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TUTELA DELLA PRIVACY DURANTE L'ERA DIGITALE
Il diritto alla protezione dei dati personali riconosciuto come fondamentale nella Carta europea dei diritti dell'uomo e costituzionalizzato dal Trattato di Lisbona e nella nostra costituzione all'art 21, deve fare oggi i conti con la sfida più difficile e complessa posta dalla rete e dalle nuove tecnologie della comunicazione.- Art. 8 CEDU: "ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza" diritto alla riservatezza, e alla protezione dei dati di carattere personale.
- ART 8 CARTA DI NIZZA: "ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano e di ottenerne la rettifica". dati trattati secondo lealtà per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata diritto alla protezione dei dati di carattere personale.
privacyà origini dottrinali statunitensi. “ogni individuo ha diritto di essere tutelato dalla legge di fronte aàingerenze nella sfera privata” dimensione negativa della riservatezza. Di recente con lo sviluppo delle nuove tecnologieàdimensione positivaà diritto alla privacy come diritto alla protezione dei dati personali.Nel 1995 direttiva n.46 emanata in materia di trattamento dei dati personali con l'obiettivo di armonizzare la disciplinaèvigente negli Stati membri, per facilitare la circolazione dei dati personali si era già sviluppata sensibilità rispetto allatutela dei dati personali ma inadeguata rispetto alla rivoluzione digitale.Nel 2016 entra in vigore il GDPR, General Data Protection Regulation, divenuto efficace nel 2018, è unregolamento dell’Unione Europea che disciplina il modo in cui le aziende e le altre organizzazioni trattanoi dati personali. E’ nato in Europa per introdurre nuove
regole in materia di protezione delle persone fisiche relativamente al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione degli stessi. Il GDPR è stato accolto da molti come uno strumento di rivoluzione culturale sul fronte della privacy.
ART.5 [principi] :
- liceità, correttezza, trasparenza
- limitazione delle finalità - i dati devono essere raccolti per finalità esplicite, legittime ed essere trattati conformemente a tali finalità
- minimizzazione dei dati - i dati devono essere adeguati, pertinenti a quanto necessario rispetto alle finalità
- esattezza - i dati devono essere esatti, nel caso sia necessario devono essere aggiornati
- limitazione della conservazione per un arco non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati
- integrità e riservatezza - i dati devono essere trattati in maniera da garantire un'adeguata sicurezza
ART. 17 [diritto
all'oblio] "Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati" L'Art. 17 ("diritto alla cancellazione") stabilisce che l'interessato può decidere in qualunque momento (salvo casi previsti dalla legge) di chiedere la cancellazione dei propri dati personali, ad eccezione per l'esercizio del diritto di cronaca o per motivi di sicurezza o salute pubblica. Il titolare del trattamento, ovvero colui che gestisce o ha pubblicato dati personali di qualche individuo, ha l'obbligo di cancellare tali dati senza ingiustificato ritardo ogniqualvolta lo richiede l'interessato. È in tale contesto che nasce l'esigenza di operare un bilanciamento tra il diritto all'oblio, i diritti della personalità e il diritto pubblico all'informazione. Concretamente, il diritto all'oblio trova tutela attraverso: la rettifica el'aggiornamento dell'informazione,
- la deindicizzazione dell'articolo dal motore di ricerca,
- da ultimo, come forma più drastica, la cancellazione del link che riporta la notizia.
GIUSTIFICAZIONE GIURIDICA per cui i dati sono trattati può essere:
è il CONSENSO DELL'INTERESSATO il GDPR rafforza le condizioni espressive del consenso
assicurare consapevolezza interessato. (chi tratta i dati per conto dell'interessato è il responsabile del trattamento).
- Libero: è libero di lasciare il consenso o meno; interessato ha un controllo sui propri dati; scelta libera.
- Informato: solo in quanto tale il consenso preserva in capo all'interessato un'effettiva consapevolezza; controllo.
- Granulare: l'interessato deve essere libero di individuare quali finalità accettare e quindi prestare separatamente consenso per ciascuna di esse.
- Specifico: l'interessato deve
- Esecuzione di un contratto
- Adempiere ad un obbligo legale
- L'esecuzione di un compito di interesse pubblico
- Perseguire interesse legittimo del titolare del trattamento, non in danno dell'interessato
Preservare la libertà di scegliere, in relazione a ciascuna delle finalità del trattamento dei suoi dati. Il trattamento è necessario per:
LA CORTE RILEVA: il diritto di tutela dei dati personali deve conciliarsi con la libertà di espressione. Il bilanciamento dei due diritti deve essere rimesso al giudice nazionale, che deve valutare se le attività di trattamento siano effettuate a solo scopo giornalistico ovvero che siano trattati solo i dati necessari alla finalità del trattamento e che quindi suddette attività non siano lesive degli interessi dell'interessato.
L'interessato nel momento in cui ritiene che vi sia stata violazione dei dati personali (rischio per i diritti e le
libertà):RIFORMA CARTABIA: Il diritto all'oblio entra, finalmente, in modo concreto, anche nel processo penale italiano. Quindi, un cittadino assolto, in modo definitivo, in un processo penale, che legge sul web, in articoli di giornali, accostato al suo nome ancora "indagato" o "condannato in primo grado", ha diritto di richiedere ai motori di ricerca la deindicizzazione di quelle notizie. Attenzione, la riforma 'Cartabia' non prevede la DIRITTO ALL'OBLIO cancellazione degli articoli in cui, chi invoca il diritto all'oblio, è stato assolto. Su questo dibattito ha fatto chiarezza il Garante della Privacy a marzo 2021, dichiarando l'eventuale deindicizzazione e non la cancellazione.1. riguarda l'interesse di ogni persona a non rimanere esposta a tempo indeterminato al pregiudizio che la reiterazione della pubblicazione di una notizia, sebbene in passato legittimamente divulgata, possa arrecare al suo onore e allasua reputazione se non correttamente aggiornata o contestualizzata.è
2. Avviene la DE-INDICIZZAZIONE cioè l’eliminazione dal risultato di ricerca del nome del soggetto richiedente la tutela al diritto di oblio, quindi google ha obbligo (su richiesta del richiedente) di rimuovere la indicizzazione di dati personali tra i risultati del motore di ricerca [ma rimarrà nel server in cui è stato originariamente caricato] quando questi siano potenzialmente lesivi della sfera privata.
DIRITTO ALL’OBLIO A SEGUITO DEL CASO GOOGLE SPAIN (2014)
1. Un caso che vede contrapporre google spain VS l’agenzia spagnola garante per la protezione dei dati personali
2. Ricorso di un cittadino spagnolo (sig. Gonzales), al garante della protezione dei dati personali, per la rimozione di alcuni dati personali che circolavano su internet, che riportavano dettagli di un procedimento esecutivo da lui subito anni prima.
3. Google eccepiva che la richiesta dovesse essere fattadirettamente al sito web che l'ha pubblicato4. Il garante emana l'ordine di cancellazione a google, per la rimozione di questi dati contestati dal ricorrente5. Google contesta e ricorre in corte di giustizia, per chiedere se fosse responsabile del trattamento dei dati personali e quindi se possa essere assoggettato all'obbligo di rimuovere i link se l'interessato non gradisce che circolino6. La corte afferma che google è responsabile del trattamento dei dati, perché raccoglie i dati ottenuti dal motore, poi li memorizza, e quindi li organizza nell'ambito di algoritmi che indicizzano le informazioni (inserimento di un sito, di una notizia all'interno del motore di ricerca google). Non solo, li conserva nei suoi server e infine li mette a disposizione dei suoi utenti quindi svolge una funzione di intermediario della società d'informazione (siti che pubblicano la notizia), quindi è ritenuto ugualmente.
responsabile in quanto aveva l'obbligo di verificare che determinate pagine riconducibili a fatti particolari che non erano più attuali non fossero "indicizzate".
Cosi la corte ha condannato google a cancellare le indicizzazioni relative ai propri dati personali su richiesta dei cittadini europei interessati, a meno che non vi siano ragioni particolari, come il ruolo pubblico del soggetto.
I motori di ricerca devono rimuovere ogni contenuto su richiesta dell'avente diritto quando questo sia inesatto e è dunque potenzialmente lesivo della sua sfera privata DE-INDICIZZAZIONE rimozione del risultato di ricerca in riferimento ad articoli per cui vi è diritto all'oblio.
PRIVACY E ATTIVITÀ GIORNALISTICA
Il diritto di cronaca e il diritto di critica sono posti a garanzia dell'attività giornalistica, di narrare e commentare i fatti, il che nella maggior parte dei casi implica necessariamente l'utilizzo di
Informazioni che riguardano la sfera personale altrui: un articolo descrive specifici fatti (diritto di cronaca), o consiste in riflessioni personali che li presuppongono (diritto di critica). Il giornalista diffonde per forza di cose informazioni in una peculiare forma di trattamento dei dati personali, i quali sono anche oggetto del diritto alla privacy. È necessario bilanciare tra privacy e informazione. Entrambi i diritti sono costituzionalmente garantiti, quindi uno non può prevalere sull'altro in modo assoluto, è necessario risolvere il conflitto mediante un giudizio che bilanci gli interessi contrapposti caso per caso. Il diritto alla privacy è stato riconosciuto dalla sentenza Soraya del 1975, fondandolo sulla lettura sistematica di più articoli della Costituzione. Nel 2004 entra in vigore il "codice in materia di protezione dei dati personali", modificato nel 2018 dopo.
nte applicabili e che riguardano la protezione dei dati personali. Il regolamento GDPR è stato introdotto il 25 maggio 2018 ed è stato progettato per garantire una maggiore trasparenza e controllo sui dati personali degli individui. Il codice HTML può essere utilizzato per implementare le misure di sicurezza richieste dal regolamento, come l'uso di cookie banner, form di consenso e politiche sulla privacy. Inoltre, il codice HTML può essere utilizzato per formattare e strutturare i contenuti del sito web in modo da rendere più facile per gli utenti comprendere come vengono raccolti, utilizzati e protetti i loro dati personali.