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Antibatterici chinolonici: primi derivati
Attivi verso i Gram – praticamente inattivi verso i Gram +
Antibatterici chinolonici: fluorochinoloni
Attivi ad ampio spettro con ottimo effetto sistemico
Antibatterici chinolonici: fluorochinoloni
Antibatterici chinolonici: recenti fluorochinoloni
Efficaci per il trattamento quotidiano di
pazienti con polmonite contratta in
comunità, riacutizzazioni batteriche di
bronchite cronica o sinusite acuta. La
gatifloxacina è stata approvata dalla
FDA anche per il trattamento delle
infezioni del tratto urinario e
per la gonorrea. Attivi anche verso
micobatteri (anti-TBC)
sparloxacina
Antibatterici chinolonici: ionizzazione
Antibatterici chinolonici: le topoisomerasi
Il DNA a doppia elica in forma rilassata è sovente organizzato in strutture circolari, ma è
comunque troppo lungo per essere inserito nella cellula. Pertanto, il DNA deve essere
superavvolto, in modo tale che le sue dimensioni siano ridotte al minimo.
Per la replicazione e la trascrizione i due filamenti di DNA debbono essere almeno in
parte in forma rilassata e separati.
Le topoisomerasi sono enzimi che convertono il DNA da una forma topologica all'altra,
cioè da una forma superavvolta ad una rilassata e viceversa. Solo il superavvolgimento
richiede energia, il rilassamento è termodinamicamente favorito
Antibatterici chinolonici: le topoisomerasi
Le topoisomerasi I rompono transitoriamente
una sola delle catene del DNA, la ruotano
attorno a quella integra e infine riuniscono le
estremità interrotte. Dal momento che il DNA
è superavvolto in senso destrogiro, l’effetto
dell’enzima può portare solo ad un
rilassamento della doppia elica, un processo
termodinamicamente favorevole.
Le topoisomerasi II invece, rompono entrambe
le catene di DNA e possono sia rilassare la
struttura sia introdurre ulteriori stress
topologici nella doppia elica, questa reazione
necessita di energia, prodotta attraverso
l'idrolisi di una molecola di ATP.
Antibatterici chinolonici: DNA girasi
La DNA girasi è l’enzima, analogo della
topoisomerasi II, che regola la topologia del DNA
nei batteri. L’enzima è costituito da due sub-
unità: sub-unità A e sub-unità B. L’inibizione
della DNA girasi altera la disponibilità di DNA nel
batterio e ne causa la morte.
La DNA girasi è capace di alterare lo stato
topologico del DNA introducendo avvolgimenti
negativi. L’azione dell’enzima inizia con
l’avvolgimento del DNA attorno all’enzima. Le
subunità A scindono il DNA e ciascun monomero
A dell’enzima viene legato covalentemente.
La parte integra del DNA passa attraverso la
rottura del filamento e la subunità GyrB salda il
filamento prima tagliato di DNA. L’enzima poi si
dissocia e ricomincia la sua azione su un altro
filamento
Antibatterici chinolonici: DNA girasi
Le DNA girasi rompono il filamento di DNA a cui si legano covalente attraverso un
legame tra il gruppo fosfato del DNA e un residuo di tirosina dell’enzima formando un
legame fosfotirosinico che si rompe facilmente consentendo all’enzima di completare il
suo ciclo. Legato al 3’ DNA
Legato al 5’ DNA
Antibatterici chinolonici: DNA girasi
I fluorochinoloni si legano al
complesso DNA-enzima
formando un complesso
ternario che impedisce la
rottura del legame
fosfotirosinico e quindi
bloccano il meccanismo
catalitico
Rilevante è la presenza di uno
ione Mg++ che chela l’inibitore
e si lega ai gruppi fosfato del
DNA e a residui acidi
dell’enzima
Antibatterici chinolonici: chelazione dei metalli
La capacità di chelare i metalli è fondamentale per l’attività anche se la formazione
di complessi porta a derivati poco solubili che riducono l’attività antibatterica.
Pertanto non bisogna assumere i chinoloni insieme a cibi (latte e derivati) o farmaci
(antiacidi) ricchi di sali che possono chelare i chinoloni impedendone l’assorbimento
Antibatterici chinolonici: SAR
Regola accessibilità e potere chelante
Riduzione doppio legame inattiva
Ingombro sterico non tellerato
Interazioni idrofobiche
Antibatterici chinolonici: riassunto
Antibatterici chinolonici: tossicità
Antibatterici chinolonici: tossicità
Antibatterici chinolonici: tossicità
Proconvulsivanti
(specialmente quelli
di prima
generazione)
Antibatterici chinolonici: riassunto
Farmaci
Antimicobatterici
- Tubercolosi (M. tubercolosis)
- Lebbra (M. Leprae)
Micobatteri: caratteristiche strutturali
Micobatteri: caratteristiche strutturali
Micobatteri: caratteristiche strutturali
Micobatteri: terapia antitubercolare
La terapia antitubercolare standard
consiste in
- una fase iniziale di 2 mesi con
l’associazione di isoniazide,
rifampicina, pirazinamide ed
etambutolo, con cui si dovrebbero
eliminare la maggior parte dei bacilli
tubercolari, i sintomi si risolvono e il
paziente cessa di essere contagioso e
- una fase di mantenimento di 4 mesi
con isoniazide e rifampicina,
necessaria al fine di eliminare i
micobatteri persistenti e prevenire le
recidive.
Altre classi di farmaci anti-TBC includono:
- Aminoglicosidi
- Fluorochinoloni