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CHI SI PUO' SPOSARE?
La nostra nomenclatura è un sistema molto rigido. Però nelle diverse popolazioni vi sono differenti visioni dei rapporti che possono essere stretti tra i vari parenti.- I cugini incrociati è l'unione tra i figli dei fratelli della madre e ai figli delle sorelle del padre (è concesso l'incesto) (Kariera australiani)
- I cugini paralleli sono i figli dei fratelli del padre e i figli delle sorelle della madre (sono considerati fratelli) (c'è la categoria dei fratelli, quella dei padri e quella delle madri) (i Tuareg del Sahara)
- Poliginia sororale legata al matrimonio fatto dopo la morte di un coniuge per garantire la sopravvivenza dei figli (diffusa in Amazzonia)
- Il sororato (sposare la sorella nubile della moglie defunta)
- Il levirato (sposare la/e moglie/i del fratello defunto) (...)
IL MATRIMONIO: è importante distinguere questa istituzione dalle...
unioni sessuali che hanno come scopo primario la gratificazione sessuale e generalmente non impongono alcun obbligo o responsabilità familiare. Il matrimonio ha altre funzioni sociali: è una unione pubblicamente riconosciuta ed approvata dagli altri membri della società (è un CONTRATTO). Il matrimonio è: - Un insieme di modelli culturali necessari per sanzionare lo status di genitori (serve a mantenere lo status che viene modificato con il matrimonio e la maternità); - Per fornire un ambiente stabile per la cura e l'educazione dei figli; - È il meccanismo principale per continuare l'istituzione della famiglia (...). Il matrimonio può essere: - POLIGAMICO: quando vi è l'unione di un uomo con più donne o viceversa. Veniva eseguito per sopravvivere nei contesti preletterati e attualmente per mantenere ed espandere il proprio potere. Questo tipo di matrimonio può creare conflitti inquanto vi è una diffusione non omogenea dei generi (un genere es. un uomo può avere per sesso più generi es. più donne e ciò determina inevitabilmente che altri non ne potranno disporre e questo può portare all'estinzione della specie). A sua volta il matrimonio poligamico può essere suddiviso in: - Poliandrico: una moglie che può avere più mariti (anche se è più raro); - Poliginico: un uomo che può avere più mogli (più diffuso). - MONOGAMICO: quando è contemplata una sola unione uomo/donna. La monogamia garantisce la stabilità del contesto sociale perché se ci sono tanti maschi che non si possono sposare esplode il sistema prima o poi. Quasi tutte le culture erano poligamiche e la poliginia è nettamente la forma istituzionalmente più diffusa al mondo. Cosa ci si aspetta dal matrimonio? Perché i contesti preletterati avevano menodivorzi? Viene chiesto:
- La copertura di sostentamento;
- La cura della prole;
- Sfera relazionale un tempo era coperta dal gruppo o dalla comunità;
- La collaborazione; non solo dal partner, oggi invece la si richiede al partner anche se è notevolmente ridotta a causa nel minor tempo a disposizione per oggi;
- Il dialogo;
- La condivisione delle passioni;
- Essere pronti; si è più incentrati sul lavoro che sulla relazione.
- Avere delle risposte (...)
Si chiede al partner una sfera di relazioni a volte troppo vasta e insostenibile. I bonobo invece si accoppiano con tutti tranne le madri con i propri figli, noi invece abbiamo bisogno dello scambio genetico oltre che ai meccanismi innati previsti dalla sovrastruttura culturale.
Tra le funzioni del matrimonio c'è la regolamentazione dei beni rispetto al coniuge ed ai figli che ricevono dai genitori sia beni materiali che lo status sociale in base alla linea di
Le regole di discendenza prevedono:
- Unilineari: i beni, i diritti ed i privilegi (dote pacchetto di eredità) passano:
- In linea paterna patrilineare
- In linea materna matrilineare
- Bilineari: i beni passano per entrambe le vie, sia materna che paterna.
PROBLEMI DI EREDITÀ
Uno dei problemi di oggi per le coppie di fatto è a chi è giusto vada l'eredità? A chi ha convissuto una vita o ha parenti "legittimi"? NON SEMPRE LE RELAZIONI BIOLOGICHE COINCIDONO CON QUELLE PARENTALI
In alcuni contesti non si lega l'eredità all'affetto:
- Ad esempio in alcuni casi i beni di un uomo passano al figlio di sua sorella, non ai suoi figli (discendenza matrilineare).
- Tra i Nuer, se una donna sterile possiede un buon numero di capi di bestiame può chiedere in sposa una donna alla quale è consentito avere una amante, i figli che nasceranno saranno della donna sterile.
da lei erediteranno beni estatus.- Lo stesso può avvenire tra gli Yoruba della NigeriaLa stessa istituzione dell'adozione conferma la non coincidenza della discendenza di sangue con il passaggio dell'eredità.
Casi particolari:
- Il prezzo della sposa: beni che vengono ceduti dalla famiglia dello sposo alla famiglia della sposa in risarcimento per la perdita subita (es. in una tribù africana chi ha il piatto labbiale più ampio richiederà il pagamento alla famiglia della sposa di più capi di bestiame per essere "acquistata" questo sta a significare il principio che la donna vale così tanto da dover essere rimborsata cospicuamente la sua famiglia per la perdita subita).
- La dote: beni o denaro che vengono dati alla sposa dalla sua famiglia. Funzionano come CAPITALE INIZIALE per avere una base economica di partenza per la nascita del nuovo nucleo familiare.
Spesso il passaggio dei beni è associato alle
regole che definiscono la residenza della nuova coppia.
LA RESIDENZA (non trattata in classe)
- Neolocale;
- Bilocale;
- Ambi locale;
- Patrilocale;
- Matrilocale;
- Avunculocale (quando lo sposo va a vivere presso il fratello di sua madre).
MANIPOLAZIONE DELLA PARENTELA (non trattata in classe)
Gli schemi di organizzazione della parentela sono realtà utili al contesto, non strutture rigide: ogni modello prevede delle deroghe per spezzare la parentela o annullarla:
- Gestite a livello tradizionale attraverso un'azione simbolica che di fatto annulla la parentela (caso dei Nuer, o la sacra Rota);
- A livello legale come la schiavitù nella quale i figli appartengono al padrone, non al padre;
- Oppure il divorzio.
O per creare altri e più vasti legami
- Patti di sangue;
- Forme di comparatico più o meno ritualizzati (legami tra una famiglia e uomini potenti);
- Legami di latte (presenti nel corano);
- L'adozione.
ANTROPOLOGIA E INFANZIA Sviluppo, cura ed educazione
PREMESSA
Quando si parla di infanzia è bene sottolineare che troppo spesso si da per scontato che i modelli di sviluppo studiati nel nostro contesto siano universali:
- Oggi è bene essere consapevoli dei limiti dei nostri modelli;
- Inoltre siamo costretti a confrontarci con differenti modalità educative (il contesto educativo a cui siamo abituati è solo uno dei tanti esistenti; ogni sistema educativo ha dei limiti e essi vengono compresi si ha un vantaggio);
- Considerazioni importanti soprattutto per coloro che lavorano nei servizi per l'infanzia.
Attualmente risulta difficile
Raccordare i modelli dati dalla famiglia e quelli dati dalla scuola perché sono diversi. Le strutture educative stanno diventando un punto caldo della nostra società perché non vi è più un solo punto di vista, i vecchi modelli non davano luogo ad ambiguità o libere interpretazioni oggi invece tutto ciò è cambiato (es. prima il maestro aveva sempre ragione, oggi sono gli stessi genitori che criticano le modalità utilizzate dagli insegnanti). È più deleterio per un bambino avere mille possibili strade e non sceglierne nemmeno una che averne e magari non essere quella giusta (Bowlby). Cosa viene insegnato ai bambini? La gentilezza, l'accoglienza, o il dubbio e il sospetto (l'insicurezza); questo è un po' il problema attuale perché vengono insegnati dei principi ma le leggi sono le prime a dare il significato opposto. Temi quali l'educazione alle regole oggi assillano genitori.
ed educatori, e ciò è intuibile in una società in cui è sempre più difficile, a diversi livelli istituzionali, nazionali e sovranazionali, trovare regole comuni (è una società schizofrenica in cui vengono dette delle cose e poi viene fatto l'opposto tra valori e contesto di appartenenza ci sono delle connessioni). Inoltre la presenza negli stessi ambienti di bambini e ragazzi con origini culturali diverse costituisce una sfida ai valori, spesso impliciti, che orientano l'azione educativa nel nostro contesto. A livello antropologico vari autori hanno descritto le forme di allevamento e di educazione dei bambini sia per illustrare le differenti strategie attraverso le quali i genitori di tutto il mondo perseguono l'universale educativo di fare ciò che è bello, buono e giusto per il loro bambino, seguendo le costanti culturali della comunità in cui vivono, sia per riconsiderare il proprio puntodi vista e le proprie certezze. Tutto dipende dai valori del gruppo elementi positivi e funzionali che caratterizzano un gruppo sociale.UNO SGUARDO ALLA STORIA
Nella seconda metà del XIX secolo (1800) si sviluppò, negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna l'interesse per i bambini, che divennero oggetto di attenzione da vari punti di vista (il lavoro, la scuola, l'igiene, dal punto di vista scientifico, antropologico ed educativo...). Gli antropologi contribuirono ad allargare il campo della discussione con i loro studi etnografici relativi all'allevamento dei bambini non appartenenti alle società occidentali.
I principali lavori fino al 1940 sono:
- F. Boas: leader dell'antropologia americana all'inizio del XX secolo, fece ricerca sul campo presso gli Inuit dell'isola di Baffin (definito come popolo del ghiaccio), si occupò però dei problemi dell'infanzia lavorando sugli immigrati europei presenti negli Stati
Uniti (ovvero lavorò sull'