DIAGNOSTICA: TORACENTESI
• Aspirazione di liquido o aria dallo spazio pleurico a scopo diagnostico (esame citologico, colturale, conta delle proteine)
o terapeutico (instillazione di farmaci o rimozione liquido).
• Procedura eseguita in condizioni asettiche
• Posizionamento pz seduto sul bordo del letto; arti superiori e testa su un cuscino sopra un tavolo; oppure seduto a
cavalcioni su una sedia con arti superiori e testa appoggiati sullo schienale; oppure disteso sul lato sano semiseduto 30-
45°
• Infiltrazione nello spazio intercostale con anestetico locale
• Ago da toracentesi collegato a siringa da 20 ml o rubinetto a tre vie e tubo di connessione con sistema di raccolta
• Identificare il sito di introduzione (dove si percepisce suono ottuso c’è versamento)
• Spazio intercostale, su bordo superiore per evitare di danneggiare strutture vascolo-nervose che corrono lungo il
margine inferiore delle coste
DIAGNOSTICA: MEDIASTINOSCOPIA
• Si esegue in anestesia generale
• Prelievo istologico per accertare invasione neoplastica dei linfonodi mediastinici
• Stadiazione di pz candidabili ad intervento chirurgico per escludere interessamento linfonodale in seguito a TAC dubbia
DIAGNOSTICA: VIDEOTORACOSCOPIA
• Esame endoscopico dello spazio pleurico che si esegue dopo induzione di pneumotorace
• Richiede l’esecuzione di una piccola incisione chirurgica
• È indicata per la valutazione e trattamento di patologie pleuriche e stadiazione
• Consente di eseguire biopsie delle stazioni linfonodali e di effettuare biopsie pleuriche nel sospetto di lezioni
metastatiche
• Può essere posizionato un drenaggio in cavità pleurica
ALTRE INDAGINI PRE OPERATORIE:
valutazione della funzionalità cardiopolmonare:
ECG
Spirometria
EGA
Scintigrafia polmonare di perfusione
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: SCINTIGRAFIA POLMONARE
Ventilatoria – perfusione: iniettato un radioisotopo in una vena periferica e scansione del torace per ricercare la presenza di
radioattività: per misurare l’integrità del flusso ematico nei vasi polmonari e le anomalie di flusso (embolia polmonare);
successivamente viene fatto inspirare una miscela di O2 e gas radioattivo che si diffonde: scansione per evidenziare anomalie
ventilatorie.
TRATTAMENTO:
→trattamento chirurgico: resezioni sublobari, segmentectomia, lobectomia, pneumonectomia con linfoadenectomia
→chemioterapia – radioterapia pre – post intervento
VIA CHIRURGICA DI ACCESSO PRINCIPALE:
toracotomia postero-laterale è la più utilizzata e permette l’accesso a tutti gli organi toracici.
Posizione in decubito laterale:
-pressione sulla spalla e sull’arto inferiore, con possibili parestesie, dolori, ematomi nell’immediato post-operatorio
-dolore può essere lamentato nel braccio del lato operato, essendo elevato anteriormente di 90°
-dolore in sede lombare: per meglio aprire il campo operatorio, il tavolo viene “spezzato” a cuneo in modo da sollevare la sua
parte centrale in corrispondenza dell’accesso
INFERMIERISTICA CLINICA 4 – STEVANIN
La chirurgia del polmone è spesso una chirurgia demolitiva.
La principale causa dei disturbi neuro-muscolo-scheletrici post-operatori è l’ampia divaricazione costale, che comprime i nervi e i
peduncoli vascolari intercostali.
Manifestazioni dolorose sono più evidenti in soggetti giovani, che presentano maggiore tonicità di muscoli e tessuti.
RISCHI DEL POST-OPERATORIO: atelettasia, infezioni polmonari, aritmie, insufficienza respiratoria, emotorace, fistola
bronchiale.
RIABILITAZIONE NEL POST-OPERATORIO:
controllo postura a letto
mobilizzazione graduale degli arti superiori con maggior coinvolgimento dell’arto operato (spalla) e degli arti inferiori
recupero graduale deambulazione
tecniche di riabilitazione respiratoria
Incentivi inspiratori:
di flusso: inspirazione più rapida (il diaframma scende a scatti)
di volume: atti inspiratori profondi (il diaframma scende lentamente)
→se il loro uso avviene a seguito di un adeguato addestramento dove l’aspirazione è lenta, l’apnea a fine inspirazione è di circa
3 secondi e l’espirazione dura circa il doppio dell’inspirazione, entrambi consentono di ottenere una maggiore espansione
alveolare
Il pz sottoposto a pneumonectomia nelle prime giornate postoperatorie:
non viene mobilizzato, soprattutto all’arto superiore del lato operato; il drenaggio toracico non viene collegato ad aspirazione.
In fase di dimissione, è utile:
-fornire info sull’importanza dei follow-up
-monitoraggio segni e sintomi di sospetto recidiva (alterazione attività respiratoria, segni di versamento pleurico, epatomegalia,
linfonodi palpabili, calo ponderale)
PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DELLA PERSONA CON NEOPLASIA LARINGEA
Laringe: organo dell’apparato respiratorio lungo circa 12 cm. È una struttura cartilaginea rivestita di epitelio che collega la
faringe con la trachea.
Funzioni principali: permette l’emissione di voce, protegge le vie aeree inferiori dalle sostanze estranee e facilita la tosse.
Epiglottide: lembo cartilagineo che chiude l’apertura verso la laringe durante la deglutizione.
Corde vocali: legamenti controllati da movimenti che producono suoni, localizzate nel lume della laringe
EPIDEMIOLOGIA:
• Originano prevalentemente dall’epitelio (carcinomi)
• Incidenza in declino anche se nelle donne è in aumento
• Età > 55 anni, più diffuso nei maschi
• 95% dei tumori della laringe e ipofaringe originano da danni provocati da fumo e consumo eccessivo di alcol
• Aumento di incidenza anche nei giovani correlata all’infezione da HPV (papilloma Virus)
PERCORSO DIAGNOSTICO:
visita ORL
laringoscopia a fibre ottiche
biopsia
ulteriori indagini per stadiazione
INFERMIERISTICA CLINICA 4 – STEVANIN
MANIFESTAZIONI CLINICHE: disfonia (abbassamento di voce e raucedine) per più di 2-3 settimane, variazioni del timbro vocale,
disfagia, dispnea, otalgia, adenopatie, ulcerazioni che non guariscono
TRATTAMENTI:
o Laser terapia (lesioni precancerose o circoscritte)
o Laringectomia parziale con o senza asportazione linfonodale
o Laringectomia totale: asportazione completa, comprese le corde vocali, confezionamento tracheostomia.
Svuotamento linfonodale.
o Radioterapia o chemioterapia adiuvanti nel post-operatorio, per ridurre le recidive
TRACHEOSTOMIA: creazione di un’apertura permanente della trachea mediante abboccamento della breccia tracheale alla cute
cervicale (formazione di uno stoma).
TRACHEOTOMIA: apertura temporanea della parete tracheale e della cute che consente la comunicazione diretta tra trachea
cervicale e ambiente esterno e permette un passaggio d’aria tale da garantire una respirazione efficace.
La presenza della tracheotomia modifica l’anatomia cervicale ed altera la fisiologia respiratoria. Riduce lo spazio morto
respiratorio; apporta variazioni volumetriche dei parametri di capacità respiratoria; non consente il condizionamento dell’aria
(temperatura, umidità, presenza di particolato).
Paziente supino in appoggio sotto le spalle e testa ipertesa.
Complicanze intraoperatorie: emorragia, lesione strutture anatomiche contigue, turbe del ritmo
Complicanze post-operatorie: emorragie, infezioni, enfisema sottocutaneo, disfagia
Tipologia di cannule:
CANNULA CUFFIATA CANNULA FENESTRATA CANNULA NON CUFFIATA
Provvista di un palloncino gonfiabile che Dotata di una fenestratura; utilizzata per Riduce al minimo il rischio di lesioni
avvolge il terso distale della cannula. facilitare la fonazione o durante il tracheali e viene utilizzata nei casi dove
Evita la discesa in trachea di secrezioni o periodo di svezzamento dalla cannula la cannula deve essere tenuta a lungo
di sangue
Medicazione: lasciare al massimo la spazio di due dita durante la sostituzione della fascetta di fissaggio.
Pulizia controcannula: usare spazzolino per pulire la cannula interna; risciacquare la cannula nella sol. Fisiologica
ASPIRAZIONE ENDO-TRACHEALE: (da cannula tracheostomica)
necessaria in persone con secrezioni visibili o udibili all’auscultazione che determinano un aumento del lavoro respiratorio o per
ridurre i livelli di saturazione (soprattutto se il pz non è in grado di tossire es espellere autonomamente le secrezioni).
Principali complicanze dell’aspirazione:
-ipossiemia
-stimolazione vagale (ipotensione, aritmie)
-traumi della mucosa tracheale dovuti a danni meccanici causati da sondino e da aspirazione)
-infezioni, causate dall’invasività della manovra
Autocura:
-gestione tracheostomia
-medicazione broncoaspirazione
-igiene cavo orale
-nutrizione
-prevenzione di infezioni
Capacità di comunicazione alterata:
-metodi di comunicazione alternativi
-valutazione e riabilitazione logopedica
-laringe elettrica: laringofono capace di generare una voce artificiale, appoggiato sul collo che trasmette i suono attraverso la
voce (voce metallica)
INFERMIERISTICA CLINICA 4 – STEVANIN
PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE
PER LA PERSONA CON ALTERAZIONE DELLA FUNZIONE GASTROINTESTINALE
NEOPLASIA GASTRICA
In Europa rappresenta il 4% di tutti i tumori ed è al sesto posto come incidenza e al quinto come mortalità.
L’incidenza varia con l’età: 65% età > 65 anni
FATTORI DI RISCHIO SEGNI E SINTOMI
• •
Infezione da HP Possono facilmente essere confusi con quelli di una
• gastrite o di un’ulcera gastrica
Nitrati (cibi conservati) •
• Nausea
Eccessivo consumo di sale, cibi affumicati, carni rosse •
• Difficoltà digestive
Fumo di sigaretta •
• Inappetenza o difficoltà a mangiare grandi quantità di
Probabile associazione con obesità
• cibo
Forme ereditarie
• Età avanzata, sesso maschile
PERCORSO DIAGNOSTICO:
− →
TNM STAGING TUMORE primario – NUMERO DI LINFONODI a livello regionale– PRESENZA/ASSENZA METASTASI
− Esame obiettivo (palpazione, auscultazione, ispezione, percussione)
− Esame ematochimici (emocromo, funzionalità, epatica e renale)
− EGDS con biopsia
− TAC torace-addome
− Eco-endoscopia: endoscopio alla cui estremità si trova un trasduttore che emette ultrasuoni ad alta frequenza
(utile per definire l’estensione del tumore)
ANAMNESI DEL PZ: limitazione ADL, problemi di salute, fattori di rischio, precedenti esperienze, terapie in atto, allergie, risorse
personali / famigliari, altri problemi di salute
TRATTAMENTI:
✓ RESEZIONE PER VIA ENDOSCOPICA: in caso di early gastric cancer, limitato a mucosa e sottomucosa di diametro <2 cm
s
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