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Costituzione degli Stati Uniti d'America
ARTICOLO I➤Sezione 1. – Tutti i poteri legislativi conferiti col presente atto sono delegati ad un Congresso degli Stati Uniti, composto da un Senato e da una Camera dei Rappresentanti.
ARTICOLO II➤Sezione 1. – II Presidente degli Stati Uniti d'America sarà investito del potere esecutivo. Egli rimarrà in carica per il periodo di quattro anni, e la sua elezione e quella del Vicepresidente, eletto per lo stesso periodo, avranno luogo nel modo seguente […]
Sezione 2. – Il Presidente sarà Comandante in Capo dell'Esercito, della Marina degli Stati Uniti e della Milizia dei diversi Stati, quando questa sia chiamata al servizio attivo degli Stati Uniti; egli potrà richiedere il parere per iscritto del principale funzionario di ciascuno dei dicasteri esecutivi su ogni argomento relativo ai doveri dei loro rispettivi uffici, e avrà anche l'autorità di concedere diminuzioni di pena e grazia per tutti i crimini.
compiuti contro gli Stati Uniti, salvo nel caso dei procedimenti di incriminazione da parte della Camera (impeachment).”
MODELLO SEMIPRESIDENZIALE (Francia)
Semipresidenziali perché ha elementi sia della forma parlamentare sia presidenziale.
Elementi:
- Il capo dello stato è eletto dal corpo elettorale
- C'è una diarchia all'interno del governo: accanto al capo dello stato che dispone di propri poteri (es. in materia di politica estera e militare) c'è un primo ministro
- Il primo ministro e il governo sono legati da un rapporto fiduciario con il parlamento
- Per cui: il parlamento può sfiduciare il governo e il primo ministro ma non il capo dello stato (perché eletto dal corpo elettorale)
- Il capo dello stato può sciogliere anticipatamente il parlamento
Quale sarà il caso in cui il presidente si vedrà limitato? Se la maggioranza parlamentare non è dello stesso colore politico, ad esempio se c'è
un presidente di sinistra e la maggioranza di destra il presidente è limitato: si parla di COABITAZIONE.FORMA DI GOVERNO DIRETTORIALE (Svizzera)
- Il direttorio è un organo collegiale che costituisce un governo a termine che cumula in sé le funzioni di governo e quelle di un capo dello stato
- All'interno del direttorio le funzioni di presidente sono assunte a rotazione da ciascuno dei componenti per un determinato periodo; le funzioni di capo dello stato sono dell'intero direttorio
- I componenti del direttorio sono eletti dal parlamento a termine
- Il parlamento non può revocare i componenti del direttorio prima della loro scadenza
- Il direttorio non può sciogliere anticipatamente il parlamento
- Correttivi della forma di governo sono il principio federale, con il riconoscimento ai cantoni di ampie prerogative, e il largo ricorso a strumenti di democrazia diretta
Il punto di partenza di una analisisolo perché emanata da un sovrano. Infatti, nel corso degli anni, lo stato albertino subì diverse modifiche e integrazioni, dimostrando la sua flessibilità. La carta costituzionale albertina garantiva alcuni diritti fondamentali, come la libertà di pensiero, di stampa e di associazione. Tuttavia, questi diritti erano limitati e non estesi a tutti i cittadini. Ad esempio, il diritto di voto era riservato solo a una piccola parte della popolazione. Inoltre, lo stato albertino era caratterizzato da un sistema di governo monarchico, in cui il re aveva un ruolo centrale. Il sovrano deteneva la maggior parte dei poteri e nominava i ministri, che erano responsabili di governare il paese. Nonostante le sue limitazioni, lo stato albertino rappresentò un passo importante verso l'affermazione dei principi liberali in Italia. Fu la base su cui si sviluppò il processo di unificazione nazionale, che portò alla nascita dello stato italiano unitario nel 1861. Tuttavia, con l'avvento della costituzione repubblicana nel 1948, lo stato albertino perse la sua validità formale. La nuova costituzione, ispirata ai principi democratici e ai diritti fondamentali, rappresentò un cambiamento significativo nella storia italiana, ponendo fine alla monarchia e stabilendo l'Italia come una repubblica.dal punto di vista giuridico e questo per diverse ragioni: tecniche e politico-istituzionali: - Non prevede nessuna disposizione che disciplina le modifiche allo statuto, perché altrimenti sarebbe rigida. - Non prevede forme aggravate per la sua revisione. - Non prevede un sistema di giustizia costituzionale. Le ragioni politico-istituzionali sono proprie della natura pattizia che ha nel Parlamento la sua traduzione nel piano istituzionale: una camera elettiva e una camera espressione del re. Allora la legge era approvata da un parlamento con queste caratteristiche, dove entrambi gli 'attori' del patto erano presenti e paritariamente protagonisti. L'insieme di queste ragioni concorreva nel qualificare lo statuto non come una costituzione immodificabile ma flessibile, e così fu qualificata da Cavour appena dopo la sua entrata in vigore. La forma di governo fatta propria dallo statuto era la monarchia costituzionale. Al re solo appartiene il potere esecutivo che
Il potere esecutivo viene esercitato attraverso ministri che il re nomina e revoca. Dal punto di vista formale, questi due attori non sembrano su una posizione di parità: il re ha la titolarità esclusiva del potere esecutivo, uno dei due rami del Parlamento è espressione del re, e l'altro ramo "sanziona le leggi e le promulga." Cosa vuol dire sanzionare e promulgare? Quando una legge è approvata dal Parlamento, il re ha a valle dell'approvazione parlamentare due poteri. Promulgare le leggi significa attestare che la legge è approvata dal parlamento regolarmente, nello stesso testo. Ma sanzionare è qualcosa di più: è un atto rispetto al quale il re esprime il consenso sul contenuto delle leggi. "Al Re solo" Il re, come capo dello stato, ha importanti poteri in alcune materie (Art.5: -appartiene il potere esecutivo. Egli è il Capo Supremo dello Stato: comanda tutte le forze di terra e di mare; dichiara la
guerra: fa i trattati di pace, d'alleanza, di commercio ed altri, dandone notizia alle Camere tosto che l'interesse e la sicurezza dello Stato il permettano, ed unendovi le comunicazioni opportune. I trattati che importassero un onere alle finanze, o variazione di territorio dello Stato, non avranno effetto se non dopo ottenuto l'assenso delle Camere." ). Salvo questa eccezione, queste due materie, la politica estera e la politica militare, erano materie di PREROGATIVA REGIA, in cui le decisioni erano assunte direttamente dal re. Questa previsione è mutata dalla costituzione francese del 1830. Il re aveva poteri nei confronti del parlamento: convocare le camere ma anche "Il Re convoca in ogni anno le due Camere: può sospenderne le attività (➤ art.9: - prorogarne le sessioni, e disciogliere quella dei Deputati; ma in quest'ultimo caso ne convoca un'altra nel termine di quattro mesi." ). Il parlamento non era un organo continuativo,funzionava per sessioni di attività che potevano essere sospese per decisione reale. Aveva poi un altro potere decisivo: sciogliere la camera dei deputati. Qui si tocca un elemento importante per capire cosa avvenne in concreto: questo schema si era radicata in Inghilterra prima ma in Inghilterra un processo di progressiva democratizzazione e l'avvento dei partiti politici, determinarono un'evoluzione che portò il re a essere non più il vertice del paese ma un'autorità che regna ma non governa (questo non avvenne in Italia). L'ASSETTO DEL PARLAMENTO Era un bicameralismo sostanzialmente paritario quanto alle funzioni, e fortemente differenziato quanto alla composizione delle due camere. "Il Senato è composto di membri nominati a vita dal Re, in numero non limitato, aventi l'età, di quarant'anni compiuti, e scelti nelle categorie seguenti:" "La Camera elettiva è composta di Deputati scelti"dai Collegii Elettorali➤ ART.39 –conformemente alla legge.”– “I Deputati sono eletti per cinque anni: il loro mandato cessa di pien diritto➤ ART.42alla spirazione di questo termine.”
IL GOVERNO:“Il Re nomina e revoca i suoi Ministri.”➤ ART.65 –“I Ministri non hanno voto deliberativo nell'uno o nell'altra Camera se non➤ ART.66quando ne sono membri. Essi vi hanno sempre l'ingresso, e debbono essere sentitisempre che lo richieggano.”– “I Ministri sono responsabili. Le Leggi e gli Atti del Governo non hanno➤ ART.67vigore, se non sono muniti della firma di un Ministro.”
I ministri sono responsabili davanti a chi? Sicuramente davanti al re perché lui li puòrevocare. Il problema era se l'art.67 presupponesse o consentisse forme diresponsabilità dei ministri davanti ad altri: il parlamento.I ministri, però, erano penalmente responsabili per reati;
"messi in stato di accusa“- La Camera dei Deputati ha il diritto di accusare idavanti alla camera (➤ art.47Ministri del Re, e di tradurli dinanzi all'Alta Corte di Giustizia.” ) e giudicati dal senato in“- Il Senato è costituito in Alta Corte di Giustizia conalta corte di giustizia (➤ art.36decreto del Re […] per giudicare i Ministri accusati dalla Camera dei Deputati. Inquesti casi il Senato non è capo politico. Esso non può occuparsi se non degli affarigiudiziarii, per cui fu convocato, sotto pena di nullità.” ).Questo era lo schema mutuato dall’Inghilterra nell’istituto dell’impeachment, cioè laresponsabilità penale dei membri del governo che chiama in causa il parlamento.
ATTENZIONE: è una responsabilità PENALE, dove il parlamento chiama un ministro arispondere di fatti di reati.
POTERE GIUDIZIARIO:Come lo statuto prevedesse un regime debole di garanzia di indipendenza
dei giudici. Nessuna garanzia d'indipendenza era riconosciuta all'ufficio del pubblico ministero, che era alle dipendenze del governo; i giudici avevano uno statuto costituzionale molto debole quanto alla loro indipendenza.
"- La Giustizia emana dal Re, ed è amministrata in suo Nome dai Giudici ➤ ART.68 che Egli istituisce."
"- I Giudici nominati dal Re, ad eccezione di quelli di mandamento, sono ➤ ART.69 inamovibili dopo tre anni di esercizio."
"- L'interpretazione delle leggi, in modo per tutti obbligatorio, spetta ➤ ART.73 esclusivamente al potere legislativo."
DEBOLEZZA, quindi, DEL POTERE GIUDIZIARIO e forti poteri che il governo aveva sulla carriera dei giudici.
L'altra grande novità dello statuto è la previsione di un catalogo dei diritti di libertà (dall'art.2).