Allievo di Radcliffe-Brown: apre temi di storia e antropologia alle scienze storiche
studio magia Azande: la stregoneria Azande funzioni come sistema pensiero logico
coerente all’interno del contesto sociale:
-credenze magiche non illogiche, spiegazione sociale: coincidenze e disgrazie
inspiegabili da catena causale
-stregoneria: modo x affrontare realtà sociopolitica; sistema attribuisce fortuna/sfortuna a
relazioni e con itti personali
Strutturalismo francese (’50-60): guidato da Levi-Strauss: focus da funzioni soc. a strutture
mentali universali
-Claude Levi-Strauss (1908-2009):
struttura è inconscia e universale a priori del pensiero umano
analisi da linguistica strutturale: cultura trattata come un linguaggio con sintassi universale,
con contenuti diversi variabili dal contesto x individuare strutture profonde
Sistemi di parentela (strutture elementari parentela 1904)
ricerca il principio che genera varietà nelle forme di parentela
parentela=frutto sociale e simbolico
strutture elementari: prescrivono coniugi possibili (matrimoni incrociati)
fl fi fi
In uno schema di scambio simmetrico tra gruppi c’è un’opposizione fondamentale:
contrapposizione basilare tra natura e cultura fonda la società; divieto incesto fa passaggio
dall’una all’altra.
Il pensiero mitico (selvaggio): logica concreta/complessa paragona all’attività bricoleur
(artigianato): non lavora ex novo, ma combina elementi preesistenti (strumenti o pezzi di
scarto); come pensiero mitico combina elementi di culti naturali preesistenti.
Antropologia dinamica: mutamento e con itto (’50-’80)
nasce come superamento del funzionalismo; focalizza azione, con itto e storicità di società
-instabilità e processo mutamento, contrasto enfasi funzionalista ed equilibrio
-sistema sociale in equilibrio non solo prodotto da adattamento a norma, ma risultato
temporaneo del con itti e contraddizioni
Scuola Manchester
-Max Gluckman: antropologia inglese, tema con itto. Sistemi sociali caratterizzati instabili
periodicamente. Superata con nuovo equilibrio prodotto da con itto
-Victor turner: analisi dramma sociale e virtuale come meccanismi, permettendo a società di
esprimere dissenso. Con itti controllati x ristabilire ordine sociale
Nuovi approcci: materialismo culturale e antropologia interpretativa (’60-’80)
-Materialismo culturale: teoria marxista; pone accento su aspetti materiali esistenza umana/
ambiente, fattori determinanti della cultura
-Determinismo tecnico-con: cultura vista con lente materialistica e deterministica:
1. Infrastruttura (modi, produzione, tecnologia, ambiente)
2. Struttura (economia domestica e politica, organi sociali del lavoro)
3. Sovrastruttura (regno ideologico: loso a simbolismo e religione)
Antropologia interpreativa: Clifford Geertz
-In uenze: particolarismo storico (Franz Boas) ed ermeneutica
-Ri uto delle gradi teorie sistemiche x concentrarsi sul signi cato di simboli e azioni
-Cultura non è forza strutturante ma sistema di simboli e signi cati che l’antropologo deve
interpretare
Mappa storica delle scuole antropologiche
scuola periodo persone focus metodo
Evoluzionismo vittoriano XIX sec Morgan, Tylor, Frazer evoluzione lineare: tutte le comparazione di dati da
società progresso attraverso fonti
gli stessi stadi evolutivi
(selvaggio-civilizzato);
etnocentrica neg. verso
popolazioni non occidentali
x giustifica colonialismo
Scuola francese 1900-1950 Dunkeim, Mauss, Hertz, Fatti sociali: enfasi analisi sociale e
Lév, Bruhl necessità di analizzare comparativa (base x
fenomeni sociali collettivi e strutturalismo)
influenza su coscienza ind.
Funzionalismo britannico 1920-1950 Malinowski, Radcliff- funzione e struttura: studio studio intenso di singole
(antropologia sociale) Brown, Evans-Pritchard società/organismo/sistema culture con attenzione alla
con parti interrelati. lingua
antievoluzionista
Strutturalismo francese 1948-1970 Claude Levi-Strauss strutture inconsce: cultura analisi strutturale mutata
(parenti, miti) generata da dalla linguistica
principi
Materialismo culturale 60 Marvin, Harris, Meillasoux, determinismo materiale: analisi economica ed
Godelier infrastruttura (ambiente, economico tecnologica
economia) determina
struttura e sovrastruttura
(teologia, religione)
fl fi fl fl fi fi fl fl fi fi fl fl
Antropologia dinamica 60-'70 Clifford, Geertz cultura è testo/rete di descrizione densa
significati antropologici,
interpretazione di simboli e
significati locali
Antropologia italiana storia Pitrè, Lorici focalizzata su tradizioni raccolta e analisi di
popolari, sapori e costumi tradizioni locali
della società rurale italiana
(folklore)
Cultura in antropologia: distingue un essere umano da altre specie
1. concezione colta (umanistica/classica)
-def: cultura è un patrimonio di conoscenze formali (arte, letteratura, musica) fanno di un
individuo una persona colta
-caratteristica: selettiva, legata all’istruzione formale (scolastica e in base al ceto sociale)
2. concezione antropologica (moderna/scienti ca)
-def: cultura estende tutte le manifestazioni dell’umanità, anche quelle strane, non scritte
-caratteristica: è una condizione universale di ogni gruppo sociale capacità umana innata;
pluralità di forme culturali
De nizione di Tylor: la cultura o civiltà è quell’insieme complesso che include la
conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e
abitudine acquistata dall’uomo in quanto membro della società
-insieme complesso: ogni società (anche trasmissione orale "incivile" ha cultura complessa)
-acquisizione sociale: acquisita (non innata o genetica) in quanto membro della società
-concetto progressista e neutro: pari dignità di tutti gli esseri umani come prodotti culturali
indipendentemente da forma che assume superando l’elitismo della concezione colta.
Natura della cultura e ruolo nell’uomo
uomo: bioculturale: sopravvivenza dipende da cultura e da geni
Cultura e sopravvivenza:
-dipendenza da cultura: diff. molti mammiferi, cucciolo nasce nudo (bio immaturo) non ha
info genetiche x affrontare subito problemi sopravvivenza (no istinti complessi)
-codice predisponente: codice genetico predispone a fare operazioni cognitive e siche, ma
cultura fa capire quali sono e come devono essere compiute (xes lingua)
-Victor del’Aveyron (ragazzo selvaggio): 1800: senza insegnare cultura di interazuibe sicula,
cognitiva e comunicazione non si sviluppa da sola
Natura vs cultura: funzioni universali (mangiare, bere, dormire…): fatte in modo diverso in
base alla cultura
-universale: natura (bisogni primari sici detti prima)
-speci co: cultura (cosa si mangia, come si prepara, con chi, quando…)
Organizzazione della cultura: modelli e con gurazione:
cultura non è blocco causale di elementi, ma presenta forme di organizzazione interna.
Modelli culturali sono insiemi di idee e simboli inconsciamente trasmessi, che servono da
guida x atteggiamenti, pensieri, e azioni umane
Con gurazionismo: enfatizza cultura come insieme complesso organizzato
-Alfred Kroeber (1915): def. cultura: livello superorganico con leggi di funzionamento non
riconducibile a biologia o psicologia
-Ruth Benedict (patterns of culture 1934): concetto di modello culturale (pattern) con spirito
di popolazione (valori giapponesi vs americani) con struttura di aggregazione valori e
conferisce tratto unitario a culture
fi fi fi fi fi fi fi
1) Le caratteristiche della cultura
1.1 cultura come apparato operativo e funzionale
-secondo Bronslaw Malinowski la cultura è apparato complesso che serve x soddisfare
bisogni primari e derivati dall’essere umano. Rappresenta insieme di strumenti, conoscenze,
istituzioni e credenze che permettono all’uomo di affrontare s de della vita sociale e
ambientale.
-bisogni primari legati alla sopravvivenza bio (cibo, riproduzione)
-bisogni secondari o derivati: conseguenza del soddisfacimento dei bisogni 1, e richiede
organizzazioni sociali e simboliche + complesse (educazione, diritto, politica, religione)
Bisogni primari Risposta culturale
metabolismo riproduce/ distribuzione tecniche
riproduzione sistemi parentela, matrimonio, regole genealogiche
sicurezza/salite medicina, igiene, norme sanitarie
rischio/incertezza magia, religione, rituali
Malinowski considera cultura funzionale istituzioni risponde a necessità concreta. Attività:
regole sociali condivise, espressione della cooperazione e organizzazione collettiva
1.2 Religione e magia come risposte a bisogni umani
-religione x Malinowski svolge funzione passiva: aiuta uomo e comunità ad affrontare
situazioni di crisi xes morte, mantiene coesione sociale
-Dunkheim afferma che religione ha funzione sociale, rafforza legami e identità collettiva
-magia funzione pragmatica e psicologaica: fornisce controllo in contesti imprevedibili dove
conoscenza scienti ca è inef cace
-E.E. Evans Pritchard studia Azande magia ha logica interna e razionalità propria, coerente
con la cultura
1.3 Cultura: sistema simbolico
-vita umana si fonda su sistemi di signi cati condivisi
-simbolo= oggetto, patola, azione rappresenta qualcos’altro, è base di convenzioni culturali
xes abbigliamento: segno di identità sociale e politica; colori, riti, gesti sono codice di
appartenenza e distinzione
-sono arbitrari, interpretativi, dinamici
-Clifford Geertz, cultura è ragnatela di signi cati: uomo ha testo e antropologi interpreta
come ha tessuto: concezione semiotica della cultura
1.4 Cultura: sistema comunicativo codi cato e appreso
-esiste xk viene comunicata: sistema di segni condivisi
-trasmessa attraverso inculturazione, processo apprendimento valori, norme e
comportamenti propri delle società
caratteristiche principali:
-simbolica
-operativa (funzionale)
-comunicativa
-appresa (non innata)
-condivisa
-adattativa (consente adattamento e mutamenti storici)
2) Le caratteristiche della cultura
2.1 Etnocentrismo
-atteggiamento che assume propria cultura come modello x giudicare le altre
-tendenza universale antro critica: ostacola comprensione autentica di diversità
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-Vittorio Lanternari, etnocentrismo: attitudine inconsapevole radicata in inculturazione: ogni
società considera "naturali" i propri valori, esclude chi appartiene ad altre culture
xes riti inclusione/esclusione (come battesimo, circoncisione)
-Ernesto de Martino, etnocentrismo critico:
introdotto concetto: antropologo non può cancellare tutto, deve riconoscerlo e analizzarlo
criticamente x evitare disgorga la comprensione
-Alberto M. Cirese, etn