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SISTEMI PER PROCESSO SISTEMI PER COMMESSA
-Unico prodotto per lunghi periodi di -Prodotti diversi con caratteristiche
tempo e tutte le unità sono identiche diverse realizzati nello stesso periodo
- I costi totali di produzione sono -I costi sono accumulati per qualunque
accumulati per periodo cosa indipendentemente dal periodo
-Il costo unitario è un costo medio -Il costo unitario è un costo specifico o
un costo medio di lotto
LA RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI
Per poter definire un costo diretto deve essere possibile misurare oggettivamente la
quantità di risorse utilizzata per quello specifico oggetto; se invece un elemento del
costo è determinato congiuntamente da due oggetti del costo, allora l’elemento di
costo è indiretto. Gli oggetti del costo sono beni o anche servizi per i quali i
costi diretti sono causati con la loro realizzazione o erogazione. Per altri tipi
di oggetti del costo possono essere, per esempio, lo stipendio del responsabile
di un reparto. I due principali costi diretti dei prodotti sono LA MOD e I MATERIALI
DIRETTI.
I COSTI DELLA MANODOPERA DIRETTA (MOD)
Ha due aspetti:
- quantità di ore di manodopera è semplice.
- costo orario della manodopera
Di solito ogni operaio mantiene una scheda o cartellino dei tempi che registra
appunto il tempo dedicato dalla persona a ciascuna commessa. Problemi minori,
invece, sorgono per come trattare i tempi di inattività o lavoro straordinario. È più
difficile calcolare il costo unitario della manodopera rispetto alla rilevazione della
quantità d’ore utilizzate; infatti molte imprese fissano il costo orario della mod di un
certo dipendente in base al costo totale annuo di esso stesso e al numero standard di
ore lavorate annuali.
IL COSTO DEI MATERIALI DIRETTI
Comprende la quantità di materiale usato, determinata dai documenti con i quali si
richiedono al magazzino i materiali per poterli avviare alla produzione e il prezzo
unitario che, invece, può essere determinato facendo riferimento al costo d’acquisto
oppure aggiungendovi i costi connessi ai materiali diretti (costi di trasporto, di
controllo in fase d’accettazione, di movimentazione, di approvvigionamento).
UN CONFRONTO TRA COSTI DIRETTI E COSTI VARIABILI
Se si considera come oggetto del costo un prodotto allora molti costi che sono diretti
sono anche variabili con il volume di produzione dello stesso prodotto. Visto che i
costi dei materiali diretti e della mod sono entrambi costi diretti di un prodotto e
poiché variano in base al volume di quel prodotto, si tende ad usare i termini
“diretto” e “variabile” come sinonimi, come anche “costi indiretti” e “fissi”. Però
entrambe le consuetudini sono sbagliate perché trattano proprio di concetti
differenti. Diretto-indiretto si riferisce alla riconducibilità dei costi a specifici oggetti
del costo, mentre, variabile-fisso si riferisce al comportamento in base al volume.
L’ALLOCAZIONE DEI COSTI INDIRETTI
I costi possono non essere direttamente riconducibili a un prodotto per 3 ragioni:
1. è impossibile farlo, come nel caso dello stipendio del responsabile di produzione;
2. non è conveniente farlo perché le rilevazioni contabili sarebbero troppo costose
3. il management decide di non farlo perché alcuni elementi di costo vengono
classificati come indiretti perché è consuetudine farlo
I problemi sorgono quando si cerca di stabilire un confine preciso fra gli elementi di
costo causati direttamente da un prodotto e gli altri elementi. Esempio: un costo
potrebbe essere causato da un prodotto anche se non è sostenuto nello stesso
momento in cui il prodotto è realizzato.
LA NATURA DELL’ALLOCAZIONE
Il costo pieno di un oggetto del costo include costi diretti e una quota equa di costi
comuni. Esempio: il costo di riparazione di un’auto include una quota di costi
indiretti dell’officina (costi Generali) ovvero la quota equa che sarebbero i costi
indiretti di un oggetto del costo. Il processo di assegnazione dei costi indiretti ai
singoli oggetti di costo si chiama allocazione, tramite un coefficiente di
allocazione dei costi generali (denominato anche coefficiente di assorbimento
o di ripartizione). I costi, invece, assegnati direttamente (in modo oggettivo) sono
attribuiti.
I CENTRI DI COSTO
È un oggetto del costo per il quale si accumulano i costi di una o più funzioni o attività
correlate. Esempio: Marker Pen Spa ha un reparto che produce pennini, i costi di
questo reparto sono sostenuti per rendere possibile l’attività di produzione dei
pennini, che sono l’oggetto del costo. In un sistema di determinazione dei costi di
prodotto, gli elementi di costo in una prima fase sono accumulati per centro di costo
e, in una seconda fase, sono assegnati ai prodotti. Proprio per questo un centro di
costo è spesso definito oggetto di costo intermedio per distinguerlo dall’oggetto
finale del costo che sarebbe il prodotto.
CENTRI DI COSTO VERSUS CENTRI DI RESPONSABILITÀ
I centri di responsabilità sono le unità organizzative guidate da manager; la maggior
parte dei centri di responsabilità sono centri di costo ma non il contrario. Esempio:
nel reparto stampa di una tipografia potrebbero esservi macchinari per stampare
moduli di diverse dimensioni e con diverse tecnologie. A causa dei diversi
investimenti e costi di gestione e manutenzione, ogni macchinario di stampa
potrebbe essere definito come un centro di costo, anche se solo l’intero reparto
tipografico è un centro di responsabilità.
I CENTRI DI COSTO DI PRODUZIONE E I CENTRI DI COSTO DI
SERVIZIO
I centri di costo sono di due tipi:
• Centro di costo di produzione: - produce un prodotto o un componente di un
prodotto; oppure – realizza una fase o svolge un’attività di trasformazione.
Pertanto, sono aggiunti al prodotto materiali diretti o mod o costi generali di
produzione oppure anche tutti e tre.
• Centro di costo di servizio: eroga servizi ai precedenti, ad altri centri di costo
di servizio o a favore della produzione nel suo complesso. Non tutti i
centri di servizio sono unità organizzative identificabili. Alcune imprese
hanno un centro di costo per la gestione degli spazi appunto per l’utilizzo degli
spazi. Questi centri sono spesso definiti raggruppamenti di costi indiretti o
generali perché si accumulano i costi indiretti simili.
IL CALCOLO DEI COEFFICIENTI DI ALLOCAZIONE DEI COSTI
GENERALI
Calcolare questi coefficienti è possibile solo dopo che i costi generali totali sono stati
assegnati ai diversi centri di costo di produzione.
I costi della mod e dei materiali diretti sono assegnati direttamente ai prodotti;
l’allocazione dei costi generali (indiretti) ai prodotti, avviene in due fasi:
1. ASSEGNAZIONE INIZIALE DEI COSTI INDIRETTI AI CENTRI DI COSTO E AI
CENTRI DI SERVIZIO: rilevare o assegnare ai centri di costo e di servizio tutti i costi
indiretti di produzione del periodo. Comunque, qualsiasi elemento di costo
riconducibile oggettivamente a un centro di costo è attribuito a quel centro di costo.
Esempio: gli stipendi dei supervisori sono attribuiti a specifici centri di costo nei quali
i supervisori svolgono il loro lavoro. Dopo è necessario allocare quelli che sono
comuni ai centri di costo. Esempio: i costi d’illuminazione e riscaldamento della
fabbrica e il canone di locazione del capannone potrebbero essere allocati ai diversi
centri di costo in proporzione alla loro superficie. I costi generali totali non sono
semplicemente sommati e poi ripartiti fra i diversi centri di costo ma si tratta di
una procedura che assegna quote eque. Quando il processo di assegnazione
di ciascun elemento di costo indiretto è completato, la somma dei costi generali di
produzione assegnati a tutti i centri di costo è pari ai costi generali totali del periodo.
FIGURA 5.6 PAG.108
RIASSEGNAZIONE DEI COSTI DEI CENTRI DI SERVIZIO AI CENTRI DI COSTO
DI PRODUZIONE:
Sempre nella 1 fase, i costi generali vengono riassegnati ai centri di costo di
produzione cosicché, alla fine, tutti i costi generali di produzione risultino in carico a
quest’ultimi. Alcuni costi vengono riassegnati direttamente, per esempio, i costi di
manodopera del reparto manutenzione possono essere attribuiti ai diversi centri di
costo di produzione in base al numero di ore di servizio richieste.
Altri costi dei centri di servizio, invece, non potendo essere assegnati direttamente
vengono allocati. Sequenza assegnazione quando ci sono molti centri di servizio,
→
le interrelazioni tra essi potrebbero portare a una lunga serie di distribuzioni e nuove
ridistribuzioni anche se quest’ultime, nella prassi, sono di solito evitate allocando i
costi dei centri di servizio a cascata, chiamato anche metodo diretto di allocazione,
seguendo cioè un ordine detto sequenza di assegnazione. Non esistono regole fisse
per stabilire questa sequenza, in genere le imprese ordinano i centri di servizio: - per
valori decrescenti del servizio erogato (i costi sono allocati a partire dal centro che
eroga il valore più alto) o – per valori crescenti del servizio ricevuto (a partire da
quello che riceve il minor valore dagli altri centri).
2. ALLOCAZIONE DEI COSTI INDIRETTI AI PRODOTTI:
Nella seconda fase, una volta accumulati tutti i costi generali nei centri di produzione,
quest’ultimi li allocano ai prodotti. In un sistema di costi per processo la situazione
risulta essere semplice: i costi generali totali di produzione sono divisi per il numero
di unità di produzione ottenendo così il costo indiretto unitario. In un sistema di
commessa, invece, la procedura è più complicata: i costi indiretti dovrebbero essere
allocati in modo che ciascuna commessa abbia una “quota equa” dei costi generali
totali di quel centro. A tale scopo è necessario utilizzare, per ciascun centro di costo
di produzione, un coefficiente di allocazione dei costi indiretti, i quali vengono
assegnati ai prodotti in base alla misura di un’attività di trasformazione (le ore di
mod, il valore della mod, le ore impianto ecc.) o anche di volume (numero di pezzi,
quantità o valore dei materiali diretti ecc.).dopo aver scelto una misura adeguata di
attività o volume è possibile calcolare il coefficiente di allocazione dei costi indiretti
di un singolo centro di costo di produzione: costi totali generali di produzione /
misura attività o volume totale. I costi generali sono, nella prima fase, assegnati ai
centri di costo di produzione mediante molti criteri; nella seconda fase, invece, sono
allocati ai prodotti che attraversano quel centro di costo, mediante un coefficiente di
allocazione. Ci