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La tragicomedia de
Calisto y Melibea
La Celestina
Fernando de Rojas
• Studente di legge con un’ampia cultura per quanto concerne la
letteratura: gran conoscitore di Seneca e Aristotele, non gli sono
sconosciuti Terenzio e Plauto grazie alla Facoltà d’Arti che
frequentò prima degli studi giuridici, grande esperienza con la
Libro de buen amor
poesia di Juan de Mena, conosceva il e la
Carcel de Amor di Diego de San Pedro.
• La Celestina
Iniziò a scrivere dopo aver trovato un manoscritto
anonimo che corrisponde al primo atto dell’opera. Quest’ultima si
presenta come un’opera di carattere didattico, il cui intento è
quello di avvertire i giovani sui pericoli dell’amore e
dell’innamoramento.
La trama
Calisto, ragazzo che si innamora della giovane Melibea, entrambi nobili.
Inizialmente la ragazza non ricambia il sentimento, quindi Calisto, sotto
consiglio di un servo, Sempronio, chiederà aiuto a Celestina, una ruffiana
molto nota a Salamanca per le sue doti persuasive.
Celestina, per aiutare Calisto, si fa aiutare dal servo Parmeno che riesce
a far avere al ragazzo un incontro con la sua amata. Durante l’incontro i
due si scambiano discorsi d’amore e si danno un secondo
appuntamento, facendo affidamento sui due servi.
Parmeno e Sempronio, però, sono gelosi sia del successo amoroso di
Calisto e Melibea sia del successo economico di Celestina: con l’intento
di un guadagno maggiore, si scontrano con Celestina e la uccidono.
Mentre cercano di fuggire cadono e muoiono anch’essi.
La sera successiva avviene il secondo incontro, dove i due giovani hanno
un rapporto sessuale e quando all’alba del mattino i due si separano –
Calisto sentirà dei rumori da fuori e litigherà con i servi di Centurio – il
Struttura
• Argumento general
21 atti, ognuno dei quali inizia con un ,
dove viene sintetizzato il contenuto di ogni atto;
• Lettera a un amico, costituisce il Prologo, spiega il perché ha
scritto l’opera;
• Componimento in ottave all’inizio dell’opera, dove l’autore
si scusa per gli errori presenti nel testo, spiegando anche i motivi
per cui aveva deciso di portare avanti l’opera. È acrostico, cioè la
prima lettera di ogni verso dà delle informazioni sull’autore;
• Altro componimento in ottave posto alla fine del libro,
scritto dal correttore dell’opera Alonso de Proaza.
Le versioni dell’opera
• Due versioni del libro: Commedia di Calisto e Melibea,
1. 1499, composta da 16 atti. Chiamato edizione di
Burgos. Tragicommedia di Calisto e Melibea
2. 1500 circa, composta da 21 atti. Chiamata . Gli atti
che vengono introdotti riguardano gli incontri tra i due giovani nobili, che fanno
allungare la loro storia d’amore; vengono introdotti per volere del pubblico. Gli episodi
che vengono introdotti sono:
Atto 14, Calisto fa un lungo monologo dove si interroga sull’onore perduto prima di far
di nuovo posto all’ansia del piacere;
Atto 16, i genitori di Melibea parlano di lei e del suo matrimonio. Per caso, Melibea
ascolta di nascosto il loro dialogo;
Atto 19, ultimo incontro tra i due ragazzi dove consumano l’atto sessuale. Calisto sente
dei rumori provenire da fuori, dove vi erano anche i suoi servi ad aspettarlo. Nella fretta
cade e muore.
Gli atti aggiunti cambiano profondamente il senso dell’opera,
dando alla storia d’amore una componente di stanchezza data dal
desiderio d’amore già soddisfatto, portando la storia ad una
conclusione. Nascerà anche uno scontro tra desiderio e norme
sociali.
L’aggiunta degli atti inserisce un filone narrativo nuovo che
coinvolge i due servi, Sempronio e Parmeno, e le due prostitute,
Elicia e Areusa: i servi muoiono, e pensando sia colpa di Calisto
chiedono aiuto a Centurio, che manderà i suoi servi ad uccidere
Calisto. Quest’ultimo, però, morirà cadendo dalla scala e non per
mano dei servi di Centurio.
Il nuovo intreccio aggiunge due modifiche:
1. Dal punto di vista narrativo, la morte di Calisto viene ritardata
rispetto alla versione dei 16 atti;
2. Dal punto di vista interpretativo, è vero che muore cadendo dalla
scala ma questo avviene dopo una discussione con due uomini che
erano mandati lì da Centurio.