Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 19
Appunti Sociologia Pag. 1 Appunti Sociologia Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sociologia Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sociologia Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sociologia Pag. 16
1 su 19
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL MERCATO DEL LAVORO

Nel mercato abbiamo domanda e offerta, chi richiede e chi offre lavoro.

L’offerta racchiude i potenziali dipendenti ovvero tutti i potenziali lavoratori ma

nello specifico quelli attivi (essere disponibili a lavorare). Tutti quelli che

lavorano o quelli disposti (cercano attivamente lavoro).

Noi abbiamo un problema enorme di inattività chi non cerca lavoro (poca

proattività) in particolare tra le donne.

Anche le modalità di misurazione dei dati è importante: anche i dati sono frutto

di una costruzione sociale. Questo elemento risulta essenziale in quanto per la

comparazione è necessario che i dati o siano simili e nel caso non lo siano deve

essere operata un’armonizzazione.

Molti sociologi definiscono impropria l’espressione mercato del lavoro in quanto

non è comparabile ai mercati tradizionali, manca la merce (lavoratori) e manca

il prezzo in quanto nel mercato tradizionale equilibra domanda e offerta che

rende il mercato simmetrico mentre nel mercato del lavoro questo non è

possibile (il lavoratore è in una posizione di subordinazione).

Possono essere poste condizioni di lavoro che dal punto di vista razionale di

equilibrazione non hanno senso.

nel mercato normale si ambisce ad una massimizzazione del profitto, del lato

dell’utilità economica. Nel mercato del lavoro questo non è necessariamente

vero es. prestigio, soddisfazione. Anche l’imprenditore potrebbe non

perseguirla es. eccettuare di guadagnare un po’ di meno per proporre

condizioni migliori.

Il lavoratore mette in gioco tutte le sue competenze e risorse, non si scambiano

solo le capacità personale ma tutti gli aspetti che lo caratterizzano. Es. perchè

a partità di competenze e curriculum io assumo una persona piuttosto che

l’altra. Es. presenza o meno di impegni familiari. Anche qualcuno di. Simile a

livello valoriale. Anche le informazioni sui social possono diventare una proxy

delle mie concezioni valoriali. Inserire una persona molto lontana dai valori

organizzativi può comportare difficoltà in un’impresa: per posizioni elevate si

fanno prove anche per quanto riguarda la predisposizione a leadership,

comunicazione ecc.

Le variabili demografiche sono importanti.

Importantissimo il capitale sociale: es. contesto familiare, chi ti ha segnalato,

quali altre esperienze e contatti hai acquisito (università private che riescono a

rendere gli studenti più occupabili per questo motivo).

Importanza dei legami deboli di granovetter.

es. Vengo da una famiglia di medici quindi sono stato socializzato a quella vita,

ai passaggi richiesti ecc (socializzazione primaria verso un determinato ruolo).

Granovetter modifica questa idea per cui non sono solo i legami forti come

quelli familiari a fare la differenza, essi sono colmi di interdipendenze.

I criteri seguiti dalle imprese hanno anche una serie di aspettative su quanto il

lavoratore è disposto ad accettare quella condizione: previsione del consenso.

Se uno ha carichi familiari e meno probabile che voglia contestarmi e quindi

rischiare di perdere il lavoro. È difficile accettare un lavoratore qualificato

perchè ha un più forte potere contrattuale e quindi non vorrà accettare tutte le

condizioni che mi vengono proposte.

Il rapporto asimmetrico tra imprese e lavoratori viene modulato dalle istituzioni

che devono fornire una dimensione normativa. Non sempre le istituzioni

riescono es. platform workers. La domanda è sempre più fluida e flessibile

rispetto all’offerta, la regolamentazione in parte la limita. Es. la

somministrazione di lavoro è molto più auspicabile per l’offerta piuttosto che

per la domanda.

Le determinanti (perchè accetto) dell’offerta:

- le aspirazioni professionali, anche cultura del lavoro (status sociale),

Per le donne la prima occupazione è il way out per la ricerca di un’autonomia,

questo ci dice tanto anche alla socializzazione di autonomia. Questi stereotipi

influenzano anche le etiche del lavoro

- capacità di mobilitare relazioni forti o deboli

- Ruolo del welfare e della famiglia. Ci danno istituti che facilitano il

passaggio tra lavori. Noi abbiamo obblighi familiari che vanno anche oltre

alla famiglia nucleare. il sistema è basato su solidarietà Inter familiari.

- vincoli dovuti a responsabilità lavorative o extra. Es. essere impiegato nel

volontariato dovrebbe essere considerato come parte del mercato del

lavoro in quanto è comunque funzionale al mantenimento di un

determinato sistema sociale.

welfare dell’investimento sociale: lavorare menon per lavorare tutti e investire

nel volontariato ecc. Soprattutto per le persone anziane risulta sempre più

importante la costruzione di reti.

Le determinanti della domanda

- Tipo di posizionamento competitivo: nella pubblica amministrazione la

domanda è rimasta molto tradizionale: regole fisse, statiche, non si

collocano in modo competitivo.

Marianna mazzuccato: le pubbliche amministrazioni si sono svuotate di

competenze, sono rimasti i burocrati weberiani. Infatti progressivamente ha

esternalizzati i processi dove si necessitava di competenze

tecniche/specialistiche. In questi anni la PA ha esternalizzato moltissime

competenze soprattutto in sanità, in generali affidati a compagnie di

consulenze esterne e quindi sono state svuotate di competenze.

- Strategie di reclutamento

- rappresnetazioni condivise di chi sa fare cosa es. per le risorse umane mi

serve di meno il sociologo o lo psicologo rispetto ad un giurista o un

ingegnere gestionale. Si pensa che le soft poi siano facilmente acquisibili.

Quindi risultano molto importanti anche le aspettative del datore di

lavoro verso determinate competenze. Fanno effetto spiazzamento.

Noi abbiamo una discreta incidenza di lavoratori che non riescono a rientrare

nel mercato. In senso stretto, in cerca di prima occupazione, e chi sta.

Continuum occupazione disoccupazione

Le statistiche fotografano condizioni molto statiche ma le condizioni reali sono

molto più dinamiche, le categorie non sono così facilmente applicabili.

Superlavoro: due o più attività es. chi lavora in un’impresa e poi arrotondo: in

teoria si dovrebbe fare con la partita iva ma in pratica posso anche non farlo.

Quindi potrei avere persone che lavorano molto più di quanto dovrebbero e

altre che non la trovano. E qui entra in gioco anche il network che

un’occupazione mi da.

Inattivi

Lezione 11/03/2024

Negli anni 40 la Toyota è il principale produttore giapponese e ha un peso

assolutamente marginale nella produzione di automotive. 2685 vetture

prodotte in 30 anni contro le 7000 prodotte in un solo giorno dalla Ford e un

dipendente assembla due veicoli all’anno. Negli anni 50 e a seguire, viene fuori

un tentativo di avviare un nuovo modello che si consolida negli anni 80 in cui

abbiamo la nascita del modello giapponese, superiore rispetto a quello di

produzione Taylor-fordista.Il modello giapponese prevedeva di produrre gli

stessi volumi con una qualità assolutamente superiore. Da qui la lean

production (produzione snella). Si inizia a produrre sulla base della domanda

concreta dei veicoli. Si ha un cambiamento dalla produzione di massa alla lean

production prima il cliente e poi la produzione, non più il contrario.

Quali sono i principi fondamentali della lean production?

1. Zero stock: non si fa più immagazzinaggio. Just in time (comprare quello

che ti serve per produrre) non più just in case. Sistemi di localizzazione:

localizzare alcune fasi della catena in modo di non fermare

completamente.

2. Zero tempi d’attesa per il cliente: prodotto customizzato. Il tempo

d’attesa è limitato.

3. Zero tempi morti: efficientamento della catena e tempi di assemblaggio

4. Zero difetti: maggiore controllo anche sulla catena di produzione

5. Zero conflitto: identificazione piena con quella che è la fabbrica.

Necessità di immedesimare il lavoratore con quelli che sono gli obiettivi

della fabbrica. Commitment aziendale. Meno questo sarà elevato più sarà

probabile l’insorgenza di conflitti.

6. Zero burocrazia

Possiamo immaginare il fordismo come una versione efficientata e corretta

(lean production) di questo modello. Un altro aspetto del modello giapponese è

la forte rappresentazione delle maestranze. Qui le maestranze sono

responsabili del miglioramento di quei prodotti. Al lavoratore vengono

riconosciute le sue competenze e viene così responsabilizzato. Se nel fordismo

abbiamo un’adesione passiva ad una serie di ordini qui il lavoratore è libero di

proporre suggerimenti relativi a innovazioni o difetti. Per Ford c’è una

sostituzione perfetta tra i lavoratori, nel modello giapponese i lavoratori sono

unici con le proprie competenze. Uno degli elementi di criticità è la mancanza

di autonomia e di delega.

Progresso tecnico e conseguenze sociali

De industrializzazione: progressiva perdita di centralità del reparto

 industriale nell’economia (ridimensionamenti, smantellamento aree

industriali, lean production e PMI). Es. alitalia-aeroitalia

Neo- industrializzazione (distretti; reti)

 De standardizzazione (lavori, flessibilità, nuovi rischi sociali, precarietà):

 se si disgrega ‘impresa si disgregano anche i rapporti di lavoro all’interno

dell’impresa. come viene regolato il lavoro e come il welfare deve

adattarsi alle nuove sfide.

Studi di genere (incremento, disuguaglianze, welfare): riflettere sulle

 questioni legate ai sistemi di welfare e alla loro ristrutturazione in

risposta ad una popolazione non più omogenea. Come e dove si

producono le disuguaglianze sul mercato.

Crisi del fordismo

Successo dei movimenti di contestazione: inizia ad essere applicata una

 regolamentazione del mercato del lavoro che può avere la sua

insostenibilità lato impresa. Il miglioramento delle condizioni di lavoro è

funzionale alla solidità dell’impresa. C’è una tensione a garantire

sicurezza nel mercato che nel lungo periodo si sono rivelati insostenibili.

Nuovi metodi di produzione: poter operare una riduzione del costo

 unitario di base aumentando il tasso di innovazione tecnologica. Es.

cassiera e casse automatiche.

Concorrenza internazionale

 Nuovi comportamenti di consumo

Effetti Specializzazione produttiva e decentramento: abbiamo aree che si

 specializzano in alcune produzioni con un forte decentramento. Si

concentrano alcune specializzazioni in alcune aree o settori e il resto

viene decentralizzato.

Innovazione tecnologica e automazione

 Nuove metodologie di gestione delle risorse umane

 Fl

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
19 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher messina.mc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Valente Luisa.