vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
In un’onda piana, I = (1/2) c ε₀ E₀², dove E₀ è l’ampiezza del campo elettrico.
Polarizzazione
Linearmente polarizzata: il campo elettrico oscilla lungo una direzione fissa.
Ellitticamente o circolarmente polarizzata: il campo elettrico descrive un’ellisse (o un cerchio) durante
la propagazione.
Riflessione, rifrazione e assorbimento
Indice di rifrazione n: definito come n = c / v, dove v è la velocità dell’onda nel mezzo.
Leggi di Snell:
Riflessione: l’angolo di incidenza = angolo di riflessione.
Rifrazione: n₁ sin θ₁ = n₂ sin θ₂.
Assorbimento: in un mezzo conduttore o assorbente l’onda subisce un’attenuazione esponenziale
della sua ampiezza.
---
Pagina 6 – Ottica geometrica
Approccio geometrico
Tratta la luce come un raggio che segue il principio di propagazione rettilinea (in mezzi omogenei) e
rispetta le leggi di riflessione e rifrazione.
Specchi e lenti
1. Specchio piano:
L’immagine formata è virtuale, collocata dietro lo specchio a uguale distanza dall’oggetto.
2. Specchio sferico (concavo o convesso):
Possiamo usare le approssimazioni dello specchio parabolico per calcoli di fuoco e formazione
d’immagine, purché gli angoli siano piccoli (approssimazione parassiale).
3. Lenti sottili:
Relazione fondamentale delle lenti:
(1/f) = (1/p) + (1/q),
dove p è la distanza dell’oggetto, q quella dell’immagine e f la lunghezza focale.
Segni convenzionali: se q > 0 l’immagine è reale, se q < 0 è virtuale, ecc.
Sistemi ottici
Lenti in serie: le potenze (1/f) si sommano.
Aberrazioni:
Sferiche: dovute alla curvatura non parabolica di specchi/lenti.
Cromatiche: dipendono dalla diversa lunghezza d’onda della luce (e quindi dal diverso indice di
rifrazione).
---
Pagina 7 – Ottica fisica: interferenza e diffrazione
Interferenza
Esperimento di Young (doppia fenditura):
Intensità risultante sullo schermo dipende dalla differenza di cammino ottico.
Massimi di interferenza per differenza di cammino = m λ (m = 0, ±1, ±2, …).
Formula pratica per le frange di interferenza:
Δy = (λD) / d,
dove d è la distanza tra fenditure e D la distanza dal sistema fessure-schermo.
Diffrazione
Diffrazione di Fraunhofer (distanze grandi):
Su singola fenditura di ampiezza a, i minimi si hanno per a sin θ = m λ (m = ±1, ±2, …, escludendo
m=0).
Diffrazione da reticolo (molte fenditure):
Massimi di interferenza più netti: d sin θ = m λ, dove d è la distanza fra fenditure consecutive.
Polarizzazione per interferenza
Utilizzata per la realizzazione di filtri ottici, analizzatori di stress in materiali trasparenti, ecc.
L’introduzione di lamine a mezza o a quarto d’onda consente di convertire la polarizzazione lineare in
circolare e viceversa.
---
Pagina 8 – Relatività ristretta (Parte 1)
Postulati della relatività ristretta
1. Principio di relatività: le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali.
2. Costanza della velocità della luce: nel vuoto, la luce si propaga con la stessa velocità c in tutti i
sistemi di riferimento inerziali.
Trasformazioni di Lorentz
Se un sistema di riferimento S′ si muove a velocità costante v lungo l’asse x di S, le coordinate spazio-
temporali (x, t) e (x′, t′) sono legate dalle equazioni:
\begin{cases}
x' = \gamma (x - vt) \\
t' = \gamma \left(t - \dfrac{v x}{c^2}\right)
\end{cases}
\quad
\gamma = \dfrac{1}{\sqrt{1 - \dfrac{v^2}{c^2}}}.
Effetti relativistici
Dilatazione dei tempi:
Δt′ = γ Δt.
Un orologio in moto rispetto a un osservatore batte il tempo più lentamente di un orologio a riposo
presso l’osservatore stesso.
Contrazione delle lunghezze:
L′ = L₀ / γ,
un oggetto in moto appare contratto nella direzione del moto.
---
Pagina 9 – Relatività ristretta (Parte 2) e cenni di energia relativistica
Composizione delle velocità
Se un oggetto si muove a velocità u′ in S′ e S′ si muove a v rispetto a S, allora in S la velocità u è:
u = \dfrac{u' + v}{1 + \dfrac{u'v}{c^2}}.
Quantità di moto relativistica
Definizione:
p = γ m v.
A basse velocità (v c), si riduce alla forma classica p = m v.
≪
Energia relativistica
Energia totale:
E = γ m c².
Energia a riposo:
E₀ = m c².
Energia cinetica relativistica:
K = (γ − 1) m c².