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Perché le lingue cambiano nel tempo e come si evolvono?

Le lingue sono portate a cambiare nel corso del tempo a causa di vari fattori. Uno dei principali è la variazione diacronica, che si riferisce alla parentela tra lingue che derivano da una lingua comune, come ad esempio il latino. A causa di cambiamenti nel corso dei secoli, le parole possono subire modifiche significative tra le diverse lingue, anche quando ci sono elementi ereditari. La fonetica, ad esempio, può provocare cambiamenti nella pronuncia e nella forma delle parole.

Questi cambiamenti possono talvolta portare a una divergenza così grande tra due lingue imparentate da renderle quasi incomprensibili l'una all'altra. Questo fenomeno è evidente nello sviluppo storico delle lingue.

Un altro fattore che contribuisce alla variazione linguistica è la variazione diastratica, che si riferisce al modo diverso in cui le persone parlano a seconda del gruppo sociale a cui appartengono. Ogni comunità linguistica non è un blocco omogeneo, ma presenta molteplici varianti e sottogruppi che utilizzano vocaboli e forme linguistiche diverse. Queste differenze possono essere determinate da fattori sociali e culturali.

Ad esempio, esistono testi che descrivono come parlare in modo elegante o appropriato in determinati contesti sociali. Un esempio famoso è il testo scritto da Brosio, che contiene molte pagine di istruzioni su cosa dire e cosa evitare per parlare in modo raffinato. Questo dimostra come la differenza sociale e di linguaggio possa influenzare la variazione diastratica.

per indicare bacio, bisognava dire osculum (termine più elegante e alto), ad esempio Catullo prendeva parole del popolo e infatti diceva Basium e non nella forma alta, atto più carnale. Livello di linguaggio del popolo e livello dell'alta società (un altro esempio villa/domus in contrapposizione con casa (modo da popolani)), Già all'epoca c'era differenza sociolinguistica, ma alla fine nella maggior parte dei casi nei giorni nostri sono rimaste le forme del popolo, quindi casa e bacio, non domus o osculum, quando lingue evolvono spontaneamente la diacronia procede con il parlato e con il livello basso.

La variazione diafasica: la lingua cambia in relazione al contesto comunicativo, cioè chi parla con chi, anche noi scegliamo la lingua da usare in base al contesto e a cosa dobbiamo comunicare, conta in che contesto devo usare la lingua, diversi registri.

La variazione diatopica si basa sulla geografia delle lingue, (esiste atlante)

linguistico: modo in cui viene detta una parola nei vari dialetti, ad esempio in Italia la parola ragazzo/a) come il latino si è evoluto in una lingua e a sua volta nei dialetti c'è una varietà enorme tra accenti e lettere, differenza aree geografiche.

Variazione diacronica: variazione nel tempo, le lingue cambiano perché sono la variazione della facoltà del linguaggio, cambiano le persone e tempo diverso. Quali sono le tendenze generali che portano a cambiare le lingue? È l'attrizione, o attrito, qualcosa che sfregando su un materiale piano piano rallenta il movimento e velocità, ad esempio nei suoni, la pronuncia cambia prima o poi la pronuncia diventa più trascurata, essendo immersi nella società e viviamo insieme non possiamo pronunciare una parola come vogliamo, non ci capiremmo più, seguiamo una comunità per capirci, conservazione dell'attrito della lingua, ci costringono ad adeguarci a delle norme.

se una lingua non ha un sistema scolastico, in un secolo la lingua cambia tantissimo. Ad esempio, il latino, all'epoca di Roma si parla latino, ma quando le strutture romane dell'istruzione, politica, sociale vengono a indebolirsi, iniziano a formarsi le lingue romane. Non c'è più un tappo che contiene la lingua e il parlato, questa corre più veloce. Di conseguenza, con il tempo alcuni tratti non contano più. Ad esempio, la "e" aperta e chiusa, in latino avevano la distinzione fonologica di durata, in base a questo c'erano distinzioni di caso. Poi, con il tempo, perde importanza la durata e non vengono più pronunciate le lettere finali. Questi cambiamenti messi insieme avviene l'irrigidimento della lingua e non esistono più i casi. Ad esempio, l'italiano è rigida, c'è solo distinzione sintattica. Piccoli cambiamenti fonologici portano a un cambiamento. L'attrizione non è.l'unico fattore responsabile, ci sono fattori extra-linguistici, ovvero il modo in cui si propagano i cambiamenti della lingua, generazioni hanno piccole differenze tra di loro, ma non per forza si traduce in un cambiamento radicale nelle generazioni, ci deve essere propagazione del cambiamento, alcuni mutamenti sono irrilevanti, ma ci sono altre mutazioni che possono provocare danni, (giraffe con collo più lungo mangiavano di più perché mangiavano le foglie più alte, e hanno più forze e lasceranno il gene con il collo evoluto, con le generazioni i numeri si allargano, poi dopo un tot tutte le giraffe avranno il collo lungo >> selezione naturale non per bellezza ma per utilità). In linguistica non funziona proprio così, ma se nella società una parola diversa prende piede e si può dire e la maggior parte dice così allora io proverò ad imitarle, generazione dopo generazione la parola prende piede, ad esempio.

r moscia, selezione delle varianti, determinante è il modo in cui acquisisco la lingua. Quali sono i fattori che innescano i singoli cambiamenti linguistici? Due fattori principali sempre all'opera: fattori esterni (contatto con una altra lingua, almeno una parte dei parlanti vivono o esposti ad una lingua diversa, una lingua più usata e potente dell'altra sarà probabile che influenza l'altra, ad esempio interferenza linguistica: strutture interferiscono tra loro, si concretizza con prestiti, parole in prestito, ad esempio parola che non esiste perché è invenzione della lingua (tsunami, computer), altro tipo di interferenza sono i calchi: in inglese e tedesco esiste interland terra alle spalle di un fiume in italiano è stato ricalcato entroterra, prendiamo parole e con corrispondenti italiani creiamo la parola (grattacielo, skyscraper), prendere struttura e la trascino nella lingua (green pass termine creato qui in Italia, non esisteva

In Inghilterra, ci siamo sentiti indovere si farci influenzare, nella mentalità nella sanità l'inglese fa da modello, modelloculturale talmente pesante che influenza i termini), inglese è prestigioso, tantissimepersone lo parlano lingue di contatto mondiale. Spanglish: parlata da latinoamericani>interferenza dovuta al contatto, che viaggia con cultura, moda ed economia. Tutto il lessicodella musica è stato con lingua di termini francesi, poi italiani perché era la lingua dellacultura. Bergen forme linguistiche ibride che si sono formate dal 1500, forme linguisticheper comprare gente e rendere schiava, tratta degli schiavi, è stato constatato che questepersone sottratte dalla loro comunità, persone con lingue diverse ma i capi che li tengonoprigionieri hanno altra lingua diversa, nel tempo in cui vivono segregate nasce il Bergen:lingua del dominatore europeo per comunicare e dare ordini quotidiani, codice che nasceda zero,

persone abbandonano lingua madre per capire altre persona (varietà linguistica discopo, interlingua), viene semplifica la grammatica del dominatore e si aggiungono parole semplici d'origine> se queste persone sono sradicate e non parlano più la loro lingue, parlano sempre questa lingua Bergen e se avranno figli il bambino impara Bergen e quando diventa una lingua acquisita naturalmente viene chiamata creolo> contatto linguistico di mescolamento.(Lezione 19.12) (lezione 20.12): 3 fattori interni: Leggi fonetiche: quando una lingua cambia da uno stadio a. antico ad uno stadio b più recente, o si trasforma in una lingua diversa, latino in lingue romanze, al sistema dei suoni non ci sono sviluppi casuali dei suoni, ma sistematici e regolari, una classe di suoni secambiano nel tempo lo faranno tutti allo stesso, nel passaggio tutte le parole con un suono evolvono in modo tale che quella lettera evolve ugualmente in tutte le parole, lenizione dei dialetti del nord o

lingue romanze (rota> roda). Dal momento a. a b. la trasformazione èregolare in tutte le parole. Lingua b= lingua figlia. Prima rotazione consonantica (legge di Grimm) prima legge fonetica, come sono nate le sottofamiglie indoeuropee a partire dall’indoeuropeo ricostruito, (Jacop Grimm era tedesco primi del XIX secolo). Questa legge riguarda il sistema delle consonanti occlusive per come si sono evolute tra la fase linguistica indoeuropea comune, protoindoeuropeo lingua madre, e protogermanico (anello intermedio). Occlusive che esistevano nel protoindoeuropeo si sono evolute in consonanti diverse nelle protogermaniche e così sono rimaste nelle lingue germaniche conosciute. (Ipotesi più tradizionale della nascita delle lingue: parte dall’idea che il posto dove stava la popolazione che parlava proto-europeo era l’Asia centrale orientale, introno all’epoca dell’invenzione della ruota, o sono andati verso il Medioriente, India, Asia centrale, Europa centrale,

Spagna, Italia e isole britanniche, secondo altri non si sono spostati loro ma la loro lingua era così influente commercialmente e politicamente che aveva colonizzato territori anche quelli più lontani. L'altra ipotesi: contadini che parlavano questa lingua d'origine partiti dall'Anatolia che per cercare nuove terre si spostavano. È stata ricostruita un sistema vocalico della lingua protoindoeuropeo. Qualche lettera assomiglia e appartiene ancora all'alfabeto delle lingue moderne, le lingue figlie perdono qualche pezzo, ci sono stati cambiamenti profondi, certe lettere diventano sempre qualcos'altro. È stato ricostruito il sistema fonologico ricostruito, confrontando dati delle lingue figlie, con dati di latino, sanscrito, germanico, celtico etc., gli studiosi individuarono più o meno un punto di partenza, 5 vocali, distinzioni lunghe e brevi, le consonanti con più punti di articolazioni (c'era una laringale).

Le occlusive sonore avevano una variante fonematica, ovvero un'aspirazione. Tutte le lingue indoeuropee perdono questa caratteristica del proto-indoeuropeo e semplificano le distinzioni fonologiche. La prima legge di Grimm, o prima rotazione, si riferisce alla trasformazione del sistema delle occlusive nel germanico: tutte le occlusive sorde si trasformano spontaneamente in fricative sorde con lo stesso luogo di articolazione. Questo grosso fenomeno di cambiamento fonologico si è verificato tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C. Non è avvenuto tutto immediatamente, ma sempre più persone hanno iniziato a cambiare le lettere per motivi di prestigio. Secondo gli studiosi, questi tre passaggi non sono avvenuti contemporaneamente. Prima si è verificata la trasformazione delle occlusive sorde, che ha liberato uno spazio nell'inventario fonologico, successivamente riempito da altre consonanti.

vecchie occlusive sonore > occlusive sorde e posto vuoto lasciato sarebbe stato riempito dall’evoluzione occlusive sonore (è un’ipotesi).

Dettagli
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia.delorenzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Bertocci Davide.