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LE PENE PRINCIPALI
DELITTI
1- l’ergastolo, che è la pena più grave e consiste nella privazione della libertà
personal per tutta la durata della vita (art. 22);
2- la reclusione, che è la privazione della libertà personale per un periodo di
tempo determinato che va da 15 giorni a 24 anni (art. 23);
3- la multa, che consiste nel pagamento allo Stato di una somma di denaro che
non può essere inferiore a tra 50 euro e 50.000 euro (art. 24 c.p.);
CONTRAVVENZIONI:
4- l’arresto, che è materialmente simile alla reclusione, ma va da 5 giorni a 3
anni (art. 25);
5- l’ammenda, che è invece simile alla multa, e consiste nel pagamento di una
somma 20 euro e 10.000 euro
TRA
LE PENE ACCESSORIE
Aggravano una penaconseguono di diritto alla condanna penale
1- l’interdizione dai pubblici uffici, che priva il condannato di alcuni diritti
fondamentali e di alcune facoltà particolari tra i quali
1. il diritto di elettorato o di eleggibilità e di ogni pubblico
ufficio o incarico di pubblico servizio;
2. può essere perpetua o temporanea.
2- l’interdizione da una professione o da un’arte, che può essere solo
temporanea e priva il condannato di esercitare durante l’interdizione professioni
o arti per le quali sono richieste particolari autorizzazioni;
3- l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione, che può
essere solo temporanea (max 3 anni) e consegue generalmente alla
corruzione e concussione
turbata liberta incanti
frodi nei contratti
;
PANTOUFLAGE
Riguarda solo la persona fisica condannata
MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE
1- l’affidamento in prova al servizio sociale per i condannati a una pena non
superiore a 3 anni l’esito positivo estingue la pena detentiva
2- la detenzione domiciliare (art. 47 ter Ord. Pen.), che consiste nella possibilità
di espiare la pena presso la propria abitazione o in altro luogo di privata dimora
ovvero in luogo pubblico di cura, assistenza o accoglienza per ultra70enni o per
pene nn superiore a 4 anni
3- la semilibertà che consiste nella concessione al condannato ad una pena
detentiva non superiore a sei mesi o che abbia espiato almeno la metà della pena
(venti anni per il condannato all’ergastolo), di trascorrere parte del giorno fuori
dall’istituto
4- liberazione anticipatariduzione della pena
MISURA DI SICUREZZA (tribunale di sorveglianza)
Si distingue dalla pena perché è proporzionata alla pericolosità del
condannato e non al delitto commesso.
Ha funziona di emenda tende alla rieducazione
è applicata per un tempo indeterminato ha un minimo tempo e cessa quando il
soggetto non è piu pericoloso
Si puo applicare anche agli infermi di mente
NON PATRIMONIALI
Ospedali psichiatrici, case di cura
Liberta vigilata
Divieto di soggiorno
PATRIMONIALI
Mezzi di prevenzione della delinquenza ad applicazione individuale, che colpiscono il
patrimonio del soggetto socialmente pericoloso che abbia già commesso uno o
più reati
Individuabili nella cauzione di buona condotta e nella confisca
La confisca
espropriazione a favore dello Stato di cose
nella
che servirono a commettere il reato (gli arnesi da scasso, le reti da
pesca, ecc.
che sono il prodotto o il profitto
oppure di cose la cui fabbricazione, uso, detenzione o alienazione
reato
costituisce
SANZIONI CIVILI
1- la restituzione, ossia il ripristino della situazione preesistente al compimento
della fattispecie delittuosa;
2- il risarcimento del danno, ossia il pagamento di una somma di denaro che
equivalga al danno arrecato;
3- le obbligazioni civili del condannato verso lo Stato, ossia il pagamento
delle spese processuali ECC
CAUSE DI ESTINZIONE DEL REATO E DELLA PENA
Le cause di estinzione del reato
che sono quelle che limitano il potere di punire dello Stato, impedendo all’Autorità
giudicante di applicare la sanzione penale nei confronti del reo
E sono:
1- la morte del reo prima della condanna (art. 150 c.p.),
2- la cd. amnistia propria, disciplinata dall’art 151 c.p. e definita come un
provvedimento di clemenza generale con il quale lo rinuncia
Stato
all’applicazione della pena nei confronti di soggetti
3- la prescrizione, ossia la rinuncia dello Stato di far valere il proprio diritto-
dovere di punire, in forza di un trascorso lasso di tempo verificarsi del
dal
reato 6 anni per i delitti
4 anni per le contravvenzioni
Comincia quando:
Per il reato consumato dal giorno della consumazione
Per il reato tentatocessata attività
Per il reato continuatocessata continuazione
4- l’oblazione nelle contravvenzioni, ossia il pagamento volontario di una
somma di denaro pari ad un terzo o alla metà del massimo dell’ammenda
prevista per la contravvenzione. Può essere:
a. obbligatoria (art. 162 c.p.), quando la pena prevista per la
contravvenzione è la sola ammenda, deve essere presentata prima
dell’apertura del dibattimento o prima del decreto penale di condanna
b. facoltativa (art. 162-bis c.p.), quando la pena prevista per la
contravvenzione è alternativamente l’ammenda o l’arresto; può essere
anch’essa richiesta dall’imputato prima dell’apertura del dibattimento o
prima del decreto di condanna
5- la remissione della querela (art. 152 c.p.), ossia la revoca della querela
precedentemente proposta e che ha dato luogo all’avvio del procedimento
penale.
6- la sospensione condizionale della pena, (artt. 163 e 168 c.p.), ossia la
sospensione della pena inflitta dal giudice con una sentenza di condanna, a
condizione che, per un certo lasso di tempo il condannato non commetta altri
reati
7- il perdono giudiziale (art. 169 c.p.), vale a dire la rinuncia dello Stato a
condannare un minore di anni 18, purché questi non sia mai stato condannato
per un delitto; abbia commesso un reato punito con pena detentiva non
superiore a 2 anni o con pena pecuniaria non superiore ad euro 1549; Può
essere concesso una sola volta
8- le condotte riparatorie (art. 162 ter c.p.), permette all’imputato, in presenza
di reati procedibili a querela soggetta a remissione, di vedersi dichiarato estinto
il reato nel caso in cui egli ripari interamente il danno da lui cagionato.
Le cause di estinzione della pena (GIA INFLITTA)
che invece incidono sulla pena già inflitta al colpevole con sentenza passata
in giudicato, in quanto ne impediscono l’esecuzione.
1- la morte del reo dopo la condanna (art. 171 c.p.);
2- la cd. amnistia impropria (art. 151 c.p.), che è disciplinata ugualmente
all’amnistia propria, ma presuppone ovviamente una sentenza di condanna
passata in giudicato
3- la prescrizione della pena, che, come la prescrizione per l’estinzione del reato,
riguarda uno specifico lasso di tempo trascorso. Ha per oggetto solo le pene
principali ed è sempre esclusa per l’ergastolo;
TEMPO
Reclusione il doppio della pena inflitta e comunque
tra i 10 e i 30
Anni
Multa 10 anni
Arresto e ammenda 5 anni
4- l’indulto (art. 174 c.p.), che è un provvedimento di clemenza generale che ha
come destinatari una pluralità di soggetti e consiste nel condono in tutto o
in parte della pena principale. La sua efficacia è circoscritta ai reati
SOLO
commessi fino al giorno precedente all’emanazione del decreto;
5- la grazia (art. 174 c.p. e 681 c.p.p.), che è un atto di clemenza particolare, nel
senso che interessa un solo soggetto e non una pluralità di soggetti, e viene
concesso dal Presidente della Repubblica. Opera solo sulla pena principale,
che viene cosi condonata in tutto o in parte, e presuppone una sentenza di
condanna irrevocabile.
La non menzione della condanna (art. 175 c.p.), la riabilitazione (art 178-181 c.p.) e la
libertà condizionale (artt. 176-177 c.p.), sono poi da considerare, piuttosto, dei
benefici concessi al condannato in forza di un comportamento meritevole e mirano
alla risocializzazione del condannato.
I REATI CONTRO LA PA
PUBBLICI UFFICIALI
coloro i quali esercitano una pubblica funzione, vuoi legislativa, giudiziaria od
amministrativa
INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO
quei soggetti che svolgono un’attività disciplinata nelle stesse forme della
pubblica funzione,
ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima. (possono
essere anche privati)
1° DIFFERENZA: fra pubblico ufficiale ed incaricato di pubblico servizio si può
rinvenire nel fatto che
il PUBBLICO UFFICIALE è in grado di impegnare verso l’esterno la P A e di
partecipare al processo di formazione della sua volontà, mentre ,
l’incaricato di pubblico servizio è figura di tipo residuale , nel senso che è
individuata come il soggetto compie attività strumentali od
che
accessorie svolgimento della pubblica funzione
allo
ANALIZZARE UN REATO
SOGGETTO ATTIVO
BENE TUTELATO
ELEMENTO OGGETTIVOLA CONDOTTA
ELEMENTO SOGGETTIVO CHE TIPO DI DOLO
QUANDO SI CONSUMA
PECULATO 4-10.6 (proprio, plurioffensivo)
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del
suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di danaro o di altra
cosa mobile altrui, se ne appropria,
è punito con la reclusione da 4 a 10 anni e 6 mesi
Il denaro ed i beni mobili devono necessariamente essere “altrui”, ossia non
appartenere al soggetto attivo, né essere oggetto di diritto reale come di qualsiasi altro
diritto che gli attribuisca una disponibilità delle cose
SOGGETTO ATTIVOPUBBLICO UFFICIALE O INCARICATOPROPRIO
BENE TUTELATO BENI P.A. E DI PRIVATIPLURIOFFENSIVO
ELEMENTO OGGETTIVOLA CONDOTTA L’APPROPRIAZIONE PER RAGIONE
D’UFFICIO
ELEMENTO SOGGETTIVO CHE TIPO DI DOLOGENERICO
QUANDO SI CONSUMAQUANDO SE NE APPROPRIA
PECULATO D’USO
Quando lo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso
momentaneo, è stata immediatamente restituita 6 mesi a 3 anni
No somme di denaroma cose chiaramente identificabili
DOLO SPECIFICO
Es.utilizzo telefono dell’ufficio per fini personali
PECULATO MEDIANTE PROFITTO DELL’ERRORE ALTRUI
Quando giovandosi dell'errore altrui (non deve essere determinato dal
compor