanto il depositario sa perfettamente che quel bene non appartiene a lui e che dovrà restituirlo.

Il comodato è un contratto tra comodante e comodatario in forza del quale il comodante trasferisce al comodatario una cosa fungibile affinché la possa usare per poi restituirla intatta dopo l'uso. Anche questo è un contratto di buon vicinato.

I contratti consensuali hanno come momento perfezionativo l'espressione del consenso delle parti. Vi sono quattro tipi di contratti consensuali:

  • compravendita
  • locazione
  • società
  • mandato

Caratteristiche comuni sono:

  • consensualità
  • bilateralità
  • azioni di buona fede
  • contratti sinalagmatici, cioè dotati di prestazioni corrispettive

La compravendita (=emptio venditio) si afferma dopo la mancipatio.

Efficacia reale

Efficacia obbligatoria

Contratto in grado di trasferire i diritti assoluti sulla cosa

trasferita obbligo di possesso sulla cosa trasferita

La compravendita romana ha efficacia obbligatoria: non si trasferisce subito la proprietà ma solo il possesso.

Tale contratto nasce in favore degli stranieri che non potevano acquistare la proprietà romana. Permetteva dunque agli stranieri di commerciare con i romani.

Dalla compravendita sorge un problema nei rapporti tra romani in relazione alla proprietà:

  • se si voleva fare una compravendita di una res mancipi e si voleva acquistare subito la proprietà bisognava necessariamente fare la mancipatio
  • se si voleva fare una compravendita di una res nec mancipi e si voleva acquistare subito la proprietà bastava fare una traditio.

Della locazione (=locatio conductio) non si ha una definizione precisa.

Vi sono tre schemi:

  • Locazione di cosa. Il locatore trasferisce al conduttore un bene affinché questo lo usi e paghi per il suo uso una certa somma di denaro chiamata mercede.

Ricorda il comodato ma

è diverso perché il comodato è a titolo gratuito, mentre il noleggio è a titolo oneroso.

  • Locazione di opera. Il locatore trasferisce al conduttore, che possiede determinate competenze, una materia affinché quest'ultimo la lavori e ne ricavi un nuovo prodotto.
  • Locazione di opere. Un soggetto mette a disposizione se stesso e le sue capacità lavorative. Si sviluppa a seguito della riforma fiscale di Diocleziano: con l'aumento delle tasse dei contadini sulla terra questi vanno incontro al fallimento. È in questo momento che si uniscono e si sottomettono ad un grande latifondista che avrebbe pagato le tasse per loro.

La società (=societas) è un contratto che prevede l'unione di più parti per raggiungere un obiettivo comune. Ciascuno metteva a disposizione della società un proprio contributo. In questo momento si dividevano vantaggi e perdite (un contro è contribuire da solo).

Formattazione del testo

allarealizzazione di un fine e perdere tutto, un altro è contribuire in parte e perdere tutto). Se un soggetto usciva dalla società questa smetteva di esistere. Ogni socio aveva a disposizione un'azione contro gli altri soci. Il mandato (=mandatum) è un contratto che si instaura tra mandato e mandatario in forza del quale il mandato conferisce al mandatario l'incarico di compiere uno o più atti in suo favore. Il mandatario può agire con rappresentanza o senza rappresentanza. Nel primo caso gli effetti dell'atto ricadono immediatamente in capo al mandato. Nel secondo caso gli effetti dell'atto ricadono in capo al mandatario. Il mandatum presenta una bilateralità imperfetta in quanto non ci sono obblighi reciproci. L'unico soggetto obbligato è il mandatario tranne nel caso in cui egli, per compiere l'atto, abbia dovuto affron

Dettagli
A.A. 2022-2023
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SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrielecarnevalini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti del diritto europeo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Frunzio Marina.