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A.
Spettro: attiva su Gram+, inattiva contro
Gram– e funghi
• Meccanismo d’azione: Inibisce l’enzima UPP
fosfatasi bloccando la defosforilazione del
carrier
• Tossicità: Nefrotossica per via parenterale
Uso intestinale: • Uso: Scarso assorbimento orale. Per os trova
In associazione con neomicina impiego nelle infezioni intestinali o per il
Bimixin trattamento post-operatorio dell’intestino. Per
via i.m. contro stafilococchi resistenti.
Uso topico: Abbondante uso topico.
In associazione con polimixina B
Cicatrene Antibiotici polipeptidici
• Numerose specie batteriche producono miscele di peptidi ciclici dotati di proprietà
antibiotiche, contenenti D-aa, beta-aa, gruppi amminici, zolfo
• Spesso portano una porzione non amino acidica come ad esempio una catena
laterale costituita da acidi grassi.
• Di conseguenza non sono facilmente metabolizzabili (resistenti all’azione di
proteasi e peptidasi) e sono somministrabili per os
• A parte alcuni antibiotici con meccanismo specifico (bacitracina), il meccanismo
principale di tali antibiotici si basa sulle loro proprietà tensioattive (di norma
cationici): aderiscono alla membrana batterica, modificandone la permeabilità e
causando l’uscita di metaboliti essenziali e l’ingresso di sostanze indesiderate
• Gravemente letali per i batteri suscettibili, ma dato il loro meccanismo poco
specifico sono notevolmente tossici per l’uomo; riservati per situazioni
particolarmente gravi.
• I batteri sviluppano difficilmente resistenza
• Stabilità: le soluzioni devono essere protette da luce, calore e pH estremi
Antibiotici polipeptidici
Omeomerici solo unità a.a. Eteromerici anche gruppi non a.a.
Omodetici solo legami peptidici Eterodetici con legami diversi
es. esteri nei depsipeptidi)
Biosintesi del peptidoglicano
La biosintesi e la costruzione della parete
batterica può essere suddivisa in tre fasi che
avvengono in tempi successivi e localizzazioni
distinte e si possono così schematizzare:
1 1. Biosintesi dei precursori: avviene nel
citoplasma
2. Sintesi e trasporto delle catene lineari di
peptidoglicano: avvengono in membrana
2 3. Formazione dei legami crociati tra le
catene lineari: avviene nella parete
3 Per ogni fase ci sono antibiotici che agiscono
come inibitori delle reazioni metaboliche che
le governano.
Formazione dei legami crociati
Gram -
Gram +
La formazione dei legami crociati tra catene lineari contempla la formazione di un
ponte tra D-Ala e pentaGly in un caso e tra D-Ala e DAP nell’altro.
In entrambi i casi le «seconde» D-Ala (box rossi) vengono eliminati con o dopo la
formazione dei legami crociati.
Formazione dei legami crociati: le proteine PBP
La formazione dei legami crociati è catalizzata dalle Pennicillin Binding Proteins (PBP):
un complesso multiproteico multimodulare di enzimi ancorati alla membrana che
hanno un meccanismo sia di transpeptidasi (per costruire il legame crociato) sia di
carbossipeptidasi per eliminare la seconda D-Ala in eccesso.
In entrambi i casi, il substrato riconosciuto corrisponde al dipeptide D-Ala-D-Ala
Formazione dei legami crociati: le proteine PBP
Si tratta di enzimi con meccanismo di proteasi seriniche
Rottura del legame D-Ala-D-Ala
Formazione del legame crociato
Se entra H O al posto della seconda catena si ha
2
azione carbossipeptidasica anziché transpeptidasica
La scoperta delle penicilline
1928 - Alexander Fleming
Nota che una piastra di Petri casualmente
contaminata dalla muffa di pane
(Penicillium notatum) mostra una crescita
di stafilococchi ridotta rispetto alle altre
piastre.
1939 - Florey, Chain e Collaboratori
Isolano e caratterizzano la Penicillina (G).
1940 –1945 Produzione industriale ed uso
durante la II guerra mondiale
1945 – Dorothy Hodgkins
Risolve l’enigma della struttura della
Penicillina G (Rx)
1958 – John C. Sheehan Sintesi totale
della Penicillina G
Le penicilline: proprietà strutturali
Tre centri chirali (3S, 5R, 6R: H e H in cis))
5 6
5R
6R Presenza di un gruppo COOH in 3, pKa = 2.3
3S Anello betalattamico instabile in acidi e basi
Acido 6-aminopenicillanico
(6-APA) Le penicilline: biosintesi
sintasi ciclasi
transferasi Cefalosporine
L’acido L-amino adipico deriva dal metabolismo della lisina
L’intermedio N può essere usato sia per sintetizzare altri anelli beta lattamici sia per
scambiare l’acido adipico con altri acidi presenti nel mezzo di coltura.
Sistemi betalattamici
Sistemi betalattamici
Cys + Val
Carbossietil Arg
Carbossietil Pro
Ser/Thr derivatives Sistemi betalattamici Naturali
Semisintetici
Le penicilline: meccanismo
Ser-OH
3+
Lys-NH
D-Ala-D-Ala = rosa
Peniccilina = blu Le penicilline: meccanismo
Le penicilline: reattività
La rigidità dell’anello beta
lattamico aumentata dalla fusione
con l’anello tiazolidinico gioca un
ruolo chiave nel determinare
l’elettrofilia del carbonio
carbonilico Le penicilline: stabilità
Gli stessi fattori che rendono particolarmente reattivo l’anello beta-lattamico, lo
rendono anche molto instabile specie in condizioni basiche: Acido penicilloico
Ma soprattutto in condizioni acide per l’assistenza anchimerica dell’ammide in 6
Acido penicillenico
Le penicillina G o benzilpenicillina
• Penicillina biosintetica (Penicillium notatum o Penicillium chrisogenum +
acido fenilacetico)
• Poco stabile in ambiente acido (non somministrabile per os)
•
Sensibile alle betalattamasi farmaco resistenze
• Spettro ristretto: Attiva su Gram+ e solo sui cocci Gram-
• Proprietà PK non ideali : rapidamente assorbita e rapidamente escreta per
via renale (si somministra ogni 4 h);
• Rari effetti collaterali: forme di allergia in alcuni pazienti
• Sali organici di penicillina G (procaina) danno lento assorbimento e lento
rilascio del principio attivo con una durata di azione prolungata.
Le penicilline: stabilità
Considerando il meccanismo anchimerico dell’ammide in 6
l’aggiunta di atomi che riducono la polarizzazione del
carbonile rendono più stabile il derivato agli acidi. Il
gruppo –O-CH2- globalmente si comporta da elettron
attrattore +
Penicillina V: stesse +
-
caratteristiche della
G, ma stabile agli acidi
e somministrabile per
os. -
Le aminopenicilline: proprietà
Più polari della Penicillina V e G:
Ugualmente attivi verso Gram +
Fino a 8 volte più attivi contro Gram –
Inattivi contro Pseudomonas
Stabili agli acidi anche se molto polari (zwitterioni) e poco assorbiti per os
Non tossici anche se a livello intestinale possono causare diarrea per effetto sul
microbiota
Il gruppo amino introduce un centro chirale: enantiomero (R) più attivo di (S)
Le aminopenicilline: profarmaci
Il gruppo acido dell’ampicillina è mascherato come estere e i profarmaci risultanti
hanno una maggior lipofilia e permeano molto meglio la membrana gastro-
intestinale; in vivo si libera l’acido per idrolisi catalizzata dalle carbossiesterasi. La
promoiety contiene altri gruppi ionizzabili (esteri a cascata) per promuovere e
modulare la liberazione della forma attiva.
Le penicilline: le betalattamasi
Enzimi che inattivano le penicilline per apertura dell’anello beta-lattamico;
Inducono resistenza trasferibile. Si conoscono ceppi di Staphylococcus aureus resistenti
alle penicilline sin dal 1960
Si conoscono due possibili meccanismi d’azione delle beta-lattamasi: il primo è
identico quello dell’enzima target (PBP), il secondo si basa su una catalisi assistita da
Zn++ (metallo betalattamasi)
Le penicilline: le betalattamasi
In genere sostituire l’amide in 6 con gruppi ingombranti
riduce nettamente l’interazione con le betalattamasi,
rendendo così i derivati resistenti, ma:
- Riduce anche l’interazione con le PBP (in effetti si
riduce la similarità con D-Ala-D-Ala)
- Rende gli anelli più instabili in acidi (solo i.v.)
- Riduce lo spettro: lipofilia effetto su Gram –
E comunque alcuni batteri sviluppano resistenza anche
verso i derivati ingombrati
Le penicilline: le betalattamasi
L’introduzione di un eterociclo con effetto
elettron attrattore tra amide e fenile
risolve il problema dando vita ad una
serie di derivati che sono resistenti sia agli
acidi sia alle lattamasi
- Somministrabili per os
- Attivi contro ceppi resistenti
- Meno potenti della Penicillina G
- Inattivi contro i Gram –
- ADME che dipende da R1 ed R2
Betalattamasi: inibitori
Sono molecole che non hanno sostanzialmente attività antibatterica ma bloccano
selettivamente le betalattamasi e vengono dati in combinazione sinergica con
penicilline sensibili alle betalattamasi
Acido clavulanico
Augmentin = amossicillina + ac. clavulanico
®
Unasyn = ampicillina + sulbactam
®
Zosyn® = piperacillina + tazobactam
Betalattamasi: inibitori
Carbossipenicilline: proprietà
Sono molecole che cambiano lo spettro d’azione delle penicilline classiche poiché
perdono l’attività verso i Gram + ma acquistano una buona attività verso i Gram –
e in particolare verso Pseudomonas aeruginosa.
Sensibili agli acidi: somministrazione endovenosa
Sensibili alle betalattamasi
Emivita molto breve 1-1.5 ore, metabolismo e legame proteine plasmatiche
molto basso Ureidopenicilline: proprietà
Sono molecole con spettro simile alle carbossipenicilline ma ancora più efficaci
verso i Gram – sia aerobi sia anaerobi
Sensibili agli acidi: somministrazione endovenosa
Sensibili alle betalattamasi
Emivita molto breve 1 ora, metabolismo e legame proteine plasmatiche molto
basso Le penicilline: SAR
E modificano spettro
d’azione Gram - Le penicilline: effetti collaterali
Oltre ai fenomeni allergici, le penicilline possono provocare irritazioni locali, squilibri
elettrolitici, diarrea. Più raramente, neurotossicità ed epatotossicità
Immediate entro 30 minuti
Eritema prurito, rinite, orticaria,
angioedema, shock anafilattico
Precoci tra 1-72 ore
Eritema, prurito, rinite, orticaria,
angioedema, edema della
glottide, broncospasmo,
ipotensione
Tardive dopo le 72 ore
Rash cutanei, orticaria, anemia
emolitica, trombocitopenia,
eosinofilia, neutropenia, malattie
da siero
Le cefalosporine
Negli anni 40 si evidenzia la presenza di un fungo negli scarichi
fognar