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LA STRUTTURA DELLE PAROLE GRECHE: RADICE, TEMA, DESINENZA E

TERMINAZIONE

γαμέω

γάμος

γαμέτης

γαμικός

ἄγαμος

γαμοστολός

RADICE: elemento minimo irriducibile che esprime l’idea generale di un concetto comune ad una

serie di parole, che formano perciò una famiglia di parole. La radice γαμ- qui presente veicola l’idea

generale di “sposare”.

La radice può essere soggetta ad una (limitata) variabilità fonetica.

γεννάω

γένος

γένεσις

γενναῖος

γενναιότης

γίγνομαι

γονεύς

γονή

πρόγονος

γεν- γον- γν-: idea di “generare, “nascere”. Variabilità fonetica < apofonia (= alternanza o gradazione

vocalica): cambiamento della vocale di una sillaba radicale, di un suffisso, di una desinenza.

➔ A. qualitativa (timbro): φέρ-ω φόρ-ος δί-φρ-ος; λείπω λέλοιπα ἔλιπον; φεύγω ἔφυγον

➔ A. quantitativa (quantità): πατέρ-ες πατήρ πατρά-σι; τίθεμεν τίθημι; δίδομεν δίδωμι.

γάμ-ο-ς

γαμ-ικ-ό-ς

ἄ-γαμ-ο-ς

γί-γν-ο-μαι

γον-εύ-ς

πόλεμ-ο-ς

TEMA: radice + affissi che precisano il significato specifico di quella parola, al di là del concetto

generale espresso dalla radice. Il tema è la parte che rimane fissa per tutta la flessione. È ciò che si

ottiene se si toglie la desinenza alla parola.

TEMA = RADICE + AFFISSI

Affissi:

- Prefissi: “davanti alla radice”

➔ ἄγαμος: alpha privativa (ἀ/ ἀν): “non sposato” > “celibe”

➔ πρόγονος: πρό “davanti/prima”: “nato prima” > “antenato”

➔ ἀποβαίνω: ἀπό “da”: “venire da” > “andarsene, allontanarsi”

➔ προσβάλλω; πρός “verso/contro”: “gettare contro” > “scagliare”

➔ δυστυχής (δυσ + τύχη); δυσ- “idea di contrarietà, difficoltà, negazione”: “infelice” /

“sfortunato”

➔ ἅπας; ἄλοχος (ἀ-λέχος): ἀ/ἁ copulativa/intensiva (“idea della comunanza, dell’uguaglianza,

dell’insieme”: “tutto insieme” / “tutto quanto”; “moglie” (“idea di insieme/comunanza +

letto”)

- Suffissi: “seguono la radice”

➔ φιλικ-ό-ς: il suffisso -ικ indica attitudine (“amichevole”). Cf. πολεμικός. Il suffisso [ο] che

precede la desinenza è la vocale tematica.

➔ φιλό-τη-ς: il suffisso -τητ (φιλοτητς > φιλοτης) indica qualità (“affetto” / “amicizia”). Cf.

κακότη(τ)ς.

➔ δικαστήριον: suffisso nominale neutro -τηριο- indica il luogo dove si svolge qualcosa

(“tribunale”)

- Infissi: “all’interno della radice”. Spesso (ma non sempre) per ragioni eufoniche, a volte per

ragioni morfologiche (es. per distinguere un tempo verbale da un altro).

➔ λανθάνω (rad. λαθ-; ληθ-);

➔ λαμβάνω (rad. λαβ- ληβ).

ES. παρα-λαμβ-αν-ό-μεθα

DESINENZA: la parte finale variabile di una parola, indicante le categorie grammaticali (caso,

genere, numero, diatesi …) e le funzioni logiche (relazione con gli altri elementi della frase).

ATTENZIONE!

Spesso la parte finale del tema (in particolare, ma non esclusivamente, la vocale tematica) si fonde

con la desinenza, producendo esiti in cui non è semplice individuare le componenti originarie.

πολέμου: πολέμο + *σjο > πολέμοο > ου

πολέμους: πολέμο + *νς > πολέμος con allungamento di compenso > πολέμους

ἄγου: ἄγε-σο > ἄγεο > ἄγου

ἀλώπηξ < ἀλώπηκ + ς

Si parla di TERMINAZIONE (o USCITA) per indicare la parte della parola costituita dalla

consonante o vocale finale del tema e dalla desinenza.

N.B. Tema e radice possono coincidere? Può capitare! →

Es. φλέβες (< φλέψ = φλεβ + ς) - Tema φλεβ- = rad. φλεβ TEMA RADICALE

N.B. Talvolta può mancare la desinenza: in questo caso si parla di parole a desinenza zero (puro

tema).

Es. ῥήτωρ = rad. ῥη- + suff. -τωρ (suffisso indicante lo svolgere un’attività)

UN BREVE SGUARDO AL VERBO

Verbo = tema + desinenza

In tutte queste forme è rintracciabile un elemento comune, cioè il tema verbale, che rimane costante

in tutta la coniugazione.

Il tema verbale è λυ- ed è l’elemento essenziale del verbo, il portatore del significato stesso del verbo.

Il tema verbale non si identifica con la radice: la radice è l’elemento irriducibile portatore del

significato generale e fondamentale comune a un’intera famiglia di parole (verbi, sostantivi, aggettivi,

avverbi). Invece il tema verbale è l’elemento costante non di tutta una famiglia di parole, ma solo

delle forme della coniugazione di un singolo verbo.

Tuttavia, può capitare che t.v. = radice, come nel caso di λύω qui presentato.

TEMI VERBALI RADICALI (o PRIMARI)

t.v. = radice

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Publisher
A.A. 2022-2023
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mirrorball123 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Castellaneta Marina.