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DEVIANZA

ogni volta che si esce dalla conformità delle norme sociali →

- per riconoscere una devianza è necessaria una cultura conosciuta e

condivisa

- può riguardare individui e/o gruppi sociali

SUBCULTURA DEVIANTE: gruppo che si differenzia dalla cultura di cui fa

parte per stile di vita/credenze/visioni del mondo (es. senzatetto)

APPROCCIO BIOLOGICO

In precedenza si attribuiva il comportamento deviante a soggetti con

particolari caratteristiche biologiche (es. i criminali avevano particolari

caratteristiche fisiche →mesomorfi cioè erano muscolosi e attivi) → Lombroso

APPROCCIO PSICOLOGICO

Le spiegazioni della devianza guardano l’aspetto psicologico (stati mentali

anormali) del singolo individuo → PERSONALITA’ PSICOPATICA

(chiusura, apatia, impulsività → non è sempre vero!) → Eysenck

SPIEGAZIONE DELLA DEVIANZA

- TEORIE FUNZIONALISTE: presupposto che la società è composta da tante

strutture specifiche e necessarie→ LA DEVIANZA E’ UN FATTO SOCIALE

INEVITABILE (giustificazionismo) → Durkheim

→ teoria della tensione di Merton: il comportamento umano è sottoposto ad

una tensione quando norme sociali e realtà entrano in conflitto

- TEORIE INTERAZIONISTE: analisi microsociologica→ STUDIO DEGLI

INDIVIDUI E DELLE RELAZIONI TRA LORO→

1° teoria: la devianza si apprende tramite interazione sociale

2° teoria: la devianza viene prodotta dall’etichettamento; primaria (es. ladro

uno che ruba anche per la prima volta e non l’avrebbe fatto più), secondaria

(accettazione dell’etichetta che è stata assegnata all’individuo).

- TEORIE DEL CONFLITTO: gli individui scelgono attivamente di adottare

un comportamento deviante per reazione a disuguaglianze del sistema

capitalistico (es. Unabomber, Mangione)

RAZZISMO

Ideologia politica fondata sul presupposto arbitrario dell’esistenza di razze

umane biologicamente “superiori” che dominano su quelle “inferiori” →

discriminazione di razze “inferiori” (può sfociare nel genocidio per

conservare la “purezza” della razza dominante)

RAZZA (attribuita al colore della pelle) diverso da ETNIA (accomuna un

gruppo di persone facenti parte della stessa cultura)

XENOFOBIA: sentimento di avversione indiscriminato per gli stranieri e per

ciò che è straniero. Azioni d’insofferenza e ostilità verso le usanze, la cultura e

gli abitanti stessi degli altri paesi (sentimento nazionalistico)

la razza è un insieme di relazioni sociali che permette di classificare individui

assegnando a loro attributi e/o competenze sulla base di caratteristiche

RAZZIALIZZAZIONE è il processo in base alla quale si

biologiche→ la

distinguono gli individui in più gruppi

minoranza etnica: gruppo di persone che si caratterizza per lo svantaggio che

viene rispetto alle persone comuni (lingua, storia, religione, usanze…)

ETNOCENTRISMO: giudizio delle culture altrui partendo dal presupposto che

la propria sia la migliore → razzismo istituzionalizzato (es. Apartheid)

il razzismo è divisibile in:

- BIOLOGICO: differenze fisiche

- CULTURALE: differenze culturali

concetti base per capire il razzismo sono→ pregiudizi (giudizio basato sulla

falsa rappresentazione della realtà) e stereotipi (idea preconcetta che

rappresenta un ampio grado di semplificazione)

teoria del capro espiatorio: gli individui non riescono a gestire le proprie

frustrazioni e sono in agonismo e competizione per l’accesso a posizioni di

rango, le cui colpe ricadono su soggetti più “deboli” (es. “non trovo lavoro per

colpa degli immigrati”) → RABBIA RIVALITARIA

MODELLI DI INTEGRAZIONE ETNICA

- assimilazione: prevede l’abbandono da parte degli immigrati dei loro usi,

costumi, lingua, aderendo così alle norme della maggioranza

- crogiuolo: modello di integrazione che cerca di mescolare le nuove le

tradizioni degli immigrati con quelle afferenti alla società di inserimento

- pluralismo culturale: si caratterizza per promuovere lo sviluppo di una

società pluralistica nella quale sia riconosciuta la dignità di tutte le subculture

LA DIVISIONE COLONIALE DEL LAVORO

Con divisione coloniale del lavoro si intende la specializzazione venutasi a

creare nel periodo coloniale fra economie europee e le loro colonie→

Africa spartita tra Francia, Inghilterra, Portogallo, Belgio, Germania, Italia.

La divisione si basò sull’idea che le popolazioni native fossero più arretrate

rispetto a quelle europee (“civilizzazione delle razze arretrate”)

IMPERIALISMO: sviluppo del colonialismo nel fine ‘800 in cui paesi europei

sfruttarono i paesi africani in modo da ottenere vantaggi e interessi economici

(razzismo etnocentrico)

sfruttamento delle colonie per:

- estrazione di materie prime (questo sfruttamento contribuì

- schiavitù negativamente sull’identità delle

- terra (monoculture) popolazioni native)

RIVOLUZIONE NEOLITICA

superamento delle società nomadi e comparsa dell’agricoltura stanziale

(scoperta femminile) e delle prime città e strutture politiche con un

reinvestimento del surplus nella costruzione di nuovi manufatti. Si creano

mansioni specializzate (artigiani) e si accentuano le DISUGUAGLIANZE tra

popoli.

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

la rivoluzione industriale porta numerosi e importanti cambiamenti quali:

- ruolo dominante svolto dalla tecnologia

- urbanizzazione

- nuova organizzazione del lavoro (catena di montaggio)

- trasformazione del modello familiare (non più visione produttiva ma visione

educativa per i figli)

- stratificazione sociale tracciata in base al reddito e alla professione

- nuova organizzazione politica

SOCIOLOGIA DELLO SVILUPPO

nasce post WWII per capire le relazioni tra i paesi nord e sud del mondo e la

complessità che sta dietro

SVILUPPO: idea che ha cambiato valori differenti nel corso degli anni

l’attuale idea trova le sue radici nel concetto di progresso prodotto

dell’illuminismo nel concetto di evoluzione socio-culturale (positivismo) con un

passaggio da uno studio più semplice a uno più complesso.

I sociologi hanno creato una polarizzazione tra SOCIETA’ TRADIZIONALI e

SOCIETA’ MODERNE con le proprie caratteristiche differenti e ben distinte

→ visione dello sviluppo di tipo universalista (occidentalocentrico) cioè che

segue una direzione precisa per tutti attraverso l’industrializzazione

oggi se parliamo di sviluppo ci troviamo davanti a 2 interpretazioni:

- sviluppo meccanicistico e cumulativo: evoluzione come una serie di

cambiamenti isolati e prevedibili che si accumulano e si integrano.

- sviluppo organico: processo evolutivo naturale e armonioso basato su una

visione dinamica dove le parti di un sistema sono interconnesse e si

influenzano reciprocamente in modo continuo.

MODERNIZZAZIONE: presentata come un processo fisiologico ed evolutivo

di maturazione sana e progressiva e UNICA PER TUTTE LE SOCIETA’

paradigma della modernizzazione: presunzione che la modernizzazione è un

processo trasformativo unidirezionale, progressivo e graduale. Linea

orizzontale che va da uno stadio primitivo a uno stadio avanzato.

Questa evoluzione rappresenta il “progresso” → moderno>tradizionale

viene considerato un processo universale e irreversibile → una volta

iniziato non può essere interrotto (accezione positiva riguardo aspetti benefici

quali salute, lavoro, libertà..)

disfunzione principale del capitalismo = lavoro (promessa di un lavoro e

quindi ricchezza per tutti) e ambiente (disastro ambientale)

IL PROGETTO SVILUPPO

LA QUESTIONE SVILUPPO-SOTTOSVILUPPO

l’esigenza di inserire, in un quadro fenomenologico globale, le problematiche

connesse con il sottosviluppo. Nasce durante gli anni successivi alla WWII,

nel momento in cui gli statisti delle potenze vincenti disegnano una nuova

“mappa del potere” su scala internazionale.

cosa determina la dinamica del cambiamento in questo periodo?

Il risveglio di una coscienza universalistica e pacifista che spinge a trovare

soluzioni politiche in quadro giuridico che riconoscesse formalmente e desse

piena legittimità alle rivendicazioni delle parti del mondo “sfruttate” e marginali.

→ nascita N.U. con l’obiettivo di mantenere la pace e la sicurezza

internazionale, sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni, conseguire la

cooperazione internazionale nella soluzione dei problemi internazionali e

costruire un centro per il coordinamento delle attività delle nazioni per

conseguire questi fini comuni (sede N.U.).

Con la nascita delle Nazioni Unite (1945) si pongono le basi del processo di

decolonizzazione, considerata come condizione necessaria per l’autogoverno

dei popoli della terra, senza alcuna distinzione di razza (principio di

autogoverno). → STATO-NAZIONE

Presa di coscienza anche da parte degli stati membri sulle condizioni di

povertà ed emarginazione in cui riversano gli stati “sfruttati” e colonizzati

sparsi nelle aree che formavano il “terzo mondo”.

PROGETTO SVILUPPO

nasce alla fine della WWII come risposta politica e intellettuale alla condizione

delle popolazioni più marginali con il fine di promuovere lo sviluppo delle aree

del mondo considerate più arretrate.

Gli elementi fondanti furono:

CRESCITA ECONOMICA (elemento necessario e sufficiente per garantire la

crescita economica di un paese→ visione riduttiva volto solamente a favorire

un processo di industrializzazione di un paese considerato sottosviluppato).

→ ideato da Truman nel 1949 con un programma ben delineato e con la

messa a disposizione di tecnologie con gli stati “sottosviluppati” che diventano

dipendenti dagli stati occidentali (neo-colonizzazione).

→ SVILUPPO=CRESCITA ECONOMICA con una direzione e quindi è un

processo lineare.

Secondo la teoria di Rostow passa attraverso cinque stadi:

1) la società tradizionale (la tradizionalità ostacola lo sviluppo)

2) lo stadio precedente al decollo

3) il decollo

4) la strada verso la maturità

5) la società dei consumi di massa (capitalismo industriale maturo)

Sono necessari 10 anni per passare dal primo al quinto stadio. Teoria molto

criticata dato che è solamente un modello descrittivo senza alcuna base

fondante.

- sviluppo è inteso come un processo universale, tipico di tutte le società

umane. Lo sviluppo di una nazione si misura esclusivamente attraverso il PIL

- sottosviluppo viene definito come ritardo → il paese occidentale non si cura

di capire q

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A.A. 2024-2025
17 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher navid1330 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Sommovigo Barbara.