Impianto del frutteto
Per l'impianto del frutteto si eseguono una serie di azioni:
- Scasso del terreno: quando il terreno è in tempera e nella stagione precedente all'impianto, di solito si effettua in primavera. Perciò lo scasso verrà fatto in estate, quando il terreno è intempera e permette una migliore lavorazione e minore resistenza alla lavorazione. Si sfruttano le piogge avvenute durante l'inverno e i fenomeni di gelo-disgelo che hanno portato alla formazione di una buona struttura del terreno. Ci sono casi in cui lo scasso può essere fatto in autunno, sempre in condizioni di tempera, a causa della scarsità delle piogge che non hanno consentito la tempera del terreno.
- Concimazione di fondo: attraverso sostanze organiche atte a migliorare la SOM.
- Affinamento del terreno: attraverso l'uso di erpice ad argani fissi o con fresa rotativa.
- Squadratura e picchettamento del terreno.
- Trapianto.
Lavorazioni principali:
- Aratura profonda.
- 80 cm anche se può portare in sup materiale non fertile
- Discissure: tagli-rotture profonde a 60-80 cm senza alcun rovesciamento attraverso il ripper
- Preparazioni per l'impianto:
- Baulatura a colmare: creazione di una pendenza per lo sgrondo delle acque
- Affossatura: utilizzo e inserimento sotterraneo di tubi forati da 5-8 cm per evitare il ristagno idrico
- Assolcatura: per la messa a dimora delle piante
- Rincalzatura: sollevamento della terra che viene rovesciata, appressata e bagnata vicino al colletto della pianta appena trasferita in modo da evitare che le radici si ritrovino in camere d'aria nelle quali non possono svolgere le proprie funzioni
- È opportuno scegliere:
- Sesto d'impianto
- Forma di allevamento
- Densità di impianto
- In relazione alla quantità di intercettazione luminosa che la specie da piantare necessita e se si vogliono utilizzare macchine (e se sì, quali) per la gestione del frutteto.
- In genere l'intercettazione luminosa
La percentuale di distanza tra le file varia dal 30 al 40%, ma se la specie è resistente si può arrivare anche al 50%. Se si opta di non utilizzare macchine per la gestione si può adottare una distanza tra le file minore. In genere, tra le file, la distanza oscilla dai 3 ai 5 metri, mentre sulla fila va da 1 a 3 metri (equivale a dire 4x2 metri).
Se ho a disposizione un campo piccolo si preferisce avere la produzione distribuita su tante piante (poca ma su tante piante), se invece ho un terreno spazioso si preferisce avere la produzione su poche grandi piante (molta ma su poche piante).
Per la scelta della densità dell'impianto bisogna tenere conto del tipo di coltura, delle sue caratteristiche e della forma di allevamento adottata (es. actinidia che ha un apparato radicale che si espande molto, non potrà essere coltivato a densità elevate). Più la forma di allevamento prevede piante piccole, maggiore sarà la densità d'impianto.
- Bassa densità: 300-800 piante per ettaro con forme a vaso.
del 3 anno albero completamente formato e inizio della produzione La piramide e il fuso sono due forme di allevamento per le piante da frutto. La piramide è caratterizzata da una forma a cono, con una base più ampia e un apice più stretto. Il fuso, invece, ha una forma allungata e affusolata. Entrambe le forme di allevamento richiedono una distanza tra le piante abbastanza ampia per permettere una corretta crescita e sviluppo. Per la piramide, la densità media è di 800-1500 piante per ettaro, mentre per l'alta densità si arriva a 1500-3000 piante per ettaro. Per l'altissima densità, si raggiungono addirittura 10'000 piante per ettaro. In quest'ultimo caso, le piante occupano meno di 1 metro quadrato e hanno una vigoria ridotta, che porta a un precoce invecchiamento della pianta. Le forme ad asse centrale o super spindel sono le più adatte per questo tipo di densità. Per il fuso, si utilizza la forma del vaso, che è autoportante e ha un volume sufficiente per la crescita della pianta. La filiera del tronco è breve e la corona si trova ad almeno 50 cm da terra. Da questa corona, partono 3 o più branche primarie, tutte allo stesso livello e inserite con un angolo di 40-50 gradi. Le branche vengono guidate da legature con spago o filo plastico a dei supporti, come cavalletti di canne, per dare la corretta inclinazione. Nel caso del fuso, non c'è un asse centrale, che viene eliminato nel primo anno di età della pianta. L'altezza massima del fuso è di 32,8 / 3 metri, per permettere una migliore gestione. Per la densità medio-bassa, si utilizzano 400-800 piante per ettaro. Quando si mettono a dimora delle piantine già sviluppate, si può osservare un buon sviluppo di ramificazioni secondarie alla fine del primo anno. Alla fine del secondo anno, l'albero è ben strutturato e si può procedere al taglio della cima. Alla fine del terzo anno, l'albero è completamente formato e si inizia la produzione.del 3 anno è entrata in produzione ed ha occupato tutto il volume: completa la sua struttura nel 3 anno di sviluppo e nel 4 anno entra finalmente in riproduzione, dopo aver completato la struttura scheletrica.
Indicato per: Olivo, Mandorlo, Ciliegio, Albicocco e Pesco 2
Vasetto ritardato (in Romagna e zone collinari)
Forma di allevamento che tiene la pianta molto bassa, totalmente governabile da terra. Si mantiene parzialmente l'asse centrale che viene poi eliminato al 3° anno. Si usano i rami anticipati dell'Astone per creare il 1° palco di branche. Ha un alto indice di efficienza fogliare e di copertura: LAI - leaf area index.
Vasetto irregolare
Deriva dal vaso ma con altezza inferiore sui 40 cm. Le dimensioni inferiori ne consentono l'uso in sesti d'impianto ridotti. Ha un numero di branche superiore a 3, creando una serie di ramificazioni aggiuntive: struttura più confusionaria.
Indicato per: Albicocco, susino
Vasetto catalano / spagnolo
Serie di tagli ripetuti sulle branche.
primarie (tagli di cimatura) anche un paio di volte a stagione per favorire lo sviluppo dei rami laterali e determinare un effetto di infoltimento.
Tagli di ritorno e sgolatura per allargare le branche e avere una maggiore densità d'impianto di 1000-1200 piante per ettaro.
Indicato per: pesco, albicocco e ciliegio.
Fusetto - forma in volume sia per pomacee che per drupacee. Origina dal fuso, ha un tronco piuttosto breve e una corona che si sviluppa a 70-80 cm dal colletto. Presenta un asse centrale sul quale si inseriscono le branche primarie con un angolo di 45°-50°. Su queste si inseriscono le branche secondarie, da 4 a 8, più corte, e le formazioni fruttifere. Le branche sono inserite in modo spiralato, tranne il primo palco che risulta orizzontale. L'altezza massima dell'albero è di 2,40-2,60 m.
Si effettuano potature frequenti al fine di cimare le estremità in modo scalare e permettere il mantenimento della forma conica. Le branche sono guidate da legature a fili di sostegno dove previsti, oppure orientate da divaricatori appoggiati all'asse.
centralemedio-alte intensità 2000-3000 p/ha
questo d’impianto: tra le file 3,5-4,5 m sulla fila 0,50-1,50 m
3Solaxe – variante del fusetto – asse verticale modificato
asse verticale modificato, l’apice del fusto viene ripiegato in orizzontale in modo da rallentare la crescita, favorire le ramificazioni e ridurre l’altezza complessiva dell’albero. Se effettuata su un apice oltre i 3 metri, la pianta tende ad assumere una conformazione innaturale presentando fusti inclinati di 30-40° nella direzione del filare.
altezza del filare modificata
formazione delle branche si ha grazie al sistema di potatura lunga (taille longue) o cosiddetta Centrifuga: formazioni di branche fruttifere spioventi anche abbastanza lunghe, inserite ad oltre un metro da terra che non vengono sottoposte ad alcun taglio.
Occorrono quindi maggiori distanze sulla fila determinando una densità d’impianto
Palmetta anticipata – forma in parete o
appiattitaraggiunge i 3 metri di altezza presentando 4 palchi di branchecorona a 60 cm dal collettoinclinazione omogenea dei rami per garantire una buona fruttificazione sianella porzione basale della chioma che in quella sovrastantesenza taglio, generalmenteutilizzo di mezzi di sostegno e legamento dei rami con 3 o 4 fili a diversealtezze (anche se il portainnesto è vigoroso e sarebbe autoportante)Al 1 anno vengono attuati degli ampliamenti degli angoli di intersezione delprimo palco, praticando delle inclinazioni/piegature.al fine del 2 anno abbiamo degli anticipati sull'asse principale checostituiscono il 2 palco anch'esse piegate.Densità medio-alte 1500-2000 p/hasesto d'impianto fra le file 3,5-4,5msulla fila 1,2-1,8 m 4Forma Y longitudinale – forma appiattitasi sviluppa sulla filatronco breve, risultato siepiformeforme bicauli: 2 fusti dritti a candelabro o inclinati sulla filaalberi foggiati a forca in vivaio: può essercidissimmetria
che il sole raggiunga tutte le parti della pianta.penetrare la luce ed evitare l'effetto siepe che potrebbe infittire troppo la chioma -> creazione di finestre
bassa densità d'impianto <400 p/ha
Cordone speronato - Vite
adottabile su piante che fruttificano dalle gemme poste alla base dei tralci
forma monolaterale a spalliera verticale
ceppo unico che portiamo a 80 cm da terra, poi indirizzato in un cordone piegato a 90 gradi per una lunghezza di 80 - 120 cm
sul cordone ogni anno attuiamo una speronatura: si tagliano molto corti i rami di 1 o più anni di età
lasciando degli speroni lunghi pochi cm che ospitano da 2 a 3 gemme, sul cordone orizzontale
Distanza sulla fila 1m
Distanza tra le file 2.3-2.5m
Densità 4000-4500 ceppi/ha -> 4-6 speroni con 2/3 gemme x metro di parete
Impalcatura: pali in cemento di 2,5 - 3 m
distanti 8 - 10 m
5 Fili ad altezze diverse:
1° filo con diametro maggiore a 1,20 da terra
2° filo a 40 cm dal primo
3° filo a 40 cm dal secondo
8 - 10 m
- 3 mGuyot
- Vite
- Allevamento a ridotta espansione
- Tronco alto 1 mt circa
- Su questo è inserito un capo a frutto con 10 gemme piegato a 90° orizzontalmente lungo il filare
- Dalla parte opposta si lascia uno sperone che ha lo scopo di dare tralci di rinnovo per gli anni successivi
Si basa su 3 tagli:
- Taglio del passato
- Taglio del presente
- Taglio del futuro
1. Taglio del passato
Si effettua sul legno vecchio, porta i tralci che hanno fruttificato l'anno precedente
2. Taglio del presente
Si eliminano parte delle gemme accorciando il tralcio di rinnovo, viene poi ripiegato a 90° (DX) fissato sui fili dell'impalcatura per farlo entrare nello spazio fra le piante, il tralcio di rinnovo è un capo a frutto ch
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