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L’affresco policromo è costituito da una serie di strati sovrapposti
che hanno composizione e finalità differente:
- supporto – nel caso della storia H è passato da supporto
- murale attraverso disonibili come pareti in pietra a
- supporto architettonico prefabbricato come tettoie o
- supporti lignei (costituito da calcio usato per incollure
- le assi)
- strato preparatorio – realizzato per lo più con gesso
- solfato di calcio (gesso da presa)
- solfato di calcio bi-idrato (gesso strato)
- impalpabile strato che chiude i pori le
- rughe e superfici non assorbenti
- rovinato con legante
- strato pittorico – pigmenti e coloranti
- utilizzo di un legante (solitamente non preparato)
- come caseina e grasso usati per la preparazione
- sostanze inerti – fuliggine)
- vernici – utilizzo di resine naturali o sintetiche che vanno a
- protezione strato articolare
- film sottili trasparenti in inglosare
- le vernici in poco tempo tendono a ingiallire
- fenomeni di continuaazione se sopra
Tecniche pittoriche
l’uso del colore ha avuto inizio con i colori naturali
- bianco – ottenuto dal gesso o dalle argille
- rosso – ossido rame o ferro
- ocra – ossido rame ferro
- nero – minerali come ossid di manganese, carbone e fuliggine
I blu (verdi) e popora furono introdotti successivamente
I primi supporti approntatie prepararli i fondi nano in neoprofintura
erano realizzati con malta (arena e legante) a base di argille
rinforzata a paglia/fili animali/struttura
malta resa absorbente
fillouscato
con gli gessi e malte erano preparati con
il gesso e base argille con creta
* gesso + argille/carbonilla – non CO2
puverencenta – malta (gesso + argille)
calss + terreno (polvere naturton)
sascia a unico punto
due strati con alcuni iner ossi –
SiO2, AlO3
in cui l’interatticolo
con molecole di H2O
cementazione con
frammenti di terra, cavouno
sulla da calcio di picca inveuio
Pitture Murali
Realizzate su supporti naturali o artificiali opportunamente preparati.
Lo spatium prediluvato con tinteggi verticali a calce, calcino, vetramenti in grassello o natron.
Si utilizzano anche pigmenti protettivi leganti proteici:
- Uovo
- Latte
- Caseina
- Colla animale
Pittura a calce
Pigmenti stemprati nella calce diluita in un rapporto preciso con acqua per ottenere una miscela uniforme.
Carbonatazione: Processo di indurimento.
Ca(OH)2 + CO2 —> CaCO3 + H2O
Pittura a buon fresco
Rinzaffo - Intonaco - Figura - Disegno preliminare
Degrado: Biossido di zolfo reagisce con l'ossigeno atmosferico.
SO2 + ¹/₂O2 —> SO3 (anidride solforosa)
SO3 + H2O —> H2SO4 (acido solforico)
H2SO4 + CaCO3 —> CaSO4 + H2O + CO2
Acido solforico può reagire con il carbonato di calcio formando una crosta di gesso fragile e solubile.
Caseina e latte
La caseina è la principale fosfoproteina del latte dove si trova in emulsione con i grassi.
Processo di separazione dai grassi del latte:
- Aggiunta di latte
- Precipitare con acido cloridrico, solforico o citrico a pH 4,6 (azione di proteolisi)
- Neutralizzare con soda
Con densità pari a 1,09 forma i caseina-ti:
- Coordinato da ammonio legame
- Coordinato da calcio sodio
Il film a base di caseina è sensibile al processo di fermentazione.
Il latte essendo caseina in emulsione con i grassi ha avuto maggiore successo come alimento.
Anche il vegetale può apportare alcune soluzioni di proteine a basso legame.
Invecchiamento e degradazione legami proteici:
- Sindrome della cella biologica chimica e fisica
Fotossidazione e formazione radicali liberi:
- Interazione con polinuclearo — reazioni di ionizzato
- Effetto ciclo-logia — variazioni pH calore
Interazioni con alghe e metaboliti presenti possono avere effetto catabolico.
Pigmenti: polveri fin i, colorate, insolubili nel legante dotate corpo e colore
Coloranti: sostanze organiche trasparenti, solubili, dotate di corpo ma non colore
Lacche: colorante adsorbitato su un pigmento traslucido che fa da substrato (pigmento + colorante)
Pigmenti contenenti rame: anneriscono in presenza di solfuri. Arrossiscono in presenza di calore formando CuO. Spesso sono colore verde-azzurro in elec, visibile.
Pigmenti contenenti ferro: sono tutti molto stabili, ed eccezione del blu di Prussia.
Pigmenti contenenti cobalto: costellano l’incineramento dell’olio per reazioni radicaliche di catene variabile del bla de verde.
Pigmenti contenenti piombo: anneriscono in presenza di solfuri. Sensibili a acidi, inquinanti organici. Catalizzano l’esaurimento dell’olio.
Pigmenti contenenti arsenico: pigmenti estremamente tossici, possono liberare reazioni, pericolosi poco.
Carbonati: sensibili agli acidi.
Idrossidi: per riscaldamento danno i rispettivi, ossidi anidri, spesso di diverso colore.
Alluminosilicati e silicati: sensibili sia a basi che a acidi. Spesso il granulometria grossolana.
Pigmenti a base di carbonio amorfo: sono tutti polveri salvo fini di colore nero con diverse impurità che distinguono le varietà.
ADESIVI
- ADESIONE MECCANICA dovuta alle forze di ancoraggio meccanico
- ADESIONE MAGNETICA dovuta a forze attrattive magnetiche o elettriche
- ADESIONE chimica ottenuta attraverso sostanze intermediarie (es. adesivi)
L'adesivo deve essere inizialmente un materiale fluido affinché possa essere distribuito uniformemente sulla superficie da giuntare e capace a seguito del processo di indurire colare e solidificarsi mantenendo unite le due parti.
- ADESIVI TERMOFUSIBILI
- ADESIVI ISOCIANIPENICI
- ADESIVI A SOLVENTE
- ADESIVI PER CONTATTO
La scelta dell’adesivo dipende dalle due parti da incollare, ad esempio unendo alluminio con un materiale leggero penetra tensione causando deformazioni al contrario per masse notevoli e necessario che l’adesivo crei un punto molto tenace.
Il funzionamento dei giunti deve essere elastico e flessibile analoghe a quelle del materiale giunto e deve presentare uno spessore minimo in modo de avere miglior resistenza alle deformazioni e minore sensibile alle variazioni dimensionali provocate dai confezionali microclimatici.
Emicellulosa
Sono polisaccaridi a basso peso molecolare e di struttura ancora aperta. Fanno parte delle pareti cellulari delle piante dove sono strettamente associate, tramite legami idrogeno con la cellulosa.
Sono caratterizzati da un numero limitato di zuccheri e fra questi vi è il L-arabinosio, il ramnosio, xilulosio. In seguito più diffusi si trovano metilgalatosio, acido galatturonico, acido D-glucuronico.
- L-arabinosio
- D-xilosio
- L-arabinosio
- D-mannosio
- D-glucosio
- D-galattoso
- Acido uronico
- Acido galatturonico
- Acido D-glucuronico
Cellulosa
È un costituente fondamentale del legno e per questo il composto organico più diffuso in natura. Si trova principalmente nel legno e nel cotone.
Dal punto di vista chimico è costituita da molecole di glucosio.
Esiste un legame tra cellulosa e emicellulosa.
È cioè un legame in equilibrio che intaccando la struttura esterna rigida, leggera, di questo tipo porta alla formazione di una struttura lineare, tipica della cellulosa che è caratterizzata dalla presenza di lunghe fibre legate fra loro importantemente da ponti idrogeno; questo permette una organizzazione della catena cristallina.
Le complicazioni dovute essere una molecola difficile da degradare.
La cellulosa può presentarsi in forma anche amorfa oltre che cristallina di degradazione della parte amorfa è più rapida; nei monti si tiene unito il legname è l'uomo conto dalla presenza dell'acqua nei boschi avanzati il tessile rendendo meno rigida la struttura, questo accade perché l'acqua interrompe con molti disturbi alla formazione di ponti idrogeno per una piastra di umore tenuto trasportata per parte cristallina in forma parte ancora in cui si sfrutta e meno colla.
Indurita e quindi più facilmente demoltabile.
In esempio biodegradabile del solvente in colla, si propone la idrolisina in acque di regatura ottenendone fra l'8% e il 14% di acqua.