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Estratto del documento

Infatti al Vittoriale tutte le stanze sono buie, tranne la cucina ed il suo studio,

perché era fotofobico. non si rassegna e raduna reduci di guerra e nazionalisti delusi dal

pace mutilata

1919: trattato, parte con questo esercito mal organizzato e va a Fiume, dove

non trova resistenza e diventa governatore.

Resta a Fiume per un anno e mezzo. Fiume era un città piena di festa,

ma dove si morirà di fame, perché le altre nazioni mettono l’embargo e

lui non era in grado di amministrare un città (e nemmeno i suoi beni).

L’Italia manda l’esercito è lui dice che si ritira

Intervengono gli altri stati o l’Italia lo manda via, “per evitare un bagno di sangue di italiani”, ma

perché non si poteva violare la libertà. in realtà non aveva speranza è così finisce

l’avventura a Fiume.

Non approvava la violenza,alcuni

Quando torna avrà rapporti contrastanti con Mussolini aspetti del fascismo e l’alleanza

e quindi, per allontanarsi da Roma, affitterà una villa con la Germania.

Vittoriale

sul lago di Garda, il .

Fa costruire il teatro aperto e un mausoleo, dove saranno seppelliti anche i figli e l’unica moglie (Maria

Ruen). Al Vittoriale va con una pianista, ma durerà poco perché lui la tradiva con la sorella e lei per

vendetta lo butta giù dal primo piano e lui si rompe una costola.

Lei accetta di tenere il busto di Eleonora nello studio, il

quale è coperto non per rispetto ma per non essere distratto.

D’Annunzio era gracile e fragile di salute, era stato ferito in guerra ed aveva fatto una vita sregolata,

ma soprattutto era ipocondriaco.

Aveva un armadio pieno di

medicinali

Aveva una bella sala da pranzo con una bellissima tavola.

A capotavola aveva messo la sua tartaruga imbalsamata e diceva che era morta di indigestione.

Messaggio per gli ospiti:

non aveva piacere di mangiare

con loro, perciò mangiava da

solo

Horror vacui: paura del vuoto, infatti la sua casa è piena di oggetti, mobili e soprammobili.

Il suo bagno blu conta circa 900 oggetti

In alcune stanze si vede il sincretismo della religione: affiancava un crocifisso ad un Buddha (non

espresse mai un parere religioso)

A fianco alla casa principale fece costruire un’ala in stile liberty (decorazioni floreali alle finestre), ma

non ci andrà mai perché morì nel 1938 a causa delle malattie che aveva o che diceva di avere.

Negli ultimi anni, si dice che lui invitasse delle prostitute per fargli compagnia e poi la notte dormiva

da solo. disprezzava il popolo, ma ne aveva bisogno per

Era un fermo nazionalista il sostegno e per vendere le sue opere

Il Piacere

• romanzo più famoso di Gabriele D’Annunzio, quello che lo rende importante tra i suoi

contemporanei.

• È il suo primo romanzo ed è stato scritto nel 1899. Classico esempio dell’esteta, ovvero

• Protagonista: Conte Andrea Sperelli (Fischi Dugenta) amante delle cose belle e ricercate. Lui

ne fa un vero e proprio culto.

• Trama:

il romanzo inizia in “media res”. Il conte sta aspettando Elena, un’altra aristocratica che vive in uno dei

palazzi più belli ed esclusivi di Roma (Palazzo Barberini), perché i due avevano una relazione basata

sulla passione, sul trasporto e sul coinvolgimento in tutti i sensi, ma non avevano mai fatto dei progetti

di vita insieme.

(Flashback)

Ad un certo punto Elena scomparve dalla vita di Andrea e lui scopri che si era sposata con un ricco

lord inglese molto più vecchio di lei (lo fa per la ricchezza). Andrea, dopo la sua partenza, si sentì

smarrito e passò da donna in donna. Aveva intrapreso una relazione con una donna sposata e si era

scontrato a duello con il cicisbeo della dama (colui che accompagnava la dama a feste, banchetti.. e lo

sceglieva la donna stessa, era l’amante). Il marito della donna parteggiava per Andrea. Lui era un

ottimo spadaccino, ma si distrae e viene ferito. Per curvarsi accetta l’invito della cugina in una villa

sulla costa laziale (anche lei era interessata ad Andrea). Nella villa, prima si riprende, poi conosce

un’altra donna ospitata lì perché in crisi con il marito, Maria Ferres. Lei è sposata con un diplomatico

spagnolo ed ha una figlia. Quando Andrea si riprende, inizia a fare lunghe passeggiate con Maria e la

figlia. Sembra che con Maria, Andrea, riesca a guarire il suo spirito e la sua anima, perché sente che

non ha mai voluto impegnarsi in una relazione stabile e che non ha valori. Una volta guarito dalla

ferita, la cugina si accorge che Andrea non è interessato a lei, ma a Maria, quindi lo costringe a tornare

a Roma, dove ristruttura Palazzo Zuccari a suo gusto (culto del bello).

Tornato a Roma sembra che, di nuovo, la sua anima e il suo spirito siano corrotti. Aspetta Elena che

torna in Italia col marito e lui vorrebbe riprendere la loro relazione, ma si accorge che Elena gli sfugge.

Pensa spesso a Maria, ma ha un animo inquieto: mentre è con Maria pensa ad Elena e viceversa.

Maria arriva a Roma come una donna libera perché il marito era stato coinvolto in uno scandalo e

allora si erano lasciati. Andrea e Maria riprendono a vedersi, ma lui pensa ancora ad Elena. Sembra

che lui abbia scelto Maria, ma durante un amplesso (rapporto sessuale) la chiama Elena, perciò Maria

scappa inorridita e Andrea resta solo. Il romanzo è stato definito

Elena ricorda Trionfo e morte dell’esteta

Elena di Troia

e Maria la

Vergine Maria Il finale è triste: lui si aggira solo

Tutto il romanzo si basa sul nel palazzo di Maria, che è quasi

culto dell’esteta (bei palazzi, spoglio perché il marito stava

belle donne, bella vita..) perdendo tutto

“Morte” spirituale dell’esteta: anche

Anche Verga avrebbe dovuto parlare di D’Annunzio l’avrà e per lui inizierà la

un esteta ne “l’uomo di lusso” superomismo

fase del

Un destino eccezionale Il Piacere

intaccato dallo squilibrio

Analisi e lessico

• Elitistici: dell’eliete, elitario, riservato per pochi all’apice

• Giovine signore: fa riferimento a “il Giorno” di Parini

• Lord Byron: è andato a combattere per l’indipendenza della Grecia perché amava la cultura classica

• Elargire: distribuire/donare

• V 30: CHIAVE DI LETTURA DEL ROMANZO

il padre lo aveva educato al culto del bello, lo porta dove ci sono opere d’arte e monumenti da

ammirare, non lo porta a vedere i bassifondi dove la gente muore di fame, dove ci sono ingiustizie e

privazioni Non sa cosa siano l’amicizia,

la condivisione, la

Ha il culto della bellezza, ma non ha valori fratellanza, la solidarietà..

morali, anche perché non ha mai avuto perché il padre lo educa solo

l’occasione di frequentare dei coetanei ad apprezzare le cose belle

È indifferente sui valori sociali, non se ne interessa

ed ha una forza di volontà molto debole, perché lui

“Ad un certo punto i piaceri ti annoiano” era stato abituato ad avere tutto

REGOLA DELL’UOMO DI INTELLETTO: possedere e non essere posseduto

Il padre gli parla di una libertà non ostacolata dalla morale e dai rimpianti e lo invita (v. 40) a provare

sempre nuove sensazioni (=cosa passeggere come la passione) e non parla mai di sentimenti, che

richiedono impegno e forza di volontà.

Nel 1899 sta nascendo la società di massa, dei consumi, ma resta un alto tasso di analfabetismo e

D’Annunzio, che era molto colto (grazie alla lettura) e raffinato nei gusti, disprezza il volgo e il suo

pensiero elitario si mostra nella prima fase del “Il Piacere”. Lui disprezza la borghesia emergente che

era molto ricca ma rozza, per lui è una massa con valori lontani dalla cultura e dall’eleganza. Lui, però,

ha bisogno di questa massa per vendere le sue opere e perché grazie ad essa lui è diventato il poeta

vate. Sono anche persone soggiogate (= pendevano dalle sue labbra) dalla sua cultura e retorica.

Livello espressivo del romanzo: alto e ricercato, è bravissimo con le parole.

Va conosciuto e

Montale: “D’Annunzio non mi piace ma va attraversato” analizzato perché è un

maestro della parola

Nelle prossime due poesie lui abbandona la sua enfasi retorica, smette di essere il poeta vate ed è

semplicemente un grande poeta. In queste poesie non vuole dare messaggi al popolo e si abbandona

alle sue sensazioni, tanto che riesce a trasmetterle al lettore.

Scrive anche opere teatrali come “La figlia di Iorio” e “Francesca da Rimini”

Alla fine della sua vita il Attrice preferita: Eleonora Duse

teatro del Vittoriale è

stato ultimato Compare l’ideale del superuomo, perché l’ideale

dell’esteta da solo non basta

Prende questo ideale dal filosofo tedesco Nietzsche (Nice), ma lo stravolge

D’Annunzio toglie la sfera metafisica

Parla di un oltre uomo, cioè e per lui il superuomo è quello che

qualcuno che supera la sfera supera le masse che lui disprezza,

umana, qualcuno che diventa distinguendosi per le sue doti e

Dio lui stesso capacità eccezionali

Per farlo deve compiere delle imprese eccezionali e lui ci prova e ce la fa:

• bravo ad andare a cavallo, infatti diventa ufficiale di cavalleria

• Impara a guidare il monoplano

• Compie varie imprese Vola su Vienna e lancia volantini con scritto “L’Italia agli

italiani”, compie la beffa di Buccari, compie l’impresa di

Fiume e diventa governatore di una città per più di un anno

Tutta la sua vita sarà

un’impresa eccezionale

Es. Lui tradisce Luisa Baccherà con la sorella,

litigano e lei lo spinge giù dal balcone e si rompe

due costole, lui dice che le ha tolte per dare

origine ad Eva Laudi”

• compone moltissime poesie e le raccoglie ne “Le (“le laudi del cielo, della terra, del mare,

degli eroi”)

Racconta che avrebbe dovuto essere composto da 7 libri, in realtà ne compone 3 nel 1903, il 4^ nel

1912 (impresa in Libia), il 5^ esce postumo (dopo la sua morte) nel 1949, il 6^ è il 7^ non verranno mai

conposti

Solo nel terzo libro (in particolare in due poesie) lui toglie i panni del poeta vate e si abbandona alle

sue sensazioni È talmente bravo che riesce a trasformare

Raggiunge i picchi lirici che la parola in musica, coinvolgendo

difficilmente qualcun altro ha pienamente il lettore con tutti i sensi e

raggiunto per un momento ci sembra di vivere le

sue stesse situazioni

Alcyone

• È il terzo libro delle Laudi (raccolta poetica)

• Anche questo titolo, come gli altri delle Laudi, deriva dal nome di una stella della cos

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuseppedl773 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Foti Rita.