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La cittadinanza e le leggi italiane
La cittadinanza si perde se il cittadino commette tutta una serie di reati (contrastanti con l'interesse del regime). Una legge che revocava il diritto di cittadino per motivi politici. Successivamente nel 1938/1939 ha adottato una serie di leggi per la difesa della razza. Per tutelare la "razza italica" a discapito di chi era un cittadino ebreo.
Criteri di acquisto della cittadinanza:
- Per nascita (ius sanguinis criterio secondo un legame genitoriale) & (ius soli la cittadinanza si acquisisce al momento della nascita a seconda dello stato in cui mi trovo al momento della nascita)
IUS SANGUINIS: si diventa cittadini italiani da padre o madre italiana. Per nascita (o per adozione) anche all'estero da parte di padre o di madre. (Nel passato solo il padre può trasmettere la cittadinanza)
IUS SOLI: per nascita in Italia da genitori ignoti o apolidi o da genitori stranieri che non possono trasmettere la cittadinanza in forza delle
leggi del loro stato di appartenenza. Per scelta dell'interessato (ius electionis): si diventa cittadini quando si nasce in Italia e si b) risiede stabilmente fino alla maggior età. Ha un mese di tempo per scegliere. →Per comunicazione da un membro della famiglia all'altro c) matrimonio (ius communicatio) Introdotto nel 2009. Tutto volto a fronteggiare l'ondata migratoria. Matrimoni di comodo. Dopo il matrimonio si deve risedere dopo due anni in Italia o che sia sposto da almeno tre anni se residente all'estero. I coniugi per quel periodo non possono separarsi. (Legge 1991-1992 art.4)
2) IL TERRITORIO DELLO STATO Essenzialità del requisito (il diritto internazionale non considera stati i "governi in esilio" o idi liberazione che hanno sede all'estero). movimenti Esso è un requisito essenziale. Cosa si definisce territorio? Il territorio è una porzione di superficie emersa delimitata dalle frontiere dello stato "Le
Le camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio o oneri alle finanze o modificazioni di leggi" (Articolo 80)
Per i trattati internazionali che importano variazioni del territorio è richiesta l'autorizzazione alla ratifica da parte del parlamento.
Il territorio Italiano risale al 1947 dopo i trattati di pace della II Guerra mondiale. Tuttavia il territorio non è solo una superficie emersa. Nel territorio rientrano anche le acque territoriali (fasce di acqua in prossimità delle terre emerse, dettato dal codice della navigazione).
Distinto dal mare territoriale vi è la piattaforma continentale.
Lo spazio aereo è parte della sovranità dello Stato che sovrasta il territorio della Repubblica.
Il sottosuolo fa parte del territorio. Appartengono al proprietario (USA) del fondo in alcuni casi, ma per esempio in
Italia sono proprietà pubbliche.Il territorio mobile (3) (navi). Le navi italiane in alto mare e gli aeromobili italiani in luogo ospazio non soggetto alla sovranità di alcuno Stato sono considerati come territorio italiano.Quale legge regola gli atti a bordo di navi e aeromobili in navigazione.3) SOVRANITÀ (capacità piena di autodeterminazione, originario)- La sovranità esprime un requisito di originarietà (indipendenza). Lo Stato e i suoi poteri non derivano da altri soggetti. 5ELIANA BRUNICapacità piena di autodeterminazione all'interno (verso i propri cittadini,- attraverso la propria attività) e all'esterno (con gli altri stati).Ogni stato è eguale agli altri (es San Marino è uguale agli USA giuridicamente)- Non necessità che ciò sia riconosciuto da altri stati: è sufficiente che la sovranità sia effettiva.Se vi è sovranità non è necessario che uno Stato
Conseguenze dell'attribuzione allo Stato della sovranità-Politicità-Ordinamento a fini generali
Conseguenza: Lo Stato esprime la sua volontà mediante una serie di organi. Tuttavia è sovrano e quindi sceglie lui come farsi o come decidere. Può decidere di cosa occuparsi, quando e in che modo farlo, nulla essendogli astrattamente precluso e tutto potendo esso disciplinare con proprie regole.
Costituzione della Repubblica
"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione" (Articolo 1)
La sovranità non è il re, non è la nazione. LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL POPOLO.
Nessun potere è esente dal rischio di abusi. Sia il Parlamento,
governo, la magistratura e il popolo. Verso un ridimensionamento della sovranità? "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo." (Articolo 11)
LA SOVRANITÀ SI PUÒ LIMITARE. Cessione di sovranità in certe condizioni (parità con gli altri stati in favore di un ordinamento, organizzazioni che abbiano come fine quello di garantire la pace e la giustizia fra le nazioni). Con l'Articolo interno un organo, il consiglio di sicurezza (9 membri di cui 5 (USA, Russia, Cina, Francia, Inghilterra). Un eventuale loro voto
contrario blocca qualsiasi questione diritto di veto sono permanenti e 4 periodici) per evitare situazioni di conflitti fra gli Stati).
Sulla base dell'Articolo 11 si è fondato l'adesione dell'Italia all'UE. Perché anche quest'ultima ha i requisiti richiesti per la pace. Nasce per assicurare meccanismi di convergenza economica per prevenire nuove guerre. L'intento che muove è che attraverso un meccanismo di convergenza economica si ponessero le basi per evitare conflitti.
Il concetto di sovranità sta andando in contro a un processo di relativizzazione e erosione. Tutto sembra avere una dimensione che va al di là dei confini.
Discorso della moneta, non vi è più una moneta internazionale, bensì comune. Ognuno di noi ha una doppia cittadinanza: (sia italiani, sia cittadini dell'unione europea).
"La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è
obbligatorio nei limiti emodi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spiritodemocratico della Repubblica" (Articolo 52) 6ELIANA BRUNICome nasce lo Stato?Lo Stato nasce senza regole predeterminate da altri, ordinamento originario.-Salvo eccezioni (ex colonie) nasce senza regole predeterminate da altri.-Di fatto, nasce a seguito di eventi rivoluzionari (guerre, movimenti di liberazione).Dal punto di vista strutturale :-Per fusione (stati che compongono gli usa del 1787)-Per annessione o incorporazione di uno stato in un atro stato (DDR nella Repubblica federatedesca)-Per smembramento (impero austro-ungarico) o dissoluzione di uno stato precedente (URSS o exIugoslavia)La continuità giuridica dello StatoQuando si crea un nuovo Stato che ne è di quelli precedenti? Tabula rasa? (es Rivoluzione Russa1917. Nonaccetta impegni internazionali e trattati dello Zar)Quando vi è una successione morbida (Repubblica Ceca e Slovacchia) vi è il principio di continuità. Continuano a valere le leggi precedenti. (problema nel fascismo) essendo rimesso all'apprezzamento del nuovo stato, sulla base della sovranità ad esso sottostante.
Non è un principio generale (si parla anzi di tabula rasa), nuovo stato, sulla base della sovranità ad esso sottostante.
Nel caso italiano è il principio che ha caratterizzato la successione dal regno di Sardegna fino alla Repubblica.
Lo Stato sceglie i propri fini e non è limitato. Tra le caratteristiche che esprimono la sovranità dello stato vi è la capacità di produrre atti normativi. Gli atti normativi non vivono come monadi, ma sono inseriti all'interno del concetto di ordinamento giuridico. Si deve arrivare ora alla fonte del diritto. Il presupposto per introdurre è dire che gli atti normativi non sono tutte uguali, specialmente in fatto di.
FONTI DEL DIRITTO
Sono atti o fatti dai quali deriva la creazione, modificazione o estinzione di atti normativi (disposizioni) suscettibili di valere come tali nell'ambito di un determinato ordinamento giuridico di riferimento.
Spiegazione:
Atto: manifestazione di volontà di qualcuno (autorità) anche collegiale. Atto come manifestazione di volontà di un organo.
Fatto: prescinde dalla volontà. Fatto come accadimento che si verifica a prescindere da una volontà specifica.
Atti e fatti a che servono? Sono atti o fatti specifici che producono determinate conseguenze; da essi deriva creazione, modificazione o estinzione di atti normativi.
Fonti interne:
Fonti prodotte da organi o enti dell'ordinamento italiano (legge, decreto legge, legge regionale).
Fonti esterne:
Fonti prodotte da organi o enti non nazionali, ma efficaci nell'ordinamento italiano (fonti UE, consuetudini internazionali).
(Es. non si
può arrestare un ambasciatore perché gode dell'immunità diplomatica). Prima c'erano solo consuetudini. Fonti sulla produzione: Fonti che disciplinano le fonti (fonti sulle fonti) (dicono quali sono le fonti, come vengono approvate e anche come vengono interpretate). Con le regole si interpretano le fonti. Regolano la formazione, l'interpretazione delle disposizioni e delle norme. (disposizioni è norme). Il processo che ci porta a comprendere la disposizione è la norma. La norma è una disposizione interpretata di cui si è accettato il significato. Tutte le disposizioni hanno bisogno di essere interpretate. Se le fonti sulla produzione sono fonti sulle fonti, un primo dato che si può dire è che la fonte sulla produzione per eccellenza è la Costituzione repubblicana. Per eccellenza vuol dire che non è solo la Costituzione, sono più.