PRESENTAZIONE CLINICA:
Ematemesi: Emissione di sangue con vomito, color rosso vivo o caffeano se ristagnato nello stomaco (segno di emorragia bassa)
Melena: Emissione di feci nere, liquide o semiliquide maleodoranti (segno di emorragia alta)
Ematochezia: Emissione di sangue rosso vivo dal retto da solo o misto e coaguli, da solo o misto a feci e coaguli
Sangue occulto: Misurazione clinica di sangue nelle feci
Mancanza di manifestazioni esterne di sanguinamento: Anemia sideropenica, ipotensione ortostatica, angina, dispnea, shock
SEDE DEL SANGUINAMENTO: posizionamento di un SNG ed esplorazione rettale
GASTROENTEROLOGIA
DIAGNOSI:
anamnesi
esame obt
trasfusione
EGDS CLASSIFICAZIONE DI FORREST DELLE ULCERE SANGUINANTI:
RAPPORTO TRA CLASSE DI RISCHIO E INCIDENZA DI RISANGUINAMENTO
CLASSE DI FORREST ASPETTO DELLA LESIONE RISANGUINAMENTO %
IA Sanguinamento a getto 50-70
IB Sanguinamento a nappo 50-70
IIA Vaso visibile sul fondo dell’ulcera 50-70
IIB Coagulo adeso sul fondo dell’ulcera 35
IIC Chiazza di ematina sul fondo dell’ulcera 20
III Ulcera con fondo fibrinoso 1-3
PRINCIPALI CAUSE DI SANGUINAMENTO DIGESTIVO SUPERIORE:
ulcera duodenale
ulcera gastrica
varici esofagee (soprattutto in pz con ipertensione portale)
erosioni gastriche
TERAPIA (EMORRAGIA DIGESTIVA SUPERIORE):
ENDOSCOPICA: iniezione di sostanze vasocostrittrici
MEDICA: eradicazione HP; IPP
EMORRAGIA DIGESTIVA INFERIORE: emorragia acuta, sanguinamento rettale lieve, sanguinamento occulto
GASTROENTEROLOGIA 4- INDAGINI DIAGNOSTICHE
ACCOGLIENZA E ASSISTENZA AL PZ DA SOTTOPORRE A ENDOSCOPIA DIGESTIVA
INFORMAZIONE: per ottenere collaborazione del pz
PREMEDICAZIONE: anestesia faringea; sedazione endovenosa non indispensabile ma utile per ridurre o eliminare ansietà
ESAME ENDOSCOPICO ESOFAGODUODENOSCOPIA
Sonda attraverso la bocca per visionare esofago, stomaco, duodeno, per verificare la presenza di eventuali patologie.
Si possono prelevare piccole porzioni di tessuto per definire la presenza di eventuali infezioni responsabili.
Digiuno di almeno 8 ore.
Importante segnalare al medico: allergie, farmaci (antiaggreganti, anticoagulanti)
RETTOSIGMOIDO-COLONSCOPIA
Sonda attraverso l’ano per visionare il grosso intestino. L’ispezione può essere parziale (rettosigmoidoscopia) o totale
(colonscopia) e permette di individuare eventuali patologie del colon e di prevenire le neoplasie maligne.
Si possono prelevare piccole porzioni di tessuto per effettuare diagnosi precisa.
L’esame consente l’esecuzione di manovre operative come l’esportazione di polipi o il trattamento di lesioni da sanguinamento.
La riuscita dell’esame dipende anche dalla corretta pulizia delle pareti intestinali (dieta adeguata, assunzione preparazione
dedicate per pulizia del colon).
Digiuno il giorno dell’esame.
Importante segnalare al medico: allergie, farmaci (antiaggreganti, anticoagulanti)
COLANGIO-PANCREATOGRAFIA RETROGRADA ENDOSCOPICA (CPRE)
INDAGINE TERAPEUTICA DI UTILITA’ SEMPRE MAGGIORE.
Introduzione mdc.
Permette diagnosi all’interno delle vie biliari, del fegato, del pancreas.
Strumento: duodenoscopio.
Ruolo importante dell’infermiere.
Ad oggi è un metodo utilizzato con finalità operativa per trattare patologie biliari o per la palliazione delle stenosi neoplastiche da
tumori pancreatici, della via biliare, della colecisti, o nel trattamento palliativo del dolore.
Utilizzato anche con ruolo terapeutico in patologie quali pancreatite cronica con sue complicanze
GASTROENTEROLOGIA 5-MALATTIA CELIACA
Patologia caratterizzata da:
ATROFIA villi intestinali
IPERPLASIA delle cripte
Infiltrato infiammatorio della mucosa del tenue
→causata da INGESTIONE DI GLUTINE in soggetti geneticamente predisposti
(alterazioni reversibili con l’esclusione di glutine dalla dieta).
MALASSORBIMENTO:
-SELETTIVO (un solo tipo di soluto): es. lattosio
-GLOBALE (tutti i soluti prodotti dalla digestione): malattia celiaca
Eziologia: fattori genetici e ambientali (proteine del frumento)
La malattia può essere:
-conclamata
-latente
-silente PRESENTAZIONE CLINICA DELLA MALATTIA CELIACA
Segni e sintomi:
• →
Legati alla presenza di soluti non assorbiti dall’intestino maggior peso delle feci, diarrea, streatorrea, meteorismo
• →
Legati al mancato utilizzo di soluti non assorbiti anemia, calo ponderale, osteopenia, neuropatie
Nel corso della malattia si osserva un appiattimento delle pliche della mucosa.
Sprue refrattaria: progressiva resistenza al trattamento dietetico senza glutine; associata a presenza abbondante di tessuto
connettivo nella mucosa intestinale
GASTROENTEROLOGIA 6- MALDIGESTIONE E MALASSORBIMENTO
MALDIGESTIONE: prevalente difetto endoluminale
MALASSORBIMENTO: prevalente difetto parietale del tenue
MALASSORBIMENTO
• Da patologia del tenue
• Da patologia pancreatica
• Da patologia epatobiliare
o Nei GENERALIZZATI si ha diarrea
o Nei PARZIALI la limitatezza del deficit nutrizionale dipende dalla contenuta estensione di una lesione del tenue
o Nei SELETTIVI derivano da uno specifico difetto biochimico enterocitico (deficit di lattasi)
→ →dimostrazione
DIAGNOSI: sospetto della sua presenza conferma della sua esistenza della causa
DIMOSTRAZIONE DELLA CAUSA:
Abttg, EMA, immunoglobuline IgA
EGDS
Breath test al glucosio (gold standard aspirato digiunale)
Test empirico con colestiramina
VES, PCR, ecografia intestinale, colonscopia
Ecografia addominale
Breath test al lattosio, anamnesi (gold standard attività della lattasi su biopsie digiunali)
SEGNI E SINTOMI CAUSA
APPARATO DIGERENTE Diarrea Malassorbimento
Calo ponderale Fermentazione batterica
Meteorismo
Dolore addominale
APPARATO EMOPOIETICO Emorragia Deficit vit B12/K/Fe
Anemia
APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO Osteopenia /osteoporosi Malassorbimento proteico
Atrofia muscolare Deficit Ca
Tetania
APPARATO ENDOCRINO Amenorrea Malassorbimento
Sterilità Deficit Ca
CUTE Dermatite Deficit polivitaminico
Edema Ipoalbuminemia
SISTEMA NERVOSO Neuropatia periferica distale Deficit vit B12, A
MALASSORBIMENTO E PICCOLO INTESTINO
➢ CELIACHIA La classica presentazione della malattia celiaca, caratterizzata da malassorbimento generalizzato con diarrea,
steatorrea e dimagramento è di difficile riscontro.
Molto più frequente una presentazione clinica caratterizzata da malassorbimento parziale (anemia microcitica,
ostepenia). È possibile l’assenza alla diagnosi di celiaca di segni e sintomi legati al malassorbimento, (è possibile fare
diagnosi di celiachia in soggetti obesi)
Indipendentemente dal tipo di presentazione clinica, l’unico trattamento capace di determinare la remissione
sintomatologica, sierologica ed istologica della malattia è la dieta priva di glutine.
GASTROENTEROLOGIA
➢ OVERGROWTH BATTERICO Il danno a carico del brush border degli enterociti può ridurre l’attività delle disaccaridasi.
Il danno mucosale può indurre una aumentata permeabilità intestinale e/o una dispersione proteica.
Deficit di Vitamina B 12 conseguente al suo consumo da parte dei micro-organismi anaerobi.
De-coniugazione dei sali biliari con conseguente malassorbimento di grassi e vitamine liposolubili.
PRESENTAZIONE CLINICA:
-asintomatica
-sindrome intestino irritabile (meteorismo, flatulenza, diarrea)
-nei casi più severi: steatorrea, malnutrizione, perdita di peso
→deficit vitamina B12: anemia macrocitica e polineuropatie
→deficit vitamina D: tetania, osteopenia
→deficit vitamina A: cecità notturna
➢ MALATTIA DI CROHN
Malassorbimento generalizzato
Malassorbimento parziale (Vitamina B12, acidi biliari)
Il malassorbimento di acidi biliari comporta:
-aumentata secrezione acqua e sodio
-aumentata peristalsi colica
-secrezione mucosa
-aumentata permeabilità mucosale
-diarrea cronica
➢ DEFICIT DI LATTASI
Forma congenita→ sindrome autosomica dominante estremamente rara; completa assenza enzima lattasi dalla nascita
→
Forma primaria geneticamente determinata ed è caratterizzata da una progressiva riduzione dell’enzima con l’età
(non persistenza della lattasi)
→
Forma secondaria determinata dalla coesistenza di patologie del piccolo intestino che alterano la mucosa intestinale
compromettendo l’assorbimento del disaccaride
DEFICIT DI LATTASI: l’ingestione di lattosio in soggetti intolleranti può provocare: dolore addominale, diarrea, gonfiore,
→
flatulenza esclusione o riduzione di latte e derivati
MALASSORBIMENTO PANCREATICO
Pancreatite cronica, cancro pancreatico, fibrosi cistica.
La riserva funzionale dell’organo è enorme e la insufficienza funzionale digestiva emerge clinicamente quando oltre il 90% della
ghiandola è distrutta.
Il malassorbimento pancreatico è un malassorbimento generalizzato caratterizzato dalla maldigestione di lipidi, proteine,
carboidrati.
Caratterizzato clinicamente da diarrea con steatorrea e dimagramento.
MALASSORBIMENTO EPATOBILIARE
Epatopatie, colestasi mediche e chirurgiche.
Il ridotto pool dei sali biliari, in conseguenza di una insufficiente produzione o di un alterata immissione nel lume intestinale, può
essere causa di maldigestione di grassi e vitamine liposolubili.
CONCLUSIONI: Il malassorbimento intestinale generalizzato è di raro riscontro.
È più frequente la sola presenza di segni e/o sintomi clinici aspecifici piu o meno associati ad eventuali deficit nutritivi.
GASTROENTEROLOGIA 7. IBD Malattia Infiammatoria Intestinale
PATOGENESI:
-fattori ambientali
-predisposizione genetica
-flora intestinale anormale
FATTORI DI RISCHIO:
-infezioni dell’infanzia
-fumo
-contraccettivi
-dieta (obesità)
-HP
Ruolo dei batteri nella patogenesi delle IBD:
•Patogenesi non ben identificata
•Gli animali germ-free non sviluppano IBD
•Sia nel Morbo di Crohn che nella Colite Ulcerosa vi sono alterazioni del gut microbiota
•Antibiotici migliorano i sintomi
•Vi è una abnorme risposta ai batteri commensali
•Alterazioni sia dell’immunità innata che di quella acquisita sono presenti nelle IBD
Localizzazione COLITE ULCEROSA: Localizzazione MORBO DI CROHN:
40% retto 37% piccolo intestino e colon
18% colon e retto 36% colon
42% tutta la superficie dell’intestino 26% piccolo intestino
COLITE ULCEROSA: PRESENTAZIONE CLINICA
-ematochezia
-diarrea ematica
-urgenza
-tenesmo
-dolore addominale
-stipsi
DIAGNOSI DIFFERENZIALE: colite infettiva, neoplasia, emorroidi
INFIAMMAZIONE CRONICA E CRC (carcinoma colon-retto):
FATTORI DI RISCHI
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