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PARTO DI VERTICE:

1. I PERIODI DEL PARTO

 periodo prodromico: comparsa di contrazioni irregolari, che diventano sempre più intense e frequenti

Le contrazioni diventano ritmiche, coordinate e percepite con sensazione fastidiosa. La contrazione

interessa tutto l’utero: con esplorazione vaginale si colgono le iniziali modificazioni del collo uterino. La

velocità di dilatazione è relativamente lenta (fase latente).

Il periodo prodromico dura in media circa 8 H nelle nullipare e circa 5 H nelle donne che hanno già

partorito. Il dolore è localizzato soprattutto all’area lombosacrale.

 periodo dilatante: fase di dilatazione cervicale, si verificano le modificazioni del canale del parto

fase attiva della dilatazione cervicale. Contrazioni più valide, frequenti e prolungate; aumenta il dolore

d’intensità e interessa anche l’addome, specialmente nella zona delle fosse iliache e al di sopra del pube.

La durata media del periodo dilatante nelle nullipare è di 4-5 ore, nelle donne che hanno già partorito

almeno 1 volta è di circa 2 ore.

 periodo espulsivo: fase in cui si verificano i fenomeni meccanici che portano alla nascita del feto

Inizia quando la dilatazione è completa. Le contrazioni sono ravvicinate, intense e prolungate; vi si

associano spinte volontarie d aparte dei muscoli del torchio addominale.

La durata nelle nullipare è dell’ordine di 1 H, nelle donne che hanno già partorito è di 2°-30 min.

 secondamento: fase in cui avviene l’espulsione della placenta e degli annessi fetali

può essere naturale (o spontaneo), se avviene in modo autonomo o con l’intervento di manovre esterne

per agevolarlo. Si dice artificiale, quando viene espletato con un intervento chirurgico manuale o

strumentale. Inizia subito dopo la fuoriuscita del feto dai genitali.

Al secondamento segue un periodo di 2 ore, chiamato postpartum.

Avviene in 3 tempi:

1) distacco della placenta dalla parete uterina

2) caduta della placenta nel segmento uterino

3) regolazione della placenta

2. I FENOMENI DEL PARTO

 FENOMENI DINAMICI: espansione del segmento uterino, appianamento del collo e dilatazione,

formazione della borsa amniotica e rottura delle membrane, distensione di vagina/perineo/vulva

 FENOMENI MECCANICI: riduzione ed impegno della parte presentata, progressione, rotazione interna,

disimpegno della parte presentata, rotazione esterna o restituzione, espulsione totale del feto

3. CONDOTTA OSTETRICA NEL PERIODO DILATANTE

Esplorazione vaginale per determinare:

 situazione del feto longitudinale o trasversa

 presentazione cefalica, podalica, spalla

 aspetto dei genitali esterni

 dilazione cervicale (modificazioni)

 posizione

 stato delle membrane amnio-coriali

Monitoraggio del benessere fetale:

 stetoscopio ostetrico o di Pinard

 apparecchio doppler portatile o ad ultrasuoni

 cardiotocografia, registrazione del battito fetale e delle contrazioni

PUERPERIO: periodo successivo al parto in cui l’apparato genitale materno torna alle condizioni pre-

gravidanza; dura in genere 6-8 settimane e talvolta si conclude con la comparsa della prima mestruazione

detta “capoparto”. I processi involutivi dell'utero puerperale si manifestano con la comparsa di particolari

perdite vaginali che vengono denominate “lochi”. Sono formati da eritrociti, lembi di decidua, cellule epiteliali

e batteri; sono rossi o ematici (lochia rubra) nei primi 3-4 giorni poi diventano sierosi, cremosi e infine bianco

giallastri (lochia alba).

ALLATTAMENTO AL SENO

Riduce in maniera significativa i costi dell'alimentazione nella prima infanzia e l'allattamento esclusivo costa

la metà dell'allattamento parziale. È associato ad una riduzione del sottopeso e rappresenta una fonte

eccellente di calorie di alta qualità. L' allattamento riduce lo stress riproduttivo e contribuisce a distanziare

le gravidanze. Il latte materno garantisce la sicurezza alimentare per il bambino. Esso è associato ad una di

diminuzione di perdite di sangue nel post-parto, nei tumori al seno, nel cancro alle ovaie, nel cancro all'

endometrio, nonché la probabile diminuzione della demineralizzazione delle ossa dopo la menopausa.

Favorisce lo sviluppo di un rapporto stretto tra la mamma e il neonato. Può aiutare il bimbo nello sviluppo

intellettivo (benefici psicologici).

 spiegare alla donna come allattare nel modo corretto e incoraggiarla

 informarla sui vantaggi dell’allattamento attivando l’empowerment

 valutare o fare in modo che l’ambiente che la circonda sia d’aiuto

 affrontare con la donna eventuali problemi – momenti difficili

 favorire la creazione di gruppi di sostegno

 mostrare alla donna le posizioni più corrette per allattare

 rispettare e assecondare le scelte della donna

Problemi dell’allattamento:

 capezzoli che fanno male o presentano ragadi

È uno dei problemi più comuni ed è causato da una tecnica di suzione errata. È consigliabile offrire prima la

mammella meno dolente e poi l'altra. Per staccare il bambino inserire un dito fra le sue gengive e alla fine

della poppata lasciare qualche goccia di latte sul capezzolo. Tenere asciutti i capezzoli tenendo gli esposti

all'aria. Se troppo doloranti usare per 1-2 giorni il paracapezzolo e oh spremere il latte manualmente per poi

darlo al bambino con un cucchiaino;

 ingorgo mammario (le mammelle sono gonfie, dure, calde e doloranti accompagnate da un lieve rialzo

termico);

 dotti ostruiti (nodulo duro e dolorante, cute arrossata);

 mastite (infiammazione della mammella che si presenta con rossore, calore, dolore e febbre fino a 40

°C).

ASSISTENZA AL NEONATO SANO

attribuzione del punteggio di Apgar: valutazione immediata delle condizioni del bambino. È un punteggio

finalizzato a valutare l'adattamento del neonato alla vita extra uterina, ovvero la vitalità e l'efficienza delle

funzioni vitali primarie. Si basa su 5 parametri ai quali si assegna un punteggio da 0 a 2. La valutazione si

effettua a uno, 5 e 10 minuti dopo la nascita.

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Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher susinella10 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica 6 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Bergamin Alessia.
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