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COMICO COMMEDIA DI CARATTERE (1736)

(vedi LA RIFORMA DELLA COMMEDIA)

I debiti spingono Goldoni a lasciare Venezia per Pisa e a dedicarsi all’attività forense. Ottiene un

(1744-8)

1748 contratto presso il da . Per questioni economiche passa al

TEATRO SANT’ANGELO GIROLAMO MENEBACH

di . In questo periodo è in concorrenza con i poeti

TEATRO SAN LUCA FRANCESCO VENDRAMIN PIETRO CHIARI

1753 e , che propongono forme di commedia più in favore del pubblico.

CARLO GOZZI

1762 Scontento dell’ambiente veneziano, teatrale e non , si stabilisce a , anche per una

PARIGI

(vedi LE QUATTRO FASI)

più sicura sistemazione economica. Dirige la , ma deve ricominciare tutto daccapo: ritro-

COMÉDIE ITALIENNE

va in uso le maschere e i canovacci della Commedia dell’Arte, e deve adattarsi ai gusti del pubblico parigino

(abituato a una comicità elementare e buffonesca). Diventa insegnante di italiano alla corte di Luigi XV.

Successivamente l’Assemblea legislativa sopprime tutti i privilegi legati alla monarchia, compresa la

1793 pensione di corte di Goldoni; rimane quindi senza sostentamento. Muore, in povertà, a Parigi.

LE QUATTRO FASI =

PRIMA FASE – (1738-1752 – Mòmolo Cortesan, La Bottega del Caffè):

CELEBRAZIONE DEL MERCANTE

 È la , , , e portatrice dei valori della famiglia;

ESALTATA BORGHESIA LABORIOSA DINAMICA INTRAPRENDENTE

 È la , , oziosa e superba;

CRITICATA NOBILTÀ DISSIPATRICE

 Il si presenta ancora sotto la maschera di Pantalone, ma si fa portavoce di valori quali la schiet-

MERCANTE

tezza, la laboriosità, la parsimonia e l’attaccamento alla famiglia.

SECONDA FASE – (1753-1758 – La Locandiera):

INCERTEZZE E SOLUZIONI ECLETTICHE

 l’esaltazione della figura del ( ). Nella società con-

ABBANDONA MERCANTE DECADENZA DELLA BORGHESIA

temporanea, a causa della crisi dovuta alla perdita dei territori d’oltremare di Venezia, si orienta verso la

, più stabile e sicura. della nobiltà e

RENDITA TERRIERA ASSUME I TRATTI CONSERVATORI PERDE LA PROPRIA

(non vengono rischiate imprese commerciali) ;

INTRAPRENDENZA (vedi LA CRITICA DI BARATTO E PETRONIO)

 Per smuovere la borghesia, Goldoni fa leva su come forze propulsive;

GIOVANI E DONNE

 

Scrive testi di ; Mostra un impegno satirico duro e sarcastico;

GUSTO ROMANZESCO

 

Si concentra su personaggi nevrotici e asociali; Asseconda i nuovi .

GUSTI ESOTICI DEL PUBBLICO

TERZA FASE – (1758-1762 – Rusteghi, La trilogia della villeggiatura):

ETÀ DELLA MATURITÀ

 Guarda con occhio alla . Biasima l’ , la

PIÙ CRITICO BORGHESIA ATTACCAMENTO ALL’INTERESSE ECONOMICO RI-

, l’ostentazione della ricchezza e la smania di apparire;

STRETTEZZA DI VEDUTE

 . verso il , i e le . Questi

ROMPE CON IL CLASSICISMO ARISTOCRATICO SIMPATIZZA POPOLO GIOVANI DONNE

sono caratterizzati da , nei sentimenti e disposizione verso le relazioni sociali.

VITALITÀ SPONTANEITÀ

QUARTA FASE – (1762-1771 – Le bourrou bienfaisant):

PARIGI

 Costruisce in maniera calibratissima l’intreccio (equivoci, fraintendimenti e scambi di persona);

 e .

SCARSO APPROFONDIMENTO PSICOLOGICO SOCIALE

LA RIFORMA DELLA COMMEDIA = Goldoni attua il passaggio da (

COMMEDIA DELL’ARTE RINUNCIA ALLA

italiana, seconda metà del XVI secolo) a . Questo avviene non solo

TRADIZIONE COMMEDIA DI CARATTERE

per ragioni sceniche e per un , ma anche per

RINNOVAMENTO DEL GENERE LETTERARIO RAPPRESENTARE LA

(restituire attraverso il teatro un’analisi dell’individualità umana) e quindi

SOCIETÀ IN MODO REALISTICO .

TRASFORMARE IL RAPPORTO TEATRO/VITA SOCIALE

La riforma avviene con , per . Inizialmente

MODERAZIONE FAR ABITUARE IL PUBBLICO GRADUALMENTE

Goldoni ambienta le sue commedie lontano da Venezia (es. La Locandiera si svolge in una locanda nei

pressi di Firenze). Pur di non deludere il suo pubblico, Goldoni afferma di essere disposto a tornare a

scrivere testi ‘‘tradizionali’’.

I PERSONAGGI sono:

 Sono unici e irripetibili – hanno una (evolvono, agiscono e reagiscono). Passa da

PSICOLOGIA COMPLESSA

“maschere” (tipi fissi della Commedia dell’Arte, es. Arlecchino, Pulcinella, ecc) a “ ” ;

CARATTERI MIMICI

 Agiscono in – es. ambientazione popolaresca, in cui si usa l’italiano parlato o il

AMBIENTI REALISTICI

dialetto veneziano. Utilizza anche l’ambientazione esotica e semi-esotica;

 Appartengono a una determinata .

CLASSE SOCIALE

 Continuano ad essere , comprese le donne.

RAPPRESENTATI DA ATTORI DI MESTIERE

L’OBIETTIVO è quello di (scopo ludico) e ottenere il favore del pubblico, ma anche di far

DIVERTIRE e

RIFLETTERE SU VIZI E VIRTÙ DEGLI UOMINI DELL’EPOCA RAPPRESENTARE VEROSIMILMENTE LA SOCIETÀ CON-

(finalità morale-paideutica). È l’elemento più chiaramente illumini-

TEMPORANEA IN MANIERA REALISTICA

stico .

(vedi GOLDONI E L’ILLUMINISMO)

L’ della Commedia dell’Arte viene COPIONE SCRITTO

IMPROVVISAZIONE SOSTITUITA CON UN INTEGRAL-

, in tutte le sue battute (come accadeva nella commedia classica). Dapprima ciò interessa solo il

MENTE

protagonista , poi la scrittura viene estesa a tutte le parti, anche ai personaggi minori.

(vedi MÒMOLO CORTESAN)

Goldoni : i suoi DUE MODELLI sono l’

RIFIUTA MODELLI ASTRATTI E LIBRESCHI OSSERVAZIONE DELLA REALTÀ

vissuta (il «mondo», ) e l’ stessa (il «teatro»). Tutto

ESPERIENZA TEATRALE CONCRETA

vedi IL MONDO DI GOLDONI

quello che sarà inscenato sarà , della .

IMITAZIONE DELLA NATURA QUOTIDIANA VITA REALE

L’attore non è più al centro dell’opera – prende il suo posto l’autore.

A livello narrativo, gli intrecci sono lineari, non ripetitivi e verosimili. La comicità è più composta e garbata.

La riforma goldoniana trova da parte di:

RESISTENZA

 Attori – legati alla tecnica dell’improvvisazione;

 Pubblico – abituato a uno spettacolo e comicità diversi;

 Impresari – interessati solo a soddisfare le attese degli spettatori per aumentare i profitti.

IL MONDO DI GOLDONI = Goldoni nacque nell’emancipata città di , governata da un’

VENEZIA OLIGAR-

ma in cui si sviluppa un solido . Tramite i

CHIA NOBILIARE CONSERVATRICE CETO MERCANTILE e BORGHESE

suoi (borghesi e burocrati che introducono i saggi) con l’oriente e il resto

CONTATTI COMMERCIALI

d’Europa aveva assorbito i e sviluppato l’ambito culturale del .

VALORI ILLUMINISTICI TEATRO

In seguito visitò molte città dell’Italia settentrionale.

GOLDONI E L’ILLUMINISMO = Goldoni non è un illuminista militante come Verri o Beccaria. Appartiene

a i cosiddetti “ ” (Walter Binni), membri del

COMPONENTI DELLA MEDIA CIVILTÀ ILLUMINISTICA CETO MEDIO

che assimilano le idee illuministiche in modo prudente ma concreto.

Motivi illuministici in Goldoni sono:

 Estraneità verso ogni forma di trascendente ( );

ASSENZA DI DIO

 Esaltazione dei ( , , e );

VALORI TIPICI DEL CETO BORGHESE BUON SENSO SOCIALITÀ TRASPARENZA FEDELTÀ

 Pensiero dell’ ;

UGUAGLIANZA FRA GLI UOMINI

 l’ che (attentato contro la natura e la ragione);

CONTRO AUTORITARISMO MORTIFICA LA LIBERA ESPRESSIONE

 Ammirazione per le (Inghilterra e Olanda) e disposizione ;

SOCIETÀ MERCANTILI DEL NORD COSMOPOLITA

 Simpatia per il “ ” (leale, onesto e attivo) vs ogni superbia e prepotenza.

CITTADINO ONORATO

Concepisce il concetto di “ ”, basato su:

ILLUMINISMO POPOLARE

 Ideale di e ;

SOCIETÀ PACIFICA RAZIONALE

 , e ;

CONCORDIA ONESTÀ CORDIALITÀ

 “tempeste in mezzo alla calma”.

L’ILLUMINISMO NELLE OPERE = Fin dalle prime commedie vuole riformare il teatro comico adeguandolo

ai di , e . Per , Goldoni è un pittore

PRINCIPI ILLUMINISTI RAZIONALITÀ CHIAREZZA NATURALEZZA VOLTAIRE

della natura; per , le commedie di Goldoni hanno un fondo di umanità e benevolenza.

VERRI

Inoltre, contro il Barocco, esalta i valori del : ordine, buon gusto e naturalezza.

RAZIONALISMO ARCADICO

LA CRITICA DI BARATTO E PETRONIO = (vedi anche GIANFRANCO FOLENA, LA LINGUA)

Mario (1920-1984), critico letterario: Goldoni riflette una sorta di

BARATTO INVOLUZIONE STORICA DELLA

.

BORGHESIA VENEZIANA

Baratto definisce Mirandolina come un “Dongiovanni in gonnella”.

Giuseppe (1909-2003), critico letterario: nelle prime opere Goldoni è condizionato dalla

PETRONIO VISIONE

; proietta sui borghesi veneziani i modelli sociali olandesi e

IDEOLOGIA E ASTRATTA DELL’ILLUMINISMO

inglesi. Successivamente, osserva più a fondo la realtà e comprende che TALI MODELLI NON SONO APPLICA-

veneta.

BILI ALLA REPUBBLICA

Per Petronio, la “ ” di Goldoni (per quanto riguarda la borghesia, 1°/2°/3° fase)

SVOLTA NON RIFLETTE LA CRISI

, ma nella prima fase Goldoni rappresenta un’ della borghesia; nella

DELLA BORGHESIA IMMAGINE IDEALE

seconda fase ne , con tutti i suoi .

COGLIE LA REALTÀ DIFETTI

LA LINGUA = Le commedie di Goldoni che ritraggono la e sono rivolte a un

REALTÀ QUOTIDIANA PUBBLICO

possono la (libresca, complessa e latineg-

ETEROGENEO NON USARE LINGUA DELLA TRADIZIONE LETTERARIA

giante). D’altro lato però (frammentazione politica

NON ESISTE UNA LINGUA UNITARIA D’USO QUOTIDIANO

della penisola), bensì dei .

DIALETTI

Goldoni utilizza quindi l’ (lingua convenzionale e piatta) e

ITALIANO PARLATO AGGIUNGE RESIDUI DIALETTALI

e , aggraziati e musicali. Per Gianfranco Folena, linguista, l’italiano di Goldoni ha

VENEZIANI LOMBARDI

struttura paratattica (coordinazione), mentre la lingua letteraria predilige l’ipotassi (subordinazione).

LE OPERE =

 (1738): per la prima volta è , senza

MÒMOLO CORTESAN LA PARTE DEL PROTAGONISTA SCRITTA PER INTERO

canovaccio e/o improvvisazione.

 Il servitore di due padroni (1745).

 (1750).

LA BOTTEGA DEL CAFFÈ

 (1752).

LA LOCANDIERA

 Trilogia della villeggiatura (1753 ca.).

 Una delle ultime sere di Carnovale (1762): è la sua commedia di congedo al pubblico italiano.

Dedica gli ultimi anni di vita alla stesura dei e delle .

MÈMORIES MEMORIE ITALIANE

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A.A. 2022-2023
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher enea1234567 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Andreazza Fabio.