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I BENI PUBBLICI
Due caratteristiche fondamentali: non rivalità, Il consumo di un agente non influenza la quantità disponibile per gli altri agenti, e non escludibilità: non è possibile o è molto costoso escludere altri soggetti dal consumo del bene. La definizione di bene pubblico è una definizione tecnica: riguarda il consumo non rivale e non escludibile (pubblico non significa "di tutti", pubblico non significa "fornito dal settore pubblico", pubblico non significa "fornito per il settore pubblico"). La definizione si oppone a quella di bene privato, etimologicamente: posso privarne il consumo ad un'altra persona. I beni pubblici possono essere forniti dal settore pubblico (che decide la quantità ottimale) e prodotti dal settore privato (appalti per servizi di nettezza urbana, o costruzione beni pubblici). I beni privati non vengono necessariamente forniti solo dal settore privato, ma possono essere
forniti dal settore pubblico (edilizia popolare, assistenza sanitaria, istruzione). La condizione di bene pubblico non è assoluta e può cambiare con la non escludibilità tecnologia. La implica che non è possibile esigere un corrispettivo per il consumo del bene, quindi le imprese non forniscono il bene anche se esiste una La non rivalità domanda di mercato per il bene. implica che fornire il bene pubblico a un altro agente ha costo marginale nullo. In un mercato concorrenziale: P=CM, ma qui CM=0; se esiste una disponibilità a pagare (willingness to pay) per il bene pubblico,: non rivalità e non questa è maggiore del costo marginale Da P > CM=0. Quindi escludibilità implicano fornitura inefficiente del bene in un mercato concorrenziale, cioè: ci sono persone interessate al bene, disponibili a pagare più del suo costo marginale, ma che non riescono ad ottenerlo (qui si giustifica l’intervento dello Stato, primoTeorema).
Domanda per i beni rivali:
La curva di domanda individuale dice: per un dato prezzo di mercato, quanto bene domanda un individuo?
La curva di domanda di mercato (domanda aggregata) dice: per un dato prezzo di mercato, quanto bene domandano tutti gli individui?
Graficamente la domanda di mercato si ottiene per somma orizzontale delle domande individuali.
Beni non rivali:
Il consumo di qualcuno non toglie niente agli altri e il ragionamento cambia.
Per la domanda individuale per un bene pubblico: per una data quantità di consumo di bene pubblico, quanto sei disponibile a pagare? (cioè: quanto è il beneficio marginale individuale del consumo di bene pubblico?)
Per la domanda aggregata: per una data quantità di consumo, quanto sono disponibili a pagare i consumatori? (cioè: quanto è il beneficio marginale sociale del consumo di bene pubblico?)
Beni pubblici, la quantità del bene consumata da tutti gli agenti è la stessa, la
La disponibilità a pagare è diversa. Beni privati, la quantità del bene consumata da tutti gli agenti è diversa, il prezzo pagato è lo stesso. La funzione di offerta aggregata incrocia la domanda aggregata per beni pubblici e privati in punti diversi.
Regola di Samuelson
Efficienza nella fornitura dei beni pubblici: MRT=ΣMRS
MRT rappresenta il costo marginale di fornire un'unità aggiuntiva del bene pubblico, ΣMRS rappresenta il beneficio sociale marginale a consumare un'unità aggiuntiva del bene pubblico. Per rappresentare graficamente la condizione di produzione efficiente abbiamo bisogno di frontiera dalla produzione, curva di indifferenza di un consumatore e curva di domanda residuale: differenza tra la frontiera delle possibilità produttive e la curva di indifferenza. La sua pendenza è la differenza tra quella della frontiera della produzione (MRT) e quella della curva di indifferenza del consumatore (MRS)
Data
la quantità di benepubblico g: se si garantisce U1 all'agente 1, per l'agente 2 rimane la quantità di beneprivato x-x1. Muovendosi lungo U1 per diverse quantità di g si ottengono tutte le possibili combinazioni di beni di cui può disporre l'agente 2 (curva residuale), la pendenza della curva residuale è MRT-MRS1. L'ottimo si trova sulla curva di indifferenza più alta di 2, compatibilmente con la curva residuale (quando c'è tangenza). Analiticamente: MRS2=MRT-MRS1
IN SINTESI, per i beni pubblici: le funzioni di domanda individuale misurano le disponibilità a pagare dei singoli per ogni data quantità di bene pubblico (pari al MRS), la funzione di domanda aggregata (somma verticale di quelle individuali) misura la disponibilità a pagare complessiva (somma dei MRS) e la curva di offerta del bene pubblico è derivata in modo analogo ai beni privati e misura il costo marginale (saggio marginale).
di trasformazione MRT). Dal punto di vista tecnico i beni pubblici puri sono forniti in modo efficiente quando la somma dei benefici marginali (somma dei MRS) è uguale al costo marginale (MRT). Se ΣMRS>MRT: è ottimale aumentare la fornitura del bene pubblico. Se ΣMRS<MRT: è ottimale diminuire la fornitura del bene pubblico. A parole (ma in maniera equivalente), c'è efficienza quando la disponibilità a pagare complessiva per una ulteriore unità di bene pubblico uguaglia il costo opportunità del bene pubblico in termini di bene privato [a quanto bene privato occorre rinunciare per ottenere una unità in più di bene pubblico]. Se la disponibilità complessiva a pagare è maggiore del costo opportunità marginale, è ottimale fornire più bene pubblico. Se invece è inferiore, è ottimale ridurre la fornitura.
La non rivalità crea problemi di sotto/sovraproduzione rispetto
all'equilibrio concorrenziale (il criterio corretto è l'uguaglianza tra desiderabilità sociale (somma delle desiderabilità individuali) e costo opportunità). La non escludibilità crea problemi di opportunismo (free-riding) (perché pagare per un bene dal cui consumo non posso essere escluso? Perché dichiarare interesse per un bene se poi, una volta finanziato, posso usarlo senza contribuire?). L'opportunismo (Free-riding) Per sapere quanto bene fornire possiamo chiedere alle persone quanto valore attribuiscono a quel bene: per un bene privato scambiato su un mercato concorrenziale, l'individuo non ha alcun motivo di mentire, per un bene pubblico non escludibile, gli individui potrebbero essere incentivati a nascondere le loro preferenze. Se gli individui hanno la stessa disponibilità a pagare, ciascuno preferisce che il bene pubblico venga finanziato mediante una equi-contribuzione ai costi rispetto a quella in cui ilBene non è prodotto. Ancor meglio: la situazione in cui lui stesso non contribuisce e gli altri lo fanno (tanto non posso essere escluso dall'uso una volta finanziato!). Il problema si verifica perché i beni pubblici sono non-escludibili: è possibile consumare un bene senza contribuirne alla produzione, e quindi esiste incentivo a sottostimare la domanda. A causa del free-riding, è molto probabile che il mercato fornirà una quantità del bene pubblico nulla o inferiore a quella efficiente, cioè i mercati non raggiungono automaticamente le condizioni di efficiente fornitura per i beni non escludibili. In conclusione, se è possibile consumare un bene senza contribuirne alla produzione esiste incentivo a sottostimarne la domanda. L'opportunismo non è ineluttabile: con beni non escludibili, il comportamento opportunistico dei singoli rende difficile il finanziamento volontario. Nelle piccole comunità il finanziamento.volontariopuò verificarsi, anche se un soggetto ottiene una parte preponderante dei benefici del bene [i marinai che lavorano in un porto sono i maggiori beneficiari di un faro, anche se altre navi possono beneficiarne], perché i comportamenti opportunistici sono tipicamente sanzionati. La strategia individuale dominante è non contribuire e siccome lo fanno tutti, il bene non viene fornito anche se collettivamente sarebbe desiderabile. La fornitura ottima richiede informazione sui MRS di tutti gli agenti, occorre conoscere le preferenze "veritiere" di tutti gli agenti. È possibile ottenere questa informazione? Non sempre, i meccanismi che inducono la rivelazione sincera delle preferenze di solito impongono costi ed inefficienze. Esistono soluzioni teoriche per la corretta rivelazione delle preferenze (es: meccanismo di Lindahl), ma sono di difficile applicazione e comunque non esenti da difetti. Beni pubblici e Stato Quindi i beni pubblici sono causa diFallimento del mercato, non garantiscono che il mercato il fornisca in maniera efficiente, quindi giustificano l'intervento dello Stato nell'economia. Per risolvere le inefficienze della produzione privata di beni pubblici, si rende necessario l'intervento pubblico. Usando il proprio potere coercitivo, lo Stato può imporre a tutti di pagare per i beni pubblici e, se fosse in grado di conoscere le preferenze di ciascuno, potrebbe fornirne la quantità efficiente. Le decisioni riguardanti la quantità da fornire devono essere prese a livello collettivo. Beni Privati e Beni Pubblici Puri rappresentano gli estremi della tipologia di beni (il Beni Pubblico Puro è raro), in molti casi abbiamo Beni Misti (o Beni Pubblici Impuri). Beni di club, beni non rivali (entro i limiti definiti dalla congestione) ma escludibili (i club veri e propri, gli impianti sportivi, le autostrade, i ponti, i siti di internet (privi di congestione), la tv via cavo o con segnale criptato).
I beni di club sono escludibili e quindi possono essere forniti da imprese for profit sul mercato, tuttavia, l'escludibilità e un prezzo positivo non garantiscono l'efficienza paretiana. Esistono soggetti la cui disponibilità a pagare è positiva (quindi superiore al costo marginale) ma inferiore al prezzo (il consumo è razionato). Il SOTTOCONSUMO del bene è una forma di inefficienza paretiana. Come finanziarli: far gravare l'onere del bene su chi lo usa, in assenza di congestione la tariffa ottimale è p=CM=0 (i beni di club dovrebbero essere finanziati mediante quote fisse di partecipazione e tariffe flat). Beni congestionabili, rivali nel consumo, ma non escludibili (o per scelta o per motivi tecnologici), per esempio strade urbane e reti ad accesso libero o le risorse di un bosco o di un pascolo. Il costo marginale per l'accesso è positivo (a causa della congestione) e quindi è necessario trovare modalità alternative di finanziamento, come ad esempio tasse o pedaggi.