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3 PROBLEMI DI KANT IRRISOLTI
Distinzione fenomeno-noumeno: non si può conoscere il noumeno metafisica
Differenza tra sensibilità e intelletto : come può l’uomo avvalersi di entrambe?
Come può essere al contempo l’uomo libero e condizionato. Sottostà alle leggi
della natura ma allo stesso tempo con la legge morale è libero
ambiguità del noumeno perché non ci si poteva arrivare
L’inconoscibilità del noumeno (cosa in sé)
Gli idealisti, di fronte alla distinzione fenomeno-noumeno pensano che lasci un
problema serio: l'io penso kantiano è limitato dal noumeno. Il soggetto kantiano
per gli idealisti è limitato, ordina la realtà in base agli strumenti a priori. Gli
idealisti non accettano che se è presente o possiamo pensarlo il noumeno non
possiamo relegarlo nell'ambito della ragion pratica ecc, si ha la pretesa di andare
alla conoscibilità del noumeno → pretesa del soggetto infinito per ricercare
sentimento, emozioni
Gli idealisti supereranno la distinzione fenomeno-noumeno mettendo in
discussione il soggetto finito kantiano, per far sì che nella realtà tutto sia
accessibile alla conoscenza del soggetto stesso. tizio postulerà una soggettività
universale come principio che conterrà dentro quello che per Kant era distinto tra
fenom e noum. il sogg e l'ogg fanno parte di questo infinito.
L’idealismo
idealismo: corrente filosofica che dà priorià all’idea piuttosto che alla materia, dal
punto di vista ontologico e gnoseologico. Riconduce l’essere al pensiero e porta
Fitche 1
alla negazione della realtà
L'Idealismo è la concezione che muove dall'io puro e riconosce nell'io puro la
sorgente di tutta la realtà. Il Dogmatismo invece è la concezione che muove dalla
natura e fa scaturire dalla natura le leggi stesse del pensiero. L’oggetto è
considerato come qualcosa di dato, che esiste autonomamente. Fichte afferma la
superiorità dell'Idealismo sul dogmatismo nell'attività pratica poiché l'Idealismo
è libertà in quanto afferma l'autonomia dell'io nei confronti della natura, mentre
il Dogmatismo è passività perché affermando la priorità delle cose subordina l'io
ad esse; è superiore anche nell'attività teoretica poiché l'Idealismo muove
dall'io e spiega la natura come prodotto del pensiero, mentre il dogmatismo
muove dalla natura e vorrebbe da essa giungere al pensiero - il soggetto è
schiavo dell’oggetto e delle sue leggi deterministiche: cosa assurda perché
l'essere non può generare il pensiero.
Non è accettabile, per gli idealisti, che esista qualcosa di non conoscibile, perché
l’io è creatore, genio e infinito.
Nel rapporto conoscitivo tra l’io e l’oggetto è l’io che crea. Per gli idealisti è il
soggetto che crea la realtà, è la filosofia della libertà.
Per Fichte il dogmatismo invece è la filosofia della non-libertà, non è il soggetto
al centro che crea, ma è un affidamento alla natura delle cose.
Dall’io penso alla conoscenza6 RTYHUJ
Per Kant la conoscenza consisteva in una relazione tra soggetto e oggetto
Fu però Fichte ad andare ancora più oltre, criticando l’ "io" kantiano:
quest’ultimo, infatti, aveva la semplice funzione di “ordinatore” di una realtà
preesistente. Era un “io” finito, in quanto limitato nel suo agire dal noumeno,
una realtà a lui estranea. Per Fichte l’ “io” diventa “creatore”, infinito, ovvero è
il soggetto che crea ogni cosa (dal punto di vista conoscitivo e materiale) e
non è più condizionato da nessun tipo di vincolo. Questo riconoscimento del
ruolo assoluto del soggetto, detto anche “spirito”, sancisce la nascita di una
nuova corrente filosofica: l’idealismo.
Fitche 2
Fitche 3
I fondamenti della dottrina della scienza
Qui Fichte descrive l’infinita attività creatrice dell’io
Come Kant, indaga i fondamenti della conoscenza
Erede della filosofia kantiana, ha una prospettiva trascendentale → la
conoscenza non è uno specchio del mondo ma piuttosto un filtro ai dati
sensibili (forme a priori)
Come in Kant, anche per Fitche la filosofia ha il compito di individuare le
condizioni che legittimano la nostra conoscenza del mondo
Kant però aveva separato gli ambiti della conoscenza e della possibilità di
agire →un ambito appoggiato all’esperienza e l’altro svincolato da essa ⇒ la
conoscenza rimaneva valida solo nel caso in cui l’uomo non fosse stato libero,
cioè nel caso in cui gli fosse preclusa la possibilità di autodeterminarsi
Fichte vuole riunirli, per lui l’esperienza non è solo quella che facciamo coi
sensi del mondo esterno, ma anche quella della libertà di agire→ la ragione è
essa stessa la realtà
esperienza = sensi + libertà di agire
La dottrina della scienza
Fichte supera il dualismo kantiano tra ragione teoretica e pratica e indica la
coscienza come fondamento unico della realtà ⇒ a questa prospettiva
filosofica dà il nome di idealismo trascendentale
l’intento di Fichte è fondare il sapere togliendo la distinzione
fenomeno/noumeno, posta all’interno dell’io → ingloba tutto
Si tratta di un sapere di tipo scientifico a cui riconduce quindi 3 principi:
Fichte parte dal principio di identità e di non contraddizione (su cui Aristotele
fondò la metafisica). A=A e A =/ B.
Per rendere valido questo principio deve esserci qualcosa che lo ponga, non basta
soltanto dire A=A, rimarrebbe una vuota logica. ⇒ se A è, allora è A
Fitche 4