Estratto del documento

MECCANISMI DI DIFESA DELL’APPARATO RESPIRATORIO

Importanti in quanto l'apparato respiratorio è sempre esposto alle noxae ambientali (ambiente contenente germi,

allergeni, agenti irritanti, inquinamento).

Meccanismi di difesa generali includono:

 riscaldamento dell'aria inspirata (75% nelle prime vie aeree)

 umidificazione dell'aria inspirata (75% nelle prime vie aeree)

 assorbimento dei fumi e gas tossici a livello delle prime vie aeree

 filtraggio di particelle nelle prime vie aeree (coane, peluria nasale)

 clearance di piccole particelle attraverso attività mucociliari delle vie aeree medio basse

Meccanismi di difesa specifici verso gli agenti batterici:

 clearance mucociliare

 fagocitosi da parte dei macrofagi alveolari

 attività anticorpale da parte di IgA secretorie

 attività di lisozima, lattoferrina, interferone

SINTOMI PIÙ COMUNI: polipnea, dispnea, respiro rumoroso, tosse, cianosi, (febbre)

RESPIRAZIONE: attività regolare, conseguente ad una stimolazione “ritmica” dei centri regolatori del respiro, sensibile

all'aumento della pCO2 e una diminuzione della paO2.

TACHIPNEA/POLIPNEA aumento della frequenza respiratoria e profondità degli atti respiratori nel tentativo di

compenso

RESPIRO PERIODICO fasi di polipnea alternate a fasi di apnea

APNEA CENTRALE pause respiratorie ( >3 DS rispetto a FR media) tale da compromettere colorito e circolo

(cianosi/bradicardia)

APNEA OSTRUTTIVA assente passaggio di aria nelle vie aeree pur con esagerata attività muscolare (ipertrofia

adenotonsillare, malformazioni)

DISPNEA presente quando un aumentato lavoro respiratorio è necessario per mantenere una

ventilazione il più possibile normale

È IMPORTANTE RICORDARE CHE:

1. un bambino dispnoico va sempre considerato come potenzialmente grave e richiede pertanto una rapida

valutazione

2. Un bambino dispnoico è spesso agitato -> la visita deve essere fatta nelle condizioni a lui più favorevoli

3. Un bambino dispnoico, in particolare se da ostruzione alta, può assumere posizioni obbligate che rendono meno

faticosa la respirazione -> sono da evitare posizioni forzate che potrebbero aggravare l'ostruzione

4. nel sospetto di ostruzione alta va evitata l'ispezione da faringe con l’abbassalingua -> rischio di arresto respiratorio

per meccanismo riflesso

5. un bambino dispnoico, specie se molto impegnato, è a rischio di ipossia -> necessaria l'ospedalizzazione

CARATTERTISTICHE DELLA DISPNEA

DA OSTRUZIONE EXTRATORACICA (VIE AEREE MEDIO- prevalentemente inspiratoria con inspirio più lungo e

ALTE) rumoroso dell’espirio, raramente associata ad alterazioni

della frequenza respiratoria

DA OSTRUZIONE INTRATORACICA (VIE AEREE BASSE) prevalentemente espiratoria con espirio più lungo e

rumoroso dell’inspirio, spesso associata ad aumento

della frequenza respiratoria

DA ALTERAZIONE DEGLI SCAMBI (IPOVENTILAZIONE, sempre associata ad importante tachipnea, non

ALTERAZIONE MEMBRANA ALVEOLO-CAPILLARE) associata a specifici rumori respiratori, indipendente

dalle fasi del respiro

PRINCIPALI CAUSE DI DISPNEA

OSTRUZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE laringite ipoglottica, epiglottite, corpo estraneo in laringe

EXTRATORACICHE e 3^ superiore della trachea

OSTRUZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE bronchiolite, asma, corpo estraneo nei 2/3 inferiori della

INTRATORACICHE trachea

ALTERAZIONI DELLA SUPERFICIE DI SCAMBIO polmonite, atelettasia, polmonite interstiziale,

ALVEOLARE versamento pleurico, edema polmonare

AUMENTATE RICHIESTE sforzo fisico, febbre, acidosi metabolica (ridotta

eliminazione di CO2)

RUSSAMENTO: risultato di una ostruzione parziale delle primissime vie aeree. È dovuto a vibrazioni di ugola, palato

molle, lingua. Assume un importante significato clinico solo se si associa ad apnea.

Le cause significative più frequenti sono: ipertrofia adenotonsillare, malformazioni congenite di lingua, mandibola,

palato.

STRIDORE: rumore aspro dovuto ad aumentata velocità, e quindi turbolenza, del flusso aereo a livello di laringe e

trachea (porzione extra toracica). È prevalentemente inspiratorio.

Le cause più comuni sono: ostruzioni a carico dei piccoli e metri bronchi e ostruzioni tracheali e dei grossi bronchi

(malformazioni, infettive).

WHEEZING (RESPIRO SIBILANTE): suono musicale dovuto a turbolenza del flusso aereo a livello di trachea intratoracica

o parte iniziale dei grossi bronchi (là dove la superficie delle vie aeree è la più ridotta -> velocità maggiore dell'aria). È

prevalentemente espiratorio.

le cause più comuni sono: ostruzioni a carico dei piccoli e medi bronchi (asma, bronchiolite) e le ostruzioni tracheali e

dei grossi bronchi (malformazioni, infettive).

TOSSE: atto singolo o ripetuto di emissione di aria ad alta velocità dal tratto tracheo-bronchiale che avviene in tre tempi

(1. inspirio profondo, 2. contrattura della muscolatura espiratoria a glottide chiusa -> aumenta la pressione dell'albero

respiratorio, 3. apertura della glottide con uscita dell'aria e di eventuale materiale). La sua funzione è quella di

mantenere “pulite” le vie aeree.

Può essere dovuta a diversi stimoli: meccanici, infiammatori, chimici/termici, psichici.

È un sintomo molto poco specifico.

Viene classificata in: tosse non produttiva (secca = irritativa), tosse produttiva (catarrale = infettiva, secretiva).

CIANOSI: colore scuro violaceo delle labbra, della cute, della mucosa dovuto ad una desaturazione di ossigeno del

sangue arterioso (di solito >95%). È evidente quando l'emoglobina non ossigenata supera 5g/l. Nelle malattie

respiratorie è dovuta ad ipoventilazione e/o alterazione degli scambi a livello alveolare. Nelle cardiopatie congenite è in

genere dovuta a passaggio di sangue venoso direttamente nella circolazione sistemica senza passare per i polmoni

(diagnosi differenziale con acrocianosi).

04/05/2021 LEZIONE 9 - APPARATO GASTROENTERICO

Il bambino con alterazioni del tratto gastrointestinale si presenta spesso all'osservazione in una situazione di stress fisico

e psichico.

SINTOMI/SEGNI PIÙ COMUNI DI MALATTIA

DISFAGIA difficoltà nella deglutizione (da ostruzione del numero

esofageo o disturbo della motilità, esofagite, ernia iatale,

compressione mediastinica per massa)

RIGURGITO passaggio involontario di materiale gastrico in esofago

e/o bocca, non associata a distress, frequente nel

lattante (cardias = sfintere situato alla fine dell'esofago

che impedisce il passaggio dei succhi gastrici in esofago;

nel neonato e nel lattante questa struttura non è

funzionalmente matura)

VOMITO emissione violenta del contenuto gastrico attraverso la

bocca per mezzo di contrazioni forzate

DIARREA (ACUTA E CRONICA) feci abbondanti e di consistenza diminuita di durata

inferiore a due settimane (acuta)

DOLORE ADDOMINALE forma di dolore di tipo acuto cronico localizzato in sede

addominale

STIPSI ridotta frequenza evacuativa e/o defecazione dolorosa

e/o ingombro rettale; cause legate all'alimentazione,

eccessivo apporto proteico. Accompagnata da dolore

addominale.

EMORRAGIA GASTROINTESTINALE (ALTE O BASSE VIE

DIGERENTI)

ITTERO

VOMITO NEL NEONATO

ACUTO:

 senza significato patologico (ingestione di eccesso di liquido amniotico con eventualmente sangue)

 segno importante e potenzialmente minaccioso, sospetto di patologia grave: atresia esofagea, atresia

intestinale a qualsiasi livello +/- mal rotazione (malformazione congenita di un organo cavo caratterizzata dalla

assenza di pervietà di un canale o di un orifizio normalmente aperti)

 ileo da meconio

VOMITO NEL LATTANTE

ACUTO:

 infezione gastrointestinale: vomito ripetuto, dolore, modificazione dell'alvo (diarrea), distensione addome,

disidratazione

 invaginazione intestinale: dolore colico, intermittente, salsicciotto a palpabile livello dell’ansa ileocolica

emiaddome destro, enterorragia

 appendicite: dolore importante

CRONICO:

 reflusso gastroesofageo: incontinenza del cardias che si rilassa in seguito a riempimento gastrico. Emissione di

rigurgito atonico (diverso dal vomito a getto)

 stenosi ipertrofica del piloro: vomito a getto, stomaco disteso, aggravamento progressivo (appiattimento della

curva ponderale e alcalosi metabolica per perdita di cloro)

 intolleranza alle proteine del latte vaccino e celiachia

VOMITO NEL BAMBINO CHE CRESCE

Sintomo più raro associato a:

 gastroenterite o infezioni virali in genere

 appendicite acuta

 gastrite, ulcera duodenale

 problemi neurologici

 Intolleranza alle proteine del latte vaccino

 celiachia

 malattie croniche intestinali

04/05/2021 LEZIONE 10 – PATOLOGIE DELL’INTESTINO

GASTROENTERITE: malattia caratterizzata da un'infiammazione del tratto gastrointestinale che coinvolge sia lo stomaco

che l'intestino tenue. Si parla di gastroenterocolite quando viene coinvolto anche l'intestino crasso. La malattia porta

diarrea, vomito e crampi addominali.

Tra le manifestazioni cliniche ci sono: diarrea (aumento di perdita di acqua con le feci, vomito e febbre.

Spesso è scatenata da agenti infettivi, da farmaci o da allergie; talvolta è di origine virale (rotavirus, adenovirus,

echovirus, HIV).

MECCANISMI PRINCIPALI

SECRETIVO: alterazione della funzione di assorbimento delle secrezioni da parte della parete intestinale o da un eccesso

di produzione di tali secrezioni, per invasione delle pareti da parte del germe (operazione di un’enterotossina). Blocco

dei meccanismi di riassorbimento del sodio e del cloro provocano diarrea acquosa, perdita di elettroliti, acidosi e

disidratazione.

INDAGINI DI LABORATORIO

ESAME DELLE FECI:

 presenza di muco, sangue e leucociti per la presenza di infezioni infiammatorie (campylobacter, EIEC, shigella,

CMV, clostridium difficile, yersinia, entamoeba)

 grossi volumi di feci acquose senza muco sangue e leucociti (vibrio, salmonella, ETEC, giardia, cryptosporidium)

ESAME MICROBIOLOGICO DELLE FECI: in casi selezionati quando vi è necessità di terapia antimicrobica (indicazioni

limitate: secondo agente eziologico, gravità dei sintomi, condizioni legate all'ospite. Per diarrea che perdura più di 7-10

giorni.

DIARREA ACUTA: emissione, con frequenza più elevata della norma (almeno 3 volte/24h), di feci di consistenza

diminuita (liquide o semiliquide) rispetto al pattern abituale, con durata <14 giorni. Si dice persistente con durata > a

due settimane e cronica con durata > 1 mese.

CAUSE

INFETTIVE gastroenterite acuta, infezione extra intestinale, intossicazione

alimentare

NON INFETTIVE uso di antibiotici, allergie alimentari

PATOLOGIE INTESTINALI O EXTRA INT

Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Appunti di Pediatria Pag. 1 Appunti di Pediatria Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Pediatria Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Pediatria Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Pediatria Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze mediche MED/38 Pediatria generale e specialistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher susinella10 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pediatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Pigazzi Martina.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community