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Allan Poe, che hanno espresso l'inquietudine e l'impossibilità di realizzare i propri sogni.
Una ricerca in più campo artistici
Non solo scrittori, ma anche giovani appassionati di diverse forme d'arte entrano a far parte di questo gruppo.
Alcuni, come Giovanni Camerana e Emilio Praga, si dedicano sia alla poesia che alla pittura. Altri, come Arrigo
Boito, uniscono la letteratura alla composizione musicale e alla scrittura di libretti d'opera. Alcuni artisti, tra cui
Camillo Boito, hanno una formazione in architettura e storia dell'arte. Molti di loro conducono una vita
anticonformista e disordinata, alcuni muoiono giovani per malattia o a causa dell'abuso di alcol, come Tarchetti
e Praga.
Il nome e il legame con la bohème
Lo scrittore Carlo Righetti, con lo pseudonimo di Cletto Arrighi, conia il termine "Scapigliatura" per descrivere
un gruppo eterogeneo di giovani artisti anticonformisti. Questo movimento, noto anche come "bohème" in
francese, si distingue per uno stile di vita al di fuori delle convenzioni sociali, simile a quello adottato da giovani
artisti parigini nell'Ottocento. Arrighi preferisce il termine "scapigliati" per sostituire l'espressione "bohemi"
(etimologicamente significa “zingari”), originata dalla Boemia, e descrive le caratteristiche del movimento,
inclusa la vivida espressione dei disagi nelle città, l'età compresa tra i venti e i trentacinque anni, e un senso di
estraneità rispetto al loro tempo, non hanno scrupolo etico e si sentono pronti a sovvertire le regole,
posizionandosi in una sorta di avanguardia.
“Divario tra ciò che hanno in testa e ciò che hanno in tasca, vogliono vivere d’arte, sono la personificazione
della stordaggine e della follia. È una popolazione milanese diversa per i suoi misteri, le miserie, i suoi dolori,
speranze; sconosciuti a coloro che hanno scelto una strada più comoda.”
I temi e lo stile
Gli scapigliati apportano un rinnovamento tematico più che formale nella poesia. Mentre la metrica e la sintassi
mantengono uno stile tradizionale, la provocazione si manifesta attraverso argomenti insoliti e scandalosi,
utilizzando un linguaggio diretto e inusuale. Nonostante ciò, il vocabolario rimane ancorato all'Ottocento, con
l'uso di troncamenti, latinismi e parole formali. Gli scrittori, non potendo più accendere gli animi con temi
patriottici o celebrare affetti familiari, esplorano l'erotismo, amori tormentati, il macabro e il grottesco. Ad
esempio, nella poesia "Vendetta postuma" di Emilio Praga, ispirata a Baudelaire, il poeta immagina il corpo
corrotto della sua amata traditrice nella tomba. L'ossessione per la morte emerge anche in "Memento" di
Igino Ugo Tarchetti, mentre in "Dualismo" di Arrigo Boito si esprime il contrasto tra desiderio ideale e
fallimento. In "Lezione d'anatomia" di Boito, uno studente di medicina critica la scienza per profanare la
bellezza, ma poi riconosce l'inconsistenza dei propri ideali quando l'autopsia svela la verità. (la ragazza
trasfigurata come una vergine angelica è in realtà incinta di un figlio illegittimo)
Nella narrativa degli scapigliati, i racconti e i romanzi esplorano temi realistici esasperati e fantastici, spesso
introducendo elementi soprannaturali. Ad esempio, in un racconto di Camillo Boito, una giovane donna
terrorizzata dalla prospettiva di essere sezionata da un anatomista per scoprire quale fosse il segreto della sua
bellezza muore in un incidente (Un corpo). Un altro racconto di Arrigo Boito narra una strana partita a scacchi
tra un giovane nero e un aristocratico razzista (L’alfier nero). Igino Ugo Tarchetti esplora l'ossessione e la
pazzia legate a una lettera dell'alfabeto (La lettera U), Il romanzo "Fosca" di Tarchetti si distingue per la sua
narrazione di un amore morboso per una donna brutta e malata.
Gli scapigliati cercano anche di superare il romanzo storico e romantico sperimentando con la struttura e il
linguaggio. In alcuni casi, la trama manca di organicità, poiché gli scrittori desiderano catturare impressioni
frammentate di scene, fatti e sensazioni. Alcuni autori, come Carlo Dossi e Giovanni Faldella, rinnovano il
linguaggio mescolando dialetti, tecnicismi, espressioni popolari e vocaboli ricercati per creare effetti linguistici
innovativi.
Il ruolo della Scapigliatura nella storia letteraria
Alcuni studiosi vedono nella Scapigliatura un'anticipazione delle avanguardie del primo Novecento, notando le
posizioni polemiche che prefigurano l'opposizione tra artista e società nel nuovo secolo e l'interdisciplinarietà
con cui cercano nuove relazioni tra pittura, poesia e musica. Tuttavia, molti critici evidenziano la natura
provinciale e limitata della Scapigliatura, mancando di un'espressione accessibile a tutti, l'assenza di una
elaborazione filosofica coerente e la diversità di posizioni ideologiche tra i vari artisti. Non si può parlare di un
ruolo rivoluzionario nel campo letterario per quanto riguarda le scelte espressive e stilistiche. Secondo il critico
Giuseppe Farinelli, la Scapigliatura rappresenta una fase di transizione indispensabile tra Romanticismo e
Decadentismo, contribuendo a rivisitare e sostituire i vecchi ideali e sistemi attraverso una ricerca culturale
europea. Meriti riconosciuti oggi includono la diffusione in Italia di autori stranieri come Baudelaire, Hoffmann,
Poe, Heine, e l'introduzione del genere fantastico nella letteratura italiana.
Naturalismo e Verismo
Contesto storico
Parigi
All'École des Beaux-Arts, Hyppolite Taine, un filosofo positivista, insegna Storia dell'arte collegando le scienze
umane alla teoria dell'evoluzione di Charles Darwin. Nel suo libro del 1867, "Dell'ideale nell'arte," sostiene che
l'arte è influenzata da fattori etnici, sociali e storici. Émile Zola, esordiente nel 1867 con "Thérèse Raquin,"
mescola la fortuna critica con la denuncia sociale, seguendo il positivismo e Auguste Comte. Il pittore realista
Gustave Courbet, amico di Baudelaire, è in prigione per la sua partecipazione alla Comune. Gli impressionisti
come Manet, Renoir, Monet e Degas, non politicamente attivi, cercano di rinnovare l'arte con soggetti
contemporanei e nuove tecniche pittoriche, ma la loro rottura con le regole accademiche scandalizza molti.
Nel 1874, organizzano una mostra collettiva, evitando i Salons ufficiali, presso lo studio del fotografo Nadar,
amico di Jules Verne, famoso per aver ritratto Parigi dall'alto nel 1858 e per i suoi "palloni postali" durante la
Guerra franco-prussiana.
La tendenza al realismo nel romanzo francese dell’Ottocento
In Francia, dagli anni '30 dell'Ottocento, emerge una tendenza letteraria al realismo, abbandonando
l'irrazionalismo romantico. Precursori come Stendhal e Balzac si concentrano sulla rappresentazione oggettiva
e realistica. Stendhal esplora le psicologie dei personaggi in vicende torbide (Il rosso e il nero, la Certosa di
Parma) che egli prende da cronache contemporanee dopo una documentazione molto approfondita, mentre
Balzac crea la vasta "commedia umana" (serie imponente di romanzi di impianto realista) con personaggi di
ogni classe sociale.
Intorno al 1850, Gustave Flaubert adotta un realismo impersonale, ritraendo personaggi ordinari influenzati dal
loro carattere e ambiente sociale. "Madame Bovary" del 1857 descrive gli adulteri di una donna borghese di
campagna, mentre "L'Educazione sentimentale" del 1869 esplora il tema amoroso senza giudizi diretti del
narratore, rimanendo neutrale nella presentazione delle cose come appaiono.
Il Naturalismo: l’unione tra scienza e letteratura
Il Naturalismo, una corrente del realismo letterario tra gli anni '60 e '90 dell'Ottocento, è legato strettamente
alla figura di Emile Zola, il suo principale teorico. Questo movimento cerca di applicare il metodo scientifico
alla scrittura letteraria, credendo che la conoscenza accurata dei fatti umani e l’utilizzo del metodo
sperimentale applicato alla scrittura letteraria possano portare al progresso sociale. L'approccio scientifico in
letteratura riflette lo spirito razionalista e scientista della Francia nel XIX secolo, un periodo di prosperità
economica e trasformazioni sociali che portano ad un’espansione economica in cui la borghesia si arricchisce
rapidamente e gli operai si organizzano in sindacati. In questo contesto, la letteratura, in particolare il
romanzo, assume un ruolo più serio ed educativo, contribuendo a documentare e influenzare la realtà,
divulgando la conoscenza e cercando di migliorare la società.
Emile Zola
L’avvio della serie romanzesca dei Rougon-Macquart
Con "Thérèse Raquin" nel 1867, Zola abbraccia il naturalismo, suscitando critiche per la crudezza del suo
stile. Nella prefazione alla seconda edizione che funge poi da manifesto della poetica naturalista, pubblicata
nel 1868, difende la sua visione naturalista, focalizzandosi sullo studio dei personaggi e delle loro
trasformazioni sotto l'influenza dell'ambiente. Inizia poi il vasto progetto dei Rougon-Macquart, una serie di
venti romanzi che esplorano la vita di una famiglia durante il Secondo Impero, impegnandosi in questa
impresa per oltre vent'anni tanto da definirsi “un operaio delle lettere”. Nel 1870, Zola sposa Alexandrine
Meley, importante collaboratrice nella raccolta di informazioni per i suoi romanzi.
Zola caposcuola del Naturalismo
La pubblicazione dei Rougon-Macquart garantisce a Zola stabilità finanziaria e lo consacra come figura di
spicco nella letteratura. Romanzi come "L'Assommoir" (1877) e "Germinal" (1885), che affrontano temi come
la miseria, l'alcolismo e le condizioni dei lavoratori, contribuiscono alla sua fama e diffondono le sue
rivoluzionarie teorie estetiche. I profitti di "L'Assommoir" gli permettono di acquistare una casa a Médan nel
nord-est di Parigi, diventando un punto d'incontro per scrittori come Daudet, de Goncourt, Maupassant e
Huysmans. Nel 1880, insieme a questi autori, Zola partecipa a un progetto collettivo di racconti chiamato "Les
soirées de Médan". Anche se riconosciuto come il principale esponente del gruppo, le sue opere, spesso
scandalose, continuano a vendere enormemente (per esempio Nana, nono romanzo della serie dei
rougon-Macquart che narra la storia di una prostituta), consolidando la sua posizione di leader del
Naturalismo. Nel 1880, pubblica "Il romanzo sperimentale", un volume che diventa la base teorica del
movimento naturalista.
La poetica naturalista
Gli antecedenti
Il Naturalismo di Zola ha radici nelle teorie positiviste del XIX secolo, che promuovono la conoscenza razionale
della realtà attraverso la