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Estratto del documento

- NATURALISMO ZOLA (vuol descrivere quello che è la società contemporanea)

  • TEMA DELLA MALATTIA E REDDITARIETÀ
  • (1880) ROMANZO SPERIMENTALE
  • PERSONAGGI ECCENTRICI

(PRIMATO DELL'IMPERSONALITÀ)

come nel fare vivere e parlare direttamente i personaggi rappresentando la loro realtà mentale e sociale senza che l'autore potesse sovrapporre le proprie idee e i propri sentimenti

ASSENZA DELL'AUTORE NELLA NARRAZIONE.

"L'opera deve apparire come se sia fatta da sé."

Zola analizza la vita del proletariato urbano e le diverse forme dello sviluppo industriale e borghese. CIVILTÀ URBANA = fiducia nella scienza, nella ragione e nel progresso, e avversione agli aspetti del presente.

VERISMO

  • GIOVANNI VERGA
  • (Milano) LUIGI CAPUANA

Riprende i temi francesi.

LUIGI CAPUANA

VERISTA SICILIANO. Si pone come mediatore della

cultura naturalistica europea. Nato nel 1839 da una famiglia di

borghesia, compì gli studi di giurisprudenza che non potè termine

per trasferirsi al Collegio francese a Sorel.

Lo spinto a stabilmente

l'affermarsi tra il esperimento delle riviste e quella dello sperimental

la feconda con Verga. Lo spinse a prestare il bene dell'impersonalità

GIOVANNI VERGA

Figura del VERISMO, nasce il 2 settembre A

Catania nel 1840. Nel 1872 si trasferisce a Firenze e si frega agli

scrittori della scapigliature x frequentare letterati CA capuana e

LE ROBERTO in i quali desiderò di scrivere le sue opere

si parlano in sicilia. Scrittore diversi romanzi tardo-romantici in cui

usa le fame dalle FATHE FATALE (donna che favorisce gli nemini

delle dipersione).

  • 1874 - Scrive NEDDA (opera ambientata in Sicilia)

Poter repositivo raccoglitore di olive, relazene, che tendono

per speranza ad una vita migliore com’una serie di lutti

nella sua vita (madre, marito, figlia) non tiferoso altro che

aumentarne il suo pessimismo.

  • 1890 - VITA DEI CAMPI (raccolta di novelle brevissime)

Sono estrutite intorno alla figure do un simbolo personaggio

e e'è quasi una favola ATEMPORALITÀ (vicende senza cronolagici)

  • NOVELLE RUSTICANE - Strutture più articolate, ci sono diversi personaggi.

Sono novelle ambientate nel periodo pessimistico ed emerce i rapporti

con le SOCIETÀ.

LA ROBA (simbolo di richerezo che non si misura in denaro, ma in

strutura)

Lingua del Romanzo

  • Verga vuole raccontare quello che avviene seguendo una lingua verista-nata.
  • Cerca di rimanere una lingua nuova che rispecchi quella che poteva essere una lingua di comunicazione della società dei suoi tempi (lingua di tipo medio).
  • Il linguaggio del narratore e dei personaggi è parapolitigiano, caratterizzato da molti diotismi, proverbi in cui rispecchia la parlatura dialettale siciliana.

2. MASTRO DON GESUALDO (1889)

  • Lunga fase di elaborazione; iniziato nel 1884
  • Terminato nel 1889. Questo è dovuto dal fatto che Verga usa la difficoltà di scrittura un discorso più articolato descrivendo gli interni che si era prefissata.

Trama

  • Il protagonista è Gesualdo Motta, un muratore che lavora da e diventato padrone di terra e di cose, un uomo avido che ha avuto come unica scopo nella sua vita di accumulare ricchezze. Uomo di umile condizione, avara l'unica figlia per diventare Don Gesualdo; grazie al suo matrimonio con una donna nobile dal nome Bianca Trao, che però non lo ama. Bianca in realtà costretta a sposarlo, era perché la sua famiglia era in difficoltà economiche, sia perché era innerva di un suo cugino, che non poteva sposarla. Per questo matrimonio d'interesse Gesualdo rinuncia a sposare la sposa Doretta dalla quale ha diversi figli. Le incomprensioni e viderci ben presto contro di lui, la moglie lo saltà e tutto il paese lo disprezza perché è un uomo udente solo ai

DECADENTISMO

Modello è Baudelaire (Fior del male) che si oppone ad un certo tipo di società.

Il termine "decadentismo" fu coniato in Francia nel 1880. Il Decadentismo è espressione di una profonda crisi europea, causata dallo sviluppo industriale e della politica fortemente materialistica, dopo che viene già intellettuale: verso il rifiuto della ragione positivistica e verso individualismo e irrazionalismo.

Il decadentismo sostituisce al valore ermeneutico della scienza quello dell'arte, che mediante gli strumenti dell'intuizio, del raffinato e della forma cerca di oltrepassare la realtà per attingere al senso delle cose.

  • Rifiuto della visione positivistica Tipica della mentalità borghese del tempo. Il decadente ritiene che la scienza e la ragione non possano garantire la vera conoscenza del reale, perché l'essenza delle verità è al di là delle cose; mistico magico e raggiungibile soltanto attraverso la esplorazione degli ignoto.

Convizione che tutti gli aspetti della realtà e della sua essenza, siano legati tra loro da analogie e corrispondenze che possono essere colte abbondando la ragione e accedendo con fiducia l'irrazionalità.

L'INNOCENTE (1892)

D'Annunzio con il romanzo "L'INNOCENTE" dice di rifarsi al romanzo russo (sperimentatore) che racconta in prima persona e riprende alcuni temi presenti nel "IL PIACERE".

Il protagonista avrà molti punti di contatto con Andrea Sperelli.

  • Tullio (protagonista dell'Innocente) è come Andrea Sperelli.
  • ROMANZO COME CONFESSIONE → Il romanzo si presenta come la confessione di un personaggio che appartiene anche lui al mondo romano, TULLIO HERMI, un nobile perno di queste intellettualità. Dopo essersi riavvicinato alla moglie GIULIANA, che aveva tradito e trascurato, egli la lascia incinta per un rapporto con un altro, ma la perdona e si reca con lei in una casa di campagna, dove nasce il bambino. Tullio si mostra pronto ad accettare la nuova situazione; ma dentro di sé va maturando un SENTIMENTO DI RIFIUTO verso la famiglia e un odio INCONTENIBILE verso l'INNOCENTE e bambino, che egli fa morire.

È un risaltamento perché c’è una descrizione di Venezia di tipo onirico (Venezia che torna nella letteratura del tempo).

Tomas Mann descrive Venezia come metafora della decadenza.

Nella seconda parte c’è una prosa mossa da simboli, di immagini che si riferiscono ad un certo tipo di sensibilità.

Episodio preso in maniera simbolica → rappresentazione della morte di Wagner (muore a Venezia nel 1883). Si immagina che Stelio è con il suo amico e vede Wagner che si sente male.

Altro episodio simbolico → Funerale di Wagner (visto come passaggio di consegna) → ma anche come immagine che è interprete della decadenza.

D’Annunzio e il teatro

D’Annunzio si interessa di teatro e voleva fare in Italia quello che Wagner aveva fatto in Germania.

Ci sono una riforma del teatro costituita da 2 concetti:

  1. Unione fra le arti (unione fra musica, parole e immagini)
  2. Invenzione, elaborazione di una tradizione germanica

Argomenti tratti da leggende di tipo germanico venivano portati sulla scena.

Anche D’Annunzio vuole fare una riforma del teatro verso è quella di Wagner, prendendo ad esempio delle scene della tradizione italiana.

  • Descrizione del teatro
  • Wagner → Teatro non come passatempo
  • Teatro senza palchi
  • Doveva essere il buio in sala
  • Solo il palco doveva essere illuminato
  • Doveva esserci un tipo particolare di illuminazione (giochi di luce)
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
22 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadadileo98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Scienze letterarie Prof.