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PUNTI T.70 o superiore è clinica, 65-69 borderline, minore di 65 normalità
CONTESTI DI APPLICAZIONE
La rapidità e semplicità di somministrazione e di compilazione della CBCL ne agevola l'utilizzo in numerosi contesti e con diverse finalità. Applicazioni principali di questo strumento:
- servizi di salute mentale (studi privati, reparti ospedalieri, case-famiglia)
- contesti scolastici
- contesto medico
- contesto giuridico
- diagnosi psicopatologica
- informazioni sulla prognosi dei disturbi
Quando usare la CBCL
La CBCL è un buon punto di partenza per una prima valutazione globale (screening). Come detto in precedenza, la CBCL permette di avere informazioni più complete e "oggettive" riguardo al bambino/adolescente, rispetto a quelle emerse durante il colloquio con i genitori, che spesso sono incomplete, focalizzate sugli aspetti problematici e condizionate dallo stato emotivo. Un difetto della CBCL può essere la
Sua lunghezza nella compilazione (numero elevato di item) 9.1° lezione
QUESTIONARI DI VALUTAZIONE (2) TRF/YSR E SDQ
2. TEACHER REPORT FORM (TRF)
Versione per gli insegnanti: indaga le dimensioni dell'attività, della socialità e della scuola. Esistono due versioni TRF/1.5-5 e TRF/6-18; valuta le Competenze nelle scale di Prestazione scolastica, Impegno, Comportamento appropriato, Apprendimento, Felicità.
3. YOUTH SELF REPORT (YSF/11-18)
Questionario di autosomministrazione tra gli 11 e i 18 anni, sono autovalutazioni da fare su diverse aree: competenze sociali, prestazioni scolastiche, attività, funzionamento generale, comportamento e reazioni emotive.
Profili: normale – borderline – clinico in relazione a specifiche scale sindromiche.
SDQ
È un questionario che viene compilato dai genitori o dagli insegnanti per la valutazione di bambini dai 3 ai 16 anni. Per i ragazzi dagli 11 ai 16 esiste anche una versione.
Il self-report è costituito da 25 item presentati sottoforma di affermazioni a cui bisogna rispondere su una scala da 0 (nonvero) a 2 (assolutamente vero). Gli item sono raggruppati in cinque sottoscale ciascuna costituita da 5 item:
- 1° Sintomi emozionali: depressione e ansia
- 2° Problemi di condotta
- 3° Iperattività e attenzione
- 4° Problemi con i pari
- 5° Comportamento prosociale: scala reverse; unica scala che misura i punti di forza.
È possibile attribuire un unico punteggio per ogni sottoscala o un punteggio globale (den. Difficoltà Generali).
CASO CLINICO
LGLG è un bambino di 9 anni, i genitori chiamano autovalutazione perché gli insegnanti da un po' di tempo sono preoccupati per il comportamento del bambino in classe non tanto per l'apprendimento ma per la socialità, l'inserimento con i pari, il rapporto, atteggiamenti di chiusura e di isolamento all'interno del contesto scolastico. Questo
è quello che la mamma dice durante la telefonata. Il primo passo è riprendere ciò che ha detto la mamma in telefonata, rispetto a questi atteggiamenti di chiusura. La mamma dice che effettivamente è un bambino chiuso e dice che è molto sensibile. Aggiunge che anche lei era così quando era piccola, si rivede in questi comportamenti e parlando del figlio che quando viene rimproverato si allontana, piange e però non reagisce, non ha un atteggiamento di protesta anzi si auto svaluta, ha dei pensieri negativi. Dice anche che vuole morire, dice che di lui non importa niente a nessuno. Ha costante bisogno di essere incoraggiato perché quando pensa di non essere in grado di fare qualcosa si sente a disagio e rinuncia, però se c’è qualcuno che lo sostiene lui si fa forza e lo fa. Cosa ci interessa sapere? Diciamo che loro sono venuti per una valutazione ma non sono d’accordo con il fare la valutazione perché
Considerano l'insegnante molto severa, fissata su questi aspetti anche se poi i genitori dicono anche loro questa cosa che dice l'insegnante. La mamma definisce questo atteggiamento del figlio come caratteristica temperamentale, quindi, non rappresenta un problema secondo loro. Raccogliere info su autostima, autoefficacia. Non fa sport, non fa attività extrascolastiche non gli piace, è un bambino che ama stare a casa, molto abitudinario ha delle routine e cerca di seguirle, quando è costretto ad uscire lui protesta. Ha pochi amici, generalmente è un bambino taciturno e poco espansivo. Nel tempo libero quando è a casa lui adora giocare con i lego, è molto bravo e ci gioca da quando è molto piccolo perché è molto appassionato a mezzi di trasporto. Tendenzialmente gioca da solo. Un'altra cosa che fa da solo nel tempo libero è disegnare, ma cosa disegna? Disegna navi, aerei, automobili e treni.
Mentre non gli piace disegnare persone e animali, lui sostiene che sia troppo difficile per lui disegnarli. Sembra più un adulto che un bambino. Con le due sorelle gioca con le costruzioni e giochi da tavolo tipo memory. Quasi alla fine del colloquio viene fuori che poco tempo prima in classe lui ha avuto dei problemi con alcuni compagni che lo hanno preso di mira, i genitori non lo dicono subito come se non fosse legato al motivo per cui vengono. C'è stato in particolar modo un episodio in cui il bambino ha detto alla mamma che in giardino un bambino gli ha costretto a mangiare l'erba. La mamma è andata a parlare con la mamma di questo bambino e dice che il comportamento del figlio è stato difensivo rispetto ad una provocazione. Ci sono stati quindi degli episodi spiacevoli. Vogliamo sapere info su sviluppo e regolazione... è stato allattato al seno fino ad un anno però fino ai tre anni ha mangiato solo cibi liquidi rifiutava il cibo a pezzi.cibo a pezzi intorno ai 3 anni. Adesso è molto selettivo, non mangia carne rossa perché tutto quello che ha una consistenza dura che va masticato non gli piace. I genitori dicono che mastica ma non ingoia, la sputa. Non gli piace il pesce, i dolci e questa selettività lo porta ad avere selettività a scuola a mensa e torna a casa che non ha pranzato. Per quanto riguarda il sonno, quando era neonato ha sempre avuto difficoltà di sonno, dopodiché ha avuto episodi di pavor intensa angoscia quando si sveglia è inconsapevole, ne ha avuti di molto intensi dove lui urlava e si picchiava forte e non riusciva a svegliarsi. Fermato poi con farmaco. Al di là di questi episodi ha avuto sonno tempo mai adeguato fino ai 4-5 anni dopodiché si è tranquillizzato, ma fino a quell'età ha dormito con i genitori. Poi è nata la sorella. Questi episodi ce li hanno anche le sorelle. Ha un vocabolario molto ampio anche se ha qualchedifficoltà con la s e dicono che è perché porta l'apparecchio ai denti. È un bambino responsabile. I compiti li fa da solo, va bene a scuola e i genitori dicono che è perfettamente in grado ma vuole sempre avere la presenza di un genitore vicino perché un po' si perde, è un po' lento. A questo proposito se ha difficoltà a fare i compiti va in crisi, ha un fortissimo senso del dovere e si mette a piangere. È un bambino che soffre un po' di stitichezza, ma non si capisce perché se non gli viene o se la trattiene. Dal p.d.v. dell'aspetto emotivo, gli piace dare i baci e fare le coccole (bilaterale). È affettuoso con gli adulti di riferimento, con gli estranei inclusi bambini non è affettuoso. Ha paura del buio e di rimanere da solo e entrambe le cose insieme. L'inserimento al nido non è andato bene, piangeva, mamma dice che l'insegnante era poco espansiva e anche
alla scuola primaria ha avuto difficoltà ad adattarsi... possiamo dedurre che abbia difficoltà ad adattarsi a nuovi contesti. L'insegnante severa riporta che il bambino è in difficoltà con l'alimentazione sin dalla prima elementare e i genitori hanno chiesto l'autorizzazione per mangiare cibo suo. Non gli piace mangiare davanti agli altri bambini. Attualmente, riferisce difficoltà di articolazione di suoni legati all'apparecchio e atteggiamenti di isolamento fin dall'inizio: quando i bambini giocano lui tende ad isolarsi, non è coinvolto, quando hanno momenti di tempo libero lui disegna omini preistorici e li anima con dei suoni. In classe ha dei compagni con cui si relaziona in maniera preferenziale e sono sempre gli stessi dal primo anno, anche durante questi giochi la maestra dice che sono giochi molto semplici, sembra un bambino piccolo. Durante la lezione lei dice che lo vede assente e ha lo sguardo perso nel vuoto, le sembra che.lui non ascolti. Se poi lei lo interpella lui va in ansia, si chiude nel mutismo e si mette a piangere. Legge abbastanza bene non fa errori di lettura però è una lettura spenta priva di intonazione. Dice che spesso durante la lezione emette dei suoni vocali, qualche volta quando è particolarmente emozionato sfarfalla e che però a scuola va bene. Dopo aver somministrato il test: ... Si conferma il fatto che ci sono degli elementi che l'insegnante rivela e che sono differenti dai genitori, soprattutto sotto la dimensione clinica come il fatto che si distrae, è perso nel vuoto, non riesce ad evitare dei pensieri, si mette mani naso, si stuzzica la pelle, ripete certe azioni di continuo compulsivamente e ha degli atteggiamenti strani. Padre e madre non sono consapevoli, hanno stesso/simile punteggio sull'area sociale, l'insegnante ha un punteggio diverso. Se le info le ho già raccolte con il colloquio, quale potrebbe essere un altro buonmotivo per somministrare unquestionario? 1. Per vedere se ci sono info discordanti tra i genitori o se voglio sapere anche il parere del papà (in questo caso perché la mamma ha parlato solo lei praticamente nel primo colloquio, il padre si è limitato a confermare) 2. Questionari utili perché i genitori, messi di fronte ai risultati standardizzati (interpretati in termini di deviazione standard, tipico/atipico, popolazione normale/clinica/borderline), possono prendere consapevolezza di eventuali difficoltà oggettive del bambino. "Non sono io Eleonora Cannoni con tanta esperienza ecc. a fare questa valutazione, lo dice il grafico, i dati!" "Ti faccio confrontare tuo figlio con quello che tipicamente i bambini della sua età fanno". 3. Per avere anche il punto di vista dell'insegnante, che in questi casi è non solo utile ma indispensabile, (in questo caso somministriamo il TRF) (ci mancava un pezzo, un informatore)importante!) perché è l'insegnante l'inviante! Prima del TRF, le chiedo un appuntamento per un colloquio, parlo con lei e le chiedo se è disponibile ari