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La Basilica Paleocristiana
La basilica paleocristiana nacque come adattamento della basilica civile romana, un edificio
di uso pubblico destinato a tribunali e commerci. Contrariamente al tempio classico, che era
considerato la "dimora della divinità" e riservato ai sacerdoti, la basilica civile era uno spazio
collettivo, ampio e funzionale, facilmente riconvertibile per accogliere le assemblee dei
fedeli.
Caratteristiche Strutturali
● Pianta rettangolare: Le basiliche paleocristiane avevano una pianta longitudinale
con una, tre o cinque navate. La navata centrale, più ampia e alta rispetto alle
laterali, era dotata di finestre nel cleristorio per garantire una buona illuminazione
naturale.
● Ingresso sul lato corto: Questa disposizione, contraria a quella tipica della basilica
romana, favoriva un percorso simbolico verso l’altare, collocato all’estremità opposta
nell’abside, generalmente orientata a est. L'orientamento verso est aveva una
valenza simbolica: il sole nascente era associato alla Resurrezione di Cristo.
● Presbiterio e altare: La parte terminale della navata centrale, riservata al clero, era
contraddistinta dal presbiterio, dove si trovava l’altare, fulcro visivo e spirituale
dell’edificio. L’architettura guidava lo sguardo del fedele verso questo punto,
rafforzando l’idea del cammino verso Dio.
● Transetto: A partire dal IV secolo, fu introdotto il transetto, una navata trasversale
che attraversava l’edificio in corrispondenza del presbiterio. Questo elemento
conferiva alla pianta la forma della croce latina, simbolo centrale del Cristianesimo.
● Copertura: Le basiliche paleocristiane erano generalmente coperte da tetti a due
falde inclinate, sostenuti da capriate lignee. In alcuni casi, come a Santa Maria
Maggiore, il soffitto era decorato con cassettoni.
Elementi Decorativi e Funzionali
● Quadriportico: Lo spazio antistante la basilica era spesso organizzato in un cortile
porticato, utilizzato dai catecumeni (non ancora battezzati) durante le celebrazioni.
● Nartece: Il portico situato davanti all’ingresso, talvolta interno (endonartece), fungeva
da area di transizione tra il mondo esterno e lo spazio sacro.
● Abside decorata: L’abside era spesso arricchita da mosaici che rappresentavano
Cristo, la Madonna, gli Apostoli e scene bibliche, come testimoniano gli splendidi
esempi di Santa Maria Maggiore e Sant’Apollinare in Classe.
Basiliche a Pianta Centrale
Le basiliche a pianta centrale, di forma circolare o poligonale, erano ispirate ai mausolei e ai
ninfei termali romani. Questa tipologia rispondeva a esigenze specifiche, come i riti
battesimali e la commemorazione dei martiri.
Il Battistero
Il battistero era un edificio indipendente, solitamente a pianta ottagonale o circolare, simbolo
della rinascita spirituale attraverso il battesimo. Al centro si trovava il fonte battesimale, una
vasca marmorea per l’immersione completa del fedele, secondo la prassi paleocristiana. Un
esempio significativo è il Battistero Lateranense a Roma, il più antico della città, con la sua
struttura a due ordini di colonne che sostengono una cupola.
Il Martýrium
I martýria erano edifici costruiti sui luoghi di sepoltura dei martiri o dove si conservavano
reliquie sacre. Di pianta centrale, questi edifici celebravano la vittoria spirituale del martire,
spesso enfatizzata da un’illuminazione studiata per creare effetti di luce simbolici, come nel
caso del Mausoleo di Santa Costanza a Roma.
Principali Basiliche Paleocristiane
A Roma
San Giovanni in Laterano (314-335)
La basilica di San Giovanni in Laterano è la prima e più importante basilica paleocristiana,
nota anche come "Arcibasilica del Santissimo Salvatore". Fu edificata da Costantino su
terreni della famiglia Laterani, confiscati e donati al vescovo di Roma. È la cattedrale della
diocesi di Roma e la sede ecclesiastica ufficiale del Papa.
● Struttura: Presenta una pianta rettangolare con cinque navate separate da
colonnati, una navata centrale più alta delle laterali e un’abside orientata a est.
● Decorazioni: Originariamente ricca di mosaici e opere d'arte, la basilica subì
numerosi rifacimenti. Restano tracce di decorazioni paleocristiane nei mosaici
absidali.
● Significato simbolico: Era il centro della cristianità occidentale, punto di riferimento
spirituale per tutti i cristiani.
San Pietro in Vaticano (326-333)
Costruita sul luogo della sepoltura di San Pietro, la basilica fu voluta da Costantino e
divenne il centro del culto del martire apostolo. Fu demolita nel Rinascimento per fare spazio
all’attuale basilica di San Pietro.
● Struttura: Pianta rettangolare con cinque navate divise da colonnati. Il transetto, alto
quanto la navata centrale, conferiva una forma di croce latina.
● Decorazioni: Includeva un'iconostasi e numerosi mosaici. Al centro del transetto era
collocata la tomba di San Pietro, coperta da un baldacchino.
● Rilevanza storica: Costituì un modello per molte basiliche successive, consolidando
l’idea di una basilica come luogo di pellegrinaggio.
Santa Maria Maggiore (432-440)
Questa basilica, situata sull’Esquilino, è una delle poche a conservare l’impianto originario
paleocristiano.
● Struttura: A tre navate, con colonne ioniche sormontate da architravi, un cleristorio
per l’illuminazione e un'abside unica.
● Decorazioni musive: I mosaici rappresentano scene bibliche dall’Antico e dal Nuovo
Testamento. Particolarmente notevoli sono quelli absidali, che raffigurano
l’Incoronazione della Vergine.
● Significato simbolico: Dedicata alla Madonna, sottolinea il ruolo crescente del culto
mariano nell’epoca paleocristiana.
Santa Sabina (425)
Santa Sabina si trova sull’Aventino e rappresenta un esempio di basilica paleocristiana
elegante e sobria.
● Struttura: A tre navate con colonne corinzie rudentate, cleristorio e tetto in legno a
capriate.
● Decorazioni: Sobrie rispetto ad altre basiliche, con alcune tracce di mosaici e una
porta in legno con pannelli scolpiti, tra i più antichi esempi di arte paleocristiana.
● Rilevanza: Santa Sabina è un modello di semplicità e purezza architettonica,
espressione della spiritualità cristiana delle origini.
A Ravenna
Sant’Apollinare Nuovo (505)
Costruita da Teodorico per il culto ariano, fu successivamente riconvertita al cattolicesimo
con l’aggiunta di mosaici cristiani ortodossi.
● Struttura: Basilica a tre navate con colonnati che sostengono archi a tutto sesto.
L’abside semicircolare era decorata con mosaici.
● Mosaici: I mosaici narrano scene della vita di Cristo e raffigurano processioni di
santi. Spicca l’uso del fondo dorato, caratteristico dell’arte ravennate.
● Significato storico: Testimonia il passaggio dal regno ostrogoto al dominio
bizantino.
San Vitale (525-548)
San Vitale rappresenta un perfetto esempio di fusione tra l’architettura paleocristiana e
quella bizantina.
● Struttura: Pianta ottagonale con deambulatorio e matronei, abside decorata da
splendidi mosaici e una cupola nascosta da un tiburio.
● Decorazioni: Celebri i mosaici di Giustiniano e Teodora, simbolo del potere politico e
religioso dell’impero bizantino.
● Significato simbolico: L’uso della luce e i raffinati mosaici rendono San Vitale uno
dei massimi esempi di architettura sacra paleocristiana e bizantina.
Sant’Apollinare in Classe (547)
Costruita a pochi chilometri da Ravenna, fu dedicata al primo vescovo della città.
● Struttura: Pianta longitudinale con tre navate e un’abside semicircolare. Il campanile
cilindrico del IX secolo è uno degli esempi meglio conservati.
● Decorazioni: Il catino absidale presenta un mosaico che raffigura Sant’Apollinare tra
i suoi fedeli, circondato da simboli cristologici come l’Agnello e la Croce.
● Significato: Sant’Apollinare in Classe è un capolavoro dell’arte musiva
paleocristiana, con decorazioni che esprimono simbolicamente la gloria del martirio.