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IL CICLO CELLULARE
Il ciclo cellulare è l'insieme degli eventi compresi tra la formazione di una cellula e la sua
divisione in due cellule
figlie. È costituito da due fasi l'interfase, durante la quale la cellula svolge un'intensa
attività metabolica e cresce, e la fase mitotica, in cui troviamo la divisione del nucleo e
del citoplasma.
L’interfase comprende tre ulteriori fasi che sono la G1, in cui avviene la sintesi del
materiale citoplasmatico e di membrana, e il ripristino alle dimensioni della cellula, la
fase S in cui avviene la duplicazione del materiale genetico ed infine la fase G2 in cui
avviene la sintesi di importanti proteine sia di natura strutturale e di riserva che quelle
utili alla divisione. A queste tre fasi segue la mitosi (in cui si susseguono 4 fasi, profase,
metafase, anafase e telofase) alla cui fine troviamo la citodieresi.
Alle tre fasi dell’interfase se ne oppone un’altra fase detta G0, una fase in cui si dice
che le cellule che hanno smesso di dividersi, in modo temporaneo o irreversibile, sono in
uno stato di quiescenza; la cellula quindi in questa fase può uscire dal ciclo cellulare in
risposta a segnali regolatori e passare ad una fase di non divisione in cui possono
rimanere anche per sempre e in questo caso si parla di PCD (plan cellular death). La
morte di una cellula non è necessariamente un evento negativo in quanto spesso negli
organismi vegetali le cellule morte hanno un’importante rilevanza in quanto possono
essere usate come protezione come nel caso delle cellule dell’epidermide esterna o
come trasportatori, data la loro conformazione a tubo, di linfa grezza come nel caso dei
tubi linfatici.
La crescita delle cellule vegetali si distingue in due forme: quella embrionale e quella per
distensione.
Il tipo di crescita ci fa anche distinguere in che fase della vita una certa cellula si trova;
una cellula giovanile presenterà le caratteristiche di una crescita embrionale e quindi
piccole dimensioni, un elevato rapporto nucleo/citoplasma, parete sottile, piccoli vacuoli
o addirittura assenti, ed infine plastidi indifferenziati. Una cellula adulta invece
presenterà le caratteristiche dategli da una crescita per distensione e quindi una parete
più o meno ispessita/modificata, un grosso vacuolo centrale e plastidi differenziati in vari
tipi.
INTERNO DELLA CELLULA
All’interno della cellula troviamo varie sostanze tra cui:
PROTOPLASMA: ogni sostanza dentro la cellula eccetto la parete
Il protoplasto è una cellula vegetale senza parete.
o
CITOPLASMA: citosol+ citoscheletro+ organuli citoplasmatici (escluso il nucleo e nel
caso della cellula vegetale anche il vacuolo)
Il citosol o ialoplasma o matrice ialoplasmatica si presenta come un fluido
o gelatinoso, a causa della grande quantità di proteine disciolte in esso, privo di
struttura propria. Al suo interno troviamo sostanze organiche come proteine,
lipidi, carboidrati e acidi nucleici, ma anche sostanze inorganiche come acqua e
ioni.
NUCLEOPLASMA: una matrice gelatinosa presente all'interno del nucleo, ricca di
acqua e contenente ioni, proteine, enzimi e nucleotidi.
COMPOSIZIONE MOLECOLARE ORGANISMI VIVENTI
Macroelementi: elementi presenti nelle molecole dei viventi in maggiore quantità: H,
C, O, N, P, S. Questi compongono il 99% del peso di tutta la materia vivente. (vedi
slide lezione 5-6)
Le molecole della vita sono:
ZUCCHERI O CARBOIDRATI: contengono C, H e O (alcuni anche N e S), in essi il
rapporto tra H e O è di 2:1 e la loro formula generica è (CH2O)n
PROTEINE: Sono tra le molecole più abbondanti nei sistemi viventi (50% o maggiore,
nelle piante sul peso secco); hanno funzione strutturale e funzionale. Le proteine sono
polimeri di amminoacidi (20, di cui 9 essenziali) ordinati in sequenza lineare. Le
combinazioni possibili dei 20 aminoacidi sono tantissime.
Gli organismi complessi hanno migliaia di proteine diverse per struttura e funzione.
Nelle piante la maggior parte delle proteine si trova nel seme (proteine di riserva
circa 40% sul peso secco per lo sviluppo dell'embrione). Gli amminoacidi sono 20 in
tutti gli esseri viventi, e hanno sempre la stessa struttura base:
Un gruppo amminico – NH2
o Un gruppo carbossilico – COOH
o Un atomo H
o Un gruppo funzionale R, che determina l’identità dell’amminoacido
o
Tutti questi elementi sono legati allo stesso atomo di C centrale.
ACIDI NUCLEICI: Determinano le informazioni per la struttura delle proteine. Essi sono
costituiti da lunghe catene di molecole note come nucleotidi, i quali sono composti
da: Un gruppo fosfato
o Uno zucchero a 5 atomi di carbonio
o Una base azotata
o
I LIPIDI – TRIGLICERIDI E FOSFOLIPIDI: Sono formati da carbonio, idrogeno e ossigeno
e, in alcuni casi, anche da fosforo. Forniscono una scorta di energia da utilizzare in
carenza di zuccheri, essi richiedono un lavoro più lungo per essere scomposti per
utilizzarne l’energia rispetto agli zuccheri. Essi sono inoltre i costituenti fondamentali
di tutte le membrane della cellula.
I lipidi sono formati da catene di acidi grassi, di cui ne esistono due tipi: gli acidi
grassi SATURI, costituiti da catene di carbonio senza doppi legami e quindi piuttosto
rigidi (si trovano nei grassi "solidi": burro, salumi ecc. e sono quelli che “fanno male”),
e gli acidi grassi INSATURI, che possono avere uno (monoinsaturi) o
più (polinsaturi) doppi legami, che conferiscono fluidità alla catena di carbonio (si
trovano più che altro in forma "liquida", cioè negli oli. Gli acidi grassi polinsaturi sono i
lipidi più interessanti; del resto sono ben noti: i famosi omega-3 e omega-6 non sono
altro che particolari acidi grassi polinsaturi).
I trigliceridi sono formati dall’esterificazione di tre acidi grassi con tre gruppi
o ossidrilici del glicerolo (C3H8O3).
I fosfolipidi sono i principali componenti strutturali delle membrane; queste
o molecole hanno una “testa” idrofila e due “code” idrofobe. Come i grassi, i
fosfolipidi contengono glicerolo e tre gruppi ad esso legati; nei fosfolipidi però
soltanto due di questi gruppi sono degli acidi grassi, mentre il terzo gruppo è un
fosfato polare.
Le proprietà fisico-chimiche delle molecole che
compongono le membrane ne permettono
l’autoassemblaggio spontaneo in micelle e
doppi strati. Queste molecole sono
ANFIPATICHE, presentano cioè un dominio
idrofilico e uno idrofobico. Quando messe a
contatto con l’acqua, i domini idrofilici si
dispongono in modo tale da massimizzare le
interazioni con le molecole di acqua, mentre i
domini idrofobici si associano tra di loro per
minimizzare l’esposizione alla fase acquosa.
I fosfolipidi formano una struttura stabile a due
strati chiamata DOPPIO STRATO
FOSFOLIPIDICO in cui le teste idrofile sono
a contatto con l'acqua, mentre le code
idrofobe si orientano verso l'interno,
allontanandosi dall'acqua.
LE MEMBRANE CELLULARI
Tutte le membrane biologiche sono costituite da proteine e due strati di fosfolipidi; tra le
principali classi lipidiche che compongono le membrane abbiamo i fosfolipidi (i più
comuni), gli steroli ((gruppo di
composti chimici derivati dallo sterolo, un composto policiclico formato da quattro anelli
condensati (tre a sei atomi di carbonio e uno a cinque atomi di carbonio; il colesterolo è
un esempio e conferisce rigidità)) e i glicolipidi di cui fanno parte galattosilgliceridi e
glucocerebrosidi.
La membrana plasmatica delle cellule vegetali è composta da lipidi, proteine e
carboidrati con un rapporto molecolare 40:40:20. La composizione lipidica può variare in
diversi organi o individui vegetali diversi.
All’interno delle cellule, a delimitarle o a metterle in contatto troviamo molti tipi di
membrana che sono:
Membrana cellulare o Plasmalemma: è un sottile rivestimento, con spessore di 5-100
o nm, che delimita la cellula in tutti gli organismi viventi, la separa dall'ambiente
esterno e né regola gli scambi di elementi e sostanze chimiche.
Membrana Nucleare: racchiude il nucleoplasma o succo nucleare, nel quale sono
o immersi uno o più nucleoli, regioni in cui ha luogo l'assemblaggio dei ribosomi.
Reticolo endoplasmatico: sistema di endomembrane tipico delle cellule eucariote.
o Rappresenta il compartimento più esteso e adattabile delle cellule eucariote. Esso
consiste in un sistema tridimensionale di membrane unite topologicamente tra loro,
situato nel citoplasma.
Trans-Golgi network: nelle cellule vegetali gli apparati del Golgi sono più di uno in
o quanto la loro funzione deve essere svolta “ovunque” nella cellula, questo accade
anche per le grosse dimensioni della cellula.
Tonoplasto: una sottile membrana, presente generalmente nelle cellule vegetali,
o posta attorno al vacuolo centrale.
Perossisomali: membrana che circonda il perossisoma
o Gliossisomali: singola membrana che riveste il gliossisoma, un tipo di perossisoma.
o Membrane del Cloroplasto (2: interna e esterna): quella interna è anche detta
o tilacoidale
Membrane del Mitocondrio (2: interna e esterna)
o
Queste ultime membrane sono il risultato delle inglobazioni avvenute durante
endosimbiosi.
La membrana non è una struttura statica, viene infatti tenuto in considerazione il
modello di mosaico fluido di Singer e Nicolson del 1972 che descrivono i movimenti
caratteristici dei fosfolipidi. I fosfolipidi si muovono continuamente e le code si flettono; il
movimento da una parte all'altra dello strato "flipping" avviene invece di rado. In alcune
membrane ci sono degli enzimi chiamati "flippasi " che regolano il movimento dei
fosfolipidi di nuova formazione. Le cellule ottimizzano la fluidità delle loro membrane
cambiandone la composizione lipidica.
Alcuni fattori determinano la fluidità del doppio strato e sono:
La temperatura: minore è la temperatura, minore sarà la fluidità.
La presenza di proteine che diminuiscono la fluidità.
La presenza di colesterolo: maggiore è il colesterolo, minore è la fluidità.
La lunghezza delle catene aciliche: maggiore è la lunghezza, minore sarà la fluidità.
L’insaturazione degli acidi grassi: maggiore è l’insaturazione, maggiore sarà la
fluidità.
MEMBRANA ASIMMETRICA
Le membrane definiscono i confini esterni delle cellule e regolano il traffico di molecole
in entrata e in uscita; nelle cellule eucariote dividono lo spazio interno in compartimenti
distinti segregando al loro interno componenti e processi specifici. Dividendo due spazi
completamente diversi tra loro, essa è a