D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Per i beni pubblici che presentano esternalità nel consumo, gli altri individui

risultano influenzati, ma non necessariamente per lo stesso ammontare.

Pertanto le esternalità possono essere viste come una forma di beni pubblici

misti (o meglio, i beni pubblici possono essere visti come una forma estrema

di esternalità)

5.2 Beni privati forniti dal settore pubblico

I beni forniti dal settore pubblico, per i quali è elevato il costo marginale del

consumo da parte di individui addizionali, sono noti come beni privati forniti

dal settore pubblico. Sebbene i costi di gestione del mercato forniscano una

delle giustificazioni per la produzione di alcuni di questi beni, essi non ne

rappresentano l'unica. L'istruzione, per esempio, è un bene privato prodotto

dal settore pubblico.

Talvolta, quando lo Stato fornisce un bene privato (per esempio l'acqua),

permette semplicemente agli individui di consumare la quantità del bene da

essi desiderata senza imporre alcun addebito. Occorre ricordare che per

questi beni esiste un costo marginale positivo associato a ciascuna unità

consumata. È costoso rendere potabile l'acqua e trasportarla dalla sorgente

fino alle case dei consumatori. Se un bene privato è fornito gratuitamente,

è probabile che il suo consumo sia eccessivo. Il consumatore, poiché non

deve pagare per il bene, ne domanderà fino al punto in cui il beneficio

marginale che riceve sia zero, nonostante il costo marginale di

produzione sia positivo. 13

In alcuni casi, come quello del consumo d'acqua, la sazietà può essere

raggiunta rapidamente, e quindi la distorsione può non essere molto ampia

(Figura 5.3A).

In altri casi, come quello della domanda di particolari tipi di servizi sanitari, la

distorsione può, in effetti, essere molto grande (Figura 5.3B). È possibile

misurare la perdita di benessere in base alla differenza tra ciò che l'individuo

è disposto a pagare per l'aumento della quantità da Qe (dove il prezzo è

uguale al costo marginale) a Qm (dove il prezzo è uguale a zero) e il costo

per l'aumento della produzione da Qe a Qm.

5.2.1 Sistemi di razionamento per beni privati forniti dal settore pubblico

Nel caso in cui un costo marginale positivo sia associato all'utilizzo del bene

da parte di un singolo individuo, se i costi di gestione del sistema dei prezzi

sono molto alti, può risultare più efficiente fornire il bene su base pubblica e

provvedere al finanziamento mediante il sistema tributario generale,

nonostante la fornitura pubblica provochi una distorsione.

13

Questo punto è illustrato nella Figura 5.4, relativa a un bene con un costo

marginale di produzione, c, costante (l'impresa sostiene un costo di c euro

per produrre ciascuna unità del bene). Tuttavia, la vendita del bene richiede

determinati costi di transazione, che fanno aumentare il prezzo a p*

Costi di transazione. Quando i costi di transazione sono sufficientemente

elevati, il bene può essere offerto in modo efficiente dal settore pubblico più

che dal mercato privato.

Supponiamo ora che lo Stato offra il bene gratuitamente. Ciò elimina i costi

di transazione e fa risparmiare l'intera area tratteggiata ABCD ed è un effetto

positivo. Un ulteriore guadagno è associato all'incremento del consumo da

Qe a Q0, poiché la valutazione marginale dei consumatori è superiore al

costo marginale di produzione. L'area tratteggiata del triangolo ABE misura

questo ulteriore guadagno cioè un surplus secondo effetto positivo.

D'altro canto, se i consumatori, espandendo il consumo da Q a Q

0 m,

consumano il bene fino al punto in cui il suo valore marginale è zero, la

disponibilità marginale a pagare sarà inferiore (cioè si riduce) al costo di

produzione. Ciò risulta chiaramente inefficiente e viene a crearsi una

distorsione.

Per decidere se è opportuno fornire il bene su base pubblica, occorre:

quindi confrontare da un lato, i risparmi dei costi di transazione più il

guadagno derivante dall’aumento del consumo e dall’altro lato la perdita

derivante dal consumo eccessivo del bene (l'area del triangolo EFQ ) più la

m

perdita derivante dalla distorsione creata dalle imposte utilizzate per

finanziare la produzione del bene.

Date le inefficienze che sorgono dall'eccesso di consumo, quando non si

richiede ai consumatori alcun pagamento per un bene privato fornito dal

settore pubblico, i governi spesso tentano di limitare in qualche modo il

consumo. Ogni metodo che limita il consumo di un bene è un sistema di

13

razionamento. I prezzi rappresentano uno dei metodi. Si è già visto come si

possano imporre tariffe per limitare la domanda. Un altro metodo

comunemente impiegato per razionare i beni forniti dal settore pubblico è

l'offerta uniforme: fornire a tutti la stessa quantità del bene accollandosi

anche i costi.

Questo è il principale svantaggio della produzione pubblica di beni privati:

essa, diversamente dal mercato privato, non consente l'adattamento ai

diversi bisogni e desideri dei singoli individui.

Se il bene in questione fosse fornito dal settore privato, l'individuo1, che ne

domanda di più, consumerebbe la quantità Q , mentre l'individuo2, che ne

1

domanda di meno, consumerebbe una quantità molto minore, Q 2.

Lo Stato sceglie un livello di produzione intermedio, Q*. A questo livello,

l'individuo1 consuma meno di quanto avrebbe desiderato: la sua

disponibilità marginale a pagare è superiore al costo marginale di produzione.

Al contrario, l'individuo2 consuma più di quanto sarebbe efficiente: la sua

disponibilità marginale a pagare è inferiore al costo marginale (egli,

naturalmente, poiché non deve pagare alcunché e poiché la sua valutazione

del bene è ancora positiva, consuma fino al punto Q*). Per limitare questa

distorsione lo Stato dovrebbe offrire una quantità tale da limitare la

distorsione stessa.

Un terzo sistema di razionamento è rappresentato dalle code invece di

chiedere un pagamento in denaro per l’accesso ai beni o ai servizi forniti su

base pubblica si impone di sopportare un costo in termini di attesa.

Tre metodi per razionare i beni forniti dal settore pubblico:

 Tariffe: vantaggi, coloro che beneficiano del bene né sopportano i costi.

Svantaggi, effetti di sottoconsumo, i costi di gestione del sistema dei prezzi si

sommano ai costi di transazione. 13

 Fornitura uniforme: vantaggi, risparmio in termini di costo di transazione.

Svantaggi, effetti di sottoconsumo e sovra consumo, I soggetti che domandano

una quantità maggiore possono integrare il consumo pubblico, aumentando in tal

modo i costi di transazione totali.

 Code: vantaggi, i beni (come la sanità) non vengono allocati necessariamente in

base alla ricchezza degli individui. Svantaggi, criteri di allocazione alternativi

(disponibilità di tempo) possono essere non desiderabili. Il tempo viene sprecato

5.3 Condizioni di efficienza per i beni pubblici

Una questione di interesse cruciale è determinare quanto ampia debba

essere l’offerta di beni pubblici.

Per i beni pubblici, il livello di produzione è efficiente quando la somma

dei saggi marginali di sostituzione di tutti gli individui risulta uguale al

saggio marginale di trasformazione. Quindi questo implica che

l’ammontare complessivo cui gli individui sono disposti a rinunciare sia

pari all’ammontare di cui essi devono rinunciare (SMS=SMT).

Il saggio marginale di sostituzione tra beni privati e pubblici indica

l'ammontare di bene privato che l’individuo è disposto a cedere per ottenere

un'unità aggiuntiva del bene pubblico. Pertanto la somma dei saggi

marginali di sostituzione indica l'ammontare di bene privato che

collettivamente la società è disponibile a cedere per ottenere un'unità

aggiuntiva del bene pubblico (che verrà consumata dall'intera collettività)

Il saggio marginale di trasformazione indica l'ammontare di bene privato

che occorre impiegare per ottenere un'unità aggiuntiva del bene pubblico.

5.3.1 Curve di domanda per beni pubblici

Gli individui non comprano i beni pubblici. Possiamo solo domandarci quale

ammontare del bene domanderebbero se dovessero pagare una somma di

denaro per ogni unità addizionale del bene pubblico.

Se la spesa per i beni pubblici aumenta, aumentano anche le imposte.

Chiamiamo i pagamenti addizionali che un individuo deve effettuare per ogni

unità aggiuntiva del bene pubblico "prezzo-imposta". Ipotizziamo che lo

Stato abbia facoltà di imporre prezzi-imposta diversi ad individui diversi.

Assumiamo che il prezzo-imposta di un individuo sia p, vale a dire che per

ogni unità del bene pubblico egli deve pagare p. Allora l'ammontare

complessivo che l'individuo può spendere, il suo vincolo di bilancio è:

C + pG = Y 13

Dove C è il suo consumo di beni privati; G è l'ammontare complessivo

del bene pubblico fornito e Y è il suo reddito.

Questo ci mostra le combinazioni di beni pubblici e privati che gli individui

possono acquistare col loro reddito.

Più basso è l’acquisto di beni pubblici maggiore sarà il consumo di quelli

privati.

Man mano che si ottengono più beni pubblici l’ammontare di beni privati che

l’individuo è disposto a cedere per ottenere un’unità addizionale di beni

pubblici si riduce vale a dire il saggio marginale di sostituzione è

decrescente.

Il grafico A mostra anche le curve di indifferenza del soggetto tra beni

pubblici e privati. Egli è disposto a rinunciare ad una certa quantità di beni

privati per ottenere una quantità maggiore di beni pubblici.

Il livello ottimale di spesa per l'individuo corrisponde al punto di tangenza E

tra la curva di indifferenza ed il vincolo di bilancio.

Quando il prezzo-imposta diminuisce il livello ottimale di spesa pubblica

1

per l'individuo aumenta il nuovo punto ottimale sarà in E . Variazione del

prezzo-imposta con una riduzione da p a p avremo un utilità più alta.

1 2

13

Poiché in ogni punto della curva di domanda individuale il prezzo è uguale al

saggio marginale di sostituzione, sommando verticalmente le curve di

domanda individuali si ottiene la curva di domanda collettiva la quantità

totale di beni privati cui i membri della collettività sono disposti a rinunciare

per ottenere un'unità addizionale di bene pubblico.

Le curve di

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
12 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pedagos33 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia del settore pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Busato Francesco.