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Formattazione del testo
Got: sunus > Scr: sunus < Psl: syn
A proposito dell'ultimo esempio si nota il distaccamento dalla versione latina "filius"; "filia" si comporta allo stesso modo: Got: daúthar > Ing: daughter > Ted: Tochter
Dall'indoeuropeo *suʠ s- abbiamo rispettivamente:
Got: swistar > Ing: sister > Ted: Schwester
Lat: soror > (dim) sorurcola > Ita: sorella
Animali: Got: wulfs > Ing: wolf > Ted: Wolf
Got: wulfs Wulfila (Piccolo Lupo)
Ind: *mūs > Lat: mus > Ted: Maus > Ing: mouse > Psl: mysǐ
Ind: *gans- > Ted: Gans > Ing: goose > Sve: gås
Ind: *hund > Ted: Hund > Ing: hound
Agricoltura: Ind: *ăgr-os > Lat: ager, agri > Got: akrs > Ing: acre > Ted: Acker
Got: kaúrn > Ted: Korn > Ing: corn
Got: faíhu (bestiame = ricchezza) > Ted: Vieh (bestia) > Ing: fee (tassa in denaro)
Glottologia- Linguistica Storica 5
Le prime attestazioni dello spostamento dei popoli germanici si
Nel I secolo:
I Goti si stanziano in Polonia, lungo il corso della Vistola;
I Vandali si muovono verso la Penisola Iberica, passando per l'Italia;
Gli Ostrogoti si stanziano nel Nord Italia, e con Teodorico cercano di prendere ciò che c'era di buono dall'Impero Romano;
I Longobardi scendono in Italia con Alboino, e la loro presenza ha un forte impatto sulla lingua del popolo, tanto che ad un certo punto si arriva ad un bilinguismo tra latino e longobardo;
I prestiti longobardi sono stati molti e sono visibili ancora oggi. Successivamente si muovono anche i Franchi e si stanziano tra la Francia e l'attuale Benelux, con influenze anche nell'Italia settentrionale.
L'impatto di queste civiltà con il cristianesimo le porta a disconoscere gli dei pagani che veneravano, quali Þorr e Odino/Wodan (l'Invasato), e proprio a quest'ultimo, secondo la mitologia nordica, si deve l'invenzione delle Rune (sussurro, mistero).
l'alfabeto collegato col mondo della magia (in uso anche presso i celti, ecco perché si pensa ad un contatto prolungato tra i due popoli). Le rune, che erano un adattamento dell'alfabeto etrusco, comprendevano 24 segni, poi semplificati in 16. Erano usate come intermediarie per la magia, scritte su dei bastoncini di faggio (bōk), che gli sciamani usavano lanciare in aria e poi interpretare, a seconda dell'ordine in cui cadevano. Dall'indoeuropeo: *bhāg-Got: bōk (bastoncino su cui scrivere le Rune) > Ing: book (ciò su cui si scrive) > Ted: Buch Lat: fagus (faggio) La prima runa dell'alfabeto era sinonimo di ricchezza (di nuovo da faíhu, bestiame); Le troviamo usate ancora anche dopo la cristianizzazione, soprattutto in iscrizioni funebri, e soprattutto nelle zone scandinave. Queste iscrizioni non seguivano un andamento lineare, ma erano incise in modo da formare un disegno; il passaggio dalle rune all'alfabeto latino, almeno perI Goti, si ha con il vescovo Wulfila che, in quanto ecclesiastico, ha tradotto la Bibbia in gotico ma adattando l'alfabeto ufficiale della Chiesa.
Germanico Orientale:
Quando parliamo di germanico orientale, ci riferiamo quasi sempre al gotico e al suo più grande conservatore, Wulfila.
Wulfila è stato un personaggio estremamente importante per la sua traduzione, di cui ci rimane solo una parte (Libro di Nehemia), ma di certo si sa che volutamente non tradusse il "Libro dei Re" e la "Lettera di San Paolo agli Ebrei", in quanto seguace dell'Arianesimo, motivo per cui fu allontanato dalla Chiesa.
La sua Bibbia è il testo gotico più importante che ci rimane, grazie al quale abbiamo potuto ricostruire la sua vita e il suo pensiero, oltre alla sua grande conoscenza linguistica.
Nel gotico notiamo l'arcaicità, poiché essendo stato parlato in una zona marginale, ha avuto pochi cambiamenti nella sua storia: il testo di
Wulfila ricorre frequentemente a calchi dal greco (egli era bilingue, di madre greca) e dimostra di essere molto fedele al testo originale, pur cercando sempre di usare la forma più semplice possibile, per rendere la Bibbia accessibile anche ai meno dotti. Il suo tipico calco è proprio preso dal modello greco, come negli esempi: Gre: ei|kón (effigie) > Got: man|leik (figura di uomo) Gre: daktylion (anello) > Got: figgra|gulþ (oro da dito) Got: figgra > Ing: finger Got: gulþ > Ing: gold Quando invece un calco non era possibile, allora Wulfila prendeva in prestito la parola dalla lingua originale, e ne scriveva la pronuncia in gotico: Gre: euaggélion > Got: aíwaggeljon Gre: profētēs > Got: praúfetes Gre: ekklesia > Got: aíkklesjo Lat: angelus > Got: aggilus Lat: apostolus > Got: apaústaúlus (Solitamente la frattura gotica si trova solo davanti a /h/ o /r/, ma probabilmente Wulfila la usava anche)nelle parole di origine straniera, davanti a suono posteriore). Bisogna notare anche come Wulfila faccia avvenire la frattura solo con e mai con segno di un orecchioě ē, attento anche all'opposizione fonologica. L'opera del vescovo gotico è stata conservata in diversi manoscritti, tra cui il "codice argenteo", scritto con inchiostro d'argento, estremamente prezioso; Il gotico è sopravvissuto all'estinzione ancora per 1000 anni, grazie ad un gruppo di parlanti in Crimea, che ancora nel 1700 conservavano la lingua di Wulfila (anche la Crimea è una zona isolata, secondo la teoria di Bartoli).
Glottologia- Linguistica Storica 6
Germanico Settentrionale:
Il germanico settentrionale è convenzionalmente diviso in tre fasi:
- Fase Runica: (fino al IX Secolo), caratterizzata da una lingua arcaica e dall'alfabeto runico
- Periodo Vichingo: (IX-XI Secolo), caratterizzato dalla presenza dei nomadi vichinghi
- Periodo Norreno: (XI-XIV Secolo)
caratterizzato da produzione letteraria
È in quest'ultimo periodo che nascono Islandese, Norvegese, Svedese e Danese.
Islandese:
L'Islandese non è nato in Islanda, ma è stato portato da alcuni coloni norvegesi che, stanchi del feudalesimo, si sono spostati in Islanda, dove già si erano stanziati alcuni vichinghi, e là hanno costituito una repubblica.
Dal punto di vista linguistico, questi coloni hanno mantenuto la forma arcaica del norvegese che parlavano, essendosi completamente isolati dal commercio con l'estero.
Sono state scritte e tramandate molte saghe in islandese, tra cui le 29 raccolte nel poemetto Edda.
La particolarità dell'islandese è il ricorso all'allitterazione, costruita con grande sagacia e tecnica poetica, e ai Kenningar, espressioni metaforiche della realtà (perifrasi). Un esempio di Kenning è il nome della capitale: Isl: Reykja|vik Città che fuma
Oppure le definizioni di
“battaglia” come: “tempesta di spade”, “volo di lance” o “canzone di lance”,“pioggia degli scudi rossi”…Ancora oggi l’islandese non accetta forme provenienti dall’esterno e si preferisce usare Kenningar piuttostoche attingere da fuori: Computer Macchina che sa contareCinema Casa delle immagini in movimentoNorvegese:Il norvegese presenta affinità con le lingue circostanti, essendo stata la Norvegia sotto il dominio dellaSvezia prima e della Danimarca poi. Raggiunta l’indipendenza, è stata ratificata la suddivisione della linguain 4 parti:
- Nynorsk, il Nuovo Norvegese
- Riksmal, la Lingua del Regno
- Bokmal, la Lingua dei Libri
- Landsmal, la Lingua della Terra
Il nome dello Stato deriva dall’indoeuropeo *veĝh (trasportare)
Ind: *veĝh > Nor: veg > Ted: weg > Sve: väg > Ing: way
Quindi significa “Via del Nord”, così come i Normanni
Erano gli “Uomini del Nord”, e la terra che hanno colonizzato in Francia era la Normannia, ora Normandia.
Danese:
I nativi danesi occuparono lo Jutland, la Germania settentrionale e parte dell’Inghilterra, che poi Knut unificò sotto un unico regno: ci furono molti contatti con le popolazioni germaniche, soprattutto con la Lega Anseatica, quindi molte parole del tedesco settentrionale entrarono nel danese, e di conseguenza nello svedese, in quanto le differenze tra le due lingue sono minime.
Svedese:
Anche dello svedese non c’è molto di particolare da dire, solo nel ramo dell’onomastica notiamo come i cognomi derivino spesso dalla natura, formati da parole come:
- Ström- (corrente)
- Berg (montagna)
- Ek- (quercia)
E inoltre, anche qui molto spesso, i cognomi sono accompagnati dal –son finale, che significa “figlio di”:
- Larsson
- Stefansson
- Andersson
Glottologia- Linguistica Storica 7
Germanico Occidentale:
Il germanico occidentale comprende l’Inglese,
il processo di formazione dell'inglese non era ancora completo. Durante il periodo medievale, l'inglese subì l'influenza del francese normanno, a seguito della conquista normanna dell'Inghilterra nel 1066. Questo portò all'introduzione di numerosi vocaboli francesi nella lingua inglese. Nel corso dei secoli successivi, l'inglese continuò ad evolversi e ad assimilare nuovi elementi dalle lingue straniere. Durante l'era coloniale, l'inglese si diffuse in tutto il mondo grazie all'espansione dell'Impero britannico. Questo portò all'arricchimento dell'inglese con parole provenienti da varie lingue, come l'arabo, l'hindi e il cinese. Oggi, l'inglese è una delle lingue più parlate al mondo e continua ad evolversi costantemente. La sua importanza come lingua internazionale è evidente in vari settori, come il commercio, la tecnologia e la cultura popolare. In conclusione, l'inglese è una lingua che ha subito l'influenza di diverse lingue e culture nel corso dei secoli, ma ha mantenuto una sua identità unica.lare di antico sassone, una lingua germanica parlata dagli Angli, dai Sassoni e dai Juti. L'antico sassone ha avuto un'influenza significativa sull'inglese antico, soprattutto a livello lessicale. Norse: La lingua norrena, parlata dai vichinghi, ha avuto un impatto notevole sull'inglese antico. Molte parole norrene sono state incorporate nell'inglese, soprattutto nel lessico marittimo e militare. Latino: Con la cristianizzazione, il latino ha influenzato l'inglese antico, soprattutto nel vocabolario religioso e scientifico. Anglonormanno: Dopo l'arrivo di William il Conquistatore nel 1066, l'anglonormanno ha avuto un'influenza significativa sull'inglese, soprattutto nel campo culinario. Francese e italiano: Successivamente, ci sono state influenze minori dal francese e dall'italiano, soprattutto durante l'espansione coloniale. Dialetti: Durante questo periodo, sono emersi numerosi dialetti, che sono varietà regionali dell'inglese, risultato dell'incontro tra la lingua dei nativi delle zone colonizzate e l'inglese. Frisone: Il frisone era parlato nell'Olanda settentrionale e nelle isole circostanti. È degno di nota perché alcuni parlanti del frisone si sono uniti agli Angli, ai Sassoni e ai Juti nello sbarco sulle coste inglesi. Tedesco: Piuttosto che il tedesco, è opportuno parlare dell'antico sassone, una lingua germanica parlata dagli Angli, dai Sassoni e dai Juti. L'antico sassone ha avuto un'influenza significativa sull'inglese antico, soprattutto a livello lessicale.