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ritmica. MOVIMENTI DI UN ELEMENTO NEL TEMPO. MUSICA, DANZA COME RITMI

ATTIVO-DINAMICI; STATICO è generato nei fatti urbani in cui la variabile

temporale non è percepibile. Es. la facciata di un edificio, il disegno di una

pianta urbana. I caratteri della progressione statica del ritmo sono dunque di

natura esclusivamente spaziale.

Il ritmo è nel movimento, ma il movimento è nella successione di momenti

statici isolati. Le leggi del movimento, come le leggi che sovrintendono un

istante di movimento, si sovrappongono reciprocamente le une nelle altre. In

architettura, nell’analisi degli elementi ritmici del movimento o spazio prevale

sul tempo (… è più evidente). La dinamica di momenti statici isolati di un

monumento architettonico rappresenta il suo carattere ritmico. La bellezza del

momento statico di ritmo genera l’armonia del monumento stesso. L’ARMONIA

è l’essenza matematica del ritmo.

le misure e i rapporti di misura, cioè quelli che gli architetti definiscono la

“scala dimensionale delle cose”. Si tratta di imparare a misurare mentalmente

non solo la dimensione degli oggetti, ma anche la loro reciproca distanza, la

loro distribuzione nello spazio

Abbiamo disegnato un quadrato di altezza 1 diviso dalla mediana verticale (ab)

in due rettangoli; tracciamo la diagonale (1b); proiettiamo la diagonale in

orizzontale (bc). Sappiamo che la lunghezza bc è pari a mentre il lato (1b1c)

del rettangolo vale 1.618… Abbiamo quindi disegnato un rettangolo di lati 11 e

1b1c, la cui area vale 1.618… Questo rettangolo viene detto rettangolo aureo.

Il rettangolo poteva essere ottenuto con altro procedimento partendo sempre

da un rettangolo di altezza 1 e lunghezza ½, cioè da mezzo quadrato di base 1

in cui tracciamo una diagonale. Costruiamo su questa diagonale la sezione

aurea, cioè (1c) 0.618…

posizione e orientamento: Interrogarsi sulla posizione della casa nel

contesto (urbano, extraurbano, isolata, tra due muri, facente parte di una

schiera, …) attraverso la planimetria generale e/o foto aerea e/o altri disegni

che si ritenga opportuno. L’orientamento fornisce la localizzazione dell’opera

rispetto ai punti cardinali e al percorso solare. Riconoscere la presenza di

elementi nel sito (viadotti, fiumi, parete rocciosa, salto di quota, bosco) che

possono avere in qualche modo orientato le scelte progettuali.

Il ridisegno dell’opera è fondamentale per capire le regole della sua

composizione. Attraverso l’uso di piante, prospetti, sezioni, disegni

assonometrici e prospettici, schizzi e diagrammi è possibile leggere:

-individuazione dei rapporti che regolano la composizione: le dimensioni fisiche

(superfici, volumi, lunghezze, altezze) e proporzionali (rapporti aurei, uso di un

modulo); le leggi geometriche (l’uso di matrici geometriche di riferimento);

-l’uso di tipologie formali di riferimento: la centralità in relazione all’uso di

figure geometriche di riferimento quali il quadrato ed il cerchio; la linearità che

contiene in sé il concetto topologico di successione e continuità e quello

geometrico di linea, di asse, di ortogonalità;

- l’aggregazione seriale e non, basata sul concetto di sommatoria di elementi

sia uguali che disuguali, relazionati alle leggi topologiche di addizione,

giustapposizione e incastro;

-i tipi edilizi: la casa unifamiliare isolata, a schiera, a patio; la casa

plurifamiliare, la casa a torre... (vedi glossari e/o dizionari di architettura);

-l’articolazione dei prospetti: la prevalenza di una parte o la gerarchia di

volumi; la serialità degli elementi che costruiscono il prospetto o la loro unicità.

Gli spazi serventi sono il tessuto connettivo (corridoio, scale, bagni …). Gli

spazi serviti sono gli ambienti principali della casa (soggiorno, camere,

cucina). Tuttavia, spesso la distinzione non è così netta, perché una stanza può

essere uno spazio servito, ma allo stesso tempo fungere da accesso ad un’altra

ambiente.

attacco a terra e coronamento: Basamento e coronamento sono i luoghi del

confronto dell’edificio con il suo nascere dalla terra e l’innalzarsi nel cielo. Essi

marcano la linea d’ombra che separa le categorie del naturale e artificiale;

mettere in evidenza la presenza nel basamento di pilotis, scalinate, portici,

zoccolo o muro di contenimento, …. Il coronamento della casa è il punto di

chiusura dell’intera composizione; l’architettura antica, come sappiamo, ha

trovato motivo di chiusura della facciata del manufatto architettonico

attraverso l’uso del cornicione.

Per elementi di relazione tra esterno ed interno si intende quelle parti che

consentono un collegamento, non necessariamente fisico, tra l’interno e

l’esterno (una finestra che incorpora uno scorcio del paesaggio all’interno della

casa; un’apertura nel muro di recinzione o un cancello che svela la presenza di

un giardino nascosto). Ma anche il portico appartiene a questa categoria,

media lo spazio interno o di pertinenza dell’edificio con quello esterno del luogo

dove sorge.

Alberto Campo Baeza : L’hortus conclusus Dove uno spazio centrale

coperto tra due patii, uno anteriore e l’altro posteriore, verso cui si apre

conservando la massima riservatezza. Si crea una sequenza aperto-chiuso-

aperto di grande efficacia. Un solido passante; belvedere, Le case podio, o

‘belvedere’, sono case trasparenti sopra un basamento chiuso, si traduce la

tipologia della capanna sopra la grotta. Ovvero la scatola di cristallo leggera,

sopra il podio stereometrico, è elemento solido pesante. Dove uno spazio

centrale coperto tra due patii, uno anteriore e l’altro posteriore, verso cui si

apre conservando la massima riservatezza. Si crea una sequenza aperto

-chiuso -aperto di grande efficacia. Un solido passante.

«Come architetto m’interessa non tanto fare case belle per soddisfare

le esigenze specifiche di un cliente speciale in un luogo singolare,

quanto mettere in piedi idee universali sull’Abitare, sullo spazio più

universale che è la casa. Per questo continuo ancora a interessarmi di

case»

Il Raumplan è un principio compositivo con cui si progetta lo spazio attraverso

la relazione di parti a diversa altezza. Esso matura nell’architettura domestica

di Adolf Loos (villa Rufer, 1922 o la villa Müller, 1928) e ha come obiettivo

l’articolazione dello spazio interno, ma soprattutto la costruzione di un rapporto

tra interno ed esterno. La sezione è l’elemento che governa il controllo e la

rappresentazione di questa struttura compositiva.

Tipologia edilizia della borgata di Marceddì

La continuità degli allineamenti edilizi, accompagnata dalla necessità di

limitare l’affaccio sulle proprietà confinanti, costituisce una delle invarianti

insediative.

La ricognizione storico -tipologica permette di individuare nella tipologia a

corte retrostante la cellula elementare a cui fare riferimento, tipica della

tradizione contadina. La corte è monofamiliare, luogo dell’abitare ma

anche luogo del lavoro. Di conseguenza si

sviluppa la necessità degli annessi rustici

distribuiti in aggiunta ai corpi principali ovvero

all’interno della corte

Tipo A

Corte retrostante

Affaccio su due strade parallele (lotto passante)

Tipo B

Corte retrostante

Affaccio su due strade parallele (lotto passante)

Incremento volume in elevazione

Tipo C

Corte retrostante

Affaccio su due strade parallele (lotto passante)

Incremento volume in aderenza

Tipo D

Corte retrostante

Affaccio su due strade parallele (lotto passante)

Fronte su strada discontinuo

Tipo E

Corte retrostante

Affaccio singolo su strada

Tipo F

Corte retrostante

Organizzazione a ‘L’

Le Corbusier

5 punti per una nuova architettura, 1927

LA PIANTA LIBERA. I pilotis permettono l’uso delle pareti interne come

membrane di vario spessore. Tutto in libertà. È l’assoluta libertà della

progettazione della pianta, la libera disposizione delle risorse interne, cosa che

crea la compensazione delle costruzioni in calcestruzzo che sono in genere più

costose di quelle tradizionali.

LA FINESTRA A NASTRO. Il piano pilotis e la parete perimetrale permettono

l’apertura di finestre a nastro capaci di far penetrare la luce e di dare una

grande benessere interno. Il paesaggio esterno si gode come fosse una

pellicola cinematografica continua.

FACCIATA LIBERA. La facciata gode di una libera composizione grazie al solaio

che sporge poco oltre la sezione del pilastro. La finestra ha quindi possibilità di

aprirsi da pilastro a pilastro o per tutta la parete della casa

LA PIANTA LIBERA è il risultato dell’adozione di uno scheletro di cemento

armato che comporta la totale mancanza di setti murari portanti e una grande

libertà nella progettazione dei tamponamenti verticali leggeri che dividono una

stanza dall’altra.

IL TETTO-TERRAZZA o tetto-giardino o terrazzo giardino, grazie al solaio in

calcestruzzo armato, può essere sfruttato al pari dei piani inferiori: infatti ospita

un giardino coltivabile e un solarium, protetto da una parete tagliavento che

riprende la forma delle curve al piano terra.

le variazioni dell’identità (Carlos Martì Aris)

Possiamo riconoscere l’esistenza di tre grandi “categorie” di concetti universali

riferiti all’architettura:

- gli elementi o parti dell’edificio: muro, colonna, finestra, cornicione,

vestibolo, scala, intesi come materiali che implicano un procedimento

costruttivo mediante la cui combinazione o assemblaggio si forma l’edificio;

- le relazioni formali tra questi elementi o parti: giustapposizione,

successione, separazione, chiusura, penetrazione, assialità, cioè concetti che,

anche se riferibili all’architettura, appartengono ad una disciplina più ampia

che possiamo denominare morfologia;

- i tipi architettonici: pianta centrale, spazio basilicale, chiostro, edificio in

linea, teatro; cioè tutti quei concetti che alludono ad una struttura, a un’idea

organizzativa della forma che riporta gli elementi dell’architettura verso un

ordine riconoscibile. La terza categoria è quella che possiede una natura più

complessa, dato che risulta dalla mutua interazione delle due categorie.

Elementi e relazioni costituiscono gli ingredienti per definire il tipo.

Mies van der Rohe

Martì Aris scrive di lui “Ciò che Mies rifiuta è, da una parte, l’idea di funzione

intesa nella sua accezione restrittiva e, dall’altra, l’idea di &ls

Dettagli
A.A. 2024-2025
10 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beppehalabarba di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Composizione architettonica e urbana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Cocco Giovanni Battista.